L'alchimista dell'acqua

Promemoria primo messaggio :

Questa storia ha molto a che fare con Fullmetal Alchemist, infatti il 98/99% dei personaggi e`preso da li`, a parte alcuni, compresa la protagonista. Buona lettura!!
Roy Mustang sbuffo`, quel giorno faceva veramente caldo anche per lui, l'alchimista del fuoco, nonche`neo-colonnello dell'esercito ( per chi conosce un po' FMA, ora il periodo e`qualche mese prima che Edward faccia l'esame per diventare alchimista di Stato, cioe`quando Ed ha 12 anni, quindi Roy ne ha piu`o meno 26) . Era seduto alla scrivania in una stanza del Quartier Generale, e vicino a lui c'era il suo migliore amico, il tenente colonnello Maes Hughes, che continuava a parlargli della propria moglie. - Hughes, se non taci ti do`fuoco all'istante, che oggi e`un'ottima giornata per cio`. Mi fai venire piu`caldo.- disse a un certo punto Roy. - Uh, con te non si puo`mai parlare di nulla. Ah, sei proprio senza speranza Roy! Ti ci servirebbe davvero una moglie, sai?-. - VUOI CHIUDERE IL BECCO??-. - Non litigate perfavore. Disturbate il lavoro degli altri.- li interruppe il tenente Riza Hawkeye facendo capolino dalla porta della stanza in cui si trovavano Roy e Hughes. - Scusaci, eviteremo di litigare.- rispose Roy con un leggero sorriso di scusa. - Grazie mille.- e la giovane donna spari`di nuovo. - Vedi Roy, il tenente per te sarebbe perfetto.- disse Hughes a bassa voce dopo qualche istante. - Vuoi che ti prendo a pugni?- fece Roy a denti stretti guardandolo con un'espressione tale che fece ridere l'amico. L'atmosfera si era rilassata, ma all'improvviso si sentirono delle urla da fuori. Roy e Hughes non capivano cosa stesse succedendo, ma non videro nulla di strano e continuarono a chiacchierare. Dopo qualche minuto irruppe nella stanza il sottotenente Jean Havoc, trafelato e coperto di sudore. - Colonnello!! Maggiore!!- grido`. - TENENTE COLONNELLO.- lo corresse gelidamente Hughes. - Mi scusi, tenente colonnello.- si corresse Havoc, per poi continuare agitato:- Dobbiamo evacuare il Quartier Generale, e in fretta!! Mancate solo voi!!-. - E perche`?- chiese Roy sorpreso mentre tutti e tre correvano verso l'uscita. - Un edificio nei paraggi ha preso fuoco, e col vento caldo che soffia le fiamme si stanno espandendo ovunque a grande velocita`, potrebbero arrivare fin qui!-.
Quando uscirono poterono vedere lo spettacolo: vari edifici erano avvolti nel fuoco, mentre la gente armata di secchi d'acqua cercava di domare le fiamme e quelli dell'esercito aiutavano, ma tutto era inutile, e la situazione era sempre piu`disperata.

