Hai ancora paura? (di MJ) di Willa Stillwater e Joie Collins
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Hai ancora paura? (di MJ) di Willa Stillwater e Joie Collins
Hai ancora paura ? ( di MJ?)
di Willa Stillwater e Joie Collins - 12 APRILE 2012
Willa: Così da un recente articolo, "Chi è Peter Pan", il “The New York Review of Books” cita l'identificazione di Michael Jackson con Peter Pan, e piuttosto con nonchalance lascia cadere questa piccola notizia bomba:
“Occasionalmente, i ragazzi restavano a dormire nella villa di Jackson; per due volte fu accusato di aver abusato di loro, ma mai condannato. Oggi, il consenso sembra essere che lui fosse innocente”.
Joie, So che dovrei essere felice che la gente stia finalmente arrivando alla ragione, e io lo sono. Ma devo ammettere, sono rimasta infuriata da quando ho letto questo, borbottando a chiunque che voglia ascoltare, sulla volubilità dell'opinione pubblica. Quando morì, il travolgente "consenso" era che egli fosse colpevole. Se non era colpevole proprio di molestie, anche se la maggior parte delle persone pensava che lo fosse, era sospettosamente strano e quasi certamente colpevole di qualcosa. Ora, tre anni dopo, "il consenso sembra essere che lui fosse innocente". Perché il cambiamento? Non è emersa nessuna nuova prova rilevante. Non c’è alcuna ragione logica perché le persone hanno cambiato idea, ma hanno cambiato idea. Milioni di persone hanno cambiato idea. Perché?
Joie: Non lo so, Willa, ma capisco esattamente perché sei arrabbiata su questo argomento. E' molto doloroso sapere che questo uomo bellissimo, che ha solo sempre avuto nel suo cuore l'amore e la compassione per i suoi simili, è stato così torturato e ridicolizzato e falsamente accusato durante la sua vita. Ma ora, nella morte, molti di coloro che lo avevano calunniato sembrano aver cambiato tono. Ora, quando è troppo tardi.
Willa: Lo so. Continuo a sentire questo profondo rammarico che il cambiamento non è avvenuto mentre lui era ancora vivo. Ma la parte più irritante di tutto questo è che non lo poteva avere, perché è la sua morte che ha innescato il cambiamento. Non c'è alcuna ragione logica per l'opinione pubblica cambiare proprio adesso. Le persone non stanno cambiando le loro idee a causa di sorprendenti nuove prove. L'unica differenza tra ora e tre anni fa, è che lui se n'è andato. Doveva prima morire per poter cambiare l’opinione pubblica. E per me, uno degli aspetti più angoscianti di tutto questo è che lui lo sapeva, sapeva che doveva prima morire perché cambiasse l'atteggiamento della gente. Ce lo ha detto in Ghosts.
Ghosts è, sotto tanti aspetti, un cortometraggio affascinante. In MPoetica dissi che era come un seminario sulla teoria dell'arte, e lo è. Potremmo usarlo come trampolino di lancio per entrare in una teoria davvero affascinante, come le idee di Lewis Hyde sul personaggio del truffatore, o le idee di Elaine Scarry sul corpo, o le idee di Julia Kristeva sull’abiezione, o le idee di Mikhail Bachtin sul carnevale e la potenza del grottesco di interrompere e di sfidare le strutture del potere autoritario. Questa è una delle idee centrali di Ghosts. Potremmo passare mesi parlando solo di questo cortometraggio.
Ma possiamo anche guardare a Ghosts come risposta artistica alle accuse del 1993 e allo scandalo, e questo è l'approccio che ho voluto intraprendere questa settimana. C'è così tanto in Ghosts che corrisponde direttamente a quello che accadde nel 1993, e la tempesta di fuoco dei media che ne seguì.
Joie: Hai ragione, Willa. Sia la canzone che il cortometraggio, sono praticamente tutti incentrati sugli eventi che circondano il tentativo di estorsione del 1993, e non è nemmeno nascosto, ma è tutto lì in superficie. Tutto quello che c'è da fare è semplicemente prestare la massima attenzione, a partire dalle tre canzoni che lui ha scelto di evidenziare nello stesso cortometraggio: “Is It Scary,” “Ghosts,” e “2Bad.”
Willa: E' vero, tutte e tre quelle canzoni affrontano in modo molto esplicito le accuse del 1993 e la trama di Ghosts lo rafforza. Si apre con una folla di abitanti del villaggio arrabbiati che invadono la casa di un artista, un Maestro. Ha fatto amicizia con alcuni bambini del villaggio raccontando loro storie di fantasmi, e gli abitanti del villaggio credono che questo sia inappropriato. Come una mamma dal villaggio che gli dice: "Non ti vergogni? I giovani sono impressionabili".
E, naturalmente, ciò mette accuratamente in parallelo quello che stava succedendo nella vita reale: era un artista che aveva sviluppato amicizie con i bambini, e un sacco di gente pensava che non era appropriato. E hanno risposto ottenendo un mandato di perquisizione e invadendo la sua casa.
Joie: Sai Willa, è davvero molto difficile guardare "Ghosts" e non vedere le analogie con la sua vita reale. Se tu avessi prestato attenzione a ciò che stava accadendo davvero nella sua vita, e ammettiamolo, il mondo non poteva fare a meno di prestare attenzione perché i mezzi di informazione erano ossessionati con "lo scandalo", non ti saresti chiesta da dove avesse ottenuto la sua ispirazione per la trama. Rispecchia esattamente quello che gli era successo, e penso che sia meraviglioso che abbia scelto di convogliare le sue frustrazioni in modo così creativo. E penso che la dica lunga sul suo carattere, tanto che era disposto a mettere il suo dolore personale in mostra al fine di cercare di educare la maggior parte di noi.
