Tutte le citazioni riguardanti Michael Jackson

Promemoria primo messaggio :

Vista oggi in tv, un'altra nuova pubblicità della nutella! del nuovo nutella b-ready, con la stessa canzone  
https://fbcdn-video-o-a.akamaihd.net/hvideo-ak-xap1/v/t42.1790-2/10908562_10152696099451630_257619872_n.webm?oh=ba30fade56bea8f11f2ae6996f92466b&oe=54EE588B&__gda__=1424906352_dcd8ff105b695015b012e7f26ed36bc7

qui il video
http://www.wittytv.it/amici/beat-it-i-blu-25-aprile/532429/
E l'esibizione di Paola che ha cantato who's loving you, accompagnata solo da una chitarra.. stupenda, bravissima!!!!
http://www.wittytv.it/amici/whos-loving-you-paola-25-aprile/532438/

Grazie Luna
Ieri sera ero riuscita a vedere solo l'esibizione di Beat it.
Che emozione ora sentire cantare Who's loving you

Wow!
Mi sono piaciute entrambe le esibizioni!

Grazie a Luna per i links.

Grazie Luna , sono stati bravi

ahhhh su WittyTv!!! Perciò non trovavo il video! Ehhhhh! Da quando c'è il segreto chi lo vede più amici

Il manifestante che affronta la polizia di Baltimora a colpi di Michael Jackson
La rivolta nera contro la polizia continua a infiammare la città. Tra i manifestanti, uno sta sfidando gli agenti a colpi di moonwalk ballando "Beat It"


Dopo Ferguson, anche Baltimora continua a bruciare per le rivolte contro la polizia, accusata di aver ucciso il 25enne afroamericano Freddy Gray, morto per ferite alla spina dorsale riportate dopo l’arresto

Tra gli attivisti che protestano per la morte di Gray ce n’è uno che ha scelto un’arma di sicuro successo: Michael Jackson.

Lo vedete davanti alla polizia, nel video in alto, o (in un altro momento, nel filmato qui sotto) sopra un furgone all’incrocio tra N. Monroe St. e North Avenue: canta e scivola in moonwalk sulle note di Beat It. Affronta gli agenti urlando un «just beat it!» che, in giorni di scontri e cariche sui manifestanti, assume tutt’un altro significato.


Eccolo avvistato in un altro momento:
https://vine.co/v/eWEQZrugqW0

-rollingstone.it

Grazie Luna

David LaChapelle: Silenzio, parla la natura
Intervista all'ex fotografo delle star, in mostra a Roma con Dopo il diluvio



David LaChapelle ha amplificato la lezione di Andy Warhol trasportandola nella fotografia, in opere spesso surreali e ironiche da cui traspare sempre il suo culto per la bellezza. Dal 1995 al 2005 ha ritratto star del cinema, della musica e della moda. In scenari a dir poco strabilianti, costruiti come una scena teatrale e dalla resa finale cinematografica.

Adesso David LaChapelle torna a Roma con la mostra Dopo il diluvio: oltre 100 opere di cui alcune totalmente inedite, altre presentate per la prima volta in un museo e molte di grande formato. Sono lavori realizzati dal 2006, l’anno della monumentale serie The Deluge: ispirato dal Michelangelo della Cappella Sistina, David LaChapelle realizza un lavoro non commissionato e non destinato alle pagine di una rivista di moda, o a una campagna pubblicitaria. Bensì con l’unico scopo di esporlo in una galleria d’arte o in un museo.

Il tema è la rivincita della natura sull’uomo. Le immagini però non sono mai crudeli: esprimono sempre gioia di vivere attraverso i colori accesi. L’aspetto più incredibile è che LaChapelle non usa photoshop, ma delle tecniche più vicine al cinema. Tra le opere in mostra a Roma c’è American Jesus con Michael Jackson che giace esanime sulle ginocchia di un Gesù hippie. Ma anche Land Scape: orizzonti futuri in cui l’umanità è scomparsa e le metropoli sono isole nel deserto, trasformate in complessi industriali incessantemente attivi. L’abbiamo intervistato.

David LaChapelle, perché non ama parlare delle sue opere?
Le parole sono secondarie: le immagini sono più forti, indelebili. Mi affascina l’idea di poter fermare il tempo con un immagine fissa, soprattutto ora che siamo tutti di corsa, viviamo una vita frenetica.

