Dopo che è morto Michael, tutti diventano fan ...

Promemoria primo messaggio :

Non trovate insopportabile l'idea che subito dopo che é morto Michael, tutte le persone dalla quale ne parlavano male o facevano una brutta immagine, siano diventati all'improvviso Fan di MJ?? Io pox dire che lo sono da 2 anni, perchè prima non é ho mai avuto il modo di conoscerlo, nn avendo internet a casa... Ma é una pesona che mi ha subito colpita, nel modo in cui cantava, ballava, vestiva ed appariva.
Pox capire chi nn lo seguiva più tanto in questi anni, ma che in fondo era ancora fan, che si sia riapassionato a lui, ma ditemi voi cosa ne pensate di quelle persone che sono diventate fan appena é morto, creano prima che morisse una brutta immagine....

Non era un post provocatorio, è che magari c'è gente che oltre ad essere triste per la morte ha un piccolo spiraglio di felicità per averlo conosciuto e dentro di se festeggia quella cosa, ovviamente (si spera) in minor parte...

Se mi ricordassi il giorno n cui divenni io suo fan probabilmente festeggerei, ma è così lontana quella data che non so proprio

Tranquillo, era per la tua faccina ^^

In effetti io devo convivere sia con la felicità che con la tristezza. Non è facile ritrovare una persona e un momento dopo dover essere consapevoli del fatto che l'hai persa il giorno stesso in cui l'hai conosciuta. E' una cosa insopportabile. Comunque sia a prevalere è il dolore.

Davvero non te lo ricordi? XD

Credo sia più che giusto che a prevalere sia il dolore, ci mancherebbe

No, dato che il primo contatto con la musica di Michael l'ho avuto intorno al 1993

Spoiler:

Ah, quindi eri ancora piccolino ^_^

Spoiler:

Anch'io sono cresciuta con la musica di Michael a maggior ragione vista l'età..   solo che dopo l'ho seguito più assiduamente e non solo ascoltato i suoi dischi

Grazie Fede, e concordo con Kris.

Bel pensiero King,io sono una di quelle per le quali questo giorno ha una valenza doppia,è sì una perdita,ma rappresenta anche una nascita in un certo senso,perchè prima di quel giorno Michael era assente nella mia vita,mentre da quel 25 giugno di 4 anni fa è diventato una presenza.
Michael è nella mia vita più che mai,adesso che non c'è, di tutti gli anni in cui c'è stato fisicamente.
Per questo a volte quando altre amiche scrivono o dicono che gli manca,io non mi sento così angosciata e non riesco a dire la stessa cosa,perchè non mi può mancare qualcosa o qualcuno che è in ogni giorno della mia vita.

lorejacksina ha scritto:Bel pensiero King,io sono una di quelle per le quali questo giorno ha una valenza doppia,è sì una perdita,ma rappresenta anche una nascita in un certo senso,perchè prima di quel giorno Michael era assente nella mia vita,mentre da quel 25 giugno di 4 anni fa è diventato una presenza.
Michael è nella mia vita più che mai,adesso che non c'è, di tutti gli anni in cui c'è stato fisicamente.
Per questo a volte quando altre amiche scrivono o dicono che gli manca,io non mi sento così angosciata e non riesco a dire la stessa cosa,perchè non mi può mancare qualcosa o qualcuno che è in ogni giorno della mia vita.

Stessa cosa per me.