Povera Cate, mi dispiace

Letta l'ultima parte, secondo me la cercheranno comunque u.u

Mezz'ora dopo erano di nuovo in macchina e stavano tornando al Quartier Generale, immersi nel silenzio. Quando arrivarono Katherine filo`in camera senza dire una parola, mentre gli altri pensavano come annunciare la novita`ai militari. Ad un certo punto Ed domando`:- Ma dov'e`finita Cate??-. Riza rispose:- Probabilmente sara`andata in camera sua... se vuoi vai pure a controllare mentre noi rimaniamo qui, d'accordo?-. Ed fece cenno di si`e corse a vedere, mentre Hughes sussuro`all'orecchio di Roy:- Secondo me tra quei due c'e`qualcosa...-. Il colonnello alzo`le spalle e gli rispose (senza farsi sentire da Al):- Acciaio in fondo e`un bravo ragazzo, non c'e`niente di male se sta con mia sorella.- e cambio`discorso.
Intanto Edward era arrivato alla stanza di Cate e trovo`la porta chiusa. Appoggio`l'orecchio alla porta: silenzio assoluto. Busso`: niente. Riprovo`annunciando:- Sono io, Ed. Posso entrare?-. Udi`solo un gemito, e prendendolo per un si`entro`. La ragazza era stesa sul letto a pancia ingiu`con la faccia sprofondata nel cuscino. Non si era nemmeno tolta il mantello o gli stivali. Il ragazzo richiuse la porta e si sedette sulla sponda del letto, guardando Katherine:- Sei triste?-. Lei borbotto`:- No.-.
- Arrabbiata?-
- Neanche.-
- Pensierosa?-. Lei esito`un attimo, poi rispose, alzando la testa dal cuscino:- Non lo so... piu`che altro sono confusa. Cioe`- e si volto`a guardare Ed, - perche`mia madre avrebbe dovuto mollarci?-. Ed alzo`le spalle:- Non saprei... comunque hai sentito cos'ha detto Chris: non dovete cercarla.-. Cate si alzo`di scatto:- Non me ne frega niente!! Voglio sapere chi e`la mia vera madre!-. Edward si alzo`e afferro`i polsi della ragazza, stringendo fin quasi a farle male:- Allora non capisci niente! Ci sara`un motivo per cui non vuole che voi sappiate chi e`, no?? Tua madre adottiva ha detto che NON DOVETE CERCARLA!! E`un ordine, non un consiglio!! LO VUOI CAPIRE??- e mentre parlava guardava la ragazza con degli occhi che la intimorivano, mentre senza accorgersene stringeva sempre di piu`la presa attorno ai polsi della giovane, al punto che lei mormoro`:- Ok, ho capito, non la cerchero`, ma ora mi stai facendo paura... e mi fai male...-. Ed capi`che forse aveva esagerato e subito mollo`Katherine, che si mise seduta sul letto massaggiandosi i polsi con aria ancora impaurita. Edward disse:- Mi dispiace se ti ho fatto paura e se ti ho stretto troppo forte... non me ne sono reso conto.-. Lei alzo`gli occhi verso di lui e accenno`un sorriso mentre lui le si sedette accanto e le prese la mani tra le sue, poi con un mezzo sorriso disse:- Siamo proprio strani noi due... un tizio con due arti meccanici che riesce a far male a una ragazza-pantera quando di norma dovrebbe essere il contrario... A parte cio`, siamo proprio una bella coppia, eh?-. Cate scoppio`a ridere mentre Ed chiese:- Ma ora come devo chiamarti, Cate o Kathy?-. Lei rispose:- Come ti pare, tanto qui sono l'unica ad avere questo nome!!-. Ed sorrise:- D'accordo. Ora ti andrebbe di andare a fare un giro fuori da questo palazzo grigio, Kathy?-. La ragazza annui`, si passo`una mano tra i capelli sistemandoli e poi tutti e due uscirono dalla stanza.

Letta quest'ultima parte, molto romantica

Awawawawa :3 chetteneri!!!

