Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
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Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Promemoria primo messaggio :
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Sì ora mi darò da fare io Kris, è il minimo
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Il minimo è riduttivooo, fratello
Voglio vederti sgobbare e con i calli alle mani
Voglio vederti sgobbare e con i calli alle mani
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Ecco, proprio così ti voglio vedere...adesso fila a scrivere
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Bel capitolo, questa volta mi è piaciuto veramente molto!
Non avrei creduto che poteste migliorare così tanto in così poco tempo! Complimenti davvero a tutti e due!
Non avrei creduto che poteste migliorare così tanto in così poco tempo! Complimenti davvero a tutti e due!
RORYJACKSON- INVINCIBLE
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Tutto merito mio
Grazieeeeeeeeee cmq
Grazieeeeeeeeee cmq
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Grazie Rory
Bravissima Kris!
Bravissima Kris!
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Ma no dai, non ce n'è bisogno
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Mi fai il malocchio se dici così...il prossimo non uscirà tanto bene
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Hehehe ma no, uscirà bene u.u
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Nah, uscirà bene xD ne sono sicura ù_ù
RORYJACKSON- INVINCIBLE
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Ecco il nuovo capitolo
CAPITOLO III
Finalmente l'aereo lasciò terra per spiegare le sue ali verso il cielo. A dividerlo da essa, solo il vuoto.
Sarah si sporse lentamente verso il finestrino alla sua destra e rimase estasiata da ciò che i suoi occhi sfumati di verde ammiravano increduli. Le sembrava quasi di poter sfiorare le nuvole, sentire la loro consistenza dissolversi leggera tra le sue mani. Un sole nascosto dalla sua stessa luce allungava i suoi raggi verso ogni parte infinita del cielo, come ad abbracciarlo. Le scoppiò un sorriso perchè in fondo al cuore si era insinuato un velo di gioia, stupore, serenità, misto ad una pace e un’armonia quasi surreali se pensava alle ombre del passato che la seguivano e non le davano tregua da anni. Era commossa da quanta meraviglia e mistero suscitassero in lei cose che l’accompagnavano tutti i giorni.
- Incantevole, non trovi? - Le si rivolse Duval con voce delicata gurdando il viso della ragazza assorto nei suoi pensieri.
Sarah si riscosse quasi di scatto e qualcosa di unico che si era creato prima, ora sembrava essersi spezzato, lasciando solo un attimo fuggevole di magia.
- Già, riesco ancora a farmi rapire da un simile spettacolo nonostante mi si sia presentato davanti molte volte. Però ogni qual volta lo si guarda ti dona sempre qualcosa di nuovo da portare con te.- Rispose la ragazza con lo sguardo sempre rivolto verso quella barriera di vetro che la divideva dal cielo.
- Peccato che la vita non ti regala molto facilmente simili magie.Bisogna sempre pronunciare la formula giusta affinchè un giorno non ti ritrovi in balia di un brutto incantesimo. - Disse Duval mostrando un espressione fugace, quasi volesse scappare da qualcosa... - Sarah capì che c’era qualcosa in quel ragazzo che gravava sulle sue spalle, non un semplice dovere, qualcosa di più grande, eppure cercava di nasconderlo.
- Vedo che anche tu devi dirmi qualcosa, o mi sbaglio? - Disse Sarah fissando i suoi occhi blu.
- Ne avrei tante di cose da dire, ma prima la signorina qui presente... - Si rivolse Duval verso di lei facendole un gesto galante con la mano, che costrinse la ragazza a guardare altrove.
- Devo per forza cominciare io? - Disse Sarah voltandosi nuovamente verso Duval.
- Certo, la precedenza va sempre data alle donne no? - Rispose Duval con fare galante.
- Il fatto è che proprio non me la sento, non adesso almeno. – Disse Sarah accennando un mezzo sorriso.
- E va bene, se passi il turno tocca a me, non è vero? - Disse Duval guardando il tipo che utilizzava in maniera ossessiva il cellulare, beccando uno dei pochi momenti in cui questo alzava lo sguardo.
- Allora dai, comincia. - Disse Sarah con aria incuriosita.
- Devo proprio eh? - Disse Duval alzando solo un sopracciglio.
- Certo, e non cercare di prendere tempo. - Rispose Sarah sorridendo.
- Ridi per la mia espressione? - Chiese Duval alzando di nuovo un solo sopracciglio.
- Sì, è buffa. - Rispose Sarah divertita.
- E’ il “People’s Eyebrow”, roba da duri. - Disse Duval facendo un occhiolino.
- Sarà, ma ora vuoi raccontarmi di te o no? - Chiese Sarah accennando un espressione spazientita.
- Certo che no! - Esclamò Duval.
- Solo perché sei un agente segreto? - Chiese Sarah.
- Ti pare poco? - Rispose Duval.
- Beh no, ma dato che non vuoi raccontarmi di te, allora ti parlerò di me, e poi sono certa che mi dirai tutta la tua storia. - Disse Sarah con aria sicura.