Avevo sempre immaginato, che dopo la sua morte, tanti che lo avevano sotto il naso, si sarebbero 'convertiti'... tanti che lo criticavano o persone che non l'avevano calcolato mai, improvvisamente son diventati 'fans' o simpatizzanti... questo e' anche successo per via dei media, infatti dopo la sua morte ne parlavano bene , e cosi' anche la gente ha pensato 'bene' di lui... e' come un lavaggio del cervello, se ne parlano male, allora molti si fanno trasportare, se ne parlano bene, allora tanti si fanno una buona idea in mente....
quando muoiono personaggi ed artisti anche toccanti, artisti che hanno fatto delle opere o anche personaggi (amati come ad esempio lady d. etc) io rimango scossa da certe morti, ma non divento fan o comincio a seguirli per questo. Quindi alla fine se cambiano idea magari e' perche' proprio hanno sentito qualcosa dentro... o perche' i media ne parlavano improvvisamente di piu' e senza i soliti insulti... pero' e' molto piu' bello diventare fan perche' mi accorgo, magari in sordina, senza pubblicita' , senza nulla, dell'esistenza di un artista eccezionale nel mondo....

Per me i media non ci sono entrati per niente.
E'solo un dolore che ho sentito dentro, fortissimo, che mi ha sorpreso e scombussolato. Non riuscivo a capacitarmi del perchè mi sentissi così. Mi dicevo che quel che stavo provando era del tutto irrazionale, eppure continuavo a provarlo. Sentivo un dolore e insieme una nostalgia struggente di qualcosa di prezioso che avevo perduto senza neanche averlo potuto conoscere veramente, ma solo in modo superficiale.
Così mi ha preso una frenesia di informarmi il più possibile, comprando libri, dischi, leggendo forum, soprattutto questo, su cui ho letto tutti i giorni per anni prima di iscrivermi.
In casa ero diventata ipersensibile all'argomento. Penso che i miei familiari mi abbiano creduta impazzita, per come li aggredivo se sentivo i soliti luoghi comuni su di lui.
Poi ho letto che a molti era successa la stessa cosa. Questo mi ha sorpreso ancora di più e per me è tutt'ora un mistero. Per questo ci resto male se sento accusare di opportunismo o solo di seguire una moda o un andazzo i cosiddetti " fan post m."

Ciao Caterina, bentrovata !
Hai raccontato esattamente ciò che è successo a me e non era frutto di suggestione, quel dolore era, è stato reale, per mesi. La stessa cosa, chi in un modo chi nell'altro, è successa a tanti di noi che lo hanno scoperto/riscoperto purtroppo solo dopo la sua morte. Quello che è successo è un mistero e mi piace considerarla una magia di Michael e quello che è certo è che dopo tanti mesi, dopo tanti anni siamo ancora qui per lui e grazie a lui   

MICHAELINMYHEART ha scritto:Ciao Caterina, bentrovata !
Hai raccontato esattamente ciò che è successo a me e non era frutto di suggestione, quel dolore era, è stato reale, per mesi. La stessa cosa, chi in un modo chi nell'altro, è successa a tanti di noi che lo hanno scoperto/riscoperto purtroppo solo dopo la sua morte. Quello che è successo è un mistero e mi piace considerarla una magia di Michael e quello che è certo è che dopo tanti mesi, dopo tanti anni siamo ancora qui per lui e grazie a lui   

Grazie. E' vero, deve far parte proprio della sua "magia".   

hai ragione Caterina è proprio quello che è successo a me. Personalmente sono convinta che oltre alla magia, per quanto mi riguarda, ci sia stato un disegno più alto......

Sette di Nove ha scritto:hai ragione Caterina è proprio quello che è successo a me. Personalmente sono convinta che oltre alla magia, per quanto mi riguarda, ci sia stato un disegno più alto......

Provo esattamente la stessa cosa .Quando è morto ho provato non solo il dispiacere naturale che si prova quando qualcuno muore specie se conosciuto anche se solo dalla televisione, ma ho sentito il desiderio forte e profondo di conoscerlo meglio ed ho iniziato a comperare libri su di lui, vedere le interviste capire le sue canzoni, insomma di comprenderlo meglio personalmente e non dai soliti tg o tabloid, e piu' lo conoscevo piu' mi affezionavo e non era solo una moda passeggera perche' sono passati quasi cinque anni dalla sua morte eppure continuo a desiderare di conoscerlo e amarlo.Non so se sia una sua magia o qualcosa di piu' in alto come dice tu Sette di nove, ma è la verita' su quello che provo.

