[LIBRO] Prossimamente in uscita il libro di Frank Cascio "My friend Michael"

MICHAELINMYHEART ha scritto:Preso, divorato e ora lo sto rileggendo con più calma!
Anche a me Frank ha dato l'impressione di dire la verità anche se all'inizio del libro è il primo a sottolineare il fatto che in tutti gli anni della sua amicizia con MJ ha imparato a pensare prima di parlare e scegliere bene le parole. Ciò mi fa intuire che ci sono molte cose che sicuramente si sarà tenuto per sè o che avrà evitato di dire, ma questo in relatà non mi infastidisce soprattutto perchè credo nella sua volontà di voler scagionare Michael da tutte le accuse sul suo conto.
Detto ciò, ho avuto delle reazioni molto contrastanti leggendo.
Molti aneddoti simpatici e cose che non sapevo,se sono vere per come Frank ce le racconta.
Ma ho scorto anche il lato più umano di Michael e se da una parte è commovente vedere come si prese cura anche dell'educazione di questi ragazzi (che del resto potevano rimanere solo dei compagni di gioco) esortandoli alla cultura e all' uso delle proprie capacità, dall' altro ho visto il suo lato più debole e vulnerabile e sinceramente ho impiegato qualche giorno ad elaborare queste sfaccettature del suo carattere.
Non ho mai considerato Michael perfetto, anzi credo che pur essendo diffusa la tendenza ad idealizzarlo, non lo si possa veramente capire se non valutandolo con senso critico e nella sua interezza di persona con i suoi pregi e i suoi difetti.
Però non so, forse avevo sottovalutato alcuni aspetti , come per esempio la sua accentata paranoia, che a detta di Frank lo portò a rompere la loro amicizia.
Non so come spiegarlo ma è come se avessi realizzato per la prima volta che il suo primo e peggior nemico è stato proprio lui stesso e che tutti questi comportamenti lo hanno portato lentamente alla fine.
Mi fa male ma mi fa anche incavolare con lui il fatto che alla fine si sia arreso ai suoi demoni interiori.
Si, la mia prima reazione è stata incavolatura, tanto è vero che per qualche giorno non l' ho più voluto ascoltare (prima volta in 2 anni ...)
Ora sono in una fase di riavvicinamento...per fortuna... non voglio giudicarlo, soprattutto perchè penso che nessuno possa veramente capire come era vivere nei suoi panni.Sono l'unica a cui ha fatto questa impressione ?

Farcela senza farmaci avrebbe significato dover cambiare in toto stile di vita, quindi troncare la carriera.

Ecco perché non ebbero successo le cure alternative e le abbondonò, e questo Chopra l'ha spiegato bene, senza giudicarlo e capendo comunque la sua situazione...

Lui voleva dare il massimo, costi quel che costi, ed era consapevole delle conseguenze.

MOMO ha scritto:...si ma voglio dire che ha vissuto molto anche se, per noi, 50 anni sembrano così pochi...
se guardiamo tutto quello che ha fatto e lasciato,
chi mai in una sola esistenza potrebbe produrre così... rari gli eletti...

Non sto di certo appoggiando o scusando i suoi abusi,
ma senza quelli si sarebbe fermato molto e molto prima,
e non saremmo nemmeno qui a ricordarlo.

Non ci resta che accettare questa dura verità,
fa parte del suo percorso e, come paradosso,
é come se anche noi, in pratica, ne stessimo in qualche modo usufruendo...

strana la vita vero?
Chissà perché, ma la felicità di qualcuno implica sovente il sacrificio di qualcun'altro.
E qualsiasi sacrificio, anche se implica autodistruzione, non me la sento proprio di biasimarlo.

Proprio in questo momento alla radio mi danno Smooth Criminal,
ahah! MJ mi ha sentita e mi sta facendo un regalino