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Come i media in nome della "libertà di stampa" hanno ridicolizzato e distrutto la vita di Michael Jackson

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Messaggio Da lorejacksina Sab Apr 20, 2013 6:13 pm

proprio adatto in questo periodo in cui si sparla di tutto e di più sulla vita di Michael.
I media stanno dando il peggio di sè partendo dalla foto dell'autopsia di Michael in prima pagina e poi tutto il resto...
questo articolo descrive benissimo ciò che i media hanno fatto per tutta la vita di Michael,ossia raccontare tutto ciò che lui non era


Come i media in nome della "libertà di stampa" hanno ridicolizzato e distrutto la vita di Michael Jackson


Come i media in nome della "libertà di stampa" hanno ridicolizzato e distrutto la vita di Michael Jackson, usando le loro penne come strumenti "più potenti e taglienti delle spade". Interessante analisi che ci fa riflettere sul mondo del giornalismo e di quanto noi ne possiamo rimanere influenzati.


Introduzione/Premessa



Il lavaggio sistematico del cervello dei media per un periodo superiore di due decenni e mezzo è riuscito a trasformare un genio musicale realmente innovativo e uomo gentile, in uno zimbello, uno scherzo, una caricatura. Una caricatura è definita come "una esagerazione mediante una distorsione spesso ridicola di elementi o di caratteristiche nell'arte o nella letteratura."
Dal momento in cui il suo talento lo ha reso un nome familiare nel 1984 fino alla sua morte nel 2009, il pubblico è stato condizionato a pensare di Michael Jackson nei seguenti termini: "eccentrico", "mostro", "strano", "bizzarro", "strambo", “Wacko Jacko","predatore"," pervertito" e "pedofilo". La propaganda e le parole provocatorie fatte di incommensurabile violenza non solo per il signor Jackson, ma per il mondo, privandolo di un’autentica conoscenza fattuale di un uomo che, mentre lui è stato definito il "più grande intrattenitore che il mondo abbia mai conosciuto", è stato anche il più inesauribile umanitario e lobbista per il cambiamento nella nostra memoria culturale. Le generazioni future sono state anche truffate; la materia successiva di Michael Jackson sarebbe stata la regia di un film, per sua stessa ammissione, e il mondo non saprà mai quali ulteriori contributi avrebbe potuto dare se fosse stato in vita per farlo.
Esaminate singolarmente, e con un pò di buon senso, ciascuna delle storie principali che contribuiscono alla notorietà di una leggenda, danno un senso logico nel contesto della vita di Michael Jackson. Estrapolate dal contesto, abbellite, e sensazionalizzate, esse dipingono una caricatura, non una biografia. Una preponderanza schiacciante delle parodie costruite sul signor Jackson avevano una base medica.

La storia

Quando il signor Jackson iniziò la sua carriera musicale, era il "pupillo" della stampa nazionale ed internazionale. Onorato per il suo radioso virtuosismo vocale puro, era il bambino più amato del pianeta. La sua eloquenza emotiva durante l'interpretazione di canzoni ben oltre i suoi anni di esperienza, sbalordì il pubblico dagli Stati Uniti all'Africa. La sua energia ipercinetica durante l'esibizione sul palco e la gioia che comunicava, sollevava i cuori e attirava l'attenzione di tutto il mondo quando i suoi coetanei erano ancora alle elementari.
A differenza di molti suoi colleghi che hanno perso la loro voce, con l'inizio della pubertà, Michael Jackson era cresciuto in un adulto-esplosivo di talento la cui discografia ha infranto i record di vendite mondiali. Gli album "Off the Wall" e "Thriller" lo hanno catapultato in un livello di fama mondiale mai vista prima, rilasciando onde d'urto in tutto il mondo giornalistico. Poco dopo l'impresa senza precedenti, il suo volto e il suo nome sono diventati un bersaglio per la stampa scandalistica. La motivazione originale dietro le numerose invenzioni scritte su Michael Jackson rimane un mistero, ma suggerisce molte teorie dal razzismo alle lotte di potere, dal lato vulnerabile dell'industria musicale nascosto dietro lo sfarzo e il glamour.

La bramosa speculazione sulla sessualità di Michael Jackson portò a voci che fosse omosessuale. Una persona molto riservata, timida e spirituale, Michael Jackson raramente divulgava informazioni riguardo le sue relazioni intime, credendo la discrezione essere l'attributo di un "gentleman" in argomenti così estremamente personali. Anche se avrebbe potuto facilmente cedere al costume di approfittare di fan adoranti lungo il percorso del tour; appariva, almeno pubblicamente, perseguire uno stile di vita celibe. Trascorreva le sue ore fuori dal palco distribuendo doni in ospedali e negli orfanotrofi in ogni città da lui visitata. Si imbarazzava facilmente, non ha mai parlato della sua sessualità né ha negato di essere omosessuale (errore, negò di essere gay nella deposizione del 1 marzo 1996, ndt). Michael Jackson aveva parecchio affetto e rispetto per i suoi fan, alcuni dei quali erano gay. Ha mantenuto il suo orientamento sessuale riservato per evitare di estraniare qualcuno di loro.

Un'invenzione presto diffusa nella stampa scandalistica era che il signor Jackson prendesse ormoni femminili per mantenere la voce altissima, che permeava le sue registrazioni. Mr. Jackson raccontò un episodio in cui un giovane fan gli aveva chiesto se ciò fosse vero. Negò il rumor durante il breve incontro. Stordito dalla domanda, non disse che il suo range di quattro ottave era stato perfezionato volontariamente per un tono più alto ben delineato da più di trent'anni nel mondo della musica, con innumerevoli sessioni di un vocal coach e con una pratica costante. L'apparato vocale è come ogni muscolo, ma risponde ad un esercizio frequente con forza e la flessibilità.

Una notizia esclusiva era che il signor Jackson dormiva in una camera di ossigeno invece di un letto guadagnando l'attenzione in tutto il mondo. La storia ebbe origine quando il signor Jackson rimase gravemente ferito durante le riprese di uno spot televisivo. Su suggerimento del regista, aspettava in cima ad una rampa di scale, mentre venivano esplosi dei fuochi d'artificio. Una scintilla da una di quelle esplosioni piombò nei suoi capelli, prendendo fuoco. Ustioni di secondo e terzo grado al suo cuoio capelluto lo lasciarono praticamente calvo all'età di 26 anni.