Idem per me.....
Una forza sconosciuta mi ha spinta a divorare tutte le notizie che trovavo su di lui...libri, video, interviste...avevo la sensazione di averlo conosciuto da sempre...e ho passato un anno veramente pesante, con questa ossessione, come una malattia, perché stavo male...poi piano piano ho cominciato a stare meglio, anche grazie al forum e a voi tutti...  

Fa piacere anche a me poter condividere questa mia passione (che tra l'altro condivido con mia mamma) con tutti voi, perche' proviamo le stesse cose, mentre quando ne parlo con altre amiche le vedo un po' perplesse e poco interessate..  

La stessa cosa è successa anche a me per fortuna

io metto in chiaro una cosa:Molte adolescenti di adesso che hanno i genitori che lo conoscevano anche non molto ma il necessario per dire:"Vieni tesoro,che ti faccio vedere un grande!" sono fan di MJ....e vi presento la prova vivente: IO e tante mie amiche che ora,a distanza di anni dalla sua (tristissima) scomparsa,guardano Bad sbavando e impazzendo poi chiamano l'amica e dicono:"L'hai visto?!?Oh mamma quanto è figoooo!!!" come se ci fosse ancora....oppure guardano i video di canzoni più tristine e lente e piangono per un uomo che non hanno mai conosciuto....  .....scusate.....o evitano di ascoltare sul cellulare canzoni come "Stranger In Moscow" per evitare di piangere in pubblico.....io sono tra quelle ragazze e vi assicuro che sono tantissime....  
e la cosa che mi fa venire più il nervoso è che ci sono Jacksoniani che ci condannano perchè abbiamo avuto la sfiga di non averlo conosciuto quando era in vita,ti trattano male.....con questo non sto dicendo niente a nessun utente del forum perchè voi siete fantastici.....   bene....mi sono sfogata...ma avrei altre cosine da dire....ah, un messaggio ai fan di Michael che ho sovrascritto: LEAVE US ALONE!
P.s.scusate se sono stata aggressiva e impulsiva ma ultimamente mi capita che debba difendere questo tipo di fan e avevo bisogno di urlare......

Non è che sono insopportabili quelle persone,dipende se sono diventate fan perchè va di moda o solo per farsi vedere ma che prima lo odiavano o non gliene fregava niente allora si!
Conosco un amico che nel 2009 gli piaceva michael andava in giro con la musica sparata a manetta in macchina e parlava di lui sempre e si atteggiava "come mj" insomma si poteva dire che era un fan sfegatato,erano passati due anni e sono andata a scoprire che non gli piaceva (lo ascoltava ma non lo filava più di tanto) perchè gli piaceva un altro cantante. Ecco queste genere di persone mi fanno salire il malfoy,mi sembra solo una presa per il sedere!e poi anche jacksoniani che dicono che non siamo veri fan perchè lo conosciamo solo dal 2009 (io l ho conosciuto un anno prima,non ero fan ma mi piaceva),non ce ne possiamo fare una colpa se non sapevamo della sua musica.

faby-jackson98 ha scritto: Ecco queste genere di persone mi fanno salire il malfoy

il Malfoy? Draco,Lucius e Narcissa Malfoy di Harry Potter?
sono una potteriana....

childhood ha scritto:

Giulia Jackson Smile ha scritto:

faby-jackson98 ha scritto: Ecco queste genere di persone mi fanno salire il malfoy

il Malfoy? Draco,Lucius e Narcissa Malfoy di Harry Potter?
sono una potteriana....

Giulia resta on topic. Grazie!

scusa...volevo capire se era un riferimento solo....

Ho trovato questo, inerente ai nostri ultimi post sull'argomento.
E' datato, credo al 2010, ma l' ho trovato bello !



