Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
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katia75
trilli80
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Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Lo afferma Ron Weisner nel suo libro ‘Listen Out Loud’, in uscita il 3 giugno. Con il consenso della sorella di Michael, Toya, aveva intenzione di assoldare dei rapitori per strapparlo dalle grinfie dei principi del Bahrain e portarlo in un centro riabilitativo sperduto.
TweetNew York, 26 maggio 2014 - Rapire Michael Jackson per salvarlo dalle droghe. Lo afferma Ron Weisner, manager del Re del pop, che nel suo libro ‘Listen Out Loud’, in uscita il 3 giugno, svela che aveva più volte disperatamente tentato di rapire Jackson mentre era in Bahrain, nel tentativo di strapparlo alla dipendenza, rimpinzato di droghe e denaro contante da due principi locali.
La star era fuggita nel Golfo Persico nel 2006, quando la sua dipendenza dagli antidolorifici era diventata incontenibile. Un ‘male’ che aveva sviluppato dopo l’incidente in cui gli prese fuoco la testa durante le riprese per lo spot della Pepsi.
Weisner scrive di aver detto alla sorella La Toya che aveva intenzione di assoldare dei rapitori per strappare Michael dalle grinfie dei principi e portarlo in un centro riabilitativo sperduto. Dopo averne discusso decine di volte, inizialmente La Toya diede il suo ok, ma poi si tirò indietro.
http://qn.quotidiano.net/gossip/2014/05/26/1070752-michael-jackson-rapire-droghe.shtml
TweetNew York, 26 maggio 2014 - Rapire Michael Jackson per salvarlo dalle droghe. Lo afferma Ron Weisner, manager del Re del pop, che nel suo libro ‘Listen Out Loud’, in uscita il 3 giugno, svela che aveva più volte disperatamente tentato di rapire Jackson mentre era in Bahrain, nel tentativo di strapparlo alla dipendenza, rimpinzato di droghe e denaro contante da due principi locali.
La star era fuggita nel Golfo Persico nel 2006, quando la sua dipendenza dagli antidolorifici era diventata incontenibile. Un ‘male’ che aveva sviluppato dopo l’incidente in cui gli prese fuoco la testa durante le riprese per lo spot della Pepsi.
Weisner scrive di aver detto alla sorella La Toya che aveva intenzione di assoldare dei rapitori per strappare Michael dalle grinfie dei principi e portarlo in un centro riabilitativo sperduto. Dopo averne discusso decine di volte, inizialmente La Toya diede il suo ok, ma poi si tirò indietro.
http://qn.quotidiano.net/gossip/2014/05/26/1070752-michael-jackson-rapire-droghe.shtml
trilli80- INVINCIBLE
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Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Mah! non so cosa credere, adesso saltano fuori tutti a dire che volevano aiutarlo, ma quando era vivo era stato abbandonato da tutti questi sedicenti "amici", poi nel 2006 non era quel periodo che Michael stava benissimo, poco prima di andare in Irlanda? boh! comunque grazie Trilly per la news
katia75- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 4469
Data d'iscrizione : 09.06.13
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
ehm...io non è che ci creda tanto e sinceramente non è che m'importi tanto...queste cose mi turbano parecchio....ehm...cerco di non crederci...
Giulia Jackson Smile- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1267
Età : 23
Località : La Spezia ma la mia testolina è a Neverland con Michael!
Data d'iscrizione : 14.03.14
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
articolo tratto da Bilboard
In "Listen Out Loud: A Life in Music—Managing McCartney, Madonna and Michael Jackson", il manager veterano Ron Weisner, 69 anni, condivide un po' di gossip sulla sua gestione alcuni dei migliori talenti nella musica della sua generazione. Il suo obiettivo: "Una storia onesta del mio coinvolgimento con questi straordinari artisti e l'intera cronaca: il buono, il brutto e, a volte, il molto brutto," dice. Un campione di alcuni dei suoi ricordi più salaci nel libro, in uscita il 3 giugno da Lyons Press/Globe Pequot Press:
La felicità di Michael Jackson:
"Penso che Michael Jackson fosse una persona normale? Assolutamente no. Penso che fosse un pedofilo? No. Penso che avesse problemi? Nessun dubbio in merito. Penso che fosse una persona infelice? Con tutto il rispetto, sì. Se penso che sarebbe stato più felice se qualcuno gli avesse prestato attenzione fin dal primo minuto in cui ha lasciato i Jackson Five fino alla sua morte? Con enfasi, sì."
