Processo COMPLETO Michael Jackson
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Processo COMPLETO Michael Jackson
Ho trovato, in uno dei più importanti siti italiani su Michael (www.mjj.it), l'archivio delle news dell'intero processo del 2005. Ve lo posterò pian piano, ed ogni volta chiuderò il topic per mantenere l'ordine, ma aprirò un altro topic nella sezione delle discussioni per dare l'opportunità a tutti di commentare. Buona lettura!
Ecco il link dove poter commentare quanto letto:
https://michaeljackson.forumattivo.com/discussioni-su-michael-jackson-f2/commenti-processo-michael-jackson-t247.htm
Ecco il link dove poter commentare quanto letto:
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Ultima modifica di Admin Giovanni il Lun Lug 21, 2008 12:52 pm - modificato 4 volte.
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
31 Gennaio
Inizia il processo contro Michael Jackson: la scelta dei giurati si prevede molto lunga.
Sono le 08:50 circa, ore locali a Los Angeles, 17:50 ore italiane, di lunedì 31 Gennaio, quando Michael Jackson, accompagnato da 4 guardie del corpo, scende dal suo van nero. Completo bianco molto elegante, occhiali scuri, non si è intrattenuto molto con i fan, che ha comunque salutato con affetto. Da ore prima infatti moltissimi fan si sono assiepati nelle vicinanze del tribunale di Santa Maria, dove si tiene il processo contro Michael Jackson. Per ragioni di sicurezza sono state predisposte zone precise in cui i fan e il pubblico potevano posizionarsi. Perimetri di sicurezza molto simili a gabbie, con reti rinforzate alle 1,80 metri hanno delimitato la zona da dove gli appassionati del re del pop potevano salutare e dimostrare il proprio supporto a Jackson, con centinaia di cartelli in favore di Michael, canzoni del suo repertorio, cori inneggianti all’innocenza del cantante. Fan venuti da ogni parte del mondo, Europa compresa. Altre aree sono state disposte per le decine e decine di reporter e membri dei media giunti da ogni parte del mondo.
Nessun membro della famiglia ha accompagnato Michael Jackson in aula per la prima delle tante udienze che serviranno per la scelta dei giurati. Questo perché il giudice ha selezionato il pubblico presente in aula e la famiglia di Jackson ne è stata esclusa.
Secondo esperti la scelta dei giurati, 750 canditati, potrebbe durare anche 3 settimane. Alla fine saranno 12 i giurati scelti, con domande effettuate sia dalla difesa che dall’accusa. Si cerca infatti di escludere i potenziali giurati che abbiano dimostrato di essere già condizionati dalle notizie che i media hanno diffuso nei mesi passati. Compito arduo, ma necessario per garantire a Jackson un processo equo e giusto.
Come venne fissato in precedenza, non sono state ammesse telecamere in aula, ma i membri dei media non si sono fatti sfuggire l’opportunità di partecipare a quest’udienza. Il giudice Melville ha inoltre deciso, contrariamente a quanto era emerso due giorni fa, di tenere l’intero processo a porte aperte, in presenza quindi di pubblico e rappresentanti dei media; comprese quindi le testimonianze del minore coinvolto e dei suoi familiari.
Il giudice ha così parlato alla prima trance di 150 canditati per la giuria, sottolineando poi che i loro servigi potrebbero essere richiesti per oltre 6 mesi: “Most of us have relatives who have fought and died to protect this service, Freedom is not free. Jury duty is part of the cost of freedom.”
La cnn riporta inoltre che di questi primi canditati circa la metà sia di razza bianca, quarto ispanici, solo 3 di colore. Sembrerebbe inoltre che circa 66 candidati abbiano chiesto di essere dispensati per vari motivi personali. Melville ha poi sottolineato che non prevede, per il momento, di tenere sotto “sequestro” la giuria. E’ stato poi deciso che ogni udienza debba finire entro le 14:30 ore locali.
È forse curioso sottolineare come il procuratore distrettuale incaricato del caso, l’oramai famoso e odiato dai fan, Thomas Sneddon (aka D.S.) non si sia presentato in tribunale ma abbia mandato un suo portavoce.
Fonte: MJFANSQAURE / CNN
Inizia il processo contro Michael Jackson: la scelta dei giurati si prevede molto lunga.
Sono le 08:50 circa, ore locali a Los Angeles, 17:50 ore italiane, di lunedì 31 Gennaio, quando Michael Jackson, accompagnato da 4 guardie del corpo, scende dal suo van nero. Completo bianco molto elegante, occhiali scuri, non si è intrattenuto molto con i fan, che ha comunque salutato con affetto. Da ore prima infatti moltissimi fan si sono assiepati nelle vicinanze del tribunale di Santa Maria, dove si tiene il processo contro Michael Jackson. Per ragioni di sicurezza sono state predisposte zone precise in cui i fan e il pubblico potevano posizionarsi. Perimetri di sicurezza molto simili a gabbie, con reti rinforzate alle 1,80 metri hanno delimitato la zona da dove gli appassionati del re del pop potevano salutare e dimostrare il proprio supporto a Jackson, con centinaia di cartelli in favore di Michael, canzoni del suo repertorio, cori inneggianti all’innocenza del cantante. Fan venuti da ogni parte del mondo, Europa compresa. Altre aree sono state disposte per le decine e decine di reporter e membri dei media giunti da ogni parte del mondo.
Nessun membro della famiglia ha accompagnato Michael Jackson in aula per la prima delle tante udienze che serviranno per la scelta dei giurati. Questo perché il giudice ha selezionato il pubblico presente in aula e la famiglia di Jackson ne è stata esclusa.
Secondo esperti la scelta dei giurati, 750 canditati, potrebbe durare anche 3 settimane. Alla fine saranno 12 i giurati scelti, con domande effettuate sia dalla difesa che dall’accusa. Si cerca infatti di escludere i potenziali giurati che abbiano dimostrato di essere già condizionati dalle notizie che i media hanno diffuso nei mesi passati. Compito arduo, ma necessario per garantire a Jackson un processo equo e giusto.
Come venne fissato in precedenza, non sono state ammesse telecamere in aula, ma i membri dei media non si sono fatti sfuggire l’opportunità di partecipare a quest’udienza. Il giudice Melville ha inoltre deciso, contrariamente a quanto era emerso due giorni fa, di tenere l’intero processo a porte aperte, in presenza quindi di pubblico e rappresentanti dei media; comprese quindi le testimonianze del minore coinvolto e dei suoi familiari.
Il giudice ha così parlato alla prima trance di 150 canditati per la giuria, sottolineando poi che i loro servigi potrebbero essere richiesti per oltre 6 mesi: “Most of us have relatives who have fought and died to protect this service, Freedom is not free. Jury duty is part of the cost of freedom.”
La cnn riporta inoltre che di questi primi canditati circa la metà sia di razza bianca, quarto ispanici, solo 3 di colore. Sembrerebbe inoltre che circa 66 candidati abbiano chiesto di essere dispensati per vari motivi personali. Melville ha poi sottolineato che non prevede, per il momento, di tenere sotto “sequestro” la giuria. E’ stato poi deciso che ogni udienza debba finire entro le 14:30 ore locali.
È forse curioso sottolineare come il procuratore distrettuale incaricato del caso, l’oramai famoso e odiato dai fan, Thomas Sneddon (aka D.S.) non si sia presentato in tribunale ma abbia mandato un suo portavoce.
Fonte: MJFANSQAURE / CNN
Ultima modifica di Admin Giovanni il Lun Lug 21, 2008 12:46 pm - modificato 1 volta.
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Febbraio
Seconda giornata di scelta dei giurati, in 250 sono pronti a collaborare
Sì è conclusa in due giorni, contro i tre previsti, la prima selezione dei giurati. Michael Jackson si è presentato in aula vestito con un completo nero, elegante, accolto dalle urla incitanti di molti fan, anche se meno rispetto al giorno precedente. Sembrerebbe che dalla prima selezione abbiano chiesto di essere esentati per svariati motivi (tra cui, per molti, l’avere amici o parenti che lavorano a Neverland) la maggioranza dei canditati, facendo scendere a 250 il numero delle persone che verranno “interrogate” a partire dalla prossima settimana. Il numero rimane comunque insolitamente alto, dato dall’elevato interesse pubblico in questo caso.
Partirà quindi da lunedì 7 febbraio l’effettiva scelta, ad esclusione, dei 12 giurati più 3 di riserva che presteranno servizio durante il processo contro Michael Jackson . Il processo probabilmente durerà 5 o 6 mesi. Numerosissimi i giornalisti e i media interessati, si parla di oltre mille accreditati. A Santa Maria si trovano anche numerosi inviati proveniente dai paesi Europei, Italia inclusa.