Mentre camminavano per le strade di Central City i due non parlavano, e tra di loro c'era almeno mezzo metro di distanza; Cate evidentemente ora si sentiva a disagio, aveva di nuovo il cappuccio a coprirle il viso, le mani in tasca e il mantello abbottonato completamente. Lei guardava davanti a se`in basso e sembrava quasi che fingesse di non sapere che Ed era li`, poco distante e poco dietro di lei. Dopo una decina di minuti cosi`lui si stanco`, si avvicino`alla ragazza e domando`:- Hai intenzione di ignorarmi ancora per molto?-. Lei, che fino a quel momento era rimasta completamente immersa nei suoi pensieri, sussulto`e si giro`verso il ragazzo, arrossendo:- Scu-scusa, ero proprio con la testa tra le nuvole...-
- Allora vedi di tornare alla realta`, che mi stufo quando una persona mi ignora per molto.- fu la replica di Edward. - S-si`.-. Continuarono a camminare, stavolta piu`vicini, anche se comunque non sapevano cosa dirsi.
Ad un certo punto Ed addocchio`una panchina:- Ti va di fare una pausa?-. Katherine alzo`le spalle:- Va bene.-, cosi`lui si sedette e fece sedere la giovane sopra le sue gambe; dopo qualche secondo si accorse che lei stava tremando dal freddo. Le prese una mano; era rossa dal freddo e terribilmente gelida. Guardo`sorpreso la ragazza, che ricambio`lo sguardo con un debole sorriso:- Soffro molto gli sbalzi di temperatura, prima eravamo al caldo e ora fa freddo, e in piu`non mi sto riscaldando muovendomi molto. Non ti stupire, per me e`normale.-
- E`NORMALE?! MA AVRESTI POTUTO DIRMELO QUANDO TI HO CHIESTO DI FARE UNA PASSEGGIATA FUORI!!- strillo`agitato Edward stringendo poi le mani della semi-chimera tra le sue nel tentativo di scaldarle. - E IN PIU`HO UN BRACCIO DI METALLO, E NON POSSO USARLO PER RISCALDARTI.- fece poi. - Stai calmo, non muoio mica!- replico`lei cercando di ritrarre le mani. - E stai ferma!!-. Cate non pote`trattenere un sorriso:- Se ti agiti troppo poi puoi star male...!-. Il ragazzo la guardo`dritto negli occhi:- Non me ne frega, cio`che per me conta davvero e`che sia tu a star bene.-. Katherine sorpresa arrossi`fino alla radice dei capelli e abbasso`lo sguardo, mentre Ed intreccio`le proprie mani con quelle della ragazza e continuo`:- Tu per me sei una delle persone piu`importanti, da quando ti ho conosciuta la mia vita e`cambiata, e sento che io... io morirei per te. E non m'importa se sei la sorella del colonnello, io ti amo davvero.-. La giovane si morse un labbro mentre arrossendo ancora di piu`mentre Edward la stringeva tra le braccia. Rimasero abbracciati per lunghi istanti, poi il ragazzo sussurro`:- Torniamo al Quartier Generale? Ho paura che tu possa prendere troppo freddo.-. Cate alzo`le spalle:- Come vuoi tu.-, cosi`si alzarono e tornarono all'edificio, stavolta camminando vicini, mano nella mano.

