Prima intervista a Lisa Marie Presley dopo la morte di MJ
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Prima intervista a Lisa Marie Presley dopo la morte di MJ
OW: Si può essere famosi quanto tuo padre, il tuo ex marito Michael Jackson o te stessa ed essere normali?
LMP: No. (ride) Almeno parlo per me.
OW: Sei sempre stata una persona molto privata. Perchè ora hai consapevolmente deciso di parlare?
LMP: Ogni volta che ho rilasciato un'intervista in passato è stato per promuovere qualcosa. E' per questo che sono stata sempre sulle difensive perchè volevo evitare che la sfera privata si mischiasse con quella pubblica. Ora desideravo sedermi ed avere una conversazione riguardo cose più personali prima dell'uscita del mio prossimo album atteso per l'anno venturo.
OW: Ho capito. Non vuoi trovarti contemporaneamente a promuovere un album ed a rispondere a domande concernenti MJ, giusto?
LMP: Esattamente
Il rapporto sentimentale fra LMP e MJ iniziò nel 1993. Quella che iniziò come un'amicizia si tramutò presto in qualcosa di più serio. Nel 1994, LMP scioccò il mondo quando sposò segretamente MJ. Solo un anno e mezzo più tardi il loro matrimonio finì. Non ne hanno parlato per quasi un decennio, quando Michael fu trovato morto il 25 giugno 2009 in una villa fittata a L.A.
OW: Non hai mai parlato di MJ da quand'è morto, tranne che nel tuo blog, giusto?
LMP: E non ho mai trattato bene l'argomento...Quando mi rivedo in vecchie interviste, noto d'essere stata vaga...tentavo di evitare di rispondere, cercavo vie d'uscita per raggirare la questione.
OW: E' interessante perchè effettivamente, nella prima intervista che abbiamo fatto insieme, quando ti chiesi se si trattava di un rapporto vero, diventasti fredda e difensiva perchè...
LMP: Perchè non avevo capito il mio rapporto con lui
OW: Avendoti conosciuta da allora, considerando il tuo punto di vista, riesco a comprendere il tuo voler stare sulle difensive...ma, dal mio punto di vista, che è quello dello spettatore, posso dire che tutto il mondo non sapeva cosa pensare di quella storia...
LMP: Giusto
OW: Come del resto ancora oggi. Quando poi, dopo la sua morte, sul tuo blog hai scritto di voler mettere le cose in chiaro, ovvero che il vostro rapporto non era una farsa, che si trattava di un matrimonio vero...penso che questa cosa abbia sconvolto un sacco di persone. E anche quando dicesti sul mio show che si trattava di un vero matrimonio e che avevate avuto rapporti sessuali, credo che il resto del mondo abbia continuato a pensare che si trattava solo di una mossa pubblicitaria. Capisci?
LMP: Sì, lo capisco. Perchè ad un certo punto divenne un po' un maestro nel manipolare i media, quindi mi rendo conto che nessuno aveva ben capito chi fossi, pertanto credo che abbiano semplicemente supposto che fossi intenzionata ad appoggiarlo in un suo progetto. E' soprattutto questo che voglio chiarire in quest'intervista. Lui era stato cresciuto in quel modo, anche solo prima di poter rispondere a domande su di lui o poter parlare di lui, bisognerebbe comprendere a pieno la sua vita che è stata completamente diversa da tutte le altre. Esclusa quella di mio padre. E' stato condizionato ad andare in una certa direzione per la sua carriera, con il suo talento. E' così che è diventato molto bravo a produrre, creare, competere e manipolare. E' vero. Ma ho sempre frainteso quella manipolazione, pensavo significasse che non mi amava. Ma ora ho capito, per lui, quella manipolazione era una tattica per la sopravvivenza.
OW: Quindi, è solo dopo la sua morte che sei riuscita a fare maggiore chiarezza sul rapporto?
LMP: Sì e non so il perchè. Davvero non lo capisco. Ho trascorso quest'ultimo anno cercando di fare chiarezza, perchè ad un certo punto, lo avevo messo da parte ed ho cercato di andare avanti con la mia vita. Poi è successo questo ed è stata come un'ondata...
OW: Dove ti trovavi quando hai appreso la notizia?