Perchè si piange quest’uomo per le strade del mondo?
di Barbara Kaufmann
traduzione di Isabella Bresci


Fiori, foto, messaggi, peluche, palloncini, candele... hanno cominciato a spuntare spontaneamente nei luoghi-simbolo e nei luoghi legati alla memoria di Michael.
Dal 25 giugno 2009 simboli estemporanei della sua presenza appaiono nel mondo per ricordare la sua scomparsa. Memoriali, sacrari e tributi sono intorno alla sua stella sulla ‘walk of fame’ di Hollywood, all’Apollo Theater, a Neverland, all’Arena O2 di Londra, allo Staples Center di Los Angeles, e questo scenario si ripete ovunque sia passato. Ovunque, dalla Danimarca al Sud Africa e in ogni continente ci sono lacrime e musica e ricordi e canti e ancora lacrime...
Accade raramente di vedere questo tipo di lutto collettivo per le strade del mondo. E’ successo per i Kennedy, per Martin Luther King e John Lennon e abbiamo assistito ad una dimostrazione spontanea d’amore di tale portata quando morì la ‘Regina di Cuori’ Lady Diana.
Quando chi amiamo collettivamente ci viene portato via, piangiamo apertamente e senza vergogna. Questo pianto collettivo è la consapevolezza della perdita di qualcosa di prezioso che non sappiamo bene come chiamare.
E’ stato uno di quei momenti dove si dice “dov’eri quando è successo...” e ora è incastonato nella coscienza collettiva come l’incidente del Challenger, l’allunaggio, l’assassinio di Kennedy, l’ammaraggio dell’Apollo 13, il fatale incidente di Lady Diana, l’assassinio di John Lennon e l’attentato alle Torri Gemelle del World Trade Center a New York. Ci sono momenti che segnano le nostre vite e fanno risaltare ciò che prendiamo per scontato e per cui forse abbiamo dimenticato di essere grati. I volti dei famigliari di Michael ci rimarranno impressi per sempre nella memoria, come le parole di sua figlia Paris quando dichiara che era un grande papà.
Il compito di comunicare la notizia al mondo con una conferenza stampa è toccato a Jermaine e più tardi Janet, che era molto vicina a suo fratello, si espresse così nel tentativo di spiegare il dolore della famiglia richiedendo un po’ di rispettosa privacy: “Per voi Michael era un’icona, per noi Michael era famiglia”. Il fratello Tito più tardi, in un’intervista durante la serie TV sui fratelli rimasti, disse che pensava a Michael, il suo fratello minore, “da solo in quel posto...” . Kathrine Jackson quel giorno ha perso un figlio e non esiste dolore più grande della perdita di un figlio. E si vedeva.
Mentre l’anniversario della perdita di Michael si avvicina, mi rendo conto che Michael Jackson era molto più di un’icona per i suoi ‘afecionados’. Gli amici musicisti hanno perso un collega, il cast di “This Is It” ha perso la sua musa musicale, il mondo ha perso un talento stellare, ma qualcosa di fondamentalmente profondo è successo quando Michael è morto. Possiamo aver provato complicità, abbiamo forse guadagnato un po’ di compassione o almeno sembra che i più l’abbiano fatto. In che modo? Beh, lo sapete. Decidete voi come si chiama questo...
Per alcuni ammiratori Michael era una megastar, un genio musicale e sì, un’icona. Per qualcuno è stato la pietra miliare di tutta una vita. Ma era di più... per qualcuno Michael era un eroe o un maestro, qualcuno a cui ispirarsi per mantenere la speranza. Per le moltitudini era uno che nel mondo adulto “aveva capito”. Se siete cresciuti negli anni 60’ sapete cosa intendo, se no dovrete indovinare...
Michael Jackson creava nei testi delle sue canzoni, e con i loro messaggi, il tipo di mondo che i suoi fan e ammiratori volevano credere possibile. Disse loro che potevano fare un cambiamento e loro ci hanno creduto ma avevano davvero bisogno della sua guida per rimanere costanti. Alcuni erano incapaci di proseguire senza Michael e lo hanno seguito tristemente nell’eternità. Alcuni lo piangono ancora perché il dolore per questa particolare perdita rimane.