Incontri con Joe Jackson e i fratelli:
"Di solito ero in grado di dire come sarebbero andati gli incontri nel momento in cui varcavo la porta. Se i fratelli indossavano occhiali da sole, o se Joe [Jackson, patriarca della famiglia] grugniva invece di parlare, non sarebbe stato un pomeriggio piacevole... In quelle chiacchierate di solito volavano imprecazioni, veniva puntato il dito e venivano fatte accuse, specialmente da Joe: "Chi gestisce questa famiglia? Che ne sai di come prenderti cura dei miei figli? Fanno ciò che dico loro di fare! Non puoi dire loro cosa fare e farla franca, perché posso farti scomparire in un minuto! Voi ebrei pensate solo a voi, volete solo avere la vostra parte!"
"Scontri imponenti tra me e Joe erano un evento settimanale. Il meglio che potevo sperare era che ci urlassimo a vicenda al telefono, piuttosto che in studio. Quando Michael era concentrato a fare la magia volevo che restasse lì, e Joe era un esperto nell'innervosire i suoi figli. Ma i fratelli non si lamentavano mai delle sue macchinazioni e intrusioni, Michael incluso. Perché? Perché il loro padre li pietrificava. Li aveva maltrattati per tutta la loro vita, e, a quel punto, erano ancora spaventati. Anche se erano uomini adulti ci sono stati momenti in cui ho dubitato che i fratelli potessero mai spezzare il controllo di Joe".
Sul mancato intervento su Michael Jackson:
"Michael sotto l'effetto dei farmaci era l'ombra di se stesso pulito, e anche dopo il modo in cui mi ha scaricato avevo ancora a cuore il ragazzo. Così ho chiamato LaToya e le ho detto: 'Facciamolo, sistemiamolo. Metto insieme una squadra, organizzerò per un aereo, troverò la struttura giusta. Metto tutto a posto e pago io'... Il 15 maggio, due giorni prima del rapimento - e sì, questo è esattamente quello che era, un rapimento - ho ricevuto una telefonata da LaToya, che era, per usare un eufemismo, fuori di testa. 'Devi fermarlo, devi fermarlo, devi fermarlo!' Così ho fermato tutto: l'aereo, il centro di riabilitazione, il team, tutto si fermò. Non so se con il sequestro - o il rapimento, o come volete chiamarlo - avrei allungato la vita di Michael... ma per lo meno gli avrei dato una chance."
La battaglia editoriale di Michael e Paul McCartney:
"Michael ha passato un sacco di tempo a interrogare Paul su come ha costruito il suo catalogo editoriale. Paul, una persona accomodante, ha risposto ad ogni domanda con pazienza e dovizia di particolari, non sapendo che tre anni più tardi Michael avrebbe acquistato il catalogo dei Beatles proprio sotto il suo naso. Paul si è sentito tradito dal modo in cui il team di Michael ha gestito la transazione e i due non si sono parlati fino al 1989, quando li ho avuti insieme mentre facevo da manager a McCartney. Hanno fatto pace, ma non è stata una cosa facile.
Combattere per far collaborare Quincy Jones con Michael Jackson:
"Michael e io volevamo assumere Quincy Jones per produrre il suo primo disco da solista, ma i grandi capi alla Epic Records rifiutarono. Alla Epic pensavano che Quincy era troppo vecchio per Michael, che, nelle loro menti, era un ragazzo del "bubblegum pop" che aveva bisogno di un produttore bubblegum. Michael era irremovibile... avevamo bisogno di qualcuno che avesse esperienza, una visione globale e un buon rapporto con Michael. Non sorprende che Joe Jackson non volesse avere niente a che fare con Quincy: riconosceva che Quincy era diventato un padre surrogato per Michael. Joe ha fatto tutto quello che era riuscito a pensare per tenere Q lontano dal progetto."
"In termini di come il lavoro è stato diviso, Michael e Quincy non avevano una strategia.... E' stata una collaborazione priva di ego, hanno seguito chiunque tirasse fuori la direzione migliore. Hanno fatto tutto ciò che era necessario per azzeccarlo e si sono presi il tempo necessario, non posso dirvi quante volte ho sentito qualcuno dire "Fallo di nuovo". Questo album era la loro vita, sono entrati nel progetto e sono diventati una cosa sola".
