Testimonianze di Michael La Perruque (ex bodyguard di MJ)
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Testimonianze di Michael La Perruque (ex bodyguard di MJ)
Lo scorso 30 agosto è morto di cancro Michael La Perruque, che è stato bodyguard di Michael per 6 anni.
2 sue belle testimonianze che aveva raccontato
Questo è ciò che Michael LaPerruque ha scritto su Michael per "A life for L.O.V.E.", un progetto di libro a scopo benefico promosso da un gruppo di fan che hanno avuto l'opportunità di incontrarlo nel 2013 piangendo insieme per la perdita di MJ:
"In qualità di agente di sicurezza, specialmente quando il tuo cliente ti piace davvero, vuoi proteggerlo non solo fisicamente, ma io mi sono trovato a voler proteggere anche i suoi sentimenti dall'essere feriti.
Vuoi proteggerlo da certe persone invidiose, da uomini d'affari meschini e dai media. Spesso mi sono trovato a desiderare di dare calci nel sedere a chi lo guardava dall'alto in basso o lo denigrava, sapendo che lui non avrebbe mai giudicato loro nel modo in cui loro giudicavano lui. Mai.
Quando vennero fuori le accuse contro di lui nel 2003 e gli investigatori vennero a casa mia, dissi loro: "Sentite ragazzi, le accuse sono false! Io lo so perché ero con lui 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E con la mia esperienza, essendo stato un agente di polizia per 22 anni, certamente ne sarei venuto a conoscenza se tutto questo fosse veramente successo!"
Sono stato uno dei primi a dichiarare pubblicamente alla stampa che Michael era innocente delle accuse contro di lui. Mettermi in prima linea per la verità in cambio mi ha portato un sacco di critiche, ma io sapevo che questa era la cosa giusta da fare e volevo che sapessero subito che avrei combattuto per Michael e avrei fatto qualunque cosa in mio potere per aiutarlo a difendersi. Parla da sé il fatto che il Procuratore NON mi permise di testimoniare per lui.
Credo che il procuratore distrettuale di Santa Barbara avesse una vendetta personale contro Michael. Dissi loro che tutto quello che il procuratore stava facendo era solo sprecare i soldi dei contribuenti e che non avrebbe vinto la causa. E questo è esattamente quello che è successo perché era tutto basato su menzogne.
Ma quella terribile esperienza ha continuato a perseguitare Michael perché lui sapeva che c'erano ancora persone là fuori che pensavano: "Beh, solo perché non è stato trovato colpevole non vuol dire che non lo abbia fatto" o che lui stesso avesse pagato per tirarsene fuori.
Ma queste persone non hanno visto e non hanno conosciuto la persona che io conoscevo. Loro non erano con lui 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Loro non hanno visto tutte le persone e i bambini che lui ha aiutato. Loro non hanno conosciuto il suo cuore.
Grazie per tutti i momenti di arricchimento della mia vita che mi hanno dato in un breve periodo di tempo i ricordi più belli di quanto io potessi mai fare in tutta la mia vita. Ma più di tutto, grazie per avermi trasformato nella persona che sono oggi, così posso spiegare ai miei figli e alle altre persone quello che tu mi hai insegnato sulla tolleranza e la carità.
Ora, io sono quello che quando vede che qualcuno ha bisogno di aiuto si ferma o dà qualche moneta ai senzatetto che chiedono l'elemosina. Sento sempre lo spirito di Michael che mi sussurra in un orecchio: "Mike, sii gentile!"
- Truth4mj
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“ Un pomeriggio ho dovuto accompagnare Michael a Santa Monica per una visita medica . Mentre il pomeriggio ormai diventava sera, il medico decise che Michael avrebbe dovuto passare la notte nel suo studio in modo che l’infermiera potesse monitorarlo tutta la notte. Intorno alle 19:00, Michael mi disse di ritornare in albergo nel caso i suoi figli avessero avuto bisogno di qualcosa. Intorno alle 23:00 di quella stessa sera, ricevetti una telefonata di Michael che mi diceva che era veramente annoiato e mi chiedeva di portargli delle riviste. Michael amava le riviste, gli piaceva leggere e guardare le immagini. La sua preferita era Robb Report, con tutte le immagini di giocattoli lussuosi. Quindi, svegliai Kato, l’autista della limousine, il ragazzo cinese, vi ricordate di lui, no? E gli dissi di accompagnarmi in un negozio che era aperto anche la notte che vendeva riviste. Quando arrivai al negozio comprai una dozzina di riviste. Riviste su grandi e belle case, riviste di moda e di musica. Presi tutto quello che pensavo potesse essere di suo interesse. Dopo aver camminato lungo il corridoio dedicato ai giocattoli per andare verso il registratore di cassa, vidi un orsacchiotto marrone chiaro. Pensai che fosse molto carino e pensai che fosse stata una sorta di gag portargli un orsacchiotto così lo comprai e lo misi in un sacchetto di carta marrone. Allo studio medico diedi a Michael tutte le riviste che avevo comprato. Sembrava soddisfatto delle mie scelte, mi ringraziò per avergliele comprate e per avergliele subito portate. Mentre stavo per andarmene gli diedi il sacchetto di carta marrone che conteneva l'orsacchiotto e gli dissi, " tieni questo, ti terrà compagnia nel caso in cui ti sentissi solo stanotte.” Dopo gli diedi la buonanotte e gli dissi che sarei stato lì la mattina successiva. Mi disse buonanotte, ma non aprì il sacchetto.