che teneri **

Letta l'ultima parte, bella e romantica

WAAAAAAAAAAAAHH!!!!!! Chetteneriiiiiiiii *________________________*

Qualche settimana dopo Ed una mattina si presento`al Quartier Generale chiedendo a Riza di Cate e ricevendo come risposta un "E`partita ieri per la campagna, rimarra`la`due o tre settimane.". Il ragazzo ci rimase male: lei era partita senza nemmeno salutarlo? Senza annunciargli nulla?
- Scusi... sa precisamente dov'e`andata?- domando`. La donna rispose:- Non posso dirtelo, non vuole che qualcuno la segua.-. L'alchimista ci rimase ancora peggio, ma non desistette e ogni mattina continuo`ad andare li`per quattro o cinque giorni ponendo a Riza sempre la stessa domanda, finche`lei, esasperata, non sospiro`:- E`andata a trovare il suo insegnante, a Phoenix. Se vuoi ti lascio l'indirizzo.-. Edward accetto`felice di aver ottenuto una risposta e un'ora dopo si ritrovo`con Alphonse seduto su una panchina della stazione, valigia in mano, ad aspettare il treno che l'avrebbe condotto a Phoenix. Aveva gia`sentito nominare varie volte quel paese in piena campagna; era abbastanza famoso, specialmente per il commercio, e anche molto vicino, al confine con Central City, con solo delle colline a fare da confine con questa. A riscuoterlo dai suoi pensieri fu il fischio del treno che arrivava. L'alchimista si alzo`imitato da Al e sali`di corsa sul treno, il quale riparti`subito, dato che nessuno doveva scendere e loro due erano gli unici a dover salire. Mezz'ora, ed erano arrivati. - Pero`, abbiamo fatto presto!!- esclamo`Al scendendo dal treno. - Si`, ma ora dobbiamo trovare la casa del maestro di Cate e se lei non e`li`dovremmo chiedergli se sa dove si trova.- replico`il fratellone incamminandosi verso la via in cui Riza aveva detto che abitava il maestro di Katherine. Come si chiamava? Hikaru Machiko, gli sembrava. Grazie alle indicazione date da alcuni abitanti, i due Elric riuscirono a trovare la casa del signor Machiko e famiglia. Bussarono e venne ad aprire un uomo di circa quarant'anni, dai capelli castano chiaro e gli occhi verdi che ispiravano fiducia. - Ehm... buongiorno... Lei e`il signor Machiko? Alchimista dell'acqua?- domando`Edward. - Si`,sono io.- rispose sorpreso l'uomo. - Noi due siamo Edward e Alphonse Elric, due alchimisti di Stato amici della sua allieva Katherine. E`in casa?- continuo`Ed speranzoso. - Ah, voi siete quei ragazzi di cui mi ha parlato tanto!! Allora siete i benvenuti.- fece sorridente Hikaru, per poi continuare:- Mi dispiace, ora Cate non c'e`, ma so dov'e`. E`sulle colline con alcuni bambini del paese, a fare da baby-sitter. Sono certo che sara`contenta di vedervi!-. I due Elric fecero un cenno con la testa e stavano per andare quando l'uomo disse:- Tu con la valigia... perche`non la lasci qui? Cosi`se vuoi potrai passare a prenderla quando mi riporterete quella testarda a casa.-. Ed accetto`felice e poi dopo aver ringraziato l'uomo i due fratelli partirono di corsa verso le colline, che erano poco distanti dalla stazione. Poco prima di arrivare li`i due si fermarono a prendere fiato (o meglio, Ed doveva prendere fiato), poi aguzzarono la vista e con gli occhi cercarono Katherine. - Eccola la`!- esclamo`dopo qualche secondo Alphonse. Edward guardo`dove indicava il fratello e vide la ragazza che giocava con un gruppetto di bambini dai 5-6 anni ai 9-10. Rimase quasi shoccato nel vedere come lei fosse quasi un'altra persona con loro: era dolce, serena, tranquilla, premurosa, gli istinti omicidi, la tristezza e l'angoscia della ragazza che era sempre sembravano svanite. Forse ora capiva perche`lei non aveva detto nulla a loro due: perche`voleva restare un po' da sola, voleva rilassarsi, voleva stare con le persone che conosceva da un sacco di tempo, ovvero il maestro e i bambini del villaggio.
- Ehi, che fai? A cosa pensi?- domando`Al guardando il fratellone pensieroso. - Niente, forse non dovevamo venire...- mormoro`lui. - ... Vuoi tornare a Central City allora?-
- No, ormai siamo qui. Andiamo, facciamoci vedere.- e cosi`dicendo inizio`a salire la collina seguito dal fratellino che ormai non ci capiva piu`nulla. Arrivati alla cima videro che alcuni bambini stavano guardando verso di loro e che iniziavano a chiamare Cate:- Sorellona, ci sono un ragazzo e un'armatura che stanno venendo qui!!-. La ragazza si volto`incredula e vide i due. Si alzo`da terra guardandoli ancora stupita, poi si scosse e corse verso di loro, abbracciandoli.

Letta l'ultima parte, bella

Dopo che si furono abbracciati Al disse:- Perche`non ci hai detto che venivi qua? Ci siamo preoccupati!!-. La ragazza non rispose, disse solo:- Non avreste dovuto preoccuparvi, questo paese per me e`la mia casa, sono al sicuro.-. In quel momento i bambini arrivarono nascondendosi dietro Katherine e guardando timorosi Ed e Al. - Sorellona, chi sono?- domando`quello che sembrava il piu`piccolo tirando leggermente una manica del mantello della giovane. - Sono due amici, Kicha.- rispose lei prendendo il bambino in braccio. Tutti rasserenati sbucarono da dietro la ragazza e guardarono incuriositi Alphonse. Edward se ne accorse e disse:- Be`, pare proprio che tu piaccia a questi!!-. Cate sorrise:- Si, probabilmente vogliono giocare con lui, giusto ragazzi?-
- SIIIIIIIIIIIII- strillarono di risposta i bambini facendo scoppiare a ridere i tre. - Allora se volete faccio io da baby-sitter mentre voi due parlate, che ne dite?- fece Al. - Ok. Dai Kicha, vai con Al mentre io e Edward stiamo da soli.- disse Cate per poi passare il piccolo ad Alphonse e sussurrare all'armatura:- Stai attento, Kicharu ha un problema fisico: ha le ossa troppo fragili, la minima caduta potrebbe rompergliele. Mi raccomando, cerca di tenerlo al sicuro il piu`possibile.-. Al annui`e poi fece ai bambini:- Allora, mi fate vedere il paese? Vorrei conoscerlo e scommetto che voi lo conoscete tutto e conoscete anche tutte le persone che ci abitano!-. I bambini risposero:- Si!! Lo conosciamo benissimo!! Dai vieni andiamo!- e tutti partirono di corsa, lasciando soli Ed e Cate. Appena furono scesi dalla collina Edward domando`:- Prima non mi sei sembrata cosi`sorpresa di vederci, te l'eri immaginato che saremmo venuti?-. La ragazza rispose:- No, ho avuto una visione una mezz'oretta prima che arrivaste, e c'eravate voi che bussavate alla porta del mio insegnante, cosi`ho capito che prima o poi mi avreste raggiunta.-, poi cambio`discorso:- Certo che Al ci sa fare con i bambini, eh?-. Ed sorrise:- Si, li adora. Ma da cio`che ho visto anche tu te la cavi come baby-sitter, non e`vero?-
- Be`, se non riuscissi a badare a dei bambini, non si spiegherebbe come riesca a stare con te.- replico`Katherine. - STAI INSINUANDO CHE IO SONO UN BAMBINO?! TI PICCHIO!!- strepito`Edward fingendosi offeso. - Ok, facciamo una lotta, e chi mette a terra l'altro vince.- disse Cate. - Affare fatto!!- esclamo`Ed, e la "lotta" ebbe inizio. Dopo qualche minuto il ragazzo riusci`a bloccare Katherine e incastro`le gambe della giovane tra le sue, facendole perdere l'equilibrio, ma lei afferro`l'alchimista per il cappuccio del mantello, trascinando anche lui nella caduta e finendo a terra, col ragazzo steso sopra di lei.