Una chirurgia ricostruttiva e trapianti multipli di pelle erano occorsi per riparare i danni dell'ustione. La sua conseguente empatia con gli ustionati lo spinse a donare la camera iperbarica insieme al resto del suo accordo di 1,5 milioni dollari verso il "Brotman Medical Center" di Culver City per costruire e attrezzare il "Michael Jackson Burn Center". I tabloid pubblicarono fotografie del signor Jackson "accanendosi intorno" alla camera insieme al racconto che ci dormisse, perché aveva paura di invecchiare, sulle prime pagine di tutto il mondo. Associato con la speculazione sempre più invadente riguardo la sua sessualità e agli ormoni femminili per mantenere alta la sua voce, le leggende sono diventate progressivamente sempre più sensazionali per vendere più riviste.

Diversi giornali sostenevano che il signor Jackson aveva costruito un santuario a Elizabeth Taylor nella sua camera da letto. Mr. Jackson e la signora Taylor condividevano la storia di child-star che era una solida base per la loro amicizia duratura e stretta. Regalò un arazzo alla sua amica, ma la sua camera da letto, in realtà la sua intera tenuta e tutta la sua vita, erano un santuario per reclamare la sua, e del mondo, perduta e dimenticata da tempo, innocenza.

Verso la fine degli anni ottanta, circolava una storia che Michael Jackson stava cercando di acquisire le ossa dell' “Elephant Man”. John Merrick, vittima di una malattia deturpante in seguito a tumori facciali, era stato costretto a guadagnarsi da vivere come un fenomeno da baraccone e come "strano". Lettore vorace, il signor Jackson era stato profondamente commosso dalla storia. Negò l'interesse dell’acquisto delle ossa di Merrick a Oprah Winfrey nel 1993. "Dove metterei le ossa?" chiese con una risata incredula.
La stampa scandalistica mostrò un accentuato e pervasivo interesse per la proprietà di Michael Jackson di svariati milioni di dollari nella contea di Santa Barbara.

Jackson costruì un ranch con un parco divertimenti a grandezza naturale, uno zoo, un teatro, e dei treni. Amava i parchi a tema, ma la sua fama globale rendeva le gite impossibili. Assalito dai fan e dai paparazzi ovunque andasse, un suo improvvisato arrivo non programmato in un parco divertimenti presentava pericolo per sé e per gli altri. Mr. Jackson ha costruito la sua personale città del divertimento in miniatura per divertirsi e per condividere con i bambini malati e bisognosi, chiamandolo Neverland Valley Ranch in onore della sua storia preferita per bambini, Peter Pan. Si identificò fortemente con il personaggio della storia di Mr. Barry, dopo aver perso la sua infanzia esibendosi in locali, studi di registrazione, spettacoli televisivi e concerti.

Articoli ironici strombazzavano le stranezze di Mr. Jackson e del suo Neverland Valley Ranch. Spiegò alla stampa che aveva messo tutte le cose che amava dietro i cancelli della sua casa per concedersi almeno un assaggio della libertà e della normalità che la maggior parte di noi dà per scontato. Condivise felicemente la sua creazione con i bambini dei quartieri poveri e degli ospedali, per giornate campali di divertimento e avventura, abitualmente programmate, sia che fosse fisicamente presente o meno.

La gente accorreva da Michael Jackson come graffette ad un magnete, compresi i fan di tutte le età che lo trovavano incantevole e bambini che riconoscevano il bambino in lui e trovavano divertente essergli intorno. Il signor Jackson era così popolare e amato che veniva assalito da persone in cerca di autografi, richieste di fotografie e di abbracci che spesso assecondava felicemente. Mentre uno o due o dieci persone non presentano problemi, centinaia o persino migliaia di persone esagitate che corrono verso di lui presto si trasforma in combattimento corpo a corpo. Mr. Jackson era costretto molte volte ad arrampicarsi su rete metalliche o sui tetti dei veicoli per evitare di essere schiacciato nelle mischie che accompagnavano i suoi movimenti.

Una società educata e aperta di solito disapprova il giudicare gli individui dalle apparenze; questo protocollo non è mai stata concesso a Michael Jackson. Spesso enfatizzato dai media, il cambiamento di aspetto di Michael Jackson ha causato l'utilizzo di commenti e aggettivi sprezzanti raramente utilizzati per descrivere qualsiasi altra persona. I giornali scandalistici attribuirono le variazioni ad una malsana ossessione per i cosmetici e per le procedure chirurgiche. In un periodo di diversi anni, il viso di Michael Jackson si era ridotto, facendo sembrare i suoi zigomi più prominenti, gli occhi più grandi e la sua mascella squadrata.

Il suo naso cambiò da una caratteristica tipicamente etnica ad una forma più nettamente definita, e la sua pelle era diventata più chiara. Uno sconfortante caso di acne spinse il signor Jackson a cambiare la sua dieta ed a diventare vegetariano. Un rigoroso regime marcatamente vegetariano ridistribuisce la massa muscolare, con conseguente riconformazione del corpo e aumenta il livello di energia. A parte due lavoretti al naso, che il signor Jackson ha riconosciuto, ha negato ulteriori interventi chirurgici facciali fino alla fine della sua vita.

Egli, tuttavia, ammise apertamente di diverse procedure ricostruttive chirurgiche e innesti di pelle per riparare i danni al suo cuoio capelluto dalla grave ustione accennata in precedenza. L'obiettivo era di rimuovere il tessuto bruciato nella speranza di ripristinare la crescita dei capelli. Un palloncino inserito sotto la carne veniva gonfiato gradualmente in un periodo di mesi per tendere la pelle danneggiata prima dell'ablazione e del trapianto. La pelle sana era stata cucita sopra la zona danneggiata con una protesi e ha permesso di guarire prima di ripetere la procedura. Distendendo e tirando la pelle nella parte posteriore della testa può avere dato l'aspetto di molteplici interventi di chirurgia estetica. Sarebbe stato un metodo doloroso, estremamente lungo, eseguire un lifting.

I tabloid impiegarono gli interventi facciali ai quali il signor Jackson non si era mai sottoposto come paziente, ma che furono offerti a pareri di esperti, mettendo a confronto prima e dopo le fotografie per creare più copie per i tabloid. Analogo è chiedere a psicologi di dare perizie sulla salute mentale di una persona con cui non hanno mai parlato, un altro evento comune nella vita di Mr. Jackson, tali pareri sono discutibili come i giornali che li stampano. Un adolescente Michael Jackson dal viso tondo prima di adottare uno stile di vita vegetariano, il danno catastrofico dell’ustione e della conseguente chirurgia ricostruttiva, era stato confrontato con fotografie scarsamente illuminate dotate di angoli di ripresa calcolate per sottolineare guance incavate, mascella squadrata, l’aspetto del naso sottile. I media la consideravano come prova inconfutabile dell’alterazione chirurgica sebbene tali pareri sono stati facilmente smontati e ignorati. Affettuosamente conosciuto come "faccia d’angelo" in Europa e in Asia, per milioni di persone Michael Jackson è rimasto bello fino al giorno della sua morte, nonostante gli sforzi concentrati per convincerli che aveva un aspetto bizzarro, spettrale, stravagante, non del tutto umano.