LMP: Ero in Inghilterra. Non so perchè, ma è stato il giorno più strano della mia vita, ho pianto tutto il giorno...
OW: Per quale motivo?
LMP: Non lo so, di solito non lo faccio. Cercavo di lavorare e quando la sera tornai a casa, continuai letteralmente a piangere mentre tagliavo il cibo per la cena. Volevo solo andare di sopra, a letto, guardare qualcosa d'insensato alla TV e smettere di piangere. Guardavo mio marito dicendogli: "Non so cosa mi è preso, non riesco proprio a smettere!" E poi un'ora dopo, appresi la notizia.
OW: Chi te lo disse?
LMP: Un mio amico che continuava ad inviarmi messaggi chiedendomi se stessi bene. Gli risposi, "Perchè, che è successo? Sta succedendo davvero?", non era ancora chiaro.
OW: Quale fu la tua prima reazione?
LMP: Davvero scioccata, non avevo lacrime, ero onestamente senza parole.
25 Giugno 2009: "Questo pomeriggio, MJ ha avuto un infarto, è stato portato d'urgenza all'UCLA..."
Tutto il mondo è rimasto incollato al televisore per seguire il dispiegarsi degli eventi a L.A., ma nel tardo pomeriggio fu chiaro...
"MJ, la leggendaria popstar conosciuta da milioni di fans in tutto il mondo, è morto."
Poco dopo un anno, sono venuta in Inghilterra per parlare con LMP del loro rapporto e della sua morte.
OW: Il giorno dopo la morte di Michael, hai postato una riflessione molto commovente sul tuo blog. Cosa ti ha spinto a farlo?
LMP: Credo che stessi cullando la bimba per farla addormentare, ero in un mare di lacrime e pensai, non lo so, ebbi un momento di lucidità e mi resi conto che tutta quell'amarezza che pensavo di provare, tutta quell'indifferenza, non c'era più...Non so nemmeno come spiegare tutto ciò che è successo, perchè ho aspettato un anno per parlarne...
OW: Lascia che ti aiuti...Voglio leggerti un estratto di quello che hai scritto: "La persona che non sono riuscita ad aiutare, viene, in questo momento, trasportata all'ufficio del coroner per l'autopsia. Tutta la mia indifferenza ed il distacco che ho duramente cercato di ottenere, sono andati all'inferno ed al momento, sono annientata." "Annientata", credo che tu abbia scelto un termine interessante. Annientata significa svuotata...Sentivi di aver fallito nell'aiutarlo?
LMP: Sì
OW: OK. Allora, nel maggio del 1994 quando lo sposasti, oppure durante il periodo del vostro matrimonio, hai mai sospettato un problema di droga?
LMP: Onestamente, non l'ho sospettato e non me ne sono resa conto fino a poco prima che chiedessi il divorzio. Ci fu un incidente durante il quale ebbe un collasso e fu ricoverato in ospedale...
OW: Questo fu durante le prove per lo show su HBO?
LMP: Giusto.
A dicembre 1995, MJ collassò durante le prove per uno speciale che sarebbe dovuto andare in onda sulla HBO, a NY. Il dottore dichiarò che MJ era affetto da un'infezione virale. LM accorse al suo fianco in ospedale dove rimase ricoverato per sei giorni.
LMP: Tutti accorsero all'ospedale. Fu davvero poco chiaro ciò che non andava perchè ogni giorno veniva emesso un bollettino medico diverso. Non riuscivo a capire quello che stava succedendo. Disidratazione, pressione bassa, spossatezza, virus...Non riuscivo ad ottenere una risposta chiara in merito a quello che gli stava accadendo e penso che un po' tutti brancolassimo nel buio. A quel punto, penso di aver recepito diversi segnali d'allarme...
OW: Hai pensato che si trattasse di un abuso di farmaci?
LMP: Sì. Ci sono state delle volte che andavo a prenderlo presso uno studio medico e non era coerente. Ripensandoci aveva dei comportamenti sospetti. Sapevo che gli praticavano delle iniezioni, che erano dolorose, che aveva bisogno di cure particolari...
OW: Per cosa?
LMP: Iniezioni e svariati problemi dermatologici...
