Enrico Rava si esibirà al Roma Jazz Festival con "WE WANT MICHAEL"

Musica leggera: Tutto il fascino del Roma Jazz Festival

Fino al 30 novembre, all’Auditorium Parco della Musica la 35ma edizione della rassegna. Tra gli artisti che partecipano Roberto Gatto, Pat Metheny, Stefano Bollani e Dee Dee Bridgewater di Concita De Simone

Mescolanza, ibridazione, libertà, improvvisazione: sono gli ingredienti che, sommati con sapienza di note, creano l’appeal inconfondibile del jazz. Ognuno, con il suo appeal, dalle grandi icone del passato come Bessie Smith, Louis Armstrong, Duke Ellington, Billie Holiday, solo per citarne alcune, fino a quelle di oggi, che donano al jazz melodie, inspirate a nuove culture e altre musiche. Alla ricerca del “jazz appeal”, della nuova estetica di questa musica intramontabile, è dedicata la trentacinquesima edizione del Roma Jazz Festival, ideato ed organizzato da IMF Foundation in coproduzione con Fondazione Musica per Roma, in corso fino al 30 Novembre, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che quest’anno allarga l’orizzonte guardando all’Europa. Nasce così parallelamente il Neu (New European) Jazz, con i nuovi interpreti del Jazz europeo, che si esibiranno nei club più rinomati della città, grazie a una collaborazione con importanti associazioni di Jazz internazionali, Istituti di cultura e Ambasciate europee con l’obiettivo di dar vita ad un intenso scambio interculturale.

In programma al festival non semplici concerti, ma veri e propri progetti sperimentali, in grado di far dialogare culture diverse, di improvvisare su altre melodie, dalla musica popolare alla lirica e al pop. È il caso del batterista Roberto Gatto, che venerdì 11 novembre propone un omaggio al rock progressive, di cui è da sempre appassionato. Con lui, sul palco della Sala Petrassi, special guest John De Leo, voce, Roberto Rossi, trombone, Luca Mannutza, piano, Fabrizio Bosso, tromba, Maurizio Giammarco, sax, Claudio Cecchetto, chitarra, Francesco Puglisi, basso.

Domenica 13 novembre, la Sala Santa Cecilia ospiterà invece il virtuoso chitarrista Pat Metheny con il suo trio. Da segnalare martedì 15 l’Opera di Danilo Rea (piano) e Flavio Boltro (tromba) che improvviseranno sui più noti temi di arie liriche tra cui Mascagni, Puccini, Verdi, Bizet, parlando al cuore di tutti gli appassionati della musica, non solo jazz.

A rappresentare il fascino delle voci femminili, ci saranno Dee Dee Bridgewater, il 17 novembre alla Sala Sinopoli, voce duttile, capace di oscillare dalla ballad sussurata al pezzo funky più potente, e di un senso ritmico superlativo che si materializza in uno "scat" inventivo e senza freni, con il suo «To Billie with love: a celebration of Lady Day»: E ancora, Roberta Gambarini, considerata una grande promessa del jazz, con il suo quartetto, venerdì 18, in «So love», e Petra Magoni, sabato 19, alla Sala Sinopoli, che con il suo progetto «Musica Nuda» dimostra come il pop e il jazz possono contaminarsi e completarsi a vicenda, creando una magica alchimia. La cantante Petra Magoni e il contrabbassista Ferruccio Spinetti interpreteranno, con grande disinvoltura e senza eccedere in inutili virtuosismi, dalle note dolci amare di Eleanor Rigby all'intensa Roxanne per arrivare quindi alle arie del Monteverdi e ai classici della canzone d'autore italiana.

A Stefano Bollani il compito di rappresentare il fascino del genio intrattenitore. Pianista di straordinario valore, plurivincitore di premi in Italia e all’estero, conosciuto ormai anche al pubblico delle radio e della tv. Bollani è musica allo stato puro, strutturalmente non catalogabile; un istrione, un affabulatore, evocatore di umori nuovi e antichi, un ruminare indefesso di temi, melodie, ritmo, soul, pop, blues, dance, samba, jazz. Lo ritroveremo alla Sala Santa Cecilia lunedì 21 novembre insieme al mandolino di Hamilton De Holanda.

Se amate il “Latin mood”, non potrete perdere il concerto di Fabrizio Bosso e Javier Girotto, sabato 26 novembre alla Sala Petrassi. Per lunedì 28, invece, vi segnaliamo “Mistico Mediterraneo” con Paolo Fresu e il Coro Filetta, progetto che sviluppa un tema caro al musicista isolano, quello del rapporto fra jazz e folklore popolare. La tromba di Fresu e il bandoneon di Daniele di Bonaventura contribuiscono ad amalgamare le ricche sonorità del gruppo polifonico corso "A Filetta" il cui repertorio mescola tradizione e rinnovamento, canti antichi e brani originali. Per il 30 novembre alla Sala Sinopoli, invece, “We want Michael” con Enrico Rava e Parco della Musica Jazz Lab, un nuovo progetto ispirato al re assoluto del pop e che con le sue canzoni e la sua arte ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e dello spettacolo, Michael Jackson.

11 novembre 2011

Grazie

Grazie per la notizia.
Io ho partecipato a maggio e devo dire che è stato un bel sentire, tutte le più belle canzoni di Michael fatte in maniera veramente personale, non il solito spettacolo clone, con mosse e travestimenti simili, tutt'altro genere.E' stato in grado di mettere in risalto la complessità e la profondità della sua musica. Un concerto "nuovo" gradevole per le orecchie e per il cuore.