Sembrerebbe inoltre che nella giornata di ieri si siano avvertite tensioni tra un gruppo di difesa dei diritti dei minori, accorsi al tribunale per manifestare contro Michael Jackson, e dei fan e giornalisti presenti sul luogo. Nulla di serio ovviamente.
Fonte: MJFANSQUARE
Seconda giornata di scelta dei giurati, in 250 sono pronti a collaborare
Sì è conclusa in due giorni, contro i tre previsti, la prima selezione dei giurati. Michael Jackson si è presentato in aula vestito con un completo nero, elegante, accolto dalle urla incitanti di molti fan, anche se meno rispetto al giorno precedente. Sembrerebbe che dalla prima selezione abbiano chiesto di essere esentati per svariati motivi (tra cui, per molti, l’avere amici o parenti che lavorano a Neverland) la maggioranza dei canditati, facendo scendere a 250 il numero delle persone che verranno “interrogate” a partire dalla prossima settimana. Il numero rimane comunque insolitamente alto, dato dall’elevato interesse pubblico in questo caso.
Partirà quindi da lunedì 7 febbraio l’effettiva scelta, ad esclusione, dei 12 giurati più 3 di riserva che presteranno servizio durante il processo contro Michael Jackson . Il processo probabilmente durerà 5 o 6 mesi. Numerosissimi i giornalisti e i media interessati, si parla di oltre mille accreditati. A Santa Maria si trovano anche numerosi inviati proveniente dai paesi Europei, Italia inclusa.
Sembrerebbe inoltre che nella giornata di ieri si siano avvertite tensioni tra un gruppo di difesa dei diritti dei minori, accorsi al tribunale per manifestare contro Michael Jackson, e dei fan e giornalisti presenti sul luogo. Nulla di serio ovviamente.
Fonte: MJFANSQUARE
Ultima modifica di Admin Giovanni il Lun Lug 21, 2008 12:46 pm - modificato 1 volta.
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Febbraio
Rese pubbliche le domande che i candidati alla giuria devono compilare nel processo contro Jackson
Sono 41 le domande che i candidati a giurati (scesi a 250) dovranno compilare. La corte superiore di Santa Barba ha reso ora pubblico il questionario preparato in collaborazione con gli avvocati difensori e accusatori nel processo che vede coinvolto Michael Jackson. Scaricabile dal sito sbcpublicaccess.org, il questionario spazia su molti argomenti, dall'istruzione ricevuta, stato familiare, coinvolgimento in precedenti processi ed eventuali precedenti contatti con il mondo di Michael Jackson. Vi è inoltre una specifica domanda riguardante il precedente scandalo del 1993/1994 che coinvolse Jackson su simili accuse; forse inutile come domanda, dato che difficilmente qualcuno, in particolare per che vive nella contea di Santa Maria, non sia venuto a conoscenza di tale scandalo.
Alcuni giornalisti infatti si chiedono se sarà mai possibile scegliere i giurati davvero non influenzati da precedenti rivelazioni, vere o false che siano, su Michael Jackson e la sua "eccentrica" vita.
Jackson ha diritto, come lui stesso ha chiesto nel videomessaggio rilasciato pochi giorni fa, ad un processo ecquo e giusto, come ogni altro cittadino americano. Sarà mai possibile per una persona continuamente esposta ad attacchi, spesso ingiustificati, della stampa ottenere un giudizio imparziale?
Fonte: sbcpublicaccess / MJFanSquare
Rese pubbliche le domande che i candidati alla giuria devono compilare nel processo contro Jackson
Sono 41 le domande che i candidati a giurati (scesi a 250) dovranno compilare. La corte superiore di Santa Barba ha reso ora pubblico il questionario preparato in collaborazione con gli avvocati difensori e accusatori nel processo che vede coinvolto Michael Jackson. Scaricabile dal sito sbcpublicaccess.org, il questionario spazia su molti argomenti, dall'istruzione ricevuta, stato familiare, coinvolgimento in precedenti processi ed eventuali precedenti contatti con il mondo di Michael Jackson. Vi è inoltre una specifica domanda riguardante il precedente scandalo del 1993/1994 che coinvolse Jackson su simili accuse; forse inutile come domanda, dato che difficilmente qualcuno, in particolare per che vive nella contea di Santa Maria, non sia venuto a conoscenza di tale scandalo.
Alcuni giornalisti infatti si chiedono se sarà mai possibile scegliere i giurati davvero non influenzati da precedenti rivelazioni, vere o false che siano, su Michael Jackson e la sua "eccentrica" vita.
Jackson ha diritto, come lui stesso ha chiesto nel videomessaggio rilasciato pochi giorni fa, ad un processo ecquo e giusto, come ogni altro cittadino americano. Sarà mai possibile per una persona continuamente esposta ad attacchi, spesso ingiustificati, della stampa ottenere un giudizio imparziale?
Fonte: sbcpublicaccess / MJFanSquare
Ultima modifica di Admin Giovanni il Lun Lug 21, 2008 12:45 pm - modificato 1 volta.
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Febbraio
Inquinamento di prove nel processo contro Michael Jackson
Secondo il sito di Celebrice Justice, una delle prove che l'accusa vuole portare in tribunale nel caso contro Michael Jackson potrebbe essere invalidata in quanto contaminata. Infatti uno dei punti cardine dell'accusa, oltre alla testimonianza della presunta vittima e del suo fratello, sarebbe rappresentata da riviste per adulti (o presunte tali) che, come riportato in passato, avrebbero sia le impronte di Jackson sia del minore che ora lo denuncia. Fino ad ora sembrava che la linea della difesa fosse dichiarare che la coesistenza su tale rivista delle impronte di Michael Jackson e del giovane Arvizio non dimostrerebbe che le riviste sono state sfogliate assieme con la partecipazione di entrambi in contemporanea. Infatti il minore potrebbe averle sfogliate in secondi momenti, magari di nascosto da ogni adulto.
Ma ora si sono rivelati ulteriori, interessanti, dettagli.
Sembrerebbe infatti che Gavin Arvizio, così si chiama il minore, abbia maneggiato tale rivista durante, o poco prima, l'interrogatorio delle udienze preliminari in presenza del Grand Jury, contaminandone quindi le impronte digitali. Ma non è tutto: un giurato avrebbe espressamente chiesto "Sono state rilevate le impronte da questo magazine?" La risposta dello sceriffo fu chiara: "No". Quindi non si potrà mai stabilire se sulla rivista esistevano già delle impronte del minore prima di questa manipolazione in aula. Questo, ovviamente, farebbe cadere totalmente l'affidabilità di questa prova, che probabilmente non potrà più essere usata come "asso nella manica" contro Michael Jackson.
Fonte: Celebrice Justice
Inquinamento di prove nel processo contro Michael Jackson
Secondo il sito di Celebrice Justice, una delle prove che l'accusa vuole portare in tribunale nel caso contro Michael Jackson potrebbe essere invalidata in quanto contaminata. Infatti uno dei punti cardine dell'accusa, oltre alla testimonianza della presunta vittima e del suo fratello, sarebbe rappresentata da riviste per adulti (o presunte tali) che, come riportato in passato, avrebbero sia le impronte di Jackson sia del minore che ora lo denuncia. Fino ad ora sembrava che la linea della difesa fosse dichiarare che la coesistenza su tale rivista delle impronte di Michael Jackson e del giovane Arvizio non dimostrerebbe che le riviste sono state sfogliate assieme con la partecipazione di entrambi in contemporanea. Infatti il minore potrebbe averle sfogliate in secondi momenti, magari di nascosto da ogni adulto.
Ma ora si sono rivelati ulteriori, interessanti, dettagli.
Sembrerebbe infatti che Gavin Arvizio, così si chiama il minore, abbia maneggiato tale rivista durante, o poco prima, l'interrogatorio delle udienze preliminari in presenza del Grand Jury, contaminandone quindi le impronte digitali. Ma non è tutto: un giurato avrebbe espressamente chiesto "Sono state rilevate le impronte da questo magazine?" La risposta dello sceriffo fu chiara: "No". Quindi non si potrà mai stabilire se sulla rivista esistevano già delle impronte del minore prima di questa manipolazione in aula. Questo, ovviamente, farebbe cadere totalmente l'affidabilità di questa prova, che probabilmente non potrà più essere usata come "asso nella manica" contro Michael Jackson.
Fonte: Celebrice Justice
Ultima modifica di Admin Giovanni il Lun Lug 21, 2008 12:43 pm - modificato 1 volta.
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Febbraio
Accuse di rapimento false nel processo contro Michael Jackson?
Roger Friedman, conosciuto giornalista di Fox News, dopo varie indagini ha rivelato interessanti dettagli sull’accusa di rapimento mossa contro Michael Jackson. È da ricordare infatti che una delle accuse rivolte al cantante nel processo che lo vede ora coinvolto è quello di tentata estorsione ai fini di rapimento. La famiglia del minore che accusa Jackson, infatti, denuncia di essere stata “sequestrata” per circa una settimana dal cantante, per impedire che potessero comunicare con il mondo esterno.