OW: Per la malattia che aveva alla pelle?
LMP: Si, la pelle e varie cose di cui aveva bisogno...
OW: Il vostro era il tipo di matrimonio nel quale non si poteva parlare di molti argomenti oppure c'era una certa intimità, un certo legame che ti permetteva di chiedergli qualsiasi cosa?
LMP: Posso onestamente dirti che si trattava, in tutti i sensi, di un matrimonio normale. Tutto veniva detto. Se nel bel mezzo della notte aveva bisogno di svegliarsi e dirmi o rinfacciarmi qualcosa, se voleva svegliarmi e parlare, se c'erano problemi...
OW: Allora aveva già problemi d'insonnia?
LMP: Sì, riusciva solo ad intorpidirsi. Lo sentivo spesso girare per la stanza, mi era difficile dormire. Spesso anch'io non riuscivo a dormire se lui non dormiva. Lo sentivo scalciare(?), mi faceva tenerezza, non mi dava fastidio...Ma, sì...Aveva davvero grandi difficoltà per dormire.
OW: Ti sei mai sentita come la sua tutrice?
LMP: Davvero tanto. Ed ho davvero amato quel ruolo, amavo prendermi cura di lui. E' stato l'apice della mia vita, quando le cose andavano bene ed io e lui eravamo uniti ed insieme riuscivamo a capire le persone e le situazioni che lo circondavano e lui era con me, eravamo un'unità ed io riuscivo a prendermi cura di lui, malgrado quello che la gente speculasse su di me, insinuando che stessi con lui per fare carriera o chissà che cosa, tutte cazzate...
LMP: Onestamente, non mi piace avere l’attenzione su di me, ma adoravo stare accanto a lui e prendermi cura di lui. Mi esaltavo così tanto nel farlo che per me quello è stato un periodo molto profondo nella mia vita. Era vero.
OW: Ti ho sentito dire ai produttori che nello stare con lui hai raggiunto l’apice, come hai appena descritto, ma hai anche toccato il fondo… Quando hai toccato il fondo?
LMP: Sì. Quando ho toccato il fondo…Mi ripeto, quando parlo di lui, ora, in retrospettiva, voglio chiarire che adesso lo capisco più di quanto abbia mai fatto prima, quindi quando parlo di lui ora, lo faccio con comprensione e positività. Per qualche ragione, non so cosa mi sia successo, forse quando qualcuno muore è questo quello che capita, ma adesso per lui provo nuovamente tanto amore e comprensione e non so perché occoreva che accadesse tutto questo… Ciò mi turba un po’…
OW: Eri arrabbiata con lui prima, quando hai divorziato?
LMP: Sì, lo ero molto. Ero così arrabbiata perché sentivo che eravamo tanto uniti, ma ad un certo punto, lui mi ha respinto…
OW: Perché è finito il matrimonio?
LMP: Ci fu un momento molto profondo del matrimonio in cui lui si trovò a dover fare una scelta, doveva scegliere fra i farmaci ed i cosidetti “vampiri” e me. E lui mi mandò via.
OW: I vampiri?
LMP: Mi riferisco a persone sanguisughe…
OW: Quindi hai avuto modo di vedere quel genere di persone intorno a lui?
LMP: O mio Dio, sì!
OW: In tanti hanno parlato di questa gente. A quanto pare sembrava essere calamitato da persone che si approfittavano di lui. Com’era la situazione?
LMP: Una cosa che accomuna Michael e mio padre su questo piano è che loro avevano il lusso di potersi creare qualsiasi realtà circostante desiderassero. Avevano la possibilità di circondarsi o meno di persone che appoggiavano i loro programmi…
OW: Questa è la realtà per chi è un dio nel proprio mondo…
LMP: Esatto! E questo è un qualcosa che ho avuto modo di sperimentare fin troppo in entrambi i casi. Ho visto quello che può capitare in una situazione del genere…
OW: “O come dico io o niente…”
LMP: Giusto. Michael non era una persona cattiva, non era nella sua natura, ma non conosceva niente di meglio…Però io la presi molto sul personale, penso di essere stata troppo disponibile. E fu lo stesso con mio padre. A volte mi fermo a riflettere sulle volte che sono stata arrabbiata nei confronti delle persone che lo circondavano, chiedevo,”Perché non l’hai fermato? Perché non gli hai detto niente?”, beh, perché se lo facevi venivi esclusa! Molto semplicemente…
OW: Quindi lui, come tuo padre, non era il tipo di persona che voleva sentirsi dire la verità dalle persone circostanti, bensì voleva sentirsi dire solo ciò che gli piaceva sentire…
LMP: Quando questa realtà insolita, in una torre d’avorio, questa vita divina si mischia ad una dipendenza, è allora che sei nei guai, guai grossi…
16 Agosto 1977- LMP di 9 anni si trovava a casa a Graceland quando suo padre improvvisamente collassò nel bagno e morì. Nel suo sistema fu riscontrato un mix letale di 14 farmaci.