Willa: Sono d'accordo, Joie. Credo che stesse lavorando attraverso molte emozioni da come ha creato e sviluppato questo film. Ma ci stava inoltre aiutando come un lavoro per il pubblico, anche attraverso le nostre emozioni. Come artista profondamente impegnato al cambiamento sociale, non si limitava a esprimere i suoi sentimenti attraverso il suo lavoro. Era inoltre molto interessato a come la sua opera ci influenzava come pubblico e come ci aiutava ad analizzare i nostri sentimenti, cosa suscitava e come reindirizzava le nostre emozioni e le nostre percezioni alterate, come ne abbiamo parlato a riguardo, nei messaggi del pubblico un paio di settimane fa. E il modo in cui lui si avvicina a questo in Ghosts, è affascinante.
Quando gli abitanti del villaggio invadono la casa del Maestro, la prima cosa che fa è apparire loro con una maschera spaventosa: invece di vedere il suo volto, gli abitanti del villaggio vedono un teschio. Restano senza fiato e si ritraggono con orrore. Ma appena loro indietreggiano, lascia cadere la maschera e rivela che è solo un travestimento. Gli abitanti del villaggio quindi tirano un sospiro di sollievo, iniziano a rilassarsi, e si riavvicinano a lui in un modo più amichevole.
E' molto interessante ciò che è appena successo, sia drammaticamente che psicologicamente. Gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa, che è un atto molto aggressivo, ma lui capovolge subito quella dinamica in modo che siano loro a sentirsi minacciati, non lui, e poi rimuove questa minaccia, in modo che in realtà loro gli provino della riconoscenza. È importante sottolineare che gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa perché lo vedono come una specie di mostro, il tipo che avrebbe fatto del male ai bambini, e lui risponde apparendogli come un mostro. Così, attraverso la maschera evoca le emozioni precise che già sentono su di lui. Ma poi rivela che è solo un'illusione: lui non è un mostro. Quindi c'è un movimento rapido altalenante di difficoltà e di sollievo che funziona su diversi livelli.
Joie: Hmm. Non l’ho mai esaminato prima, ma hai ragione. Gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa, sono quelli che lo stanno minacciando. Ma anche prima di entrare effettivamente nella casa, si sono fatti sentire molto spaventati e preoccupati. Non lo hanno nemmeno ancora incontrato, ma hanno già paura di lui; è tutto nelle loro menti!
Willa: Esatto, e lui riflette quelle emozioni verso di loro attraverso la maschera, ma poi in un certo senso le annulla. Così, attraverso la maschera, incoraggia gli abitanti del villaggio a sfogare le proprie emozioni e poi riconfigura sottilmente quelle emozioni.
Il Maestro e gli abitanti del villaggio cominciano a parlare, e così parlano al Sindaco che costruisce a poco a poco una causa contro il Maestro. Egli dice: "Abbiamo una bella città normale, della gente normale, dei bambini normali. Non abbiamo bisogno di mostri come te che raccontano storie di fantasmi". Lui diventa più aggressivo, dicendo: "Sei bizzarro, sei strano, e non mi piaci. Stai spaventando questi ragazzi, vivendo qui da solo". Comincia anche a minacciare il Maestro, dicendo: "Torna al circo, sei matto. E fatti un favore, OK? Non ci obbligare a diventare violenti con te, perché lo faremo, se sarà necessario". Infine, gli dà un ultimatum, dicendo: "Hai intenzione di partire, o sarò costretto a farti del male?"
Joie: Questo è molto interessante, Willa, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio che usa nel dialogo tra il sindaco e il Maestro. Come hai ricordato, le parole del Sindaco sono molto specifiche. "Abbiamo una bella città normale, della gente normale, dei bambini normali." E, naturalmente, quella che è sempre stata la principale accusa mossa contro lo stesso Michael, non era chiamato "normale". Era chiamato "bizzarro” e “strano”. Molta gente lo pensava come uno "strano". Quindi, è esatto dire che queste sono le parole che Michael avrebbe scelto di utilizzare per questo scambio particolare. Mi fa pensare all'articolo Joe Vogel, “Am I the Beast You Visualized: The Cultural Abuse of Michael Jackson”, del quale abbiamo parlato a novembre, in cui Joe fa riferimento a tutte quelle parole offensive come "calunnie".
Willa: Questo è un punto molto importante, Joie, e penso che tu abbia ragione. Penso che abbia scelto queste parole molto volutamente. Come dici tu, sono esattamente le parole che sono state usate contro di lui così spesso negli ultimi anni della sua vita. Quindi ciò che sta accadendo sullo schermo sta proprio rispecchiando ciò che gli sta accadendo nella vita reale, fuori dallo schermo. Proprio come la maschera riflette le emozioni degli abitanti del villaggio su di loro, la sua scelta sulle parole riflette le nostre emozioni.
È importante sottolineare che il Maestro risponde a questa aggressione esattamente come ha fatto prima, solo più intensamente questa volta: distorce il suo volto irriconoscibile e poi lo strappa via del tutto, così ancora una volta il suo volto appare solo come un teschio. Di nuovo gli abitanti del villaggio si ritirano in preda al terrore, proprio come hanno fatto prima. E ancora una volta, appena si sono allontanati, ripristina il suo volto e rivela che è solo un'illusione, esattamente come ha fatto prima. Così nuovamente c'è quel movimento rapido altalenante di difficoltà e di sollievo che dà sfogo alle emozioni degli abitanti del villaggio evocando le loro paure e riflettendole verso di loro, risolvendo poi queste paure, dimostrando che è solo un'illusione.