Perché ha lasciato New York? Non la ispirava più?
Vivo nell’isola hawaiana di Maui. Ma in realtà l’ispirazione non mi viene dall’esterno, ma da me stesso, dal mio intimo. Dopo 20 anni di lavori con le più grandi star e i più prestigiosi magazine internazionali, volevo tornare a fotografare la natura. Con queste opere ho ritrovato le mie origini. Non sapevo se sarei riuscito a tornare nel “giro”dei musei e delle gallerie d’arte. Lavorare nelle riviste implica un vocabolario diverso.

È entrato in crisi?
No, semplicemente avevo finito di esprimermi in quel settore. Mi sembrava di aver detto tutto: era arrivato il momento di dire basta, di fermarmi. Poi, nel 2006, ho visitato la Cappella Sistina e mi ha profondamente emozionato. Ho sempre ammirato la filosofia di Michelangelo secondo cui la prova dell’esistenza di Dio è nella bellezza. Quella è la mia definizione del sublime. È stata l’esperienza più commovente che mi sia capitata di fare. Il Diluvio per me è stato interpretare il genio di Michelangelo e tornare lì da dove provengo.

Dov’è il sublime oggi?
L’arte e la natura sono gli unici posti in cui è possibile trovarlo.

Quindi la natura è oggi la sua fonte di ispirazione?
Lo diventa quando mi fermo in silenzio ad ascoltarla: mi aiuta a trovare nuove strade. Anche per questo cerco di non stare sempre sui social o al cellulare, ma cerco silenzio e solitudine. È da loro che traggo ispirazione. Cerco di ascoltare una voce interna che mi fa da guida e mi spinge in nuove direzioni. Ascolto la mia testa e il mio cuore.

In questa nuova fase la figura umana, che ha sempre dominato le sue fotografie, sparisce…
È diventata vaga. Sto lavorando su una serie in cui ricompare: è la mia idea del paradiso. Viviamo in un’era buia, in cui la fotografia è legata alla pornografia. Non mi riferisco solo all’aspetto sessuale. Anche io uso i corpi nudi, ma ho sempre cercato un equilibrio, distraendo l’attenzione dell’osservatore dall’organo genitale. Vorrei ci fosse innocenza nel nudo: significherebbe essere liberi da preconcetti e non mercificare il corpo.

Non le piacerebbe girare un nuovo film, dopo Rize ?
Ho lavorato come regista, ma il mio vero amore è fermare le immagini. C’è una narrativa nella mia opera a cui voglio restare legato. Si può creare una storia senza fine. E poi ci sono già moltissimi bravi registi.

Qual è l’obiettivo della sua arte?
Toccare il cuore della gente. Spero di comunicare bellezza a chi vedrà le mie opere.

Nelle sue fotografie c’è spesso una critica ironica al consumismo…
Siamo così ossessionati da una serie di cose. Non è una critica, lo dico con sarcasmo. Io sono un consumatore come tutti gli altri, non spetta a me giudicare, ma non possiamo esimerci dall’essere responsabili. Abbiamo tutti un ruolo nel processo di distruzione e saccheggio della natura. Come ha detto Michael Jackson tutto inizia da noi: il cambiamento inizia da noi.

Info: “David LaChapelle, dopo il Diluvio”, mostra a cura di Gianni Mercurio.al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dal 30 aprile al 13 settembre 2015.

di Marilena Vinci

http://www.amica.it/2015/04/30/david-lachapelle-silenzio-parla-la-natura/

Grazie Luna e Giuspe , è triste pero' vedere che ancora oggi ci siano odio e razzismo

Ahhhh .... È un ballerino! Allora non vale😃 mi pareva infatti fosse un po' troppo bravino

stasera a Italians got talent tre ragazzini hanno cantato Heal the world.
Oggi alla Coop, su radiocoop hanno fattom ascoltae I'l be there dei jackson 5 e io sono rimasta a bocca aperta con un gran sorriso.
Ieri invece per ben tre volte Michael alla radio....Never felt so good,Heal the world e Black or white......un vero record di felicità!!!!!
grazie Giuspe per la notizia della mostra

David Lachapelle sarebbe lo stesso artista dei quadri con Lisa dipinta come una principessa e Michael come il suo cavaliere???

si è lui,ma ne ha fatti anche altri con Michael

lorejacksina ha scritto:http://video.repubblica.it/politica/torna-la-sora-cesira-sull-italicum-mute-quiirinal/199418/198467?ref=HRESS-1

Simpaticissima parodia! Grazie Lore

Grazie anche a te Giuspe

Ho letto solo ora l'articolo, grazie Giuspe

Citazione su MJ ieri sera a Grand Hotel Chiambretti...dal minuto 0:17:30 a 0:18:20

http://www.video.mediaset.it/video/grand_hotel_chiambretti/clip/iva-zanicchi_533968.html

lorejacksina ha scritto:http://video.repubblica.it/politica/torna-la-sora-cesira-sull-italicum-mute-quiirinal/199418/198467?ref=HRESS-1

ahahahah fortissimo! grazie Lore

Grazie Giovanna

Ero a Roma  questo weekend, ma ospite e non sola. A nessuno interessava andare a vedere David LaChapelle e cosi non sono andata, accidenti!