OW: Sei colpita dalle similitudini fra la vita di tuo padre e quella di MJ?
LMP: Sì, ad essere onesti è una cosa che mi sconvolge. Ancora sto cercando di capire perché ci son dovuta passare 2 volte, perche queste 2 incredibili persone, di cui parlo con lo stesso rispetto ed amore in quanto è quello che provo per entrambi…
OW: Per tuo padre e Michael?
LMP: Sì, hanno avuto lo stesso destino…Già ci ero passata una volta ed è stato doloroso, ma poi mi è ricapitato e non riesco a capire perché…
OW: Quest’estate Lisa ha condiviso con me qualcosa che credo tutti voi troverete interessante…
Questa è la villa di L.A. in cui Michael Jackson è morto. Dall’altra parte della strada, proprio lì vicino si trovava la villa californiana di Elvis dove Lisa Marie ha trascorso molto tempo da piccola…
OW: Che mi dici dell’ironia di questa coincidenza? Proprio dall’altra parte della strada!
LMP: Quando tornai a casa, dopo esser stata a lungo in Inghilterra, volli rivedere quella villa che mia madre aveva venduto dopo la morte di mio padre. Vi avevo festeggiato diversi compleanni…Mia madre mi disse (riferendosi alla villa in cui è morto MJ)”Si trova proprio dall’altra parte della strada!” Ed io, “Ma per favore! Non può essere…” Ma poi, quando mi sono recata sul posto, sono rimasta senza parole, non so nemmeno come descrivere quello che ho provato…Vedi, queste coincidenze continuano a verificarsi ed io mi trovo ancora nell’Universo, sto cercando d’imparare e mi chiedo cos’è che devo ancora sapere…
OW: Trovo interessante il titolo che hai scelto di dare alle dichiarazioni che hai scritto sul tuo blog in seguito alla morte di MJ. Hai intitolato il blog: “Lui sapeva”. Cos’è che sapeva?
LMP: Nel guardare il filmato dell’ambulanza che faceva retromarcia sul passo carrabile, ripensai alla conversazione che avemmo nella libreria di Neverland. Eravamo seduti accanto al fuoco. Mi disse che temeva di fare la fine di mio padre. Mi chiedeva sempre di quand’era morto, com’era successo, cos’era successo e dove…
OW: Michael ti chiedeva sempre di tuo padre?
LMP: Sì e mi disse: “Sento che farò la sua stessa fine”
OW: E non gli hai chiesto perché?
LMP: Certo, gli dissi, “Di cosa stai parlando?” Ma poi l’incidente è stato identico, fotogramma per fotogramma.
OW: Prima di tutto, all’epoca eri molto più giovane, ma ripensando al tuo matrimonio e a chi eri durante quel matrimonio, non pensi che una gran parte di te si rifiutava di vedere la verità?
LMP: La verità riguardo cosa?
OW: Riguardo ai farmaci
LMP: Allora ero così ingenua, so che adesso è difficile crederlo…
OW: Malgrado non sia facile crederlo, possiamo comunque capire lo stato mentale che stavi attraversando. Prima di tutto, sei cresciuta come la figlia di Elvis Presley, non ti avrebbe dovuto entusiasmare l’idea di sposarti con MJ, non eri come una fan che finiva col sposarsi con MJ, perché eri già abituata alla vita delle celebrità…Quindi, ti sei innamorata di lui perché….