Friedman rivela però che queste accuse sono quantomeno inverosimili. Infatti esisterebbero numerose prove, tra cui testimonianze e scontrini fiscali, che dimostrano come questo “rapimento” non sia stato altro che una settimana di shopping e relax in una cittadina nei pressi di Los Angeles. Risulta inoltre che durante questa settimana, dove la madre del figlio era accompagnata da due dipendenti di Michael Jackson, per aiutarla a comprare un appartamento nelle vicinanze della metropoli californiana (che sarebbe stata pagata da Jackson stesso, come continuo aiuto per questa famiglia disagiata), ha eseguito decine di compere, sempre a spese di Michael, e Tyson, uno dei dipendenti, ha conservato tutte le prove fiscali di questi svaghi. Inoltre la donna avrebbe fatto numerose telefonate, ad amici e parenti, senza mai fare intendere a nessuno di sentirsi “rapita” o minacciata.
Da questo articolo, ma confermato anche da altre fonti, si evince come ci siano incontrastabili conflitti di date tra ciò che viene confermato dal minore che accusa Jackson di molestie e ciò che le prove a favore di Jackson fino ad ora raccolte (sembrerebbe le uniche prove concrete presentate, data la totale assenza da parte dell’accusa) sembrino dimostrare.
Di seguito è interamente riportato l’articolo originale di FoxNews e relativa traduzione
--------------------------------------------------------------------------------
Traduzione a cura di SuperFlySista / MJFanSquare forum
Ieri sono state diffuse notizie sul fatto che il gruppo di "rapitori" al servizio di MJ avrebbero tenuto in ostaggio una madre e i suoi tre figli (due maschi e una femmina) presso il Country Inn e presso le Suites a Cabalas, Californa, nel febbraio del 2003. Calabasas è un elegante sobborgo di LA pieno di case miliardarie e comunità selezionate. Non è proprio uno scantinato a South Central.
Diverse settimane dopo il loro allontanamento da Neverland e dal mondo di MJ, la famiglia (naturalmente quella al centro del caso per molestie sessuali) disse ad un avvocato che il figlio più grande, 13 anni, era stato molestato da jackson il quale aveva anche tenuto in ostaggio tutta la famiglia.
L'accusa potrebbe avere qualche problema con questo episodio se venisse chiesto alla madre o ai figli esattamente che cosa fecero durante il loro periodo da "ostaggi"
Ho visto le ricevute che mostrano che la famiglia aveva un telefono nella camera d'albergo e lo usavano in continuazione durante la loro permanenza di 5 giorni.
Inoltre sono andati almeno una volta al cinema Cabalas Edwards Cineplex 6, hanno mangiato gelati alla Cold Stone Creamery e pranzato diverse volte alla Outback Steak House.
Sono andati in tutti questi posti, se fossero stati nei guai avrebbero avuto tutto il tempo di chiedere aiuto a qualcuno.
"La madre adorava il ristorante Outback e voleva sempre mangiare lì," dice la mia fonte.
La donna ha anche patrocinato l'Anchor Blue (un negozio in franchising) e ha fatto shopping quasi costantemente in negozi come Robinson-May, Banana Republic, Wilson's Leather e Pacific Sunwear.
Avrebbe potuto anche rivelare il suo "dramma da ostaggio" quando usufruì della manicure e pedicure per se stessa e la figlia(costo totale: $51) prima di cenare al Panda Express.
L'avventura Calabasas Country Inn è avvenuta tra il 25 febbraio e il 2 marzo del 2003, lontano da neverland e MJ.
Questo può sicuramente portare ad escludere una settimana intera dalla tabella degli eventi del procuratore distrettuale Sneddon, che vede Jackson presumibilmnte molestare il ragazzo tra il 20 febbraio e il 10 marzo di quell'anno.
Perché la famiglia è andata a Calabasas?
Dopo che i ragazzi sono apparsi nello special di Martin Bashir "Living With Michael Jackson," la famiglia sperimentò un uragano di cattiva pubblicità. Per due settimane i quattro vissero con Jackson riparati da occhi indiscreti dai cancelli di Neverland. Durante quel periodo, la madre evidentemente discusse con l'allora manager del cantante Dieter Wiesner.
Era scontenta del fatto che i suoi figli erano apparsi nello special senza che lei avesse firmato la liberatoria, e furiosa di non aver ricevuto un compenso per quello. Voleva un qualche risarcimento. Disse a Jackson che voleva le comprasse un appartamento a Solvang, che è vicino a Neverland e lontano dallo sporco appartamento dell'East LA che la famiglia aveva abbandonato.
Ma Jackson non la pensava nello stesso modo.
La mia fonte dice che preferiva allontanare l'intera famiglia, e chiese al suo videografo Marc Schaffel di portare la madre a scegliere un appartamento vicino a LA.
Schaffel, che tutt'ora non ha mai incontrato la madre o i ragazzi, assegnò il compito a Frank Tyson e Vincent Amen, due esili ed affettuosi ragazzi di 22 anni, affinché scarrozzassero in giro la famiglia e comprassero loro ciò che volevano.
(a quanto si sa, nessun reclamo o accusa è stata formulata sul possesso di una qualsiasi arma da parte dei due uomini - avevano solo una carta di credito.)
Secondo l'accurata conservazione delle ricevute durante l'avventura, la maggior parte della settimana è stata trascorsa fuori dall'hotel.
Le ricevute mostrano chiaramente che il gruppetto si spostava costantemente durante il giorno e la ricerca della casa era intervallata da pranzi e shopping, attività di solito non connesse con i rapimenti.
Ma anche la reclusione tuttavia non sarebbe poi stata così spiacevole. La stanza numero 300 del Country Inn, dove alloggiava la famiglia, ha due camere, un salotto e una cucina. Ha anche un grande schermo tv, sul quale i quattro guardarono tre film a pagamento.
Durante la permanenza, la madre fece più di 12 chiamate alla scuola dei figli, 5 ai genitori e altre al fidanzato (un maggiore dell'esercito statunitense che viveva a Westwood, a circa 30 minuti da lì). Non furono chiamate brevi. Molte di esse - tutte fatte nell'area di LA - costarono più di $24, una addirittura $46.
Presumibilmente, se la madre avesse menzionato durante queste lunghe telefonate che lei e i suoi figli erano tenuti in ostaggio o trattenuti contro la loro volontà, qualcuno avrebbe potuto avvertire le autorità.
Ma il programma della famiglia era troppo intenso durante il "rapimento"
Il pomeriggio del 1 marzo, per esempio, alle 16 pranzarono al Johnny Rockets ($33), poi si fermarono alle 17.14 all'Anchor Blue per comprare maglie di lana (due per $24). Più tardi, alle 17.55, uno spuntino al Topanga Canyon Mall (caffè, acqua, Snapple), seguito da una puntatina alle 18.40 al Baskin-Robbins ($9). E alle 19.00, la madre e i ragazzi entrarono al cinema vicino all'albergo per vedere il film "Old School" al costo totale di $32. Terminarono la serata con un'altra visitina al Johnny Rockets ($26).
Gli avvocati di Jackson cercheranno di spiegare che lui voleva cercare un altro alloggio per la famiglia per tenerseli lontani, a costo di pagare per tutti i loro capricci. Come altro si potrebbe spiegare un conto di $415 al Banana Republic il 26 febbraio, giorno in cui la madre spese anche $454 per biancheria intima Jockey e $450 al Jeans Outlet?
La stessa sera la famiglia ha anche pensato di cenare al Black Angus Restaurant alle Woodland Hills per la modica cifra di $145, prima di essere "costretta" tramite un "complotto" a tornare nella sua "tana" di seta.
La famiglia - che all'epoca non aveva fatto accuse di alcun tipo a Jackson e lo considerava un amico e un "papà"- fu portata a Calabasas per un paio di giorni per scorrazzare a Los Angeles.
Gli addebiti furono fatti su una carta di credito appartenente a Schaffel, e sono chiaramente evidenziati sugli estratti conto, il che potrà essere significativo al processo.
"Non hanno usato contanti come si fa nel corso di una missione furtiva.." dice la mia fonte.
La famiglia aveva due obiettivi durante la permanenza nell'area di Los Angeles. Uno era cercare un appartamento nuovo. L'altra era procurarsi passaporti per un viaggio in Brasile.
L'accusa probabilmente cercherà di insinuare che Schaffel e la sua squadra cercavano di far sparire la famiglia in brasile per tenerla lontana contro la sua volontà.