Molto della disperazione per la morte di Michael dipende dal fatto che chi non conosceva il vero Michael, cioè quelli che avevano i giornali scandalistici come unica fonte d’informazione su di lui, continuano a denigrarlo e a perpetuare false leggende metropolitane. Ancora oggi ci sono persone che scrivono il suo nome sul loro libro nero. Ancora oggi viene diffamato nonostante la sua assoluzione in tribunale, condannato per la sua vulnerabilità, ridicolizzato per la sua innocenza e per la sua semplice fiducia nella natura umana. E proprio la natura umana non lo ha trattato nel migliore dei modi. Questo è ciò che fa male.
Quando Michael è morto, si è portato via qualcosa; qualunque cosa essa sia, la sua perdita è sentita in modo molto forte da chi conosce il vero Michael. Lui ha avuto certamente la lealtà di queste persone, la loro ammirazione, non c’è bisogno di dirlo, hanno creduto in lui senza tentennamenti, ma lui aveva qualcos’altro che ha portato via con sé. L’ambasciatore della speranza, il cheerleader planetario che non disperava mai dell’umanità ha abbandonato il pianeta lasciando dietro di sé un vuoto incredibile. Questo è ciò che lo rende universale.
Un’anziana di novant’anni ha chiesto a una giovane donna della sua famiglia: “Perché piangete questo uomo per le strade?”. La statura di un uomo impone quel tipo di reazione? Che genere di persona si piange pubblicamente? Solo un’icona culturale? Un’icona musicale? Un simbolo? Cosa vedono in Michael per piangerlo pubblicamente? Forse questo merita più di uno sguardo superficiale, forse c’è di più. La domanda invita alla contemplazione e suggerisce una domanda e la relativa riflessione più profonda: “Piangerebbero pubblicamente per me se mi conoscessero per come sono davvero?”
Molti ancora si domandano perché soffrono ancora profondamente per questa perdita, perché sentono questo dolore dopo quasi un anno, perché lo sentono in modo così personale, perché sembra di aver perso uno di famiglia.
Bene, Michael era speciale, e voi sentite che non ce ne sarà mai più un altro.
Qualcos’altro è successo con la sua morte: per molti è stato un risveglio spirituale. Le tragedie collettive e personali provocano questo, si precipita in caduta libera a testa in giù nel vuoto, il luogo della perdita che rimane senza nome. La sua assenza ha cambiato così tanto alcuni che sono quasi irriconoscibili. C’era qualcosa di speciale in Michael…
C’è molto di più. Sono in tanti, ci sono storie su storie che raccontano quel momento nel tempo e come è stato il catalizzatore per nuove realtà. Ci sono momenti che non si possono qualificare come isterie di massa indotte, allucinazioni o ridicoli piagnistei. Quei momenti sono reali e commoventi. Lui, il suo lavoro e i suoi messaggi vengono elaborati in un modo nuovo che ne espande l’essenza. Sfida le spiegazioni e non ci sono parole, o almeno non ci sono ancora. E’ così inconsueto che è diventato un fenomeno.
Un dolore profondo ha sempre uno scopo. Se gli umani e la loro esperienza di vita hanno un qualche senso in questo mondo, questo è di migliorare la condizione umana ed elevare la coscienza e per farlo devono aprire il loro cuore. Non c’è nulla che apra di più il cuore umano di un dolore molto profondo. Non vi è nulla che tiri fuori l’umanità come il coltello tagliente del dolore. Esso scava a fondo e lascia lo spazio vuoto che può allora essere riempito di compassione.
Michael Jackson ci ha chiesto di diventare esseri compassionevoli, di guarire il mondo, di guardarci allo specchio e cambiare. Ha detto “siamo il mondo” e ci ha chiesto di salvare quel mondo e noi stessi da ogni forma di annicchilimento. Ci ha chiesto questo per tutta la vita e in ogni modo che a lui era possibile, e ora ci regala questo dolore che apre i cuori e scava un pozzo da riempire con autentica compassione. Ci fa dono della riflessione. Ci ha prestato la sua vita, ora ci dà l’opportunità di espandere la coscienza riflettendo sul suo esempio. E’ rimasto costante, fiducioso e compassionevole fornendoci uno specchio che rifletteva ogni cosa che proiettavamo su di lui. Ci ha dimostrato esattamente che cos’è la mancanza di compassione collettiva. L’ha dimostrato per tutti noi su questo pianeta in modo che forse possiamo riuscire a vedere quanto sia terribile, e forse decidere di agire in modo diverso in futuro.
Questo forse è il dono più grande che Michael ci ha fatto.
I miei occhi così umidi