LMP: Per lui, perché era una persona incredibilmente dinamica. Se ti trovavi nelle sue vicinanze e lui si mostrava per quello che era, (se lo voleva)…allora…Cavolo! Non mi sono mai sentita tanto felice in tutta la mia vita! (lo ripete) Non sto mentendo. Aveva un qualcosa di così inebriante e quando era pronto a condividerlo con te, ad essere sé stesso ed a lasciarti entrare nel suo mondo…Non so se mi sono mai sentita tanto inebriata da qualcuno…
OW: Riesco a capire ciò che vuoi dire, perché quando lo incontrai per la prima volta, prima dell’intervista nel 1992, era come se proiettasse la sua luce su di me…Quando si apriva e lasciava fuoriuscire quella luce, non volevi altro che farne parte…Volevi stargli vicino…Ci trovavamo tutti a Neverland…i dolciumi…ci divertimmo un mondo. Me ne andai pensando, “Dio, come vorrei essere sua amica!”
LMP: Già, era come una droga, lui era come una droga per me, sentivo di volergli stare sempre accanto, mi sentivo su di giri. Non mi sono mai sentita così nello stare vicino ad un essere umano, fatta eccezione per uno, ovvero mio padre.
OW: Davvero interessante, perché hai appena detto che avevi 9 anni quando tuo padre morì…Lo stare con Michael ti ha fatto rivivere quella sensazione, quella luce proiettata su di te, tutta quell’energia diretta verso te…All’inizio, ti sei sentita amata da Michael?
LMP: Tanto. All’epoca, non credo di essermi resa conto di quanto ciò significasse. Perché so che il nostro rapporto è stata una cosa insolita per lui considerando che precedentemente aveva avuto solo poche storie nella sua vita, nulla di intenso in campo sentimentale…E lui s’innamorò di me come io di lui, era vero.
OW: Come ti chiese di sposarlo?
LMP: Ci trovavamo nella libreria, davanti al fuoco, lui tirò fuori dalla tasca un diamante gigante e me lo infilò al dito. Se non sbaglio, s’inginocchiò e mi fece la fatidica domanda.
OW: Quando ti chiese di sposarlo hai pensato che sarebbe durato per sempre?
LMP: Sì. Onestamente posso dire che da giovani, si pensa in quel modo, lo credi davvero.
OW: Dall’esterno, eravate due persone straordinariamente famose insieme, ovunque andavate causavate un circo…
LMP: Era così, è vero. Ma non è successo spesso, siamo stati tanto insieme senza generare un pandemonio. Credo che la maggior parte delle volte sia capitato per promuovere HIStory, è stato allora che abbiamo dovuto iniziare a fare diverse comparse, a fare questo e quell’altro…tutte cose che sono state molto manipolate ed è lì che è iniziato il periodo molto manipolativo.
OW: Ti sei mai sentita manipolata durante il rapporto?
LMP: A volte, ma lui era consapevole del fatto che non mi piacesse (essere manipolata). Gli stava bene così, aveva recepito il concetto. Lui aveva bisogno di fare le sue cose ed io ero lì con lui, anche se non a mio agio, come per gli MTV’s… La sua mano divenne blu quando scendemmo da quel palco, lo so perché fu lui a mostrarmela, era completamente blu. Gliela stritolai così forte, non volevo fare quella cosa (si riferisce alla scena del bacio). Non era nella mia natura fare una cosa del genere, ma capivo che in qualità di sua moglie dovevo fare cose simili.
LM e MJ sono stati sposati per un anno durante il quale egli pubblicò l’intimo video musicale per YANA.
OW: Ti è stata fatta molta pressione per avere un bambino?
LMP: Sì, abbastanza ed io volevo averne. E’ solo che guardando al futuro, pensavo di non voler affrontare con lui una battaglia per la custodia dei figli, volevo assicurarmi che l’ambiente circostante fosse stato quello giusto. Avevo avuto già dei bambini, ero consapevole che per crescere dei figli in determinate circostanze dovevi accertarti che tutto fosse sicuro e a posto e volevo, allo stesso tempo, assicurarmi del fatto che io e lui fossimo davvero uniti.