WAAAAAAAAAAAHAHAHAHAH!!!!!! Bene adesso si sgnacchera XD

Letta l'ultima parte, chissà perchè in tutte le storie prima o poi si finisce in quella situazione, col maschio che cade sulla femmina

Gaia non ti emozionare troppo senno`poi muori e non puoi piu`sapere nulla
2 Bad LOL non pensare male please
Cate si senti`in imbarazzo per qualche istante, ma il sorriso semplice e divertito di Ed la rassicuro`. - Ho vinto!- esclamo`il ragazzo. - Non vale, mi hai fatta cadere!!- strepito`lei. - Taci, una vittoria e`una vittoria!-
- Sisi come dici tu. Ora ti puoi togliere?-
- Ovviamente no. Sei la mia prigioniera.- rispose lui sfiorando con un bacio la punta del naso di Katherine. - Eddai mollami!!- si lamento`la giovane. - Ti ho detto di no! Me ne rimango qui finche`non mi stufo.-. Cate sbuffo`appoggiando poi la testa a terra e chiudendo gli occhi. Dopo qualche secondo senti`Edward sfiorarle un fianco con un dito e fece una piccola smorfia, le stava facendo il solletico. La mano del ragazzo inizio`a salire di qualche millimetro per poi scendere fino al punto di prima, al che la ragazza strinse le labbra cercando di non ridere. Ed evidentemente la stava osservando, perche`sposto`la mano sullo stomaco di Katherine e inizio`a fare la stessa cosa, al che lei prima arriccio`il naso mordendosi il labbro e stringendo gli occhi, poi scoppio`a ridere e inizio`a cercare di liberarsi.
- Ehiehiehi che fai? Guarda che non ti lascio mica!!- esclamo`lui ridendo e continuando a farle il solletico. - No dai ti prego smettila!!- rispose tra le risate la giovane alchimista divincolandosi, ma Ed era troppo pesante per lei e le aveva bloccato tutto il corpo, solo dalla testa fino al petto era libera, braccia escluse. Alla fine si arrese:- Ok, non cerchero`di liberarmi, ma non farmi il solletico, per favore.-. Il ragazzo accetto`e libero`le braccia di Cate, per poi intrecciare le proprie dita con quelle della ragazza. Con un sospiro appoggio`la testa vicino a quella di Katherine e mormoro`:- E`bello stare qui con te...-. Lei arrossi`leggermente e non rispose; Edward allora rialzo`la testa e guardo`la giovane:- Come fai a sopportarmi nonostante io ti "torturi"?-. Lei sorrise divertita dal termine usato:- Perche`mi piace cio`che fai, e mi piace stare con te.-. Ed non rispose, si limito`a guardarla negli occhi, poi domando`lentamente:- Potrei vedere... almeno una volta... il tuo occhio sinistro?-. La ragazza annui`, cosi`lui libero`le mani e scosto`la frangia dall'occhio sinistro di Cate: anche quello era felino, come l'altro.
Il ragazzo lo contemplo`per qualche secondo, poi tenendo la frangia spostata cinse la vita di Katherine e la bacio`sulle labbra, poi le rimise la frangia a posto e si mise seduto accanto alla ragazza, che si sposto`distendendosi con la testa sulle gambe dell'alchimista d'acciaio.