Michael Jackson e lo schiarimento della pelle per le foto pubblicitare:
"Non importa come uscivano le immagini, il suo primo commento era sempre sul tono "Possiamo alleggerire il tono della pelle?". Al fine di mantenere la pace, l'art director ottimizzava le immagini per farlo sembrare meno nero. Il primo passaggio non era chiaro abbastanza per lui. Néil secondo passaggio, né il terzo. Guardando la quarta versione della foto dicevo "Michael, non sei bianco, non possiamo schiarirla di più, accettalo". E lo faceva. Fino alla volta successiva".
www.billboard.com/articles/news/6099351/ron-weisner-listen-out-loud-madonna-michael-jackson-phil...
fonte Fansquareforum
In "Listen Out Loud: A Life in Music—Managing McCartney, Madonna and Michael Jackson", il manager veterano Ron Weisner, 69 anni, condivide un po' di gossip sulla sua gestione alcuni dei migliori talenti nella musica della sua generazione. Il suo obiettivo: "Una storia onesta del mio coinvolgimento con questi straordinari artisti e l'intera cronaca: il buono, il brutto e, a volte, il molto brutto," dice. Un campione di alcuni dei suoi ricordi più salaci nel libro, in uscita il 3 giugno da Lyons Press/Globe Pequot Press:
La felicità di Michael Jackson:
"Penso che Michael Jackson fosse una persona normale? Assolutamente no. Penso che fosse un pedofilo? No. Penso che avesse problemi? Nessun dubbio in merito. Penso che fosse una persona infelice? Con tutto il rispetto, sì. Se penso che sarebbe stato più felice se qualcuno gli avesse prestato attenzione fin dal primo minuto in cui ha lasciato i Jackson Five fino alla sua morte? Con enfasi, sì."
Incontri con Joe Jackson e i fratelli:
"Di solito ero in grado di dire come sarebbero andati gli incontri nel momento in cui varcavo la porta. Se i fratelli indossavano occhiali da sole, o se Joe [Jackson, patriarca della famiglia] grugniva invece di parlare, non sarebbe stato un pomeriggio piacevole... In quelle chiacchierate di solito volavano imprecazioni, veniva puntato il dito e venivano fatte accuse, specialmente da Joe: "Chi gestisce questa famiglia? Che ne sai di come prenderti cura dei miei figli? Fanno ciò che dico loro di fare! Non puoi dire loro cosa fare e farla franca, perché posso farti scomparire in un minuto! Voi ebrei pensate solo a voi, volete solo avere la vostra parte!"
"Scontri imponenti tra me e Joe erano un evento settimanale. Il meglio che potevo sperare era che ci urlassimo a vicenda al telefono, piuttosto che in studio. Quando Michael era concentrato a fare la magia volevo che restasse lì, e Joe era un esperto nell'innervosire i suoi figli. Ma i fratelli non si lamentavano mai delle sue macchinazioni e intrusioni, Michael incluso. Perché? Perché il loro padre li pietrificava. Li aveva maltrattati per tutta la loro vita, e, a quel punto, erano ancora spaventati. Anche se erano uomini adulti ci sono stati momenti in cui ho dubitato che i fratelli potessero mai spezzare il controllo di Joe".
Sul mancato intervento su Michael Jackson:
"Michael sotto l'effetto dei farmaci era l'ombra di se stesso pulito, e anche dopo il modo in cui mi ha scaricato avevo ancora a cuore il ragazzo. Così ho chiamato LaToya e le ho detto: 'Facciamolo, sistemiamolo. Metto insieme una squadra, organizzerò per un aereo, troverò la struttura giusta. Metto tutto a posto e pago io'... Il 15 maggio, due giorni prima del rapimento - e sì, questo è esattamente quello che era, un rapimento - ho ricevuto una telefonata da LaToya, che era, per usare un eufemismo, fuori di testa. 'Devi fermarlo, devi fermarlo, devi fermarlo!' Così ho fermato tutto: l'aereo, il centro di riabilitazione, il team, tutto si fermò. Non so se con il sequestro - o il rapimento, o come volete chiamarlo - avrei allungato la vita di Michael... ma per lo meno gli avrei dato una chance."
La battaglia editoriale di Michael e Paul McCartney:
"Michael ha passato un sacco di tempo a interrogare Paul su come ha costruito il suo catalogo editoriale. Paul, una persona accomodante, ha risposto ad ogni domanda con pazienza e dovizia di particolari, non sapendo che tre anni più tardi Michael avrebbe acquistato il catalogo dei Beatles proprio sotto il suo naso. Paul si è sentito tradito dal modo in cui il team di Michael ha gestito la transazione e i due non si sono parlati fino al 1989, quando li ho avuti insieme mentre facevo da manager a McCartney. Hanno fatto pace, ma non è stata una cosa facile.
Combattere per far collaborare Quincy Jones con Michael Jackson:
"Michael e io volevamo assumere Quincy Jones per produrre il suo primo disco da solista, ma i grandi capi alla Epic Records rifiutarono. Alla Epic pensavano che Quincy era troppo vecchio per Michael, che, nelle loro menti, era un ragazzo del "bubblegum pop" che aveva bisogno di un produttore bubblegum. Michael era irremovibile... avevamo bisogno di qualcuno che avesse esperienza, una visione globale e un buon rapporto con Michael. Non sorprende che Joe Jackson non volesse avere niente a che fare con Quincy: riconosceva che Quincy era diventato un padre surrogato per Michael. Joe ha fatto tutto quello che era riuscito a pensare per tenere Q lontano dal progetto."