OW: Non ricordo esattamente il mese in cui avete divorziato…Pochi mesi più tardi però, ad Ottobre, fu annunciato che Debbie Rowe era incinta. Come ti sentisti al riguardo?
LMP: Beh, sapevo che si trattava un po’ di un atto di rappresaglia da parte sua perché non avevo avuto un bambino e so che lei era sempre lì a dirgli che lo avrebbe fatto al posto mio.
OW: Lo sapevi!?
LMP: Era lui a dirmelo. Mi diceva, “Se non lo farai tu, Debbie dice che lo farà lei!” ed io, “Di che stai parlando!? Non mi persuadi!”Così finivamo per discutere, non era certo quello il modo di gestire la situazione ma era l’unico modo che lui conosceva per gestirla.
OW: Era questo che intendevi quando hai detto di essere stata troppo “disponibile”?
LMP: Sì, è esattamente quello che intendevo
OW: Capisco, non ci sono poi così tanti uomini che direbbero, “Se non vuoi darmi un figlio, ho qualcun’altra pronta a darmelo al posto tuo”…
LMP: Già, all’epoca avevo 29 anni, ora capisco molto di più, ma allora mi sentii…
OW: Ferita?
LMP: Sì, ero ferita e a mia volta, ho fatto cose che hanno ferito lui. Anch’io ho fatto cose stupide.
OW: Del tipo?
LMP: Ero molto combattuta perché avevo distrutto la mia famiglia, avevo lasciato mio marito per Michael e stavo passando un periodo difficile per accettare questa cosa.
LM aveva 20 anni quando sposò il suo primo marito, il musicista Danny Keough. Insieme hanno avuto 2 bambini, Riley e Ben e dopo più di 5 anni insieme, LM chiese il divorzio a Danny. 20 giorni più tardi si sposò nuovamente con MJ.
LMP: Mentre ero con Michael stavo ancora cercando di analizzare ciò che avevo fatto. Non riuscivo a sentirmi bene per quello che avevo fatto. Pensavo, “Come ho potuto fare una cosa simile a colui con il quale ho avuto questi 2 piccoli?” Danny faceva ancora tanto parte della mia vita, e a volte, Michael non sapeva cosa fare in merito, la situazione lo faceva sentire a disagio ed io lo capivo. Mi chiedeva: “Perché sei con Danny?” Ci prendevamo una vacanza e veniva pure Danny. Michael s’innervosiva, si chiedeva dove mi trovassi, così spariva per un paio di settimane e non riuscivo più a trovarlo. Alcune cose lo mettevano a disagio e quando facevo queste cose, se si sentiva a disagio o vulnerabile, mi accantonava, come meccanismo, mi respingeva, mi accantonava…
LMP: Ci sono stati momenti simili, ma devo dire, in retrospettiva, che ha onestamente provato con tutte le sue forze, ne ha passate tante per me, adesso lo so. E guardando al suo passato, non lo ha mai fatto per nessun’altra donna o per nessun altro. Se penso a tutto quello che abbiamo passato, agitavamo le acque, discutevamo, a volte anche per 3 giorni di fila, smettevamo finanche di mangiare e dormire…Devo ammettere che lo ammiro per averci davvero provato, capisci? All’epoca non l’ho apprezzato e me ne pento.
OW: Doveva morire perchè ti rendessi conto che ti ha amato?
LMP: (sospira) Sfortunatamente, credo di sì.
OW: E’ la prima volta che ti sei resa conto che ti ha amato?
LMP: Penso di sì…la risposta generica è sì. Quand’eravamo insieme, eravamo molto innamorati, ma poi ci sono stati gli intoppi ed ho dovuto decidere di andarmene perché ho visto che i farmaci ed i dottori si stavano intromettendo e mi hanno spaventata, riportandomi a vivere nuovamente quello che avevo già sperimentato con mio padre…così è finita. Ma abbiamo trascorso ben 4 anni in seguito al divorzio a rimetterci insieme ed a lasciarci, a parlare di ritornare insieme ed a lasciarci di nuovo…E ad un certo punto, ho dovuto mandarlo via perché non riuscivo più ad andare avanti con me stessa.
OW: Quindi, lo amavi ancora quando l’hai lasciato?