Ma le mie fonti dicono che la famiglia sperava di andare via per una breve vacanza fuori dal paese, dove la madre potesse stare lontana dalle domande dei giornalisti sullo special di Bashir, e dicono inoltre che la madre avrebbe potuto cancellare il viaggio semplicemente dicendo di no. E il suo fidanzato (attuale marito) avrebbe pouto chiamare la polizia se avesse intuito che qualcosa non andava. Ma non lo ha mai fatto.
Sembra inoltre che, una volta arrivati all'ufficio passaporti, la madre saltò la lunga fila dichiarando : "Ma non sapete chi siamo? Siamo amici di Michael Jackson!"
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Accuse di rapimento false nel processo contro Michael Jackson?
Roger Friedman, conosciuto giornalista di Fox News, dopo varie indagini ha rivelato interessanti dettagli sull’accusa di rapimento mossa contro Michael Jackson. È da ricordare infatti che una delle accuse rivolte al cantante nel processo che lo vede ora coinvolto è quello di tentata estorsione ai fini di rapimento. La famiglia del minore che accusa Jackson, infatti, denuncia di essere stata “sequestrata” per circa una settimana dal cantante, per impedire che potessero comunicare con il mondo esterno.
Friedman rivela però che queste accuse sono quantomeno inverosimili. Infatti esisterebbero numerose prove, tra cui testimonianze e scontrini fiscali, che dimostrano come questo “rapimento” non sia stato altro che una settimana di shopping e relax in una cittadina nei pressi di Los Angeles. Risulta inoltre che durante questa settimana, dove la madre del figlio era accompagnata da due dipendenti di Michael Jackson, per aiutarla a comprare un appartamento nelle vicinanze della metropoli californiana (che sarebbe stata pagata da Jackson stesso, come continuo aiuto per questa famiglia disagiata), ha eseguito decine di compere, sempre a spese di Michael, e Tyson, uno dei dipendenti, ha conservato tutte le prove fiscali di questi svaghi. Inoltre la donna avrebbe fatto numerose telefonate, ad amici e parenti, senza mai fare intendere a nessuno di sentirsi “rapita” o minacciata.
Da questo articolo, ma confermato anche da altre fonti, si evince come ci siano incontrastabili conflitti di date tra ciò che viene confermato dal minore che accusa Jackson di molestie e ciò che le prove a favore di Jackson fino ad ora raccolte (sembrerebbe le uniche prove concrete presentate, data la totale assenza da parte dell’accusa) sembrino dimostrare.
Di seguito è interamente riportato l’articolo originale di FoxNews e relativa traduzione
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Traduzione a cura di SuperFlySista / MJFanSquare forum
Ieri sono state diffuse notizie sul fatto che il gruppo di "rapitori" al servizio di MJ avrebbero tenuto in ostaggio una madre e i suoi tre figli (due maschi e una femmina) presso il Country Inn e presso le Suites a Cabalas, Californa, nel febbraio del 2003. Calabasas è un elegante sobborgo di LA pieno di case miliardarie e comunità selezionate. Non è proprio uno scantinato a South Central.
Diverse settimane dopo il loro allontanamento da Neverland e dal mondo di MJ, la famiglia (naturalmente quella al centro del caso per molestie sessuali) disse ad un avvocato che il figlio più grande, 13 anni, era stato molestato da jackson il quale aveva anche tenuto in ostaggio tutta la famiglia.
L'accusa potrebbe avere qualche problema con questo episodio se venisse chiesto alla madre o ai figli esattamente che cosa fecero durante il loro periodo da "ostaggi"
Ho visto le ricevute che mostrano che la famiglia aveva un telefono nella camera d'albergo e lo usavano in continuazione durante la loro permanenza di 5 giorni.
Inoltre sono andati almeno una volta al cinema Cabalas Edwards Cineplex 6, hanno mangiato gelati alla Cold Stone Creamery e pranzato diverse volte alla Outback Steak House.
Sono andati in tutti questi posti, se fossero stati nei guai avrebbero avuto tutto il tempo di chiedere aiuto a qualcuno.
"La madre adorava il ristorante Outback e voleva sempre mangiare lì," dice la mia fonte.
La donna ha anche patrocinato l'Anchor Blue (un negozio in franchising) e ha fatto shopping quasi costantemente in negozi come Robinson-May, Banana Republic, Wilson's Leather e Pacific Sunwear.
Avrebbe potuto anche rivelare il suo "dramma da ostaggio" quando usufruì della manicure e pedicure per se stessa e la figlia(costo totale: $51) prima di cenare al Panda Express.
L'avventura Calabasas Country Inn è avvenuta tra il 25 febbraio e il 2 marzo del 2003, lontano da neverland e MJ.
Questo può sicuramente portare ad escludere una settimana intera dalla tabella degli eventi del procuratore distrettuale Sneddon, che vede Jackson presumibilmnte molestare il ragazzo tra il 20 febbraio e il 10 marzo di quell'anno.
Perché la famiglia è andata a Calabasas?
Dopo che i ragazzi sono apparsi nello special di Martin Bashir "Living With Michael Jackson," la famiglia sperimentò un uragano di cattiva pubblicità. Per due settimane i quattro vissero con Jackson riparati da occhi indiscreti dai cancelli di Neverland. Durante quel periodo, la madre evidentemente discusse con l'allora manager del cantante Dieter Wiesner.
Era scontenta del fatto che i suoi figli erano apparsi nello special senza che lei avesse firmato la liberatoria, e furiosa di non aver ricevuto un compenso per quello. Voleva un qualche risarcimento. Disse a Jackson che voleva le comprasse un appartamento a Solvang, che è vicino a Neverland e lontano dallo sporco appartamento dell'East LA che la famiglia aveva abbandonato.
Ma Jackson non la pensava nello stesso modo.
La mia fonte dice che preferiva allontanare l'intera famiglia, e chiese al suo videografo Marc Schaffel di portare la madre a scegliere un appartamento vicino a LA.
Schaffel, che tutt'ora non ha mai incontrato la madre o i ragazzi, assegnò il compito a Frank Tyson e Vincent Amen, due esili ed affettuosi ragazzi di 22 anni, affinché scarrozzassero in giro la famiglia e comprassero loro ciò che volevano.
(a quanto si sa, nessun reclamo o accusa è stata formulata sul possesso di una qualsiasi arma da parte dei due uomini - avevano solo una carta di credito.)
Secondo l'accurata conservazione delle ricevute durante l'avventura, la maggior parte della settimana è stata trascorsa fuori dall'hotel.
Le ricevute mostrano chiaramente che il gruppetto si spostava costantemente durante il giorno e la ricerca della casa era intervallata da pranzi e shopping, attività di solito non connesse con i rapimenti.
Ma anche la reclusione tuttavia non sarebbe poi stata così spiacevole. La stanza numero 300 del Country Inn, dove alloggiava la famiglia, ha due camere, un salotto e una cucina. Ha anche un grande schermo tv, sul quale i quattro guardarono tre film a pagamento.
Durante la permanenza, la madre fece più di 12 chiamate alla scuola dei figli, 5 ai genitori e altre al fidanzato (un maggiore dell'esercito statunitense che viveva a Westwood, a circa 30 minuti da lì). Non furono chiamate brevi. Molte di esse - tutte fatte nell'area di LA - costarono più di $24, una addirittura $46.
Presumibilmente, se la madre avesse menzionato durante queste lunghe telefonate che lei e i suoi figli erano tenuti in ostaggio o trattenuti contro la loro volontà, qualcuno avrebbe potuto avvertire le autorità.
Ma il programma della famiglia era troppo intenso durante il "rapimento"
Il pomeriggio del 1 marzo, per esempio, alle 16 pranzarono al Johnny Rockets ($33), poi si fermarono alle 17.14 all'Anchor Blue per comprare maglie di lana (due per $24). Più tardi, alle 17.55, uno spuntino al Topanga Canyon Mall (caffè, acqua, Snapple), seguito da una puntatina alle 18.40 al Baskin-Robbins ($9). E alle 19.00, la madre e i ragazzi entrarono al cinema vicino all'albergo per vedere il film "Old School" al costo totale di $32. Terminarono la serata con un'altra visitina al Johnny Rockets ($26).
Gli avvocati di Jackson cercheranno di spiegare che lui voleva cercare un altro alloggio per la famiglia per tenerseli lontani, a costo di pagare per tutti i loro capricci. Come altro si potrebbe spiegare un conto di $415 al Banana Republic il 26 febbraio, giorno in cui la madre spese anche $454 per biancheria intima Jockey e $450 al Jeans Outlet?
La stessa sera la famiglia ha anche pensato di cenare al Black Angus Restaurant alle Woodland Hills per la modica cifra di $145, prima di essere "costretta" tramite un "complotto" a tornare nella sua "tana" di seta.
La famiglia - che all'epoca non aveva fatto accuse di alcun tipo a Jackson e lo considerava un amico e un "papà"- fu portata a Calabasas per un paio di giorni per scorrazzare a Los Angeles.