AAAAAAWAWAWAWAWWAWWWWW Che tenerelli che sonooooooooooooooo!!!!!

Forse non era proprio come l'avevo immaginato ma ho dovuto fare in fretta a scriverlo per cause di forze maggiori (vedasi "madre"), per cui spero di riuscire a fare con calma (calmezza anzi) i prossimi capitoli ^^

Tranquilla è stato un capitolo sdrogheggiante comunque :DD

Non come quello che avevamo pensato ieri X'D

eheh eeeeh già *ghigna*

Bello l'ultimo capitolo, complimenti

E' stupenda.. l'ho sempre detto che sei un'ottima scrittrice *-*
Ti ho mandato un MP, non so se sei ancora 'attiva' qui, se qualcuno può dirmelo.. °w°

Miiii se sono attiva!! Come un prosciutto (?)

Quella sera i due Elric cenarono a casa della famiglia Machiko e dopo cena si trattennero a chiacchierare, finche`Al disse rivolto al fratellone:- Bene, e ora dove ci fermiamo a dormire?-. Ed si batte`una mano sulla fronte:- Che idiota che sono!! Non ci avevo pensato!-. Ilenya, la moglie di Hikaru, una donna di quasi quarant'anni, dai capelli biondi e ricci e gli occhi color ghiaccio (una persona dolce e gentile, sempre sorridente), domando`sorpresa:- Perche`? Cate non vi ha detto niente?-, al che i due fratelli risposero:- Ehm... veramente non sappiamo a cosa si sta riferendo...-
- Oh cielo, che idiota che e`!- sospiro`la donna per poi proseguire:- Ci siamo messi d'accordo e siamo del parere che potete dormire qui. Abbiamo una grande biblioteca, per cui Al se vorra`potra`passare il tempo leggendo. Che ve ne pare?-. I due accettarono entusiasti, poi mentre Alphonse subito si dirigeva verso la biblioteca Ilenya si rivolse a Edward:- Tu invece dormirai nella camera di Cate. Ci sono due letti, per cui starai li`.-.
- V-va bene...-. Ilenya guardo`il ragazzo:- C'e`qualcosa che non va?-
- Nono percarita`va benissimo, grazie mille della disponibilita`! Dov'e`la camera?-. La donna, sempre piu`perplessa, gli indico`la stanza in cui doveva andare e l'alchimista entro`di corsa chiudendosi la porta alle spalle per poi buttarsi su uno dei due letti e nascondere la faccia rossa di vergogna nel cuscino. Cavolo. "Complimenti Edward, proprio una bella figura hai fatto!!" penso`infilando la testa sotto il cuscino. In quel momento la porta si apri`. Qualcuno accese la luce: era Katherine, che vedendo il ragazzo steso sul letto in quella posizione chiese:- Che stai facendo qui?-
Ed tolse la testa da sotto il cuscino e cercando di sembrare naturale e disinvolto rispose:- Niente, e`solo che mi fa un po' male la testa e...-
- Ok ok.- l'interruppe Cate entrando e richiudendo la porta dietro di se`, per poi sedersi sull'altro letto; evidentemente aveva capito che Edward le stava raccontando una balla colossale, e cio`doveva infastidirla parecchio. "Bravo, continua cosi`, sottospecie di idiota!!" penso`Ed mentre guardava la ragazza, per poi cambiare in fretta argomento:- Dove mi cambio?-. Cate si alzo`:- Puoi farlo anche qui, tanto io ora parlo un po' con Kaito.-. Kaito era il figlio di Hikaru, aveva vent'anni, di bell'aspetto, con occhi grigio-verde e capelli mossi color biondo scuro, e Edward, che ci crediate o no, era tremendamente geloso, ma si limito`a dire:- Ok, allora mi cambio e mi metto a dormire.-. Katherine alzo`le spalle ed usci`, richiudendo la porta dietro di se`e lasciando il ragazzo solo.

Letta l'ultima parte