LMP: Sì, tanto. Lo lasciai per una sorta di ripicca, cercai di prendere una posizione e dirgli, “Vieni con me, non fare così”. Ma fu una mossa stupida perché non lo fece. Era cocciuto, io ero cocciuta, lo eravamo entrambi…
OW: Della serie: “Non ti conviene sfidarmi…”
LMP: Giusto. Feci una mossa stupida ma, in realtà, dopo continuai ancora a girare il mondo con lui, per anni a venire…
OW: Quand’è stata l’ultima volta che gli hai parlato?
LMP: Se intendi una vera conversazione, l’ultima volta è stata nel 2005. Fu una conversazione molto lunga. Fui molto distante nei suoi confronti e lui lo avvertì e credo che quest’atteggiamento fu una delle cose che mi uccise. Fui molto distante e lui cercava di leggere fra le righe, mi lanciava l’esca per vedere se sentimentalmente abboccavo, ma non lo feci. A quel punto, ero alquanto spenta. Non so nemmeno io come abbia fatto a comportarmi in quel modo, ma lo feci. Voleva dirmi che avevo ragione riguardo alla maggior parte delle persone che lo circondavano, le quali finirono per rivelarsi esattamente come avevamo predetto io e lui in una discussione che tenemmo anni fa. Mi chiese se lo amavo ancora e gli dissi che mi era indifferente. Quella parola non gli piacque, pianse cercando di capire a che punto ero arrivata e come avevo fatto a diventare così distaccata. Nella parte finale della conversazione mi disse di temere che qualcuno lo avrebbe ucciso per appropriarsi del suo catalogo e del suo patrimonio. Non sapevo davvero cosa fare.
OW: Ti fece dei nomi?
LMP: Sì, ma preferirei non dirli... mi rivelò i timori che nutriva per la sua vita.
OW: Ti ho già chiesto questa cosa quando sei stata ospite al mio show la prima volta, ma devo richiedertela malgrado si tratti di un argomento delicato, ti chiesi se avessi mai visto un comportamento inappropriato fra MJ e i bambini…
LMP: Me lo stai richiedendo?
OW: Sì
LMP: La risposta è: assolutamente no, in nessun modo. Non ho mai visto niente di ciò.
OW: Quando nel 2005 era sotto processo per la seconda accusa, quali furono i tuoi sentimenti al riguardo? Ne parlò mai con te?
LMP: Sì, mi telefonava per parlarne e gli dicevo, “Ti prego, resta lucido, ti prego, se mai si arriverà ad un processo, ti prego di resistere” e lui, “Che stai dicendo? Cosa intendi? Ti riferisci ai farmaci?”, gli risposi, “Sì”, per via di tutto quello che avevo visto. Ci fu un breve periodo di tempo durante il quale iniziarono a fuoriuscire svariate cose, ci fu l’intervista di Martin Bashir ed altre interviste nelle quali lo vidi intossicato. Non vidi il Michael che conoscevo in quel documentario di Bashir, da quel che ho visto io e da come lo conoscevo io, era su di giri…
OW: Davvero?
LMP: A volte sembrava troppo veloce/scattante ed altre appariva sedato. Non era il Michael che conoscevo.
OW: Disse delle cose piuttosto scioccanti in quell’intervista di Bashir, in particolar modo quando dichiarò che per lui era normale dormire con i bambini…
LMP: Credo che dicesse cose del genere per essere provocatorio, perché era molto arrabbiato…penso che a volte era un testardo ribelle, era come un bambino che voleva semplicemente dire quello che gli altri non volevano che dicesse. Non penso fosse lucido durante quell’intervista e credo che l’abbiano montata in un modo molto, molto manipolativo e maligno.
OW: Quindi non hai mai visto niente e tuttora credi che nessuna di quelle accuse fosse vera?
LMP: No. Onestamente, io non posso dirlo. Le uniche persone in grado di poter mai dire la verità sono lui e chiunque fosse presente nella stanza al momento della presunta molestia. Non sono mai stata presente in quella stanza, sarebbe ingiusto per me…Quello che posso dire io, è che non ho mai visto niente del genere.
OW: Sei riuscita ad accettare la sua morte? So che hai guardato il funerale che abbiamo tutti visto in televisione e so che hai partecipato ad una cerimonia funebre privata. Com’è stato stare in una stanza con la sua bara?