Joie: Il messaggio è molto chiaro, credo. Sta sottolineando le analogie tra il personaggio del Maestro e la sua vita personale. Così, dimostrando che è solo un'illusione, come dici tu, ci sta dicendo molto chiaramente che tutto quello percepito come "stranezza" che circonda la sua vita personale è solo un'illusione, e quello che pensiamo di vedere dal pubblico e dai media, non è in realtà la vera storia.
Willa: Lo penso anche io, ma ci sono anche psicologicamente tante cose. Lo vediamo quando ripete lo stesso altalenante movimento di difficoltà e di sollievo una terza volta. E' ancora più estremo questa volta, invece della sua faccia che diventa un teschio, tutto il suo corpo diventa uno scheletro, ma le reazioni degli abitanti del villaggio sono piuttosto diverse stavolta, quindi c'è stato un cambiamento psicologico. Sono sorpresi, ma non sono terrorizzati, e non si tirano indietro questa volta. Stanno a guardare ciò che lui ha da mostrare, e quando lo scheletro comincia a ballare, sorridono e apprezzano la sua performance. In altre parole, non stanno avendo una reazione di paura allo "strano" e al "bizzarro" come era successo prima. Sono ancora diffidenti, ma stanno iniziando ad accettare un pò di più il cambiamento.
E poi ripete questo altalenante movimento di difficoltà e di sollievo una quarta e ultima volta, e questa è la più intensa di tutti: si distrugge. Chiede loro: "Allora, volete ancora che me ne vada?" Molti degli abitanti del villaggio, i bambini in particolare, scuotono la testa, no, ma il sindaco afferma: "Sì! Sì!" Così il Maestro dice: "Bene. Me ne andrò". Lui si lascia cadere e rompe le mani contro il pavimento, poi le braccia, e poi il suo viso. Il suo naso cade, tutto il viso si disintegra, il suo corpo si trasforma in polvere, e un vento soprannaturale lo soffia via.
Gli abitanti del villaggio sono inorriditi, ma per un motivo completamente diverso rispetto a prima: non perché hanno paura di lui, ma perché hanno cominciato a sentire un legame con lui e sono inorriditi che lui si stia distruggendo. Così i loro sentimenti nel corso del film hanno subito un completo rovesciamento. Se ne è andato, ha fatto quindi quello che volevano che facesse, hanno invaso la sua casa per costringerlo ad andarsene. Ma a questo punto non vogliono più che se ne vada, e appena se ne è andato, sentono un senso di perdita e lo rivogliono indietro.
Joie: Proprio come quello che stiamo vedendo ora, che non è più qui con noi. Wow. Questo è assolutamente inconfutabile, Willa. Quindi tu credi che avesse capito che lui e la sua arte sarebbero state veramente apprezzate dopo la sua morte?
Willa: si, lo credo. Ma penso anche che ci sia di più di questo. Sto ancora cercando di capirlo e di articolarlo per me stessa, ma continuo a ritornare su queste righe, da "Is It Scary":
Sto per diventare
Esattamente quello che vuoi vedere
Sei tu che mi stai provocando
Perché tu mi stai cercando
Per essere lo straniero nella notte
Sono divertente per te?
O semplicemente ti confondo?
Sono la bestia che avevi in mente?
E se vuoi vedere stranezze eccentriche
Sarò grottesco davanti ai tuoi occhi
Lascia che tutto si materializzi ...
Allora, dimmi
Questo è realismo per te, baby?
Sono spaventoso per te?
Sai, dopo la sua morte, molti commentatori hanno espresso sorpresa che ci fosse una tale diffusione di dolore per lui, considerando tutti gli anni di scandali e di polemiche, di "eccentriche stranezze", come le chiama Michael Jackson in “Is It Scary”. Ma sto iniziando a credere esattamente l'opposto: quella diffusione pubblica di dolore non sarebbe stata possibile senza tutti quegli anni di “stranezze eccentriche”. Quelle “stranezze eccentriche” che hanno rappresentato una funzione fondamentale, hanno fornito una serie di mini-drammi di "eccentriche stranezze" di difficoltà e di sollievi, proprio come quelle ripetute alternativamente in "Ghosts". Come in "Ghosts", quelle stranezze eccentriche ci hanno permesso di sfogare le nostre emozioni su di lui in seguito alle accuse di molestie e ci hanno incoraggiato a esaminarle. Così, quando è morto, avevamo già affrontato molte di quelle emozioni negative, e una volta che se ne è veramente andato, ci è stato rivelato che quelle emozioni negative fossero un'illusione, come l’articolo del “The New York Review of Books” che dice: "Oggi, il consenso sembra essere che era innocente",e ci hanno portato di nuovo ai nostri veri sentimenti, che è quanto lui ci ha voluto dire.
Joie: è affascinante affrontare tutto questo, Willa. Non l’ho mai guardato in questo modo prima d'ora.
Willa: Sai, sto ancora elaborando il mio punto di vista su questo, e potrei aver completamente sbagliato, ma mi fa sentire che qualcosa di molto significativo stava accadendo attraverso quelle "eccentriche stranezze", sia culturalmente che psicologicamente, e credo che "Ghosts" sia la chiave per comprenderlo. Aveva un'estetica molto sofisticata, sono convinta che il suo lavoro abbia funzionato ad un livello psicologico profondo, e aveva a che fare con alcune questioni molto difficili di psicologia di gruppo dopo che scoppiò lo scandalo nel 1993. In sostanza, aveva a che fare con l'isteria di massa e la paura dello sconosciuto, proprio come il Maestro, e lui ha risposto in un modo che affrontava direttamente quell'isteria di gruppo.