Il sempre crescente pallore della pelle di Michael Jackson era stato sfruttato come prova del suo sospetto tentativo di diventare bianco e di abbandonare la sua eredità afro-americana. Notiziari e giornalisti censuravano il signor Jackson per l’eliminazione della sua meravigliosa tonalità moka tramite lo sbiancamento della pelle. Infine, nel 1993, dopo essere stato trafitto dalla stampa per circa un decennio su una malattia della pelle sulla quale non aveva alcun controllo, il signor Jackson confessò a Oprah Winfrey che era vittima di una malattia della pelle. La malattia di Michael Jackson, la vitiligine, è una condizione medica in cui la sostanza chimica responsabile della pigmentazione della pelle e della protezione dagli effetti nocivi del sole scompare lentamente lasciando depigmentati, non sbiancati, macchie di dimensioni crescenti e pallore. E' profondamente deturpante, specialmente in un afro-americano o dalla pelle scura.

Michael Jackson, uno degli esseri umani più in vista del mondo, stava diventando in effetti un Albino sul palcoscenico mondiale. Un handicap che avrebbe suscitato simpatia per un uomo che ha vissuto la sua vita sotto i riflettori e che non riusciva a controllare una malattia che lasciava la sua pelle pericolosamente esposta a radiazioni UV mentre cambiava il suo colore, era stato invece trasformato in una cosa ridicola da parte dei media, tra cui il materiale da commedia fornito per anni a monologhi di talk show in tarda serata.

In casi avanzati, la vitiligine colpisce tutto il corpo. La truccatrice di Michael Jackson ha tentato per oltre 30 anni di coprire le aree depigmentate miscelando con un trucco scuro la tonalità moka naturale di Michael Jackson, nelle sue fasi iniziali. Come la malattia progrediva, questa soluzione divenne impraticabile; il medico ritenne più prudente depigmentare le aree scure rimanenti e armonizzare complessivamente con la pelle più chiara di Michael Jackson (vale a dire già depigmentata). La malattia inoltre richiedeva che lui coprisse la pelle in qualsiasi momento durante le ore diurne, anche nelle giornate nuvolose, con cappelli, maschere, occhiali da sole, make-up ad alto fattore UV, maniche lunghe, e ombrelli, al fine di evitare di contrarre il cancro della pelle. La stampa lo riteneva lo "strano", "strambo", o un "germofobo" per la cautela che esercitava seguendo le avvertenze mediche per proteggere la sua salute da un ulteriore deterioramento.

Le spiegazioni di buon senso non sono mai state considerate quando la stampa portò alla ribalta Michael Jackson; solo il sensazionale vende in quel genere. I media lo accusarono apertamente di mentire riguardo le sue caratteristiche facciali e sulla condizione della pelle.
Più tardi, nel 1993, la condizione della pelle di Michael Jackson era diventata utile per sostenere la stravagante creazione dei media. La stampa scandalistica, diametralmente in contraddizione nella posizione precedente improvvisamente trovò le sue affermazioni credibili quando la colorazione dei suoi genitali era diventata importante per dimostrare la sua innocenza per quanto riguarda le accuse sulle sue interazioni con un bambino. Hanno letteralmente sbavato sopra l'acquisizione delle fotografie dell' inguine di Michael Jackson scattate durante un esame forzato di polizia. La tariffa di partenza per le immagini è stato riportato essere di 3 milioni di dollari.

Un altro sforzo che i media lanciarono per persuadere il pubblico che Michael Jackson si era auto proclamato il 'Re del Pop' e aveva chiesto i diritti esclusivi dello spettacolo nel Gala inaugurale del presidente Clinton, aveva lo scopo di dipingere il signor Jackson come un megalomane, un marmocchio viziato troppo innamorato della propria importanza . Numerose interviste e il documentario della sua ultima iniziativa musicale, "This Is It”, sfata questo mito e racconta una storia abbastanza diversa. In esso incontriamo un tranquillo, pacato, educato, senza ego, uomo gentile che esprime le sue richieste in un linguaggio inteso ad evitare un ego che ferisce, mostrando ai suoi collaboratori di permettere al loro talento di 'brillare', abbracciando tutti quelli che partecipavano al suo spazio personale.

La percezione pubblica di Michael Jackson è stata significativamente colorata dalla mole, dalla grandezza e dalla diffusione delle leggende che, a spirale, da fantasie insensate abbastanza innocue a racconti sempre più fuorvianti e dannose di una persona che non aveva alcuna somiglianza con le relazioni da parte di coloro che conoscevano personalmente il signor Jackson. La disinformazione può anche diventare un'arma per uccidere erodendo e intaccando un animo sensibile, un'artista senza pari, umanitario e attivista che possedeva la capacità di attirare intensamente l’attenzione ad una condizione planetaria e umana e di far pressione per mobilitare gli agenti del cambiamento. Che il signor Jackson possedeva quella capacità e volontà, era stato dimostrato più di una volta dalle tappe fondamentali della sua vita.

Attraverso decenni di controllo costante su di un uomo che non aveva alcuna somiglianza con la versione inventata e sensazionalizzata, i mezzi di comunicazione descrissero una creatura al posto di un uomo; disegnarono un fumetto etichettandolo pubblicamente "Wacko Jacko" e altri detrimenti. Questo attacco psicologico continuo e crescente mascherato da giornalismo ricorda il bullismo della scuola. Pochi potevano sopportare i colpi ripetuti con uguale grazia e dignità; il fatto che Michael Jackson li ha sopportati per decenni è un testamento della sua forza e la certezza dell’obiettivo. A causa della natura implacabile delle storie presentate, gran parte del mondo immaginava la versione dei tabloid quando il nome di Michael Jackson veniva menzionato. Anche se è una montatura totale, una finzione, una favola corrotta che lascia uno alla ricerca di riscattare un qualsiasi valore sociale, resiste. "Se si sente una bugia abbastanza spesso, si inizia a crederla", disse il signor Jackson che si chiedeva, con i suoi ammiratori, perché questo fumetto era stato creato da uomini e donne che sembravano aver abbandonato gli standard della verità, della decenza umana, e dell'etica che un tempo caratterizzava una professione nobile e rispettata.