LMP: Mmh…mi ci sono voluti altri 6 mesi per recuperarmi da questa cosa…sono stata l’ultima a rimanere con lui…
OW: Che intendi dire?
LMP: La maggiorparte delle persone se n’erano andate ed io sono rimasta sola con lui, non volevo lasciarlo, quindi…
OW: Stando vicino alla sua bara, so che non vi è nulla di più personale o privato di quei momenti, ma stando accanto alla sua bara, sei riuscita a riappacificarti?
LMP: No, anzi. Più cercavo di scusarmi e più mi sentivo in colpa…
OW: Per cosa?
LMP: Per non essergli stata vicino
OW: Pensi che avresti potuto salvarlo?
LMP: Dio…E’ una domanda davvero difficile. So che potrei sembrare ingenua se rispondessi di sì, ma lo volevo. Se solo avessi fatto una telefonata, se avessi smesso di essere così distaccata nei suoi confronti, se solo gli avessi chiesto, “Come stai?”, se avessi tentato di fare una telefonata…Mi sono davvero pentita di non averlo fatto.
OW: Pensi che la famiglia e gli amici l’abbiano abbandonato? Pensi che qualcuno avrebbe potuto fare qualcosa?
LMP: Credo che ci abbiano provato e sfortunatamente, come ho già detto, se non ti voleva intorno oppure volevi fargli affrontare la situazione, riusciva a mandarti via, inclusi i suoi familiari. Penso fosse come un treno spedito in una certa direzione che, non credo, nessuno sarebbe stato in grado di fermare ed ho dovuto convincermi di questo per cercare di lenire il dolore.
OW: Per te stessa?
LMP: Sì
OW: Come vive questa situazione il tuo attuale marito che sembra un uomo molto amabile, generoso e di gran sostegno? Com’è stata per lui tutta questa faccenda di Michael?
LMP: Sarà di sicuro felicissimo che abbia finalmente terminato quest’intervista! Mi ha detto, “Voglio che tu dica tutto!”. Capisci, ha dovuto sentire queste cose così a lungo…
OW: Non è un bene che l’attuale marito senta parlare tanto dell’ex marito!
LMP: No, non lo è, non lo è! Lo capisco ma anche lui lo capisce. E’ la persona più comprensiva che abbia mai incontrato in tutta la mia vita e ringrazio Dio perché mi ha realmente concesso di affrontare tutto quello che avevo bisogno di affrontare in questa storia. So che è una situazione estremamente insolita e che ho preteso tanto da lui, non ne vado fiera, ma è stato un qualcosa che mi ha investito improvvisamente ed ho dovuto farci i conti…
OW: Perché tutti questi sentimenti per Michael erano stati repressi e sepolti nel momento in cui hai iniziato a frequentare Michael Lockwood…
LMP: Esattamente
OW: Prima hai detto che l’Universo, Dio sta ovviamente cercando d’insegnarti qualcosa attraverso le similitudini fra la vita di tuo padre, Elvis Presley, e quella di MJ. Ora, a più di un anno dalla morte di Michael ed a 33 anni dalla scomparsa di tuo padre, quale credi sia stata la lezione per te?
LMP: Mi sento molto sola per aver passato tutto questo con queste persone incredibili, ma allo stesso tempo, mi sento molto onorata.
OW: Anche per te, come per tante altre persone, il compleanno e l’anniversario della morte di Michael rappresentano delle giornate difficili?
LMP: Lo sono, ma è successo sempre nella mia vita. Per tutta la vita ho avuto terrore del 16 Agosto, giorno in cui è morto mio padre ed ora sarà il 25 Giugno…
OW: Quando abbiamo parlato di fare quest’intervista, hai detto che l’avresti fatta solo una volta…
LMP: Sì
OW: Quindi, non ne parlerai più?
LMP: No. Chiunque vorrà sapere in futuro, potrà rifarsi all’Oprah Winfrey Show
OW: Grazie. Grazie per avermi concesso il tuo tempo e per esserti aperta al riguardo, non è una cosa facile da fare. Grazie.
Traduzione a cura di loyalfan79 per MJJForum.it
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