La sua risposta in un primo momento può sembrare non logica, ma il subconscio della mente non è logico, o meglio, ha una sua logica che è diversa dalla logica del conscio della mente, e credo che, attraverso le sue "stranezze eccentriche", lui stia parlando direttamente al subconscio della mente. Come ci dice in "Ghosts", quei ripetuti mini-drammi di difficoltà e di sollievo hanno avuto un effetto psicologico molto specifico, e sono stati volutamente creati per produrre tale effetto psicologico. In "Is It Scary", ci racconta in modo molto esplicito quello che intende fare: "Io sarò esattamente quello che vuoi vedere" e "Se vuoi vedere stranezze eccentriche sarò grottesco davanti ai tuoi occhi."
Joie: Sono d'accordo con te circa l'intenzionalità della sua arte, Willa, e mi fa realmente credere che le tre canzoni presenti nel cortometraggio ("Ghosts", "Is It Scary," e "2bad") sono state scelte volutamente. Penso che tu ed io probabilmente potremmo dedicare un intero blog, forse anche due, parlando nel dettaglio solo di questi tre brani e di come si relazionano sia nel film che su cosa stava succedendo nella sua vita in quel momento.
Sai, da quando stiamo lavorando su questo blog, sono arrivata a capire che in realtà non c’era molto dell'arte di Michael Jackson che non sia stata fatta deliberatamente. Di solito aveva un motivo ben calcolato per tutto ciò che faceva e questo mi lascia in soggezione. Non ti piacerebbe essere in grado di entrare nella mente di un artista veramente grande ... solo per cercare di capire le loro passioni e l’entusiasmo per la loro arte? Questo pensiero per qualche motivo mi è così affascinante e mi sarebbe piaciuto parlare con lui della sua arte. Non posso credere che tanti giornalisti, come Bashir, ad esempio, che ha sprecato del tempo prezioso che gli era stato concesso con lui parlando di cose banali come il colore della sua pelle e il suo atteggiamento percepito come strano. Che occasione colossale sprecata !
Willa: Oh, lo so! Questo inoltre è ciò che di più mi colpisce a proposito del documentario di Bashir, che Michael gli aveva dato questa incredibile opportunità che ha completamente dissipato. Immagina se tu potessi tornare indietro nel tempo e parlare per otto mesi con Van Gogh e saperne di più, magari non a proposito di come interpretare le opere specifiche, dal momento che gli artisti tendono ad essere molto riluttanti a limitare il loro lavoro ad una sola interpretazione, ma sulla sua visione del mondo e come adattare la sua arte all'interno di quella visione del mondo. Che straordinaria opportunità sarebbe stata. A Bashir gli è stata data questa opportunità che ha completamente sprecato. E la cosa veramente triste è che Bashir aveva nutrito la sua mente con una “dieta” di pettegolezzi per così tanto tempo che non sembrava nemmeno rendersi conto che c'è un mondo più grande al di fuori. Michael Jackson è alle prese con questioni complesse sulla giustizia, sulla percezione sociale e di come noi diamo un significato, così come la capacità dell'arte di influenzare profondamente il modo in cui percepiamo e diamo un senso al mondo, e Bashir trascorre con lui otto mesi interi facendo domande tipo tabloid. E' semplicemente incredibile.
Fortunatamente, Michael Jackson ha lasciato tanti indizi per guidarci a sviluppare i modi per affrontare il suo lavoro e capire la sua visione del mondo. E come si vede in Ghosts, c'è tanto da scoprire e da esplorare.
www.dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/04/12/are-you-sca...
- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
di Willa Stillwater e Joie Collins - 12 APRILE 2012
Willa: Così da un recente articolo, "Chi è Peter Pan", il “The New York Review of Books” cita l'identificazione di Michael Jackson con Peter Pan, e piuttosto con nonchalance lascia cadere questa piccola notizia bomba:
“Occasionalmente, i ragazzi restavano a dormire nella villa di Jackson; per due volte fu accusato di aver abusato di loro, ma mai condannato. Oggi, il consenso sembra essere che lui fosse innocente”.
Joie, So che dovrei essere felice che la gente stia finalmente arrivando alla ragione, e io lo sono. Ma devo ammettere, sono rimasta infuriata da quando ho letto questo, borbottando a chiunque che voglia ascoltare, sulla volubilità dell'opinione pubblica. Quando morì, il travolgente "consenso" era che egli fosse colpevole. Se non era colpevole proprio di molestie, anche se la maggior parte delle persone pensava che lo fosse, era sospettosamente strano e quasi certamente colpevole di qualcosa. Ora, tre anni dopo, "il consenso sembra essere che lui fosse innocente". Perché il cambiamento? Non è emersa nessuna nuova prova rilevante. Non c’è alcuna ragione logica perché le persone hanno cambiato idea, ma hanno cambiato idea. Milioni di persone hanno cambiato idea. Perché?
Joie: Non lo so, Willa, ma capisco esattamente perché sei arrabbiata su questo argomento. E' molto doloroso sapere che questo uomo bellissimo, che ha solo sempre avuto nel suo cuore l'amore e la compassione per i suoi simili, è stato così torturato e ridicolizzato e falsamente accusato durante la sua vita. Ma ora, nella morte, molti di coloro che lo avevano calunniato sembrano aver cambiato tono. Ora, quando è troppo tardi.