Gli addebiti furono fatti su una carta di credito appartenente a Schaffel, e sono chiaramente evidenziati sugli estratti conto, il che potrà essere significativo al processo.
"Non hanno usato contanti come si fa nel corso di una missione furtiva.." dice la mia fonte.
La famiglia aveva due obiettivi durante la permanenza nell'area di Los Angeles. Uno era cercare un appartamento nuovo. L'altra era procurarsi passaporti per un viaggio in Brasile.
L'accusa probabilmente cercherà di insinuare che Schaffel e la sua squadra cercavano di far sparire la famiglia in brasile per tenerla lontana contro la sua volontà.
Ma le mie fonti dicono che la famiglia sperava di andare via per una breve vacanza fuori dal paese, dove la madre potesse stare lontana dalle domande dei giornalisti sullo special di Bashir, e dicono inoltre che la madre avrebbe potuto cancellare il viaggio semplicemente dicendo di no. E il suo fidanzato (attuale marito) avrebbe pouto chiamare la polizia se avesse intuito che qualcosa non andava. Ma non lo ha mai fatto.
Sembra inoltre che, una volta arrivati all'ufficio passaporti, la madre saltò la lunga fila dichiarando : "Ma non sapete chi siamo? Siamo amici di Michael Jackson!"
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Febbraio
Foto di nudo nel processo contro Michael Jackson? Era un libro scientifico
Nei giorni passati si è assistito all’oramai abituale crocifissione di Michael Jackson da parte della stampa mondiale, anche italiana, in maniera ingiustificata e inappropriata. Il tutto si è svolto a seguito dell’intervista che Corey Feldman ha rilasciato a Martin Bashir.
L’attore, conosciuto per i suoi ruoli da adolescente negli anni 80 di film come "Stand By Me" e "The Goonies", ha infatti dichiarato di essere stato richiamato a testimoniare in tribunale per il processo contro Michael Jackson per reati di molestie su minore.
Feldman, che nello scandalo del 93 difese Jackson in maniera incondizionata, ha chiaramente spiegato ciò che la stampa nei giorni passati ha voluto sottolineare come un chiaro atto ad opera di un pedofilo.
“Jackson mi ha mostrato foto di nudo” si è letto a titoli cubitali. Ma pochi hanno riportato l’intero stralcio dell’intervista
“Vidi un libro appoggiato su un tavolino con foto di nudo maschile e femminile. "Il libro trattava delle malattie veneree e dei genitali. Si sedette con me e mi spiegò che cosa significassero."
Feldman ha detto poi che Jackson non lo ha mai toccato in modo improprio e non ha mai visto il cantante comportarsi in modo inappropriato con nessun altro. In passato ha sempre difeso jackson, anche in un interrogatorio che la polizia gli fece nel corso delle indagini per le accuse del 1993. [...] "feci quello che sapevo essere giusto e da amico lo difesi in ogni circostanza, sia pubblicamente che in privato di fronte alla polizia."
Letta sotto questa ottica un eventuale testimonianza di Feldman al processo potrebbe essere tutt’altro che un duro colpo per Jackson. Come sottolinea, infatti, il manager dell’attore: "Credo stiano citando qualsiasi persona loro credano o sperano abbia qualcosa da dire in proposito."
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Foto di nudo nel processo contro Michael Jackson? Era un libro scientifico
Nei giorni passati si è assistito all’oramai abituale crocifissione di Michael Jackson da parte della stampa mondiale, anche italiana, in maniera ingiustificata e inappropriata. Il tutto si è svolto a seguito dell’intervista che Corey Feldman ha rilasciato a Martin Bashir.
L’attore, conosciuto per i suoi ruoli da adolescente negli anni 80 di film come "Stand By Me" e "The Goonies", ha infatti dichiarato di essere stato richiamato a testimoniare in tribunale per il processo contro Michael Jackson per reati di molestie su minore.
Feldman, che nello scandalo del 93 difese Jackson in maniera incondizionata, ha chiaramente spiegato ciò che la stampa nei giorni passati ha voluto sottolineare come un chiaro atto ad opera di un pedofilo.
“Jackson mi ha mostrato foto di nudo” si è letto a titoli cubitali. Ma pochi hanno riportato l’intero stralcio dell’intervista
“Vidi un libro appoggiato su un tavolino con foto di nudo maschile e femminile. "Il libro trattava delle malattie veneree e dei genitali. Si sedette con me e mi spiegò che cosa significassero."
Feldman ha detto poi che Jackson non lo ha mai toccato in modo improprio e non ha mai visto il cantante comportarsi in modo inappropriato con nessun altro. In passato ha sempre difeso jackson, anche in un interrogatorio che la polizia gli fece nel corso delle indagini per le accuse del 1993. [...] "feci quello che sapevo essere giusto e da amico lo difesi in ogni circostanza, sia pubblicamente che in privato di fronte alla polizia."
Letta sotto questa ottica un eventuale testimonianza di Feldman al processo potrebbe essere tutt’altro che un duro colpo per Jackson. Come sottolinea, infatti, il manager dell’attore: "Credo stiano citando qualsiasi persona loro credano o sperano abbia qualcosa da dire in proposito."
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
14 Febbraio
Una parata di VIP, amici di Michael Jackson, pronti a difenderlo in tribunale
Si è tenuta ieri, lunedì 14 Febbraio 2005, la terza udienza necessaria a scegliere la giuria per il processo che riguarda Michael Jackson. Circa un centinaio, dei 242 fino ad ora presenti nella lista dei possibili giurati, sono entrati in aula per rispondere alle domande del giudice Melville e degli avvocati accusatori e difensori. Dalle risposte dei canditti in molti si chiedono se Jackson potrà mai evere un processo ecquo e non compromesso. La maggior parte degli interrogati, infatti, ha ammesso di conoscere molti o alcuni dei dettagli del caso, saputi tramite stampa o televisione, cosa che comprometterebbe la loro capacità di emettere un giudizio non influenzato da gossip scandalistici.
Vestito di con un completo nero, camicia rosso porpora e striscia color oro al braccio destro, Michael Jackson è stato accolto all’esterno dal tribunale da un gruppo di sostenitori, con slogan e striscioni di supporto (uno dei quali augurava a Jackson un buon San Valentino). I fan, forse un po’ meno numerosi delle altre occasioni, hanno preparato anche un regalo per il cantante, un enorme orsacchiotto firmato da tutti i presenti.
Chiare le intenzioni del giudice Melville “Io non sono stato comprato o pagato per”, ha precisato il Giudice, "Considerate questa una intervista per un desidero in giuria gente che mantenga un atteggiamento aperto, senza pregiudizi, sulla decisione finale, così come sto facendo io".
All’uscita, l’avvocato di Michael Jackson, Thomas Mesereau, ha parlato con i giornalisti della lista dei testimoni che la difesa chiamerà a testimoniare. Una lunghissima lista, si parla di oltre 370 persone pronte a testimoniare a difesa del cantante.
La lista, come forse sperano i media americani, pronti a trasformare questo processo in un reality show, sono presenti tantissimi vip. Sono molti, infatti, gli amici di Jackson, pronti a salire sul banco del testimoni per dire la loro sulle accuse di molestie a minore. Nella lista figurano l’amica di lunga data Liz Tylor, il produttore nero Quincy Jones, il cantante Stevie Wonder, il numero uno dei mezzi busti della CNN Larry King, un’altra grande amica, la cantante Diana Ross, Barry Gibb dei BeeGees, l’illusionista David Braine, e i due fratelli Nick Carter dei Backstreet Boys e il più giovane Aaron, entrambi ospiti a Neverland in più occasioni. Molti ed altri di questi VIP, infatti, hanno avuto nei mesi precedenti le accuse incontri con la famiglia che ora accusa Jackson. Nella lista è presente anche il cestista Kobe Bryant, anch’esso al centro di una denuncia per reati sessuali. Forse l’intendo della difesa è dimostrare quanto sia facile per una star essere colpita da male intenzionati avidi di soldi? O forse si vuole dimostrare come la madre del minore era in cerca di soldi e notorietà, sempre alla ricerca di nuove amicizie tra i vip californiani?
Tra i testimoni chiamati, dalla difesa, a testimoniare, vi è anche il procuratore distrettuale Thomas Sneddon, che lavora a questo caso e Mark Geragos, l’avvocato che per primo assunse la difesa del cantante ma che in seguito fu esonerato per sospetta collusione con l’accusa.. Sembrerebbe, infatti, che si voglia dimostrare come ci sia un accanimento personale di Sneddon nei confronti di Jackson e come questo caso sia solo una montatura per cercare di abbattere una delle star più grandi del pianeta, di colore, quindi troppo scomoda nella contea di Santa Maria, che il procuratore riterrebbe “propria”.