- Davvero? Allora sentiamo… E comunque questa è psicologia inversa, prendi nota. - Disse Duval facendo il suo solito occhiolino.
- Ok, comunque ti parlo di me, fai silenzio e ascolta. - Disse Sarah.
Duval fece solo cenno con la testa e Sarah proseguì.
- Come ti ho detto i miei genitori sono separati, avevo nove anni quando ciò avvenne, e da allora ho visto mio padre sotto un altro aspetto. Una volta lasciata la mamma infatti, ho avuto impressione che il suo comportamento fosse cambiato, è diventato sempre più schivo nei miei confronti nonostante lo veda spesso. Quando risponde al telefono per esempio, si allontana sempre da me, e ci tiene molto alla sua privacy, cosa che non faceva prima della separazione, per quanto io ricordi. -
- Beh ma a quel tempo eri solo una bambina, potresti non ricordarti tutto perfettamente. - Intervenne Duval.
- Lo so, ma sono sicura di ricordare abbastanza bene. - Disse Sarah, che continuò.
- Inoltre, a rafforzare la mia tesi ci sono vari indizi che ho trovato e raccolto.-
- Quale tesi? - Chiese Duval.
- Ah già, non te l'ho detto, credo che mio padre mi abbia nascosto qualcosa per tutti questi anni, magari fa parte di un'organizzazione segreta, chi lo sa... Vorrei solo scoprire cosa non è riuscito a dirmi! - Disse Sarah in preda alla rabbia, cominciando ad alzare la voce.
CAPITOLO III
Finalmente l'aereo lasciò terra per spiegare le sue ali verso il cielo. A dividerlo da essa, solo il vuoto.
Sarah si sporse lentamente verso il finestrino alla sua destra e rimase estasiata da ciò che i suoi occhi sfumati di verde ammiravano increduli. Le sembrava quasi di poter sfiorare le nuvole, sentire la loro consistenza dissolversi leggera tra le sue mani. Un sole nascosto dalla sua stessa luce allungava i suoi raggi verso ogni parte infinita del cielo, come ad abbracciarlo. Le scoppiò un sorriso perchè in fondo al cuore si era insinuato un velo di gioia, stupore, serenità, misto ad una pace e un’armonia quasi surreali se pensava alle ombre del passato che la seguivano e non le davano tregua da anni. Era commossa da quanta meraviglia e mistero suscitassero in lei cose che l’accompagnavano tutti i giorni.
- Incantevole, non trovi? - Le si rivolse Duval con voce delicata gurdando il viso della ragazza assorto nei suoi pensieri.
Sarah si riscosse quasi di scatto e qualcosa di unico che si era creato prima, ora sembrava essersi spezzato, lasciando solo un attimo fuggevole di magia.
- Già, riesco ancora a farmi rapire da un simile spettacolo nonostante mi si sia presentato davanti molte volte. Però ogni qual volta lo si guarda ti dona sempre qualcosa di nuovo da portare con te.- Rispose la ragazza con lo sguardo sempre rivolto verso quella barriera di vetro che la divideva dal cielo.
- Peccato che la vita non ti regala molto facilmente simili magie.Bisogna sempre pronunciare la formula giusta affinchè un giorno non ti ritrovi in balia di un brutto incantesimo. - Disse Duval mostrando un espressione fugace, quasi volesse scappare da qualcosa... - Sarah capì che c’era qualcosa in quel ragazzo che gravava sulle sue spalle, non un semplice dovere, qualcosa di più grande, eppure cercava di nasconderlo.
- Vedo che anche tu devi dirmi qualcosa, o mi sbaglio? - Disse Sarah fissando i suoi occhi blu.
- Ne avrei tante di cose da dire, ma prima la signorina qui presente... - Si rivolse Duval verso di lei facendole un gesto galante con la mano, che costrinse la ragazza a guardare altrove.
- Devo per forza cominciare io? - Disse Sarah voltandosi nuovamente verso Duval.
- Certo, la precedenza va sempre data alle donne no? - Rispose Duval con fare galante.
- Il fatto è che proprio non me la sento, non adesso almeno. – Disse Sarah accennando un mezzo sorriso.
- E va bene, se passi il turno tocca a me, non è vero? - Disse Duval guardando il tipo che utilizzava in maniera ossessiva il cellulare, beccando uno dei pochi momenti in cui questo alzava lo sguardo.
- Allora dai, comincia. - Disse Sarah con aria incuriosita.
- Devo proprio eh? - Disse Duval alzando solo un sopracciglio.
- Certo, e non cercare di prendere tempo. - Rispose Sarah sorridendo.
- Ridi per la mia espressione? - Chiese Duval alzando di nuovo un solo sopracciglio.
- Sì, è buffa. - Rispose Sarah divertita.
- E’ il “People’s Eyebrow”, roba da duri. - Disse Duval facendo un occhiolino.