Willa: Lo so. Continuo a sentire questo profondo rammarico che il cambiamento non è avvenuto mentre lui era ancora vivo. Ma la parte più irritante di tutto questo è che non lo poteva avere, perché è la sua morte che ha innescato il cambiamento. Non c'è alcuna ragione logica per l'opinione pubblica cambiare proprio adesso. Le persone non stanno cambiando le loro idee a causa di sorprendenti nuove prove. L'unica differenza tra ora e tre anni fa, è che lui se n'è andato. Doveva prima morire per poter cambiare l’opinione pubblica. E per me, uno degli aspetti più angoscianti di tutto questo è che lui lo sapeva, sapeva che doveva prima morire perché cambiasse l'atteggiamento della gente. Ce lo ha detto in Ghosts.
Ghosts è, sotto tanti aspetti, un cortometraggio affascinante. In MPoetica dissi che era come un seminario sulla teoria dell'arte, e lo è. Potremmo usarlo come trampolino di lancio per entrare in una teoria davvero affascinante, come le idee di Lewis Hyde sul personaggio del truffatore, o le idee di Elaine Scarry sul corpo, o le idee di Julia Kristeva sull’abiezione, o le idee di Mikhail Bachtin sul carnevale e la potenza del grottesco di interrompere e di sfidare le strutture del potere autoritario. Questa è una delle idee centrali di Ghosts. Potremmo passare mesi parlando solo di questo cortometraggio.
Ma possiamo anche guardare a Ghosts come risposta artistica alle accuse del 1993 e allo scandalo, e questo è l'approccio che ho voluto intraprendere questa settimana. C'è così tanto in Ghosts che corrisponde direttamente a quello che accadde nel 1993, e la tempesta di fuoco dei media che ne seguì.
Joie: Hai ragione, Willa. Sia la canzone che il cortometraggio, sono praticamente tutti incentrati sugli eventi che circondano il tentativo di estorsione del 1993, e non è nemmeno nascosto, ma è tutto lì in superficie. Tutto quello che c'è da fare è semplicemente prestare la massima attenzione, a partire dalle tre canzoni che lui ha scelto di evidenziare nello stesso cortometraggio: “Is It Scary,” “Ghosts,” e “2Bad.”
Willa: E' vero, tutte e tre quelle canzoni affrontano in modo molto esplicito le accuse del 1993 e la trama di Ghosts lo rafforza. Si apre con una folla di abitanti del villaggio arrabbiati che invadono la casa di un artista, un Maestro. Ha fatto amicizia con alcuni bambini del villaggio raccontando loro storie di fantasmi, e gli abitanti del villaggio credono che questo sia inappropriato. Come una mamma dal villaggio che gli dice: "Non ti vergogni? I giovani sono impressionabili".
E, naturalmente, ciò mette accuratamente in parallelo quello che stava succedendo nella vita reale: era un artista che aveva sviluppato amicizie con i bambini, e un sacco di gente pensava che non era appropriato. E hanno risposto ottenendo un mandato di perquisizione e invadendo la sua casa.
Joie: Sai Willa, è davvero molto difficile guardare "Ghosts" e non vedere le analogie con la sua vita reale. Se tu avessi prestato attenzione a ciò che stava accadendo davvero nella sua vita, e ammettiamolo, il mondo non poteva fare a meno di prestare attenzione perché i mezzi di informazione erano ossessionati con "lo scandalo", non ti saresti chiesta da dove avesse ottenuto la sua ispirazione per la trama. Rispecchia esattamente quello che gli era successo, e penso che sia meraviglioso che abbia scelto di convogliare le sue frustrazioni in modo così creativo. E penso che la dica lunga sul suo carattere, tanto che era disposto a mettere il suo dolore personale in mostra al fine di cercare di educare la maggior parte di noi.
Willa: Sono d'accordo, Joie. Credo che stesse lavorando attraverso molte emozioni da come ha creato e sviluppato questo film. Ma ci stava inoltre aiutando come un lavoro per il pubblico, anche attraverso le nostre emozioni. Come artista profondamente impegnato al cambiamento sociale, non si limitava a esprimere i suoi sentimenti attraverso il suo lavoro. Era inoltre molto interessato a come la sua opera ci influenzava come pubblico e come ci aiutava ad analizzare i nostri sentimenti, cosa suscitava e come reindirizzava le nostre emozioni e le nostre percezioni alterate, come ne abbiamo parlato a riguardo, nei messaggi del pubblico un paio di settimane fa. E il modo in cui lui si avvicina a questo in Ghosts, è affascinante.
Quando gli abitanti del villaggio invadono la casa del Maestro, la prima cosa che fa è apparire loro con una maschera spaventosa: invece di vedere il suo volto, gli abitanti del villaggio vedono un teschio. Restano senza fiato e si ritraggono con orrore. Ma appena loro indietreggiano, lascia cadere la maschera e rivela che è solo un travestimento. Gli abitanti del villaggio quindi tirano un sospiro di sollievo, iniziano a rilassarsi, e si riavvicinano a lui in un modo più amichevole.
E' molto interessante ciò che è appena successo, sia drammaticamente che psicologicamente. Gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa, che è un atto molto aggressivo, ma lui capovolge subito quella dinamica in modo che siano loro a sentirsi minacciati, non lui, e poi rimuove questa minaccia, in modo che in realtà loro gli provino della riconoscenza. È importante sottolineare che gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa perché lo vedono come una specie di mostro, il tipo che avrebbe fatto del male ai bambini, e lui risponde apparendogli come un mostro. Così, attraverso la maschera evoca le emozioni precise che già sentono su di lui. Ma poi rivela che è solo un'illusione: lui non è un mostro. Quindi c'è un movimento rapido altalenante di difficoltà e di sollievo che funziona su diversi livelli.