Fonte: CNN / FoxNews / Reuters
Una parata di VIP, amici di Michael Jackson, pronti a difenderlo in tribunale
Si è tenuta ieri, lunedì 14 Febbraio 2005, la terza udienza necessaria a scegliere la giuria per il processo che riguarda Michael Jackson. Circa un centinaio, dei 242 fino ad ora presenti nella lista dei possibili giurati, sono entrati in aula per rispondere alle domande del giudice Melville e degli avvocati accusatori e difensori. Dalle risposte dei canditti in molti si chiedono se Jackson potrà mai evere un processo ecquo e non compromesso. La maggior parte degli interrogati, infatti, ha ammesso di conoscere molti o alcuni dei dettagli del caso, saputi tramite stampa o televisione, cosa che comprometterebbe la loro capacità di emettere un giudizio non influenzato da gossip scandalistici.
Vestito di con un completo nero, camicia rosso porpora e striscia color oro al braccio destro, Michael Jackson è stato accolto all’esterno dal tribunale da un gruppo di sostenitori, con slogan e striscioni di supporto (uno dei quali augurava a Jackson un buon San Valentino). I fan, forse un po’ meno numerosi delle altre occasioni, hanno preparato anche un regalo per il cantante, un enorme orsacchiotto firmato da tutti i presenti.
Chiare le intenzioni del giudice Melville “Io non sono stato comprato o pagato per”, ha precisato il Giudice, "Considerate questa una intervista per un desidero in giuria gente che mantenga un atteggiamento aperto, senza pregiudizi, sulla decisione finale, così come sto facendo io".
All’uscita, l’avvocato di Michael Jackson, Thomas Mesereau, ha parlato con i giornalisti della lista dei testimoni che la difesa chiamerà a testimoniare. Una lunghissima lista, si parla di oltre 370 persone pronte a testimoniare a difesa del cantante.
La lista, come forse sperano i media americani, pronti a trasformare questo processo in un reality show, sono presenti tantissimi vip. Sono molti, infatti, gli amici di Jackson, pronti a salire sul banco del testimoni per dire la loro sulle accuse di molestie a minore. Nella lista figurano l’amica di lunga data Liz Tylor, il produttore nero Quincy Jones, il cantante Stevie Wonder, il numero uno dei mezzi busti della CNN Larry King, un’altra grande amica, la cantante Diana Ross, Barry Gibb dei BeeGees, l’illusionista David Braine, e i due fratelli Nick Carter dei Backstreet Boys e il più giovane Aaron, entrambi ospiti a Neverland in più occasioni. Molti ed altri di questi VIP, infatti, hanno avuto nei mesi precedenti le accuse incontri con la famiglia che ora accusa Jackson. Nella lista è presente anche il cestista Kobe Bryant, anch’esso al centro di una denuncia per reati sessuali. Forse l’intendo della difesa è dimostrare quanto sia facile per una star essere colpita da male intenzionati avidi di soldi? O forse si vuole dimostrare come la madre del minore era in cerca di soldi e notorietà, sempre alla ricerca di nuove amicizie tra i vip californiani?
Tra i testimoni chiamati, dalla difesa, a testimoniare, vi è anche il procuratore distrettuale Thomas Sneddon, che lavora a questo caso e Mark Geragos, l’avvocato che per primo assunse la difesa del cantante ma che in seguito fu esonerato per sospetta collusione con l’accusa.. Sembrerebbe, infatti, che si voglia dimostrare come ci sia un accanimento personale di Sneddon nei confronti di Jackson e come questo caso sia solo una montatura per cercare di abbattere una delle star più grandi del pianeta, di colore, quindi troppo scomoda nella contea di Santa Maria, che il procuratore riterrebbe “propria”.
Fonte: CNN / FoxNews / Reuters
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
14 Febbraio
Michael Jackson ricoverato in ospedale per una grave forma influenzale
Michael Jackson è stato da poche ore ammesso alla clinica Marian Medical Center, a quanto pare per complicazioni avvenute a seguito di una grave forma influenzata, peggiorata da condizioni di stress e pressione psicologica e fisica a seguito della tensione al quale il cantante è sottoposto a casua del processo che lo vede come imputato. Le sue condizioni non sembrano essere gravi. Il giudice Melville ha annunciato che la corte si aggiornerà martedì prossimo.
Grande apprensione tra i fan, i quali si sono subito preoccupati delle condizioni di Michael Jackson, soprattutto a casua del solito esagerare le notizie dei media, in particolare italiani. Un TG infatti non si è preoccupato molto nel verificare le proprie fonti e dava Jackson in condizioni gravi.
Fortunatamente è appena apparso un comunicato sul sito ufficiale di Jackson, MJJSource
A seguito di un grave episodio influenzale, Michael Jackson è stato ricoverato presso l'ospedale di Santa Maria.
Il giudice Melville da appena annunciato che la corte si aggiornerà il prossimo martedì, quando riprenderà la selezione della giuria. Maggiori dettagli saranno qui riportati
Michael Jackson Taken to Hospital, Court Delayed
Created: Tuesday, 15 February 2005
Due to a very serious case of the flu, Michael Jackson has been taken to the hospital in Santa Maria.
Judge Melville has just announced that court will adjourn until next Tuesday, when jury selection will resume. More details will be released here.
Fonte: mjjsource / FoxNews / MJFanSquare
Michael Jackson ricoverato in ospedale per una grave forma influenzale
Michael Jackson è stato da poche ore ammesso alla clinica Marian Medical Center, a quanto pare per complicazioni avvenute a seguito di una grave forma influenzata, peggiorata da condizioni di stress e pressione psicologica e fisica a seguito della tensione al quale il cantante è sottoposto a casua del processo che lo vede come imputato. Le sue condizioni non sembrano essere gravi. Il giudice Melville ha annunciato che la corte si aggiornerà martedì prossimo.
Grande apprensione tra i fan, i quali si sono subito preoccupati delle condizioni di Michael Jackson, soprattutto a casua del solito esagerare le notizie dei media, in particolare italiani. Un TG infatti non si è preoccupato molto nel verificare le proprie fonti e dava Jackson in condizioni gravi.
Fortunatamente è appena apparso un comunicato sul sito ufficiale di Jackson, MJJSource
A seguito di un grave episodio influenzale, Michael Jackson è stato ricoverato presso l'ospedale di Santa Maria.
Il giudice Melville da appena annunciato che la corte si aggiornerà il prossimo martedì, quando riprenderà la selezione della giuria. Maggiori dettagli saranno qui riportati
Michael Jackson Taken to Hospital, Court Delayed
Created: Tuesday, 15 February 2005
Due to a very serious case of the flu, Michael Jackson has been taken to the hospital in Santa Maria.
Judge Melville has just announced that court will adjourn until next Tuesday, when jury selection will resume. More details will be released here.
Fonte: mjjsource / FoxNews / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
14 Febbraio
Michael Jackson migliora e lascia l'ospedale
Durante la serata di ieri, 16 Febbraio 2005, Michael Jackson, dopo che nel pomeriggio ha salutato i fan dalla finestra della sua camera di degenza, ha lasciato l'ospedale Marian Medical Center Santa Maria in Califorina. Secondo il bollettino medico rilasciato, Jackson continuerà ad essere sotto osservazione, ma versai in buone condizini di ripresa da questo violento attacco influenzale, che lo ha costretto a farsi ricoverare in ospedale facendo rinviare il processo di una settimana, che riprenderà, sempre con la scelta dei giurati, Martedì 22 Febbraio.
Fonte: mjjsource
Michael Jackson migliora e lascia l'ospedale
Durante la serata di ieri, 16 Febbraio 2005, Michael Jackson, dopo che nel pomeriggio ha salutato i fan dalla finestra della sua camera di degenza, ha lasciato l'ospedale Marian Medical Center Santa Maria in Califorina. Secondo il bollettino medico rilasciato, Jackson continuerà ad essere sotto osservazione, ma versai in buone condizini di ripresa da questo violento attacco influenzale, che lo ha costretto a farsi ricoverare in ospedale facendo rinviare il processo di una settimana, che riprenderà, sempre con la scelta dei giurati, Martedì 22 Febbraio.
Fonte: mjjsource
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
22 Febbraio
Ripresa la selezione dei giurati nel processo contro Michael Jackson
È ripreso da ieri il processo contro Michael Jackson, rimandato di una settimana a causa di un malore del cantante, costretto ad un letto di ospedale. Con l’udienza di ieri è ripresa quindi la selezioni dei giurati, che è continuata con un udienza oggi, presso il tribunale di Santa Maria.
Michael si è presentato in aula in un completo nero, elegante, accompagnato dalle sue guardie del corpo e accolto, come sempre, da molti fans assiepati all'esterno del tribunale.
In queste due giornate i possibili giurati sono scesi da 241 a 221, dopo che la difesa ha scartato 6 giurati e l’accusa 5. Infatti sia accusa che difesa possono scartare, senza dichiararne il motivo, 10 candidati a testa, oltre un numero illimitato dietro presentazione di motivazioni che il giudice deve ritenere sufficienti.
Tra i candidati scartati dall’accusa vi è un uomo che si è dichiarato un ammiratore di Jackson e una donna che ha candidamente ammesso di aver più volte cantato canzoni di Michael e dei Jackson 5.
La difesa ha voluto invece scartare un uomo imparentato con il procuratore distrettuale e due donne, madri di bambini piccoli.
Il giudice ha inoltre fissato un limite massimo di 10 minuti, sia per difesa che accusa, per intervistare ogni candidato alla giuria.
Sono molti analisti del sistema giudiziario americano, secondo foxnews, che si stupiscono della bassa percentuale di candidati che chiedono al giudice di essere dimessi dall’incarico di potenziali giurati. Infatti la media dei cittadini che, con vari motivi, chiedono di essere esclusi da questo gravoso incarico, è molto alto. Ma non quando l’imputato si chiama Michael Jackson. Infatti, per ora, sono in percentuale molto pochi i candidati alla giuria che hanno chiesto di essere esclusi. Questo dimostra un elevato interesse nell’essere dei giurati per questo processo. Esperti del settore hanno dichiarato che questo non fa altro che accrescere il timore che Michael Jackson possa non avere un processo equo, ma corrotto dalle fughe di notizie dell’accusa, dalla stampa, o semplicemente da un elevato interesse dei giurati di apparire sui giornali di tutto il mondo.
Inoltre il giudice ha ieri riportato che sono stati aggiunti altri nomi alla lista delle star che scenderanno in campo per difendere Michael Jackson, tra gli altri Eddie Murphy, Macaulay Culkin e Smokey Robinson, facendo salire a oltre 300 il numero dei testimoni chiamati in causa dalla difesa del cantante.
Fonte: FoxNews
Ripresa la selezione dei giurati nel processo contro Michael Jackson
È ripreso da ieri il processo contro Michael Jackson, rimandato di una settimana a causa di un malore del cantante, costretto ad un letto di ospedale. Con l’udienza di ieri è ripresa quindi la selezioni dei giurati, che è continuata con un udienza oggi, presso il tribunale di Santa Maria.
Michael si è presentato in aula in un completo nero, elegante, accompagnato dalle sue guardie del corpo e accolto, come sempre, da molti fans assiepati all'esterno del tribunale.
In queste due giornate i possibili giurati sono scesi da 241 a 221, dopo che la difesa ha scartato 6 giurati e l’accusa 5. Infatti sia accusa che difesa possono scartare, senza dichiararne il motivo, 10 candidati a testa, oltre un numero illimitato dietro presentazione di motivazioni che il giudice deve ritenere sufficienti.
Tra i candidati scartati dall’accusa vi è un uomo che si è dichiarato un ammiratore di Jackson e una donna che ha candidamente ammesso di aver più volte cantato canzoni di Michael e dei Jackson 5.
La difesa ha voluto invece scartare un uomo imparentato con il procuratore distrettuale e due donne, madri di bambini piccoli.
Il giudice ha inoltre fissato un limite massimo di 10 minuti, sia per difesa che accusa, per intervistare ogni candidato alla giuria.
Sono molti analisti del sistema giudiziario americano, secondo foxnews, che si stupiscono della bassa percentuale di candidati che chiedono al giudice di essere dimessi dall’incarico di potenziali giurati. Infatti la media dei cittadini che, con vari motivi, chiedono di essere esclusi da questo gravoso incarico, è molto alto. Ma non quando l’imputato si chiama Michael Jackson. Infatti, per ora, sono in percentuale molto pochi i candidati alla giuria che hanno chiesto di essere esclusi. Questo dimostra un elevato interesse nell’essere dei giurati per questo processo. Esperti del settore hanno dichiarato che questo non fa altro che accrescere il timore che Michael Jackson possa non avere un processo equo, ma corrotto dalle fughe di notizie dell’accusa, dalla stampa, o semplicemente da un elevato interesse dei giurati di apparire sui giornali di tutto il mondo.
Inoltre il giudice ha ieri riportato che sono stati aggiunti altri nomi alla lista delle star che scenderanno in campo per difendere Michael Jackson, tra gli altri Eddie Murphy, Macaulay Culkin e Smokey Robinson, facendo salire a oltre 300 il numero dei testimoni chiamati in causa dalla difesa del cantante.
Fonte: FoxNews
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
23 Febbraio
Scelti i 12 giurati che giudicheranno Michael Jackson in tribunale.
Si è svolta molto più velocemente del solito la scelta della giuria popola nel processo contro Michael Jackson.
Nonostante i vari rinvii delle settimane scorse sono bastate 4 udienze per trovare i 12 giurati, da una selezione di oltre 800. Ora rimangono da scegliere gli 8 giurati di riserva.
Si è appreso che la lista dei 12 giurati è composta da 4 uomini e 8 donne con un età che varia dai 20 ai 79 anni. Sette di loro sono di razza bianca, quattro sono ispanici e uno di razza asiatica.
Nessuno degli scelti è di razza afro-americana, cosa caldeggiata dalla difesa. Sembrerebbe che uno dei potenziali giurati abbia sottolineato la cosa in aula, fatto che gli ha garantito il depennamento dalla lista dei possibili giurati da parte del procuratore distrettuale.
Tra i giurati scelti, una delle donne ha dichiarato di essere nonna di un ragazzo accusato di molestie sessuali; un’altra ha invece sottolineato il fatto di essere parente di uno dei piloti del “Volo 93”, uno degli aerei schiantatosi contro il WTC l’11 settembre 2001; un ragazzo, ventenne, ha dichiarato di adorare la serie “The Simpson”; un uomo è invece appassionato di musica Country e di arte Western.
Si è poi appreso che, durante l’interrogatorio, l’avvocato di Michael Jackson ha insistito sui gusti artistici dei candidati, sui sentimenti riguardo una superstar come Jackson e sul fatto di credere che un ragazzo possa essere convinto a mentire.
L’accusa invece ha principalmente chiesto ai candidati se erano o meno sostenitori di Michael Jackson e se hanno guardato in televisione programmi riguardanti il processo contro la superstar, con particolare riferimento alla recente intervista rilasciata a Gerlando Rivera, in cui Jackson dichiarava che le accuse a lui rivolte erano assolutamente false.
Fonte: mjjsource
Scelti i 12 giurati che giudicheranno Michael Jackson in tribunale.
Si è svolta molto più velocemente del solito la scelta della giuria popola nel processo contro Michael Jackson.
Nonostante i vari rinvii delle settimane scorse sono bastate 4 udienze per trovare i 12 giurati, da una selezione di oltre 800. Ora rimangono da scegliere gli 8 giurati di riserva.
Si è appreso che la lista dei 12 giurati è composta da 4 uomini e 8 donne con un età che varia dai 20 ai 79 anni. Sette di loro sono di razza bianca, quattro sono ispanici e uno di razza asiatica.
Nessuno degli scelti è di razza afro-americana, cosa caldeggiata dalla difesa. Sembrerebbe che uno dei potenziali giurati abbia sottolineato la cosa in aula, fatto che gli ha garantito il depennamento dalla lista dei possibili giurati da parte del procuratore distrettuale.
Tra i giurati scelti, una delle donne ha dichiarato di essere nonna di un ragazzo accusato di molestie sessuali; un’altra ha invece sottolineato il fatto di essere parente di uno dei piloti del “Volo 93”, uno degli aerei schiantatosi contro il WTC l’11 settembre 2001; un ragazzo, ventenne, ha dichiarato di adorare la serie “The Simpson”; un uomo è invece appassionato di musica Country e di arte Western.
Si è poi appreso che, durante l’interrogatorio, l’avvocato di Michael Jackson ha insistito sui gusti artistici dei candidati, sui sentimenti riguardo una superstar come Jackson e sul fatto di credere che un ragazzo possa essere convinto a mentire.
L’accusa invece ha principalmente chiesto ai candidati se erano o meno sostenitori di Michael Jackson e se hanno guardato in televisione programmi riguardanti il processo contro la superstar, con particolare riferimento alla recente intervista rilasciata a Gerlando Rivera, in cui Jackson dichiarava che le accuse a lui rivolte erano assolutamente false.
Fonte: mjjsource
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
1 Marzo
Entra nel vivo il processo contro Michael Jackson
Con l’udienza che si è tenuta oggi nel tribunale di Santa Maria, California, è entrato nel vivo il processo contro Michael Jackson.
Il cantante si è presentato in largo anticipo, alle ore 08 locali, 17 ore italiane, in completo elegante nero, accompagnato dalla madre Cathrine e dal fratello Jermaine.
Si è poi tenuto il cosiddetto ”Opening Statement”, in cui sia l’accusa che la difesa hanno letto le proprie dichiarazioni iniziali.
L’accusa, rappresentata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon (aka D.S.), è partita ricordando le frasi che Jackson pronunciò durante la famosa trasmissione “Living With Michael Jackson” trasmessa in tutto il mondo in primavera 2003, nella quale compare anche l’attuale accusatore. Ha poi continuato spiegando i motivi per i quali si è raggiunti a formulare i 10 capi d’imputazioni contro Michael Jackson: 5 riguardano comportamenti lascivi nei confronti di minore, di cui uno tentato; 4 riguardano somministrazione di bevanda alcolica a minore, e una invece fa riferimento ad un tentativo di estorsione.
Sneddon scende nel dettaglio di come Jackson e il minore si sono incontrati nel 2000 e di come la loro relazione si è fatta via via più intensa. Accusa Jackson di aver mostrato al minore in questione materiale pornografico, con la presenza di un suo dipendente ventunenne e, per assurdo, del suo figlio maggiore, che all’epoca dei presunti fatti avrebbe avuto 6 anni. Inoltre il cantante viene accusato di aver estorto con la forza, e con “inverosimili” minacce di morte nei confronti della madre, dichiarazioni di “buona condotta” da parte di tutta la famiglia del minore che ora lo accusa.
Il procuratore distrettuale ha voluto poi mostrare Jackson come un star disperata sull’orlo di un fallimento finanziario (anche se non è chiaro cosa possa c’entrare un eventuale e, inverosimile, crollo finanziario con delle ipotetiche molestie sessuali a minore), ma con un opposizione dell’avvocato difensore Thomas Meserau, accolta dal giudice, Sneddon ha dovuto demordere.
La difesa ha smentito ogni accusa e ha dipinto la madre del minore come una donna in cerca di soldi e fama, con un passato losco, che comprende altre denunce per abusi sessuali nei confronti dei figli, atte solo alla raccolta di soldi. Jackson sarebbe quindi vittima di un tentativo di strumentalizzazione ed estorsione.
Spunta inoltre un nuovo testimone, che sembra essere stato ascoltato prima delle dichiarazioni dei due avvocati. Si tratterebbe di una donna, paralegale della madre del minore, in una causa civile intentata dalla donna nei confronti di un supermarket e di una guardia giurata, accusata di rapimento e molestie sessuali. La testimonianza di questa donna, il cui nome è tenuto nascosto, servirebbe a dimostrare come la donna abbia mentito sotto giuramento e avrebbe istruito i propri figli a fare altrettanto, con il solo scopo di vincere la causa civile che ha fruttato alla famiglia dell’accusatore 150 mila dollari. Un duro colpo all’immagine e alla credibilità della famiglia che tenta ora di incastrare Michael Jackson.
Nel frattempo sempre più personaggi noti si aggiungo alla schiera di quelli che vogliono difendere Jackson, si è arrivati ad oltre 300. Tra le ultime dichiarazioni quelle del reverendo Jackson (nessuna parentela con Michael), noto e influente personaggio in America, da sempre impegnato nella difesa dei diritti degli afroamericani, che ha espresso rammarico per la scelta della giuria, nella quale non vi è nessun rappresentante degli afroamericani: “Riterreste possibile un processo nel quale un uomo bianco viene accusato di aver molestato un bambino di colore, e nella giuria non ci fosse nemmeno un bianco? Sicuramente si tratterebbe di un processo non equilibrato, come questo che coinvolge Michael Jackson”.
Fonte: FoxNews / CNN / MJFanSquare
Entra nel vivo il processo contro Michael Jackson
Con l’udienza che si è tenuta oggi nel tribunale di Santa Maria, California, è entrato nel vivo il processo contro Michael Jackson.
Il cantante si è presentato in largo anticipo, alle ore 08 locali, 17 ore italiane, in completo elegante nero, accompagnato dalla madre Cathrine e dal fratello Jermaine.
Si è poi tenuto il cosiddetto ”Opening Statement”, in cui sia l’accusa che la difesa hanno letto le proprie dichiarazioni iniziali.
L’accusa, rappresentata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon (aka D.S.), è partita ricordando le frasi che Jackson pronunciò durante la famosa trasmissione “Living With Michael Jackson” trasmessa in tutto il mondo in primavera 2003, nella quale compare anche l’attuale accusatore. Ha poi continuato spiegando i motivi per i quali si è raggiunti a formulare i 10 capi d’imputazioni contro Michael Jackson: 5 riguardano comportamenti lascivi nei confronti di minore, di cui uno tentato; 4 riguardano somministrazione di bevanda alcolica a minore, e una invece fa riferimento ad un tentativo di estorsione.
Sneddon scende nel dettaglio di come Jackson e il minore si sono incontrati nel 2000 e di come la loro relazione si è fatta via via più intensa. Accusa Jackson di aver mostrato al minore in questione materiale pornografico, con la presenza di un suo dipendente ventunenne e, per assurdo, del suo figlio maggiore, che all’epoca dei presunti fatti avrebbe avuto 6 anni. Inoltre il cantante viene accusato di aver estorto con la forza, e con “inverosimili” minacce di morte nei confronti della madre, dichiarazioni di “buona condotta” da parte di tutta la famiglia del minore che ora lo accusa.
Il procuratore distrettuale ha voluto poi mostrare Jackson come un star disperata sull’orlo di un fallimento finanziario (anche se non è chiaro cosa possa c’entrare un eventuale e, inverosimile, crollo finanziario con delle ipotetiche molestie sessuali a minore), ma con un opposizione dell’avvocato difensore Thomas Meserau, accolta dal giudice, Sneddon ha dovuto demordere.
La difesa ha smentito ogni accusa e ha dipinto la madre del minore come una donna in cerca di soldi e fama, con un passato losco, che comprende altre denunce per abusi sessuali nei confronti dei figli, atte solo alla raccolta di soldi. Jackson sarebbe quindi vittima di un tentativo di strumentalizzazione ed estorsione.
Spunta inoltre un nuovo testimone, che sembra essere stato ascoltato prima delle dichiarazioni dei due avvocati. Si tratterebbe di una donna, paralegale della madre del minore, in una causa civile intentata dalla donna nei confronti di un supermarket e di una guardia giurata, accusata di rapimento e molestie sessuali. La testimonianza di questa donna, il cui nome è tenuto nascosto, servirebbe a dimostrare come la donna abbia mentito sotto giuramento e avrebbe istruito i propri figli a fare altrettanto, con il solo scopo di vincere la causa civile che ha fruttato alla famiglia dell’accusatore 150 mila dollari. Un duro colpo all’immagine e alla credibilità della famiglia che tenta ora di incastrare Michael Jackson.
Nel frattempo sempre più personaggi noti si aggiungo alla schiera di quelli che vogliono difendere Jackson, si è arrivati ad oltre 300. Tra le ultime dichiarazioni quelle del reverendo Jackson (nessuna parentela con Michael), noto e influente personaggio in America, da sempre impegnato nella difesa dei diritti degli afroamericani, che ha espresso rammarico per la scelta della giuria, nella quale non vi è nessun rappresentante degli afroamericani: “Riterreste possibile un processo nel quale un uomo bianco viene accusato di aver molestato un bambino di colore, e nella giuria non ci fosse nemmeno un bianco? Sicuramente si tratterebbe di un processo non equilibrato, come questo che coinvolge Michael Jackson”.
Fonte: FoxNews / CNN / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
2 Marzo
Ascoltati i primi testimoni nel processo contro Michael Jackson: l'accusa si dimostra debole.
Nelle udienze di ieri e oggi sono stati ascoltati i primi testimoni nel processo che sta tenendo nel tribunale di Santa Maria, California, nei confronti di Michael Jackson.
Ieri è stato il turno del giornalista britannico Martin Bashir, che in precedenza aveva annunciato di non volersi presentare in tribunale, tutelato dalle leggi californiane che indicano che un giornalista non può essere obbligato a testimoniare riguardo il proprio operato.
Il giudice Melville, durante le udienze preliminari, aveva però concesso all’accusa di presentare ai giurati il documentario “Living With Michael Jackson” girato da Bashir nel 2002 – 2003 e trasmesso in tutto il mondo nella primavera del 2003. In particolare il documentario “scandalo” venne trasmesso il 3 Febbraio 2003 in Inghilterra e tre giorni più tardi in U.S.A.
Le date sono importanti, singolarmente sia per l’accusa che per la difesa, in quanto i presunti reati prescritti a Michael Jackson si sarebbero svolti nel periodo immediatamente successivo alla trasmissione di questa intervista.
Martin Bashir si è presentato in tribunale ma si è rifiutato di rispondere alla maggior parte delle domande fatte dall’avvocato difensore di Jackson, