Riemerge intervista, andata smarrita, di Michael Jackson che parla del suo "destino"

Riemerge intervista, andata smarrita, di Michael Jackson che parla del suo "destino"


Nel gennaio del 1980, Michael Jackson aveva 21 anni. Egli non aveva ancora rilasciato "Thriller", non era stato incoronato Re del Pop o inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Ma anche allora,sembrava avere un senso dell'eredità che stava costruendo e l'icona che sarebbe diventato.

"Bianco su Bianco" una serie web PBS che anima interviste inedite con icone culturali, ravviva il discorso di Jackson del 1980 con il giornalista musicale John Pidgeon, portando l'audio a rivivere con immagini estrose  e dandoci uno sguardo ai pensieri di Jackson su ciò che il futuro potrebbe riservare. 

L'intervista è singolare. Come spiega Pidegeon in un saggio sul suo sito web, Jackson aveva chiesto che tutte le domande rivoltegli dovevano prima essere trasmesse attraverso sua sorella Janet di tredici anni, anche se erano tutti seduti di fronte allo stesso tavolino di vetro. 

Tuttavia Pidgeon è riuscito a catturare alcune citazioni inquietanti di Jackson. 
"Credo che segretamente e privatamente c'è.... Voglio dire, davvero nel profondo, c'è un destino per me e solo per me per rimanere su quella pista e seguirla",  ha detto Jackson durante il Q & A.

Il performer ha anche menzionato il suo ruolo nell'unire l'America attraverso la musica. (Tenete a mente, questo è stato anni prima del debutto del suo singolo "Black or White").

"Si sente molto parlare di pavone perchè il pavone è l'unico uccello di tutta la famiglia degli uccelli che integra tutti i colori in uno" ha detto Jackson. "Questo è il nostro obiettivo principale nella musica. Quando si và ai nostri concerti e si vede ogni razza là fuori e stanno tutti agitando le mani e stanno tenendosi per mano e stanno sorridendo e danzando. Tutti i colori".

Nei decenni che seguirono questa intervista, Jackson avrebbe continuato a diventare un unificatore culturale. Come ha detto il reverendo Al Sharpton, dopo la morte del cantante nel 2009, "Michael Jackson ha fatto in modo che la cultura accettasse una persona di colore prima di Tiger Woods, prima di Oprah Winfrey , prima di Barack Obama."

E Jackson sembrava sapere ciò, anche nel 1980.

Fonte Huffingtonpost
http://www.huffingtonpost.com/2014/09/17/michael-jackson-blank-on-black-interview_n_5836962.html?utm_hp_ref=michael-jackson

Grazie Giovanna è incredibile vedere come Michael avesse le idee molto chiare! sapeva fin dall'inizio dove voleva arrivare, cioe' ad unificare le razze e colori e alla fine c'è riuscito! e bravo Michael!

Prego Katia  . Incredibile sì. Queste dichiarazioni sembrano  confermare ancora una volta la coerenza di Michael, la fermezza del suo pensiero e la determinazione nel volerlo perseguire.

tutto cara

grazie!! bel documento!!

io sapevo che era fermissimo...dal discorso sul senso di un'obbiettivo sull'autobiografia...vorrei citarlo ma ho prestato Moonwalk a una mia amica...

childhood ha scritto:grazie!! bel documento!!

Grazie a te Childhood    Lo trovo anch'io un bel documento e sono d'accordo anche con te Giulia   . Anch'io sono sempre stata convinta che Michael era una persona con una gran personalità, piena di buoni propositi e costante nei suoi obiettivi.

Concordo, anche se rimango perplessa di fronte alla richiesta piuttosto bizzarra di farsi ripetere le domande dalla sorellina...non mi sembra educato nei confronti del giornalista...io gli avrei chiesto il perché di questa stranezza...

Ed io concordo con te Smelly. L'unica nota poco graziosa di questo documento è la richiesta di Michael per cui la sorella facesse da filtro tra lui ed il giornalista. Non è carino come atteggiamento ed io stessa ho cercato di spiegarmi il perchè di ciò. A dirti il vero le ipotesi che riesco a formulare sono tante ma quella che più mi riesce compatibile è l'estro, non nego a volte un pò bizzarro, che caratterizzava Michael. Se il giornalista non ha chiesto il perchè la sorella dovesse fare da intermediaria durante l'intervista credo......sia rimasto anche lui a cercarne una motivazione 

facendo così Michael rischia di risultare altezzoso, come a dire che il giornalista non è all'altezza di rivolgergli la parola....io ho pensato che quella richiesta fosse un modo di coinvolgere Janet, di farla conoscere al pubblico...ma secondo me non è stata una buona mossa....poi magari chissà che gentile sarà stato con il giornalista prima e dopo l'intervista...

Che bella vocina, dolce, giovane e birichina e con le aspettative di un ragazzo di talento.
La storia di sua sorella che fa da tramite è strana...come tante altre storie. Di sicuro c'è un motivo, di sicuro sarà un motivo anticonvenzionale come anticonvenzionale è stata tutta la sua vita, in perfetta sintonia con un genio

lila ha scritto: Di sicuro c'è un motivo, di sicuro sarà un motivo anticonvenzionale come anticonvenzionale è stata tutta la sua vita, in perfetta sintonia con un genio

Ti stra    Lila 

@ Smelly: Sai Smelly che tra le ipotesi di cui ti dicevo una è proprio quella che hai pensato tu? Anch'io ho messo in conto che avesse potuto coinvolgere Janet nell'intervista per farle fare qualche esperienza e farla conoscere al pubblico. Comunque, anche se così fosse, sono ancora d'accordo che non sia stata una buona idea ed ho quotato Lila perchè...a volte chiedersi il perchè di certe mosse e atteggiamenti di Michael è un vero rebus e si può solo forse accettarli proprio vedendoli dalla prospettiva in cui si esamina un genio quale anche io credo lui fosse.

Anche io ho pensato al fatto che volesse far conoscere sua sorella! , comunque anche Michael faceva i suoi sbagli , in fondo era un essere umano, qualche sua idea o trovata non era delle migliori

per quello che sò io,Michael non voleva rilasciare interviste e questa l'ha concessa solo a questi patti e il giornalista ha dovuto accettare,altrimenti niente intervista.
Ultimamente sono un pò rinco....ma anche in questo caso mi sembra che avevamo parlato di questo fatto in un altro topic....e non ricordo dove...