Joie: Hmm. Non l’ho mai esaminato prima, ma hai ragione. Gli abitanti del villaggio hanno invaso la sua casa, sono quelli che lo stanno minacciando. Ma anche prima di entrare effettivamente nella casa, si sono fatti sentire molto spaventati e preoccupati. Non lo hanno nemmeno ancora incontrato, ma hanno già paura di lui; è tutto nelle loro menti!
Willa: Esatto, e lui riflette quelle emozioni verso di loro attraverso la maschera, ma poi in un certo senso le annulla. Così, attraverso la maschera, incoraggia gli abitanti del villaggio a sfogare le proprie emozioni e poi riconfigura sottilmente quelle emozioni.
Il Maestro e gli abitanti del villaggio cominciano a parlare, e così parlano al Sindaco che costruisce a poco a poco una causa contro il Maestro. Egli dice: "Abbiamo una bella città normale, della gente normale, dei bambini normali. Non abbiamo bisogno di mostri come te che raccontano storie di fantasmi". Lui diventa più aggressivo, dicendo: "Sei bizzarro, sei strano, e non mi piaci. Stai spaventando questi ragazzi, vivendo qui da solo". Comincia anche a minacciare il Maestro, dicendo: "Torna al circo, sei matto. E fatti un favore, OK? Non ci obbligare a diventare violenti con te, perché lo faremo, se sarà necessario". Infine, gli dà un ultimatum, dicendo: "Hai intenzione di partire, o sarò costretto a farti del male?"
Joie: Questo è molto interessante, Willa, soprattutto per quanto riguarda il linguaggio che usa nel dialogo tra il sindaco e il Maestro. Come hai ricordato, le parole del Sindaco sono molto specifiche. "Abbiamo una bella città normale, della gente normale, dei bambini normali." E, naturalmente, quella che è sempre stata la principale accusa mossa contro lo stesso Michael, non era chiamato "normale". Era chiamato "bizzarro” e “strano”. Molta gente lo pensava come uno "strano". Quindi, è esatto dire che queste sono le parole che Michael avrebbe scelto di utilizzare per questo scambio particolare. Mi fa pensare all'articolo Joe Vogel, “Am I the Beast You Visualized: The Cultural Abuse of Michael Jackson”, del quale abbiamo parlato a novembre, in cui Joe fa riferimento a tutte quelle parole offensive come "calunnie".
Willa: Questo è un punto molto importante, Joie, e penso che tu abbia ragione. Penso che abbia scelto queste parole molto volutamente. Come dici tu, sono esattamente le parole che sono state usate contro di lui così spesso negli ultimi anni della sua vita. Quindi ciò che sta accadendo sullo schermo sta proprio rispecchiando ciò che gli sta accadendo nella vita reale, fuori dallo schermo. Proprio come la maschera riflette le emozioni degli abitanti del villaggio su di loro, la sua scelta sulle parole riflette le nostre emozioni.
È importante sottolineare che il Maestro risponde a questa aggressione esattamente come ha fatto prima, solo più intensamente questa volta: distorce il suo volto irriconoscibile e poi lo strappa via del tutto, così ancora una volta il suo volto appare solo come un teschio. Di nuovo gli abitanti del villaggio si ritirano in preda al terrore, proprio come hanno fatto prima. E ancora una volta, appena si sono allontanati, ripristina il suo volto e rivela che è solo un'illusione, esattamente come ha fatto prima. Così nuovamente c'è quel movimento rapido altalenante di difficoltà e di sollievo che dà sfogo alle emozioni degli abitanti del villaggio evocando le loro paure e riflettendole verso di loro, risolvendo poi queste paure, dimostrando che è solo un'illusione.
Joie: Il messaggio è molto chiaro, credo. Sta sottolineando le analogie tra il personaggio del Maestro e la sua vita personale. Così, dimostrando che è solo un'illusione, come dici tu, ci sta dicendo molto chiaramente che tutto quello percepito come "stranezza" che circonda la sua vita personale è solo un'illusione, e quello che pensiamo di vedere dal pubblico e dai media, non è in realtà la vera storia.
Willa: Lo penso anche io, ma ci sono anche psicologicamente tante cose. Lo vediamo quando ripete lo stesso altalenante movimento di difficoltà e di sollievo una terza volta. E' ancora più estremo questa volta, invece della sua faccia che diventa un teschio, tutto il suo corpo diventa uno scheletro, ma le reazioni degli abitanti del villaggio sono piuttosto diverse stavolta, quindi c'è stato un cambiamento psicologico. Sono sorpresi, ma non sono terrorizzati, e non si tirano indietro questa volta. Stanno a guardare ciò che lui ha da mostrare, e quando lo scheletro comincia a ballare, sorridono e apprezzano la sua performance. In altre parole, non stanno avendo una reazione di paura allo "strano" e al "bizzarro" come era successo prima. Sono ancora diffidenti, ma stanno iniziando ad accettare un pò di più il cambiamento.
E poi ripete questo altalenante movimento di difficoltà e di sollievo una quarta e ultima volta, e questa è la più intensa di tutti: si distrugge. Chiede loro: "Allora, volete ancora che me ne vada?" Molti degli abitanti del villaggio, i bambini in particolare, scuotono la testa, no, ma il sindaco afferma: "Sì! Sì!" Così il Maestro dice: "Bene. Me ne andrò". Lui si lascia cadere e rompe le mani contro il pavimento, poi le braccia, e poi il suo viso. Il suo naso cade, tutto il viso si disintegra, il suo corpo si trasforma in polvere, e un vento soprannaturale lo soffia via.