Non ti arrendere alla solitudine così presto
Lasciala scavare a fondo.
Lasciala fermentare e stagionare
Perché pochi ingredienti umani e forse anche divini, possono farlo.
Qualcosa manca al mio cuore stanotte
Ha reso i miei occhi così umidi
La mia voce così dolce.
Il mio bisogno di Dio
È assolutamente chiaro.

Hafiz (Mistico sufi, 1320-1390 A.D.)

Barbara Kauffman – tratto da www.innermichael.com

Grazie mille, Chiara, per averlo postato!

Chi non si riconoscerebbe, anche se solo in parte, in queste parole? Io per esperienza personale, ripeto, che la sua scomparsa ha rappresentato l'inizio di una nuova coscienza per me. Io veramente brancolavo nel buio prima di conoscerlo davvero, non so nemmeno se avessi una mia coscienza, una mia testa ; ho solo pensieri confusi, una monotona esistenza senza un fine, senza un senso vero e proprio. Arriva lui e puff, la mia mente si risveglia dal torpore in cui si trovava e si ribella, pensa, pensa e pensa, si sente libera e in grado di farsi delle domande alle quali dare delle risposte da sola. E' una cosa stranissima, ma per me tutto è iniziato così. Lui ha riportato alla luce una parte nascosta di me della quale non ero a conoscenza. Sono rinata ed è per questo che non potrò mai dirgli grazie abbastanza, perchè non sarei quella che sono. E' stato e sarà sempre difficile convivere con il fatto che lui non c'è poichè l'ho ritrovato e l'ho perso nello stesso giorno, mi sono rialzata per poi sprofondare nella disperazione. Non l'ho mai conosciuto di persona, è vero, ma alcuni uomini vanno oltre e ancora più oltre la semplice conoscenza diretta di una persona; è un sentimento e un legame che nemmeno io riesco a spiegare e per certi versi rimarrà un mistero.

Grazie tante Chiara dell'articolo  lo trovo bello e vero, io vorrei solo dire a quelle persone che denigrano i fan ,divenuti tali, dopo la morte di MJ, che hanno torto, ad inveire contro di loro, perche' un conto sono quelle persone che si erano avvicinate a lui solo sull'onda della commozione dopo la morte, ma poi passata la "moda", non se lo filavano piu', in questo contesto hanno ragione a sentirsi presi in giro, ma per tante persone ,invece, non è stato cosi' per esempio chi prima non ha potuto conoscerlo per questioni anagrafiche, oppure chi come me lo ha "riscoperto" dopo informandosi ed approfondendo la sua conoscenza verso questa persona straordinaria che era Michael,noi che siamo ancora fans e non era solo la passione "di moda" del momento ma rimaniamo attratti da lui, secondo me siamo fans al pari di chi la conosciuto prima della morte ,non è un sentimento da deridere insomma.Scusate la lunghezza del mio pensiero, lo scritto di getto magari è un po' confuso, ma avete capito lo stesso cosa intendo.