Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
5 partecipanti
Pagina 4 di 4
Pagina 4 di 4 • 1, 2, 3, 4
Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Promemoria primo messaggio :
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 12424
Età : 31
Località : Monopoli (BA)
Data d'iscrizione : 22.04.11
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
xD Organizzazioni segrete, missioni, gadget... Amo anche io questo genere di cose xD
RORYJACKSON- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5072
Età : 28
Data d'iscrizione : 21.08.09
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Ancora meglio allora, Rory
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15394
Età : 27
Data d'iscrizione : 07.12.11
Pagina 4 di 4 • 1, 2, 3, 4
Argomenti simili
» S.I.C. (Romanzo a quattro mani.)
» The Gold Eye - Una storia di pirati scritta da me!
» Palinsesto Jacksoniano
» I ballerini del "This is it" presentano una nuova versione di "Dangerous"
» Le mani di Michael
» The Gold Eye - Una storia di pirati scritta da me!
» Palinsesto Jacksoniano
» I ballerini del "This is it" presentano una nuova versione di "Dangerous"
» Le mani di Michael
Pagina 4 di 4
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.