- Sarà, ma ora vuoi raccontarmi di te o no? - Chiese Sarah accennando un espressione spazientita.
- Certo che no! - Esclamò Duval.
- Solo perché sei un agente segreto? - Chiese Sarah.
- Ti pare poco? - Rispose Duval.
- Beh no, ma dato che non vuoi raccontarmi di te, allora ti parlerò di me, e poi sono certa che mi dirai tutta la tua storia. - Disse Sarah con aria sicura.
- Davvero? Allora sentiamo… E comunque questa è psicologia inversa, prendi nota. - Disse Duval facendo il suo solito occhiolino.
- Ok, comunque ti parlo di me, fai silenzio e ascolta. - Disse Sarah.
Duval fece solo cenno con la testa e Sarah proseguì.
- Come ti ho detto i miei genitori sono separati, avevo nove anni quando ciò avvenne, e da allora ho visto mio padre sotto un altro aspetto. Una volta lasciata la mamma infatti, ho avuto impressione che il suo comportamento fosse cambiato, è diventato sempre più schivo nei miei confronti nonostante lo veda spesso. Quando risponde al telefono per esempio, si allontana sempre da me, e ci tiene molto alla sua privacy, cosa che non faceva prima della separazione, per quanto io ricordi. -
- Beh ma a quel tempo eri solo una bambina, potresti non ricordarti tutto perfettamente. - Intervenne Duval.
- Lo so, ma sono sicura di ricordare abbastanza bene. - Disse Sarah, che continuò.
- Inoltre, a rafforzare la mia tesi ci sono vari indizi che ho trovato e raccolto.-
- Quale tesi? - Chiese Duval.
- Ah già, non te l'ho detto, credo che mio padre mi abbia nascosto qualcosa per tutti questi anni, magari fa parte di un'organizzazione segreta, chi lo sa... Vorrei solo scoprire cosa non è riuscito a dirmi! - Disse Sarah in preda alla rabbia, cominciando ad alzare la voce.
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Intrigante
Secondo me le due storie si intrecceranno alla fine credo che il lavoro di Duval incrocerà quello del padre di Sarah
Anche questo capitolo è scritto bene con descrizioni e dialoghi, continuate così
Secondo me le due storie si intrecceranno alla fine credo che il lavoro di Duval incrocerà quello del padre di Sarah
Anche questo capitolo è scritto bene con descrizioni e dialoghi, continuate così
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Bel capitolo anche questo! Molto intrigante davvero ^^ Continuate presto ragazzi. Non vedo l'ora di vedere in azione Duval, con Sarah magari... *-*
RORYJACKSON- INVINCIBLE
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Grazieeeeeeeee milleee ci fa piacere che vi piaccia
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
KRISMICHAEL'96 ha scritto:Grazieeeeeeeee milleee ci fa piacere che vi piaccia
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Siete una bella coppia insieme! Posso sapere di chi è stata l'idea di creare un romanzo con agenti segreti?
RORYJACKSON- INVINCIBLE
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Grazie Rory
Dunque, è nato tutto per caso, io e Kris ci stavamo divertendo nel topic delle discussioni libere a far finta di far parte di un'organizzazione segreta, e nel farlo ci siamo accorti che con le cose che scrivevamo potevamo scrivere una storia, e Kris mi propose di cominciare a scrivere.
Io avevo già cominciato a scrivere questa storia (Tra cielo e terra) per conto mio poco più di un anno fa, tuttavia avevo scritto solo il prologo e il primo capitolo, e poi avevo lasciato di scrivere per mancanza di tempo e voglia. Così ho pensato che per la nostra storia il mio inizio sarebbe stato buono, l'ho fatto leggere a Kris e lei è stata d'accordo. Così abbiamo preso il prologo e il primo capitolo scritti da me e abbiamo cominciato a scrivere insieme dal secondo capitolo (facendo solo qualche piccola modifica al prologo e al primo capitolo).
E questo è quanto
Dunque, è nato tutto per caso, io e Kris ci stavamo divertendo nel topic delle discussioni libere a far finta di far parte di un'organizzazione segreta, e nel farlo ci siamo accorti che con le cose che scrivevamo potevamo scrivere una storia, e Kris mi propose di cominciare a scrivere.
Io avevo già cominciato a scrivere questa storia (Tra cielo e terra) per conto mio poco più di un anno fa, tuttavia avevo scritto solo il prologo e il primo capitolo, e poi avevo lasciato di scrivere per mancanza di tempo e voglia. Così ho pensato che per la nostra storia il mio inizio sarebbe stato buono, l'ho fatto leggere a Kris e lei è stata d'accordo. Così abbiamo preso il prologo e il primo capitolo scritti da me e abbiamo cominciato a scrivere insieme dal secondo capitolo (facendo solo qualche piccola modifica al prologo e al primo capitolo).
E questo è quanto
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Già, amore a prima vista per le organizzazioni segrete
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Mi piace anche come hai scritto la spiegazione sopra
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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