Il giorno dopo arrivai allo studio medico verso le 9 del mattino e dissi all’infermiera che ero lì per prendere Michael. Lei mi rispose che Michael sarebbe stato pronto in un paio di minuti e che sarebbe arrivato a breve. Feci il mio solito “controllo della sicurezza” intorno a me in modo da essere sicuri che non c’erano in giro telecamere e paparazzi. La porta si aprì e Michael venne fuori sorridendo. Gli sorrisi e lui disse: “ Buongiorno Mike”. Mentre lo salutavo anche io, vidi che tra le sue mani, stretto al petto, aveva l’orsacchiotto che gli avevo regalato. Era l’unica cosa che stava portando con lui, aveva lasciato lì tutte le riviste. Nella limousine notai che teneva stretto a sé l’orsacchiotto e che non lo lasciò mai.
Quindi, questa è la storia dell’orsetto di peluche. Spero non sia stata troppo noiosa. A me ha fatto capire quanto fosse sensibile e come apprezzava i piccoli gesti. Non abbiamo mai parlato dell’orsacchiotto. Non ho mai condiviso questa storia (se non ricordo male) con chiunque altro. Avete il mio permesso di condividere questa storia con tutti i vostri amici e gli altri fans, come volete!!
Okay, questo è tutto per ora – vi auguro il meglio.
Vi abbraccio, Mike ( MICHAEL LA PERRUQUE- BODYGUARD)
- MJ discografia FB-Traduzione: Emanuela Arezzi
2 sue belle testimonianze che aveva raccontato
Questo è ciò che Michael LaPerruque ha scritto su Michael per "A life for L.O.V.E.", un progetto di libro a scopo benefico promosso da un gruppo di fan che hanno avuto l'opportunità di incontrarlo nel 2013 piangendo insieme per la perdita di MJ:
"In qualità di agente di sicurezza, specialmente quando il tuo cliente ti piace davvero, vuoi proteggerlo non solo fisicamente, ma io mi sono trovato a voler proteggere anche i suoi sentimenti dall'essere feriti.
Vuoi proteggerlo da certe persone invidiose, da uomini d'affari meschini e dai media. Spesso mi sono trovato a desiderare di dare calci nel sedere a chi lo guardava dall'alto in basso o lo denigrava, sapendo che lui non avrebbe mai giudicato loro nel modo in cui loro giudicavano lui. Mai.
Quando vennero fuori le accuse contro di lui nel 2003 e gli investigatori vennero a casa mia, dissi loro: "Sentite ragazzi, le accuse sono false! Io lo so perché ero con lui 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E con la mia esperienza, essendo stato un agente di polizia per 22 anni, certamente ne sarei venuto a conoscenza se tutto questo fosse veramente successo!"
Sono stato uno dei primi a dichiarare pubblicamente alla stampa che Michael era innocente delle accuse contro di lui. Mettermi in prima linea per la verità in cambio mi ha portato un sacco di critiche, ma io sapevo che questa era la cosa giusta da fare e volevo che sapessero subito che avrei combattuto per Michael e avrei fatto qualunque cosa in mio potere per aiutarlo a difendersi. Parla da sé il fatto che il Procuratore NON mi permise di testimoniare per lui.
Credo che il procuratore distrettuale di Santa Barbara avesse una vendetta personale contro Michael. Dissi loro che tutto quello che il procuratore stava facendo era solo sprecare i soldi dei contribuenti e che non avrebbe vinto la causa. E questo è esattamente quello che è successo perché era tutto basato su menzogne.
Ma quella terribile esperienza ha continuato a perseguitare Michael perché lui sapeva che c'erano ancora persone là fuori che pensavano: "Beh, solo perché non è stato trovato colpevole non vuol dire che non lo abbia fatto" o che lui stesso avesse pagato per tirarsene fuori.