Gli abitanti del villaggio sono inorriditi, ma per un motivo completamente diverso rispetto a prima: non perché hanno paura di lui, ma perché hanno cominciato a sentire un legame con lui e sono inorriditi che lui si stia distruggendo. Così i loro sentimenti nel corso del film hanno subito un completo rovesciamento. Se ne è andato, ha fatto quindi quello che volevano che facesse, hanno invaso la sua casa per costringerlo ad andarsene. Ma a questo punto non vogliono più che se ne vada, e appena se ne è andato, sentono un senso di perdita e lo rivogliono indietro.
Joie: Proprio come quello che stiamo vedendo ora, che non è più qui con noi. Wow. Questo è assolutamente inconfutabile, Willa. Quindi tu credi che avesse capito che lui e la sua arte sarebbero state veramente apprezzate dopo la sua morte?
Willa: si, lo credo. Ma penso anche che ci sia di più di questo. Sto ancora cercando di capirlo e di articolarlo per me stessa, ma continuo a ritornare su queste righe, da "Is It Scary":
Sto per diventare
Esattamente quello che vuoi vedere
Sei tu che mi stai provocando
Perché tu mi stai cercando
Per essere lo straniero nella notte
Sono divertente per te?
O semplicemente ti confondo?
Sono la bestia che avevi in mente?
E se vuoi vedere stranezze eccentriche
Sarò grottesco davanti ai tuoi occhi
Lascia che tutto si materializzi ...
Allora, dimmi
Questo è realismo per te, baby?
Sono spaventoso per te?
Sai, dopo la sua morte, molti commentatori hanno espresso sorpresa che ci fosse una tale diffusione di dolore per lui, considerando tutti gli anni di scandali e di polemiche, di "eccentriche stranezze", come le chiama Michael Jackson in “Is It Scary”. Ma sto iniziando a credere esattamente l'opposto: quella diffusione pubblica di dolore non sarebbe stata possibile senza tutti quegli anni di “stranezze eccentriche”. Quelle “stranezze eccentriche” che hanno rappresentato una funzione fondamentale, hanno fornito una serie di mini-drammi di "eccentriche stranezze" di difficoltà e di sollievi, proprio come quelle ripetute alternativamente in "Ghosts". Come in "Ghosts", quelle stranezze eccentriche ci hanno permesso di sfogare le nostre emozioni su di lui in seguito alle accuse di molestie e ci hanno incoraggiato a esaminarle. Così, quando è morto, avevamo già affrontato molte di quelle emozioni negative, e una volta che se ne è veramente andato, ci è stato rivelato che quelle emozioni negative fossero un'illusione, come l’articolo del “The New York Review of Books” che dice: "Oggi, il consenso sembra essere che era innocente",e ci hanno portato di nuovo ai nostri veri sentimenti, che è quanto lui ci ha voluto dire.
Joie: è affascinante affrontare tutto questo, Willa. Non l’ho mai guardato in questo modo prima d'ora.
Willa: Sai, sto ancora elaborando il mio punto di vista su questo, e potrei aver completamente sbagliato, ma mi fa sentire che qualcosa di molto significativo stava accadendo attraverso quelle "eccentriche stranezze", sia culturalmente che psicologicamente, e credo che "Ghosts" sia la chiave per comprenderlo. Aveva un'estetica molto sofisticata, sono convinta che il suo lavoro abbia funzionato ad un livello psicologico profondo, e aveva a che fare con alcune questioni molto difficili di psicologia di gruppo dopo che scoppiò lo scandalo nel 1993. In sostanza, aveva a che fare con l'isteria di massa e la paura dello sconosciuto, proprio come il Maestro, e lui ha risposto in un modo che affrontava direttamente quell'isteria di gruppo.
La sua risposta in un primo momento può sembrare non logica, ma il subconscio della mente non è logico, o meglio, ha una sua logica che è diversa dalla logica del conscio della mente, e credo che, attraverso le sue "stranezze eccentriche", lui stia parlando direttamente al subconscio della mente. Come ci dice in "Ghosts", quei ripetuti mini-drammi di difficoltà e di sollievo hanno avuto un effetto psicologico molto specifico, e sono stati volutamente creati per produrre tale effetto psicologico. In "Is It Scary", ci racconta in modo molto esplicito quello che intende fare: "Io sarò esattamente quello che vuoi vedere" e "Se vuoi vedere stranezze eccentriche sarò grottesco davanti ai tuoi occhi."
Joie: Sono d'accordo con te circa l'intenzionalità della sua arte, Willa, e mi fa realmente credere che le tre canzoni presenti nel cortometraggio ("Ghosts", "Is It Scary," e "2bad") sono state scelte volutamente. Penso che tu ed io probabilmente potremmo dedicare un intero blog, forse anche due, parlando nel dettaglio solo di questi tre brani e di come si relazionano sia nel film che su cosa stava succedendo nella sua vita in quel momento.
Sai, da quando stiamo lavorando su questo blog, sono arrivata a capire che in realtà non c’era molto dell'arte di Michael Jackson che non sia stata fatta deliberatamente. Di solito aveva un motivo ben calcolato per tutto ciò che faceva e questo mi lascia in soggezione. Non ti piacerebbe essere in grado di entrare nella mente di un artista veramente grande ... solo per cercare di capire le loro passioni e l’entusiasmo per la loro arte? Questo pensiero per qualche motivo mi è così affascinante e mi sarebbe piaciuto parlare con lui della sua arte. Non posso credere che tanti giornalisti, come Bashir, ad esempio, che ha sprecato del tempo prezioso che gli era stato concesso con lui parlando di cose banali come il colore della sua pelle e il suo atteggiamento percepito come strano. Che occasione colossale sprecata !