Capisco cosa hai provato Lila......
Queste sono le situazioni in cui personalmente poi non vedo l'ora di crearmi il mio angolino qui con voi nel forum.
Qui fortunatamente trovo gente a cui "interessa" ciò che piace anche a me  

@ Katia75...Prego Katia

Hai fatto male Lila..come si dice.. ogni lasciata è persa !
Mi piace molto come LaChapelle ritrae ed interpreta Michael...
Qui l'arcangelo Michael che abbatte il demonio

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Io voglio essere sincera, forse l'ho gia' scritto tempo fa', non ricordo, quindi scusate se mi ripeto, pero' non amo molto questi ritratti, sono belli vedo che l'artista è molto bravo, apprezzo anche il suo lato religioso che pone sempre le Forze del Bene su quelle del male, pero' io non apprezzo invece, questo connubio tra Sacro e profano, vedere Michael in forma di Angelo o Santo mi infastidisce un po'...volerlo Santificare mi sembra un'esagerazione...

Io la penso diversamente Katia, nella Pietà secondo me David LaChapelle interpreta Michael nella maniera più esatta. Chi più di lui è stato martoriato?
Gli da la giusta dimensione, pensare a lui ed averne pietà. Io sento pietà alla fine dei suoi giorni. Ridotto come una larva da insinuazioni senza fine e costretto a dover comparire su un palco davanti a migliaia di persone come se nulla fosse!! Ma ci pensate?!
Con la paura che qualcuno potesse urlargli qualcosa, lui che teneva alla sua integrità morale come pochi. Immaginate l'insicurezza che questo può generare. Altro che tornare a lavorare come se nulla fosse! Come se fosse una professione qualsiasi... il mondo che ti guarda. Brrr....
Si, La Pietà lo interpreta come pochi.
E non è detto Trilli che non decida di andare a vedere la mostra, mi hai messo su di giri va fino a settembre

katia75 ha scritto:Io voglio  essere sincera, forse l'ho gia' scritto tempo fa', non ricordo, quindi scusate se mi ripeto, pero' non amo molto questi ritratti, sono belli vedo che l'artista è molto bravo, apprezzo anche il suo lato religioso che pone sempre le Forze del Bene su quelle del male, pero' io non apprezzo invece, questo connubio tra Sacro e profano, vedere Michael in forma di Angelo o Santo mi infastidisce un po'...volerlo Santificare mi sembra un'esagerazione...

In generale Katia anche io non amo l'idolatria con cui spesso ci si relaziona a Michael...e il discorso sul sacro ed il profano lo condivido almeno in riferimento agli pseudosantuari a lui dedicati e ad alcuni discorsi assurdi su presunte guarigioni avvenute a Neverland,  lì si che si esagera e si sconfina a momenti nella blasfemia.Però secondo il mio punto di vista in questo caso il discorso è un pò diverso.

Queste sono raffigurazioni e l'autore di un quadro può avere la libertà artistica di interpretare il soggetto in base ai propri sentimenti e può avvalersi di simbologie e metafore.  Se io fossi un pittore anche io dipingerei Michael con le ali come simbolo di libertà e purezza...e in riferimento al quadro che ho postato mi piace vederlo "impersonare" l'arcangelo Michele che sconfigge il male, perchè egli è stato un guerriero della luce onesto e valoroso.
Ed è per questo che concordo con lila anche sul discorso della pietà. Io non credo che Lachapelle volesse mettere a paragone la sofferenza di Michael e quella di Gesù, credo che il quadro simboleggi semplicemente la sofferenza di uomo che dopo tanto patire ha meritato il paradiso e adesso riposa tra le braccia di un dolce Gesù....infatti è per questo che mi piace tanto...perchè anche se Michael è raffigurato esanime il quadro non mi trasmette angoscia...al contrario, nella mia visione di vita oltre la morte, la sua vicinanza a Gesù mi da speranza.


Detto ciò non mi è chiara la tecnica che usa questo tipo...da quello che ho capito le sue opere non sono dipinti ma foto...boh..???!!