Ma queste persone non hanno visto e non hanno conosciuto la persona che io conoscevo. Loro non erano con lui 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Loro non hanno visto tutte le persone e i bambini che lui ha aiutato. Loro non hanno conosciuto il suo cuore.
Grazie per tutti i momenti di arricchimento della mia vita che mi hanno dato in un breve periodo di tempo i ricordi più belli di quanto io potessi mai fare in tutta la mia vita. Ma più di tutto, grazie per avermi trasformato nella persona che sono oggi, così posso spiegare ai miei figli e alle altre persone quello che tu mi hai insegnato sulla tolleranza e la carità.
Ora, io sono quello che quando vede che qualcuno ha bisogno di aiuto si ferma o dà qualche moneta ai senzatetto che chiedono l'elemosina. Sento sempre lo spirito di Michael che mi sussurra in un orecchio: "Mike, sii gentile!"
- Truth4mj
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“ Un pomeriggio ho dovuto accompagnare Michael a Santa Monica per una visita medica . Mentre il pomeriggio ormai diventava sera, il medico decise che Michael avrebbe dovuto passare la notte nel suo studio in modo che l’infermiera potesse monitorarlo tutta la notte. Intorno alle 19:00, Michael mi disse di ritornare in albergo nel caso i suoi figli avessero avuto bisogno di qualcosa. Intorno alle 23:00 di quella stessa sera, ricevetti una telefonata di Michael che mi diceva che era veramente annoiato e mi chiedeva di portargli delle riviste. Michael amava le riviste, gli piaceva leggere e guardare le immagini. La sua preferita era Robb Report, con tutte le immagini di giocattoli lussuosi. Quindi, svegliai Kato, l’autista della limousine, il ragazzo cinese, vi ricordate di lui, no? E gli dissi di accompagnarmi in un negozio che era aperto anche la notte che vendeva riviste. Quando arrivai al negozio comprai una dozzina di riviste. Riviste su grandi e belle case, riviste di moda e di musica. Presi tutto quello che pensavo potesse essere di suo interesse. Dopo aver camminato lungo il corridoio dedicato ai giocattoli per andare verso il registratore di cassa, vidi un orsacchiotto marrone chiaro. Pensai che fosse molto carino e pensai che fosse stata una sorta di gag portargli un orsacchiotto così lo comprai e lo misi in un sacchetto di carta marrone. Allo studio medico diedi a Michael tutte le riviste che avevo comprato. Sembrava soddisfatto delle mie scelte, mi ringraziò per avergliele comprate e per avergliele subito portate. Mentre stavo per andarmene gli diedi il sacchetto di carta marrone che conteneva l'orsacchiotto e gli dissi, " tieni questo, ti terrà compagnia nel caso in cui ti sentissi solo stanotte.” Dopo gli diedi la buonanotte e gli dissi che sarei stato lì la mattina successiva. Mi disse buonanotte, ma non aprì il sacchetto.
Il giorno dopo arrivai allo studio medico verso le 9 del mattino e dissi all’infermiera che ero lì per prendere Michael. Lei mi rispose che Michael sarebbe stato pronto in un paio di minuti e che sarebbe arrivato a breve. Feci il mio solito “controllo della sicurezza” intorno a me in modo da essere sicuri che non c’erano in giro telecamere e paparazzi. La porta si aprì e Michael venne fuori sorridendo. Gli sorrisi e lui disse: “ Buongiorno Mike”. Mentre lo salutavo anche io, vidi che tra le sue mani, stretto al petto, aveva l’orsacchiotto che gli avevo regalato. Era l’unica cosa che stava portando con lui, aveva lasciato lì tutte le riviste. Nella limousine notai che teneva stretto a sé l’orsacchiotto e che non lo lasciò mai.
Quindi, questa è la storia dell’orsetto di peluche. Spero non sia stata troppo noiosa. A me ha fatto capire quanto fosse sensibile e come apprezzava i piccoli gesti. Non abbiamo mai parlato dell’orsacchiotto. Non ho mai condiviso questa storia (se non ricordo male) con chiunque altro. Avete il mio permesso di condividere questa storia con tutti i vostri amici e gli altri fans, come volete!!
Okay, questo è tutto per ora – vi auguro il meglio.
Vi abbraccio, Mike ( MICHAEL LA PERRUQUE- BODYGUARD)
- MJ discografia FB-Traduzione: Emanuela Arezzi
luna7MiKE- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 2756
Età : 37
Data d'iscrizione : 08.09.10
Re: Testimonianze di Michael La Perruque (ex bodyguard di MJ)
Che bei racconti , mi dispiace molto che sia morto , che Dio lo abbia in Gloria.Grazie Luna dell'articolo
katia75- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 4469
Data d'iscrizione : 09.06.13
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