Willa: Oh, lo so! Questo inoltre è ciò che di più mi colpisce a proposito del documentario di Bashir, che Michael gli aveva dato questa incredibile opportunità che ha completamente dissipato. Immagina se tu potessi tornare indietro nel tempo e parlare per otto mesi con Van Gogh e saperne di più, magari non a proposito di come interpretare le opere specifiche, dal momento che gli artisti tendono ad essere molto riluttanti a limitare il loro lavoro ad una sola interpretazione, ma sulla sua visione del mondo e come adattare la sua arte all'interno di quella visione del mondo. Che straordinaria opportunità sarebbe stata. A Bashir gli è stata data questa opportunità che ha completamente sprecato. E la cosa veramente triste è che Bashir aveva nutrito la sua mente con una “dieta” di pettegolezzi per così tanto tempo che non sembrava nemmeno rendersi conto che c'è un mondo più grande al di fuori. Michael Jackson è alle prese con questioni complesse sulla giustizia, sulla percezione sociale e di come noi diamo un significato, così come la capacità dell'arte di influenzare profondamente il modo in cui percepiamo e diamo un senso al mondo, e Bashir trascorre con lui otto mesi interi facendo domande tipo tabloid. E' semplicemente incredibile.
Fortunatamente, Michael Jackson ha lasciato tanti indizi per guidarci a sviluppare i modi per affrontare il suo lavoro e capire la sua visione del mondo. E come si vede in Ghosts, c'è tanto da scoprire e da esplorare.
www.dancingwiththeelephant.wordpress.com/2012/04/12/are-you-sca...
- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
lorejacksina- INVINCIBLE
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Età : 52
Data d'iscrizione : 28.09.11
Re: Hai ancora paura? (di MJ) di Willa Stillwater e Joie Collins
Grazie Lore, anche questa discussione è stata molto intressante anche se molto triste ... è proprio così come dicono, se è vero che nell'opinione pubblica ( magari non ancora qui da noi) qualcosa si sta muovendo, tutto è scaturito dal fatto che purtroppo Michael non è più tra noi e come sempre succede il genio e l' artista, ma in questo caso anche l'uomo, vengono apprezzati solo dopo la morte. Che rabbia sapere che fintanto che era in vita ha dovuto soffrire così tanto a causa dell' opinione pubblica, e ora non può sapere che le cose stanno cambiando. Io spero tanto che con il passare del tempo la sua reputazione venga riabilitata agli occhi del mondo , sarebbe un bel, anzi bellissimo regalo per i suoi figli
MICHAELINMYHEART- INVINCIBLE
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Data d'iscrizione : 19.10.11
Re: Hai ancora paura? (di MJ) di Willa Stillwater e Joie Collins
Secondo me lui lo sà,lo sente,ma quello che più gli piace secondo me è che il suo messaggio non è andato perso,che quello che lui ha fatto,spesso a discapito di se stesso,è stato accolto da tanta gente.
Anche dopo la sua scomparsa ha continuato a toccare persone e anime che fino ad allora lo ignoravano e pensi che uno che è riuscito a fare questo dopo che è andato via non veda ciò che accade quaggiù.
Forse è per questo che è andato via,per toccare altri milioni di cuori che fino ad allora non aveva potuto raggiungere...
i giornali continueranno a scrivere male e bene,scriveranno quello che vogliono ancora,spero che i suoi figli tengano nel cuore il padre che hanno avuto e che riescano a vedere quanto amore lui ha portato nel mondo non curandosi delle sciocchezze che continueranno comunque a dire.
Anche dopo la sua scomparsa ha continuato a toccare persone e anime che fino ad allora lo ignoravano e pensi che uno che è riuscito a fare questo dopo che è andato via non veda ciò che accade quaggiù.
Forse è per questo che è andato via,per toccare altri milioni di cuori che fino ad allora non aveva potuto raggiungere...
i giornali continueranno a scrivere male e bene,scriveranno quello che vogliono ancora,spero che i suoi figli tengano nel cuore il padre che hanno avuto e che riescano a vedere quanto amore lui ha portato nel mondo non curandosi delle sciocchezze che continueranno comunque a dire.
lorejacksina- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 2087
Età : 52
Data d'iscrizione : 28.09.11
Re: Hai ancora paura? (di MJ) di Willa Stillwater e Joie Collins
lorejacksina ha scritto:Secondo me lui lo sà,lo sente,ma quello che più gli piace secondo me è che il suo messaggio non è andato perso,che quello che lui ha fatto,spesso a discapito di se stesso,è stato accolto da tanta gente.
Anche dopo la sua scomparsa ha continuato a toccare persone e anime che fino ad allora lo ignoravano e pensi che uno che è riuscito a fare questo dopo che è andato via non veda ciò che accade quaggiù.
Forse è per questo che è andato via,per toccare altri milioni di cuori che fino ad allora non aveva potuto raggiungere...
i giornali continueranno a scrivere male e bene,scriveranno quello che vogliono ancora,spero che i suoi figli tengano nel cuore il padre che hanno avuto e che riescano a vedere quanto amore lui ha portato nel mondo non curandosi delle sciocchezze che continueranno comunque a dire.
Sai Lore può essere che tu abbia ragione ed effettivamente quello che dici e quello che è successo a me, te ed a chissà quante altre persone ... però ,non so, c'è quella parte razionale di me che non può ignorare tutto il male che quelle accuse hanno fatto a Michael,tutto quello che ha dovuto sopportare dal '92 in poi avrebbe distrutto chiunque ed alla fine anche lui ha ceduto...
Anche io ho le stesse tue speranze, ma non di meno mi chiedo se questo cambio di rotta dell'opinione pubblica fosse avvenuto prima, lui sarebbe ancora con noi ?
MICHAELINMYHEART- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1728
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