"In termini di come il lavoro è stato diviso, Michael e Quincy non avevano una strategia.... E' stata una collaborazione priva di ego, hanno seguito chiunque tirasse fuori la direzione migliore. Hanno fatto tutto ciò che era necessario per azzeccarlo e si sono presi il tempo necessario, non posso dirvi quante volte ho sentito qualcuno dire "Fallo di nuovo". Questo album era la loro vita, sono entrati nel progetto e sono diventati una cosa sola".
Michael Jackson e lo schiarimento della pelle per le foto pubblicitare:
"Non importa come uscivano le immagini, il suo primo commento era sempre sul tono "Possiamo alleggerire il tono della pelle?". Al fine di mantenere la pace, l'art director ottimizzava le immagini per farlo sembrare meno nero. Il primo passaggio non era chiaro abbastanza per lui. Néil secondo passaggio, né il terzo. Guardando la quarta versione della foto dicevo "Michael, non sei bianco, non possiamo schiarirla di più, accettalo". E lo faceva. Fino alla volta successiva".
www.billboard.com/articles/news/6099351/ron-weisner-listen-out-loud-madonna-michael-jackson-phil...
fonte Fansquareforum
lorejacksina- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 2087
Età : 52
Data d'iscrizione : 28.09.11
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Non ho mai creduto a tutti sti amiconi usciti solo dopo la sua morte, dove diavolo erano quando il loro caro per forza di cose distruggeva la sua persona, la sua carriera? Dov'erano quando il mondo lo chiamava 'mostro' 'pedofilo' 'razzista'? E certo, loro lo volevano salvare. Tutti buoni, tutti fratelli e sorelle, ma quando c'era da mettere la faccia? Rapimento? Ma quante cazzate, per favore.
MJFan- The Wiz
- Numero di messaggi : 90
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Rimango perplessa quando si parla del ritocco delle foto...Michael avrebbe voluto un tono più chiaro della pelle... Penso che non si possa prescindere dal problema vitiligine, quindi le sue richieste secondo me erano dovute più ad un problema psicologico suo, che sapeva di aver bisogno di ritocchi sulla sua pelle... forse voleva le foto più chiare perchè sapeva che era in quella direzione che stava andando a causa della sua malattia.....certo che quello che dice il manager fosse vero, mi dispiace che Michael facesse schiarire più e più volte le foto...per forza che poi la gente dice che voleva sbiancarsi...
smelly jackson- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1810
Età : 51
Località : TRENTO
Data d'iscrizione : 02.12.10
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
oh mamma...crudele,astioso e anche razzista! povero Michael...lorejacksina ha scritto: Voi ebrei pensate solo a voi, volete solo avere la vostra parte!"
Giulia Jackson Smile- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1267
Età : 23
Località : La Spezia ma la mia testolina è a Neverland con Michael!
Data d'iscrizione : 14.03.14
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Per quel che riguarda lo schiarire le foto, sappiamo che Michael si vedeva sempre brutto , forse per lui risaltava di piu' la vitiligine cosi', o magari venive troppo scuro, ricordo che anche una cantante recentemente si era fatta schiarire la pelle nella foto per una pubblicita' non ricordo il nome ,forse Beionce?(o come si scrive), ma non credo neanche lontanamente che volesse sembrare bianco per sfizio! ma solo per un fattore di qualita' della foto, infatti dal vivo non si schiariva la pelle, (tranne che successivamente per la vitiligine), all'inizio con le prime macchie si truccava in scuro..
katia75- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 4469
Data d'iscrizione : 09.06.13
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
Che MJ avesse problemi psicologici è palese, ma non credo che la volontà di schiarimento (sempre che sia vero!!) nelle foto sia da attribuire a ciò che pensava di se stesso, più che altro penso ad un fattore grafico/visivo, essendo lui un perfezionista.
MJFan- The Wiz
- Numero di messaggi : 90
Data d'iscrizione : 09.05.13
Re: Jackson, il manager svela: "Tentai di far rapire Michael più volte per salvarlo dalle droghe"
si è questo che intendevo dire MJFan, solo che lo hai spiegato meglio(lo dico sempre che mi incarto con le parole!), ho solo aggiunto che forse era anche per la vitiligine che magari si notava di piu. .MJFan ha scritto:Che MJ avesse problemi psicologici è palese, ma non credo che la volontà di schiarimento (sempre che sia vero!!) nelle foto sia da attribuire a ciò che pensava di se stesso, più che altro penso ad un fattore grafico/visivo, essendo lui un perfezionista.
katia75- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 4469
Data d'iscrizione : 09.06.13
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