Il quadro storico dipinto di Mr. Jackson mise facilmente in dubbio la sua integrità quando esplose la storia alla fine del 1993 che un bambino aveva accusato Michael Jackson di molestie. La maggior parte delle persone non pensa subito che un intrattenitore amato sia il bersaglio di un ricatto, la maggior parte del mondo rimase a bocca aperta e ricordò tutte le storie che avevano letto, facevano spallucce, si preparavano a credere al peggio. E' successo senza sforzo a causa di tutte le associazioni e le opinioni precedenti basate sulla biografia dei tabloid. Il mondo dell'informazione ha sfruttato Michael Jackson, facendo un sacco di soldi incrementandone la diffusione, mentre convinceva l'opinione pubblica che lui era una sorta di stranezza della natura.
Disumanizzare qualcuno nel tempo per renderlo una facile preda per un programma calunnioso è un vecchio trucco. Funziona bene per la pulizia etnica e ha permesso a tipi come Adolf Hitler di sbarazzarsi in Germania di sei milioni di suoi cittadini. Il fatto che questo tipo di attacco pubblico continui qui e ora nella cultura moderna dovrebbe allarmare tutti i cittadini degli Stati Uniti, e se per questo, del mondo.

I giornalisti prendevano in giro, per loro stessa ammissione, per delizia nel prendere il più piccolo sussurro e schizzarlo in titoli da prima pagina da dieci centimetri per essere i primi con lo scoop più succoso. (Vedi “Tabloid Truth: The Michael Jackson Scandal” una trasmissione speciale della PBS del 15 febbraio 1994). Per tredici mesi Michael Jackson ha fornito i titoli da prima pagina e denaro alla stampa scandalistica. La pratica dello sfruttamento e della drammatizzazione delle storie per renderle sensazionali, ricorrevano al minimo comune denominatore che si infiltrava perfino nella stampa convenzionale, una volta considerata onorevole. Essa si infettava con la stessa frenetica isteria dei suoi colleghi tabloid provocando la duplicazione di questo sfrenato mostro, i medialoid. A differenza dei tabloid che non nascondevano le loro offerte per pagare ingenti somme a chi sarebbe andato ad affermare pubblicamente false dichiarazioni da affittare, rispettabili giornalisti, emittenti e giornali rifiutavano ancora di pagare le loro fonti.

Tuttavia, hanno ignorato la circospezione e l'etica professionale che una volta impediva loro di citare i tabloid; offrivano materiale distintamente diffamatorio riportando le fonti discutibili senza scuse. La pratica comune di verificare ed accertare i fatti e le fonti, era sospesa a tempo indeterminato, nonostante la sua inclusione nel codice dell'etica attuale del giornalista.
Anonime "fonti affidabili", tra cui guardie di sicurezza, camerieri, e governanti che erano in vendita al giusto prezzo o personale scontento a cui era stato chiesto di andare via,si fecero avanti per aggiungere racconti ai tabloid. Erano corresponsabili nell’aiutare a condannare Michael Jackson nel tribunale dell'opinione pubblica. Redattori di tabloid sono stati filmati e registrati mentre dicevano: "non importa se è vero fino a quando siamo in grado di convincere qualcuno a dire che è vero" e "pratichiamo una forma di giornalismo di libretto degli assegni, ma lo fanno tutti gli altri in questo settore."

Le controquerele portate da Mr. Jackson per furto ed estorsione nei confronti di queste gole profonde, sono state confermate nelle decisioni giudiziarie che hanno ordinato agli ex dipendenti di fare ammenda. Coloro che sono stati licenziati per aver rubato oggetti da casa di Michael Jackson, sono stati condannati e tenuti a pagare le spese legali. Che non ha limitato i danni alla sua reputazione. Le parole, una volta rilasciate al pubblico dominio, non possono essere recuperate. La ferita inflitta dalla stampa ostinata con menzogne ottenute pagando ingenti somme per l'avido e l’opportunista, non può essere stimata, né può essere annullata. Michael Jackson, a quanto si dice, una persona gentile e sensibile, che credeva sinceramente che la "la bellezza, l'innocenza, la meraviglia del cuore di un bambino sono i semi della creatività che guarirà il mondo" (Michael Jackson, presentazione del Grammy Legend Award, 1993), ha subito moltissimo nel corso degli anni per mano di persone senza scrupoli.

I media censurarono qualsiasi notizia che appoggiava le affermazioni di estorsione di Mr. Jackson per mezzo di quelle degradanti accuse di molestie; le sentenze della Corte a favore del signor Jackson furono occultate. Incluse informazioni che sono state deliberatamente nascoste ma non solo: i precedenti sforzi del padre dell'accusatore per procurare il sostegno finanziario di Michael Jackson per ristrutturare una casa e la distribuzione di un film, la narcotizzazione del figlio minore, una registrazione su nastro che sosteneva le affermazioni estorsive del signor Jackson, e il fatto che la compagnia di assicurazione di Michael Jackson risolse al di là delle sue obiezioni. (Was Michael Jackson Framed by Mary Fischer, GQ, October 1994). Un libro successivo,Redemption, scritto dall’assistente legale Geraldine Hughes, che lavorò per l'avvocato del padre dell’ accusatore, smascherò le attività del suo ufficio che indicavano che Michael Jackson era stato incastrato. Ancora una volta, queste rivelazioni sono state ignorate dalla stampa e mai denunciate.

All'inizio del 2003, un giornalista inglese che lasciò il segno intervistando la principessa Diana, cercò Michael Jackson per un'intervista esclusiva. Martin Bashir promise di presentare un ritratto equo, sano e reale di Michael Jackson, l'uomo, in "Living with Michael Jackson". Chiedendo solamente un trattamento onesto ed etico, il signor Jackson concesse a Bashir il libero accesso alla sua vita, tra cui i suoi figli. Invece di una rappresentazione equa e imparziale, Bashir tagliò e incollò insieme un tabloid completo di filmati modificati e di una voce narrante fuoricampo. Michael Jackson, fanatico della fotocamera e appassionato di cinema, aveva registrato l'intervista per il suo uso personale e il suo cameraman catturò un ritratto molto diverso quanto inedito. Con il film vero di Michael Jackson, fu poi realizzato un documentario per confutare, ancora una volta, il ritratto-caricatura falsificato, ingiusto e disonesto, di Michael Jackson. Si è poi appreso che Bashir era stato sanzionato nel Regno Unito per pratiche non etiche. Lungi dall'essere sanzionato negli Stati Uniti per il suo pezzo da tabloid parziale e sensazionalistico, a Bashir gli è stato offerto e accettato un posto in Nightline di ABC News.

Quando Michael Jackson incontra il giovane che lo avrebbe poi accusato, al ragazzo era stato diagnosticato un cancro terminale e dato solo poche settimane di vita. Il suo ultimo desiderio era stato quello di incontrare Michael Jackson. Mr. Jackson chiamò il bambino ogni notte da qualunque parte si trovasse nel mondo per dirgli che lui non gli avrebbe permesso di rinunciare, incoraggiandolo a prendere la sua chemio, divorando tutte le cellule tumorali immaginandolo come Pac-Man e di tenere duro in modo che potesse essere suo ospite al Ranch di Neverland. Il ragazzo sopravvisse alla chemio, lui e la sua famiglia hanno avuto libero accesso alla tenuta di Michael Jackson, mentre recuperava la sua forza in quello che i suoi medici in seguito lo soprannominarono un recupero miracoloso. Il documentario di Bashir rivelò le cure di Mr. Jackson al ragazzo. Invece di ritrarre il rapporto come una tenera e toccante storia di sopravvivenza, le modifiche ed i commenti della voce fuori campo di Bashir implicava fortemente una sinistra motivazione da parte del signor Jackson. La madre del ragazzo consultò un avvocato dopo la trasmissione lamentando che Bashir aveva filmato il figlio minore senza il suo consenso.

L'avvocato che lei consultò guarda caso era lo stesso che aveva negoziato l'accordo nel tentativo di estorsione precedentemente riuscito. L'avvocato consultò lo stesso psicologo e lo stesso pubblico ministero soprannominato dai suoi pari “cane rabbioso”, la cui personale avversione per il signor Jackson era di vecchia data e ben nota. Due giurie avevano rifiutato di permettergli di accusarlo dieci anni prima citando la mancanza di prove, che probabilmente ha aggiunto benzina alla sua decennale caccia di Jackson; l'obiettivo era quello di far crollare pesantemente il signor Michael Jackson.

Tom Sneddon, il procuratore distrettuale di Santa Barbara, pur non riuscendo a procurarsi le accuse contro il signor Jackson per l'accusa di molestie su minori nel 1993, proseguì con l'indagine aperta durante i dieci anni successivi. Aveva seguito Jackson in tutto il mondo a spese dei contribuenti, cercando di trovare un bambino che parlasse contro il signor Jackson, non trovò nessuno. Aveva anche attivato un sito web per sollecitare le prove contro Jackson in modo che potesse fare causa citando che lui era "la legge" nella contea di Santa Barbara. Il suo scopo a senso unico era stato chiamato ossessivo da molti commentatori autorizzati.

Dopo aver intervistato il giovane sopravvissuto al cancro, Sneddon invase la casa del signor Jackson attraversando l’intero complesso e gli alloggi privati di Jackson con 70 vice-sceriffi. Il videotape dell'intervista mostra chiaramente le forze dell'ordine che influenzano il ragazzo. Essi sembravano aver già giudicato il signor Jackson colpevole senza il beneficio della procedura legale; la formulazione delle domande lasciava pochi dubbi di parzialità. Il ranch fu perquisito per un totale di tre volte. Nel corso di una conferenza stampa televisiva, Sneddon aveva apertamente deriso il signor Jackson, per il divertimento della stampa ammassata, mostrando mancanza di rispetto per l'uomo e per la legge banalizzando accuse molto gravi. Ancora una volta, il signor Jackson affrontò le accuse di aver molestato un bambino, costringendo il bambino con il liquore, e di cospirazione. Questa volta, Sneddon riuscì a portare il suo caso ad una giuria e il "processo del secolo" si svolse nella piccola comunità di Santa Maria, in California e nei titoli dei tabloid e dei medialoid.

La conferenza stampa presenta un gioioso Sneddon che tradisce una vendetta personale, ma la maggior parte dei mezzi di comunicazione ignorarono il commento critico che ne seguì. Il processo stesso e la sua copertura mette a tacere la distinzione tra i media e il giornalismo scandalistico; lo stile giornalistico di Walter Cronkite (giornalista e personaggio televisivo statunitense, che per vent'anni condusse il telegiornale della CBS, CBS Evening News; fu spesso citato nei sondaggi come "l'uomo più creduto d'America" per l'esperienza e il rigore professionale, ndt), sembrava estinto. Durante tutti i cinque mesi del lungo processo, i media si concentrarono sulla "danza sui tetti delle auto" e sui "pantaloni del pigiama". In piedi sui tetti delle auto era un gesto familiare impiegato spesso da Mr. Jackson per evitare di essere calpestato da fan e paparazzi, oltre a salutare ed a permettere a sostenitori e ammiratori di vederlo al di sopra della folla.

Tenendo presente che durante i cinque mesi di processo, quei fan e la sua famiglia costituivano il suo unico sostegno, il suo riconoscimento è comprensibile. Il famigerato incidente del pigiama era stato scatenato dall’avvocato principale di Michael Jackson che ordinò al suo cliente di affrettarsi a ritornare da una visita in ospedale per essere presente in tribunale in tempo perché il giudice non avrebbe concesso più tempo. Gli aneddoti umoristici circa l'aspetto del pigiama abbondavano. Quale rilevanza hanno avuto tali aneddoti sul procedimento non fu mai pienamente spiegato.

Fatti scagionatori relativi allo “Stato della California contro Michael Joseph Jackson” sono stati celati. Non fu data copertura ad una risoluzione precedente di JC Penney per una presunta violenza sessuale sulla madre, quando il personale di sicurezza di Penney la seguì nel parcheggio per trattenere suo figlio per taccheggio. I bambini, incluso l’accusatore di Michael Jackson che confermò la storia, in seguito ammise di aver mentito sotto giuramento; la loro ammissione fu ugualmente ignorata. La frode per i sussidi pubblici da parte della madre dell'accusatore fu in seguito perseguita.

Le accuse di rapimento per Jackson furono respinte quando i viaggi della famiglia dentro e fuori del complesso per fare shopping, le cerette su tutto il corpo e le visite dentistiche per gentile concessione del conto spese del signor Jackson furono divulgate. La prova fu scrupolosamente inserita per screditare la testimonianza delle guardie di sicurezza e dei domestici da un precedente incidente che comprendeva l’ordinanza per il risarcimento al signor Jackson. L’inconsistente sagacia della madre in realtà mise in dubbio il caso dell'accusa, un altro fatto che non ha mai trovato il suo spazio nell’attenzione della stampa. L’indignazione e la testimonianza graffiante delle presunte vittime precedentemente nominate, furono disattese respingendo categoricamente qualsiasi danno per mano di Michael Jackson. Entrambe le versioni del documentario sono state inserite come prova “Living with Michael Jackson” e il video di confutazione “Living with Michael Jackson: Take Two”. La confutazione pesò molto nella decisione della giuria di assolvere il signor Jackson.

Un giornalista mainstream considerato un insider esperto di Jackson, ha detto circa le sviste intenzionali per quanto riguarda Jackson:

"Questa non è stata la prima volta che avevo avuto una storia di Jackson occultata. Dopo il suicidio di Evan Chandler, nel novembre 2009 fui contattato dal “Sun” e chiese di fornire informazioni circa le accuse del 1993. Passai un pò di tempo per la compilazione della mia ricerca, avvisando il giornale delle diffuse leggende e di come evitarle, stando attento alla fonte di tutte le mie informazioni da documenti legali e dalle prove audio/video.
Quando ho letto l'articolo finito sono rimasto sbalordito nello scoprire che tutte le mie informazioni erano state eliminate e sostituite con le stesse leggende che avevo consigliato loro di evitare. Avvisai il personale per le imprecisioni ma non fu dato riscontro ai miei messaggi di posta elettronica Le stesse imprecisioni apparse in ogni singolo articolo che ho letto sul suicidio.
La stessa faziosità si manifestò il mese successivo quando fu pubblicato il file dell’FBI su Jackson. Attraverso più di 300 pagine di informazioni non vi era un pezzo di prove incriminanti, ma non è questo il modo in cui i media lo hanno detto". Charles Thomson, “The Huffington Post”.

Gli eventi sopra descritti dal signor Thomson si sono verificati dopo la morte di Michael Jackson, ma dimostrano che, giornalisti imparziali, coscienziosi possono desiderare di riportare la verità, ma editori e dirigenti riscrivono le loro storie per soddisfare i propri programmi o per seguire l’evento precedente.

Aphrodite Jones, biografa di successo di crimini-veri e autrice di una biblioteca di processi penali, racconta una storia simile di pregiudizi a livelli superiori del mondo dell'editoria. Una volta rabbiosa giornalista dichiarata di tabloid, ha incontrato infatti un Michael Jackson al suo processo diverso da quello che era stato sempre ritratto dai suoi colleghi. Stordita dalle discrepanze, ha assistito a resoconti pubblicati e gli eventi accaduti in aula, ha deciso di esaminare le trascrizioni e le prove e di scrivere lei stessa un libro sulla base dei fatti del caso. Nessun editore era interessato ad un libro sul proscioglimento di Mr. Jackson; costretta ad auto pubblicarlo, il suo resoconto della parzialità dei media contro Michael Jackson può essere trovato in “Michael Jackson Conspiracy”.

La signora Jones, ripensando dopo al suo punto di vista influenzato dai tabloid, rimase impressionata dal comportamento di Michael Jackson. Non vide nessun comportamento o aspetto strano mentre sedeva nella zona della stampa durante il processo. Lei descrive un tranquillo, vestito regalmente, uomo dignitoso che stoicamente sopporta lo scherno esplicito da parte dei rappresentanti dei media all'interno del tribunale, la palese malignità di testimoni e procura, e la derisione delle insidiose orde dei media al di fuori del tribunale. Il rimorso di aver giocato un ruolo nella costruzione della caricatura e nel danneggiamento del signor Jackson, la signora Jones sentiva che il pubblico americano si meritava la verità. Senza la sua coscienza e il riconoscimento della sua complicità, la sua diligenza e la compassione per l'imputato malconcio e assediato, e il suo significato di fair play nel giornalismo, il pubblico sarebbe ancora all'oscuro dei fattori che contribuirono al verdetto a tutto campo "non colpevole" della giuria di Santa Maria. Tom Mesereau, l'avvocato difensore, ha contribuito alla prefazione di "Michael Jackson Conspiracy".

Un procedimento legale serio che ha messo la vita di un uomo, il lavoro, e la reputazione in pericolo, trasformato in un circo. Il processo si è concluso con quattordici verdetti di 'non colpevolezza'. Le orde dei media rimasero impietrite, in silenzio. Invece di esaminare in che modo il verdetto della completa assoluzione era avvenuto e che cosa significava, hanno ignorato quasi all'unanimità l'esito del processo e continuarono a demonizzare il signor Michael Jackson con gli appellativi "pervertito","predatore", e "pedofilo" per il resto della sua vita. Nessuno sembrava accorgersi che quattordici accuse erano stati respinte; tutti le quattordici accuse! Molti, tra cui Tom Mesereau, si chiese se il processo era stato legittimato anche sulla base delle prove e delle testimonianze presentate alla giuria.

L'ammonimento qui è la fretta del giudizio da parte del pubblico, alimentata dalle notizie pubblicate da un settore il cui primo e unico impegno per sua stessa ammissione, è l'avidità e l'accumulo del profitto a spese della gente, della verità, della giustizia, e dei diritti civili degli individui spinti sotto i riflettori per il talento, dalla fama, o da un incarico pubblico. Abituati (a pensare) al giornalismo per essere una professione etica, crediamo che le fonti siano sondate per possibili interessi di parte dei nostri giornalisti e conduttori televisivi, che le accuse siano accuratamente esaminate per possibili scopi esagerati, e che quello che guardiamo e leggiamo sia stato scrupolosamente controllato e verificato prima della pubblicazione. Come mostrato in questo caso di studio, questa fiducia è mal riposta. La distruzione di vite umane uniche e insostituibili per mezzo dei media che brandiscono "penne più potenti delle spade" - e altamente affilate - è inaccettabile in una società democratica.

Sebbene innocente e avendo dimostrato di non essere colpevole in un tribunale, il signor Jackson visse altri quattro anni sopportando l'onere di false accuse, nonostante fosse una chiara violazione dei suoi diritti civili. Poche voci hanno sollevato una protesta. Anche dopo la sua morte, il nome di Michael Jackson è raramente menzionato senza il reato di cui è stato assolto; la sua completa assoluzione è quasi universalmente ignorata. Il diritto del signor Jackson alla presunzione di innocenza non è stato mai osservato; la sua innocenza reale viene messa in discussione anche adesso. Ogni riferimento alle accuse non provate è ancora un'altra violazione dei suoi diritti civili. Il diritto del pubblico americano di ricevere le verità e di decidere, era clamorosamente mandato all'aria sotto l'ombrello della "libertà di stampa".

Il fratello più vecchio di Michael Jackson, Jermaine, regolarmente seduto vicino a Michael mentre stoicamente pativa il procedimento del processo, commentò che vide la luce svanire lentamente dagli occhi del fratello durante il processo di cinque mesi. In un'intervista trasmessa dopo la morte di Michael Jackson, Tom Mesereau osservò che il danno fatto alla spirito di Michael Jackson durante i giorni interminabili del processo, non poteva essere quantificato, ma che era, dal suo punto di vista, "probabilmente molto grande".

Michael Jackson è stato un filantropo e un umanitario mondiale che percepiva intensamente l’ingiustizia degli altri; sentiva proprio dolorosamente il pregiudizio del mondo contro di lui. Egli è considerato da molti il più grande intrattenitore mai vissuto. I suoi contributi alla conoscenza sociale ed ecologica ed ai settori della musica e del cinema sono infiniti. Egli è una figura iconica intrecciata nella tappezzeria del ventesimo secolo. Ma conosciamo tutta la storia?

Quello che possiamo sottrarre da questo caso di studio è: redattori molto potenti e dirigenti di rete televisive decidono quello che noi, il pubblico, andremo a leggere ed a guardare. I loro resoconti sull'argomento Michael Jackson, in particolare,sono stati imperniati per gran parte della sua vita sul ridicolo, sull'accusa, e sulla diffamazione invece di informazioni accurate. Il nostro procedimento democratico molto decantato è tenuto nella morsa d'acciaio dei media. Come facciamo esattamente a sapere la verità? E quanta verità ci è dato di sapere su temi di rilevanza probabilmente più politici e sociali? Siamo consumatori di media responsabili? Voi siete il pubblico. Siete voi a decidere.

Conclusioni

Michael Jackson ha scritto, composto, registrato, ed eseguito alcune della "musiche più gloriose nel canone pop" secondo Sir Bob Geldoff che lo citò con un premio alla presentazione dei “Brit Awards” (l'equivalente del Grammy) del 2000. Geldoff disse anche: "Quando Michael Jackson canta è con la voce degli angeli e quando muove i suoi piedi, si può vedere Dio ballare". Il libro dei Guinness dei primati, oltre ai suoi successi musicali, elenca il signor Michael Joseph Jackson come “l'artista più caritatevole”, avendo sostenuto almeno 39 enti di beneficenza separati e distinti, gli impegni umanitari durante la sua vita e la donazione di oltre 300 milioni di dollari di aiuti a più ospedali, ai bisognosi, ai bambini malati in tutti i paesi che ha visitato, e con un ponte aereo forniture a Sarajevo devastata dalla guerra.

Durante il suo mandato di quindici anni, ha aperto la sua casa a migliaia di vite devastate dalle tenebre, dalla malattia, agli svantaggiati, o dalla violenza delle gang. Ha prestato la sua voce e il suo talento di compositore a cause meritevoli, la più famosa, ma non l'unica, per esempio è la canzone “We Are the World” e la sessione di registrazione. I suoi contributi musicali (sia di registrazioni, di cortometraggi o performance dal vivo) abbondano di messaggi di speranza, di guarigione, di unità, e di tutela planetaria. Nelle parole di Travis Payne, coreografo e collaboratore del concerto mai nato This Is It, la sua musica "ha sempre parlato all'umanità". Michael Jackson è stato, e rimane, "un difensore globale" che ci ricorda chi siamo e il potere in nostro possesso per guarire il mondo.

Un esempio vivente di come seguire i tuoi sogni e di non lasciare che nessuno ti distolga dal tuo obiettivo, dappertutto molti milioni hanno ascoltato e adottato i suoi messaggi. La forza risoluta di Michael Jackson e il coraggio di fronte alle difficoltà ne ispira altri innumerevoli che affrontano gli ostacoli nella loro vita. Rimase in piedi come una roccia saldamente incorporata nella crosta terrestre personificando l’amore e la compassione per quelli meno fortunati, anche quando questo amore era stato enormemente frainteso e travisato. I regali del signor Jackson al mondo attraverso il duro lavoro e una fedeltà incessante per eccellenza, costituiscono un degno testamento della sua eredità. Come mostrato nel documentario del suo ultimo progetto, è rimasto umile, gentile, educato, pacato, gentiluomo, anche se circondato da una ricchezza inaudita, dalla fama, e dal sospetto sfrenato degli altri.

Il coach vocale per 30 anni di Michael Jackson, Seth Riggs, ha parlato del suo allievo solo dopo la morte di Michael Jackson nel 2009. Lodando la sua etica del lavoro, la natura perfezionista, e la dedizione per l'eccellenza, il signor Riggs ha espresso la sua gratitudine per aver contribuito al “genio” di Mr. Jackson. Un dato di fatto, nessuno che ha conosciuto o lavorato con Michael Jackson, sia in un studio di registrazione, nelle prove di un concerto, sul set di un film o per un impegno umanitario, ha detto una parola negativa sui loro incontri. Tutti hanno elogiato la sua umiltà, la professionalità, la consapevolezza, l'intelligenza, il talento, la dolcezza, la galanteria, e "la generosità quasi a incolparsi", come la sua amica Dame Elizabeth Taylor disse a Oprah nel 1993. Mr. Jackson è stato descritto da colleghi e amici intimi come "un angelo che cammina sul pianeta", "uno spirito gentile", "una bella anima", "un tesoro assoluto", "un uomo molto alla mano", "l'uomo meno strano che ho mai conosciuto", e "la persona più dolce che abbia mai incontrato in vita mia”.

Quelle parole da chi lo ha conosciuto meglio sono in netto contrasto con il ritratto caricaturale dei media che non lo conoscevano affatto. Eppure, purtroppo, non è questo che la maggior parte del mondo ricorda.

Questo non è solo un caso di violenza e di parole; è un caso di penetrante inarrestabile violenza e parole. Questo assalto nel corso della vita, ma in particolare negli ultimi dieci anni della sua vita, probabilmente ha causato uno stress post-traumatico e l'insonnia che alla fine ha portato alla morte prematura di Michael Jackson. L’intrusione dei media e una totale mancanza di rispetto per la verità e per la decenza, ha giocato un ruolo importante nella distruzione di una reputazione, di una carriera e di una vita. Che associata con le forze dell’ordine che ignorarono il protocollo e la giustizia, nutrendo il fanatismo e la vendetta personale e le azioni avventate di un medico che somministra un farmaco al di fuori della sua competenza in condizioni non favorevoli per la sopravvivenza del paziente, ha reso la morte di Michael Jackson, una questione di “quando”, non di “se”. Tutte le persone coinvolte sono colpevoli.

Quali lezioni possiamo imparare dall'esempio di vita di Michael Jackson?

1. Come consumatori, possiamo e dobbiamo imparare che "solo perché lo si legge in una rivista o lo vedi sullo schermo di un televisore non è detto che sia vero"(Michael Jackson, Tabloid Junkie, HIStory: Past, Present and Future, Book 1, 1995). Siamo influenzati troppo facilmente. Crediamo che i mezzi di informazione siano affidabili praticando una quantità minima di codice etico. Non lo sono. Prima di tutto, abbiamo bisogno di essere consapevoli dei cambiamenti che si sono verificati nel riportare la notizia.

2. Noi, come consumatori finali dei loro prodotti, dobbiamo educare i nostri giornalisti per quanto riguarda ciò che permetteremo e non tollereremo nella loro professione. Anche se non è stato il primo genio ad essere letteralmente perseguitato a morte, facciamo che Michael Jackson, sia l'ultimo la cui vita abbiamo sacrificato per avidità. Non comprando notizie spazzatura, esercitiamo il potere di eliminare la presa alla gola dalle nostre onde radio, dal nostro orizzonte e dalla nostra psiche. Siamo in grado far morire di fame il mostro. Dovremmo valutarlo?

3. Se vediamo delle iniquità o delle pratiche non etiche nel nostro telegiornale o nei giornali, abbiamo il diritto e la responsabilità di chiamare i nostri redattori e di rimproverare le trasmissioni. Chi perde quando i consumatori nascondono la testa sotto la sabbia e ignorano “l'elefante nella stanza” ? (negare l’evidenza, ndt). La democrazia, si è detto, non è un evento di richiamo.

4. Dovremmo usare l'intelligenza e il potere di discernere nelle scelte su ciò che compriamo e leggiamo? Cosa scegliamo di credere? Qual è il ruolo del pensiero critico?

5. Alcuni standard minimi nella professione del giornalismo, si basano sulla decenza umana e sulla verità del mercato e dovrebbero essere legiferati. Tutte le libertà si assumono delle responsabilità. La libertà di stampa non fa eccezione.

6. Le forze dell'ordine hanno la responsabilità di rimanere imparziali. I pregiudizi personali, le vendette e le forti antipatie non hanno posto nell’applicazione della legge. La derisione degli indagati è poco seria e poco professionale.

7. I nostri media nazionali si devono ricordare del loro scopo. Mentre le riviste sono nel business per divertire e i tabloid sono nel business per fare soldi, i nostri rispettabili media mainstream non condividono nessuno dei loro obiettivi. Lo scopo dei nostri media nazionali è, ed è sempre stato, di informare!Dovrebbero attenersi a questo incarico e agli standard?

Domande sulla discussione

1. Come possiamo noi, come consumatori, cambiare il modo in cui i nostri media trattano le celebrità?

2. Come possono le leggi essere istituite per aiutare nel controllo della parzialità dei media?

3. Come possono i giornali ed i mezzi radiotelevisivi indire un codice minimo di etica, come è per i medici e gli avvocati?

4. Cosa si può fare per migliorare la legge scudo che protegge i giornalisti dall'essere responsabili delle loro azioni nel brandire le loro penne come armi di distruzione?

5. Come l'avvento dell' "autostrade dell'informazione" ha inciso sulla professione giornalistica?

6. In che modo il ciclo di news 24 ore ha inciso sulla televisione?

7. Visto questo resoconto di parzialità dei media, di imprecisioni e della mancata segnalazione dei fatti: come ti senti come consumatore? Sei sorpreso? Oltraggiato? O non influenzato?

8. Se potessi cambiare qualcosa di questa storia, che cosa sarebbe? Se avessi il potere di chiedere un cambiamento da parte dei media, cosa diresti?

9. Se tu fossi il bersaglio o il soggetto di tale narrazione, come ti sentiresti? Che cosa vorresti fare?

10. Se sei d'accordo con i media che utilizzano queste tattiche, perché sei d'accordo? Se non sei d'accordo, perché? E cosa pensi che si possa fare a riguardo?

Lista delle fonti
Tabloid Truth: The Michael Jackson Scandal - Febbraio 1994 (scritto nel testo);
Was Michael Jackson Framed - GQ - Ottobre 1993 - Mary Fisher (scritto nel testo);
Michael Jackson Conspiracy - Aphrodite Jones - (scritto nel testo);
The Huffington Post - Charles Thomson (quotato nel testo);
Intervista con David Nordahl, USA Today - 20/08/09;
Moonwalk: Michael Jackson - 1988;
Oprah Winfrey - 90 minuti con il Re del Pop - 1993.

Caso di studio scritto da Jan Carlson:
Jan è una osservatrice di tutta una vita dei mezzi di comunicazione e della sua manipolazione dell'opinione pubblica. Residente nel Midwest degli Stati Uniti, è una nonna, moglie e una dipendente full-time. Studentessa di musica e del suo rapporto con le emozioni umane, Jan è una avida lettrice di filosofia, storia, mitologia e delle culture antiche.

- Traduzione a cura di Niki64.mjj per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie.

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Messaggio Da trilli80 Sab Apr 20, 2013 7:41 pm

Gira e rigira bisogna farsi sempre la stessa domanda. Nella distorsione dell'immagine pubblica di MJ quanto ha influito la stampa e quanto lui stesso?
Se i giornalisti sono stati pescecani affamati, non si può negare che Michael ha saputo abbondantemente sfamarli con le sue eccentricità e mezze verità.
Poi si sa che la vita della giungla è dura, il più forte opprime il più debole; quando Michael ha mostrato le sue fragilità è stato crudelmente schiacciato...e tutto il resto ormai è storia.
Piuttosto mi chiedo come sia possibile che immagini così private come quelle di Michael esanime siano finite in prima pagina. Non è che i parenti se le sono vendute?
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Messaggio Da Giovanni Sab Apr 20, 2013 10:48 pm

Ottimo topic ma e' gia' stato aperto in passato, eccolo:
https://michaeljackson.forumattivo.com/t371-i-mass-media-contro-michael-jackson

Lore ti invito a postare il tutto nel topic sopracitato, qui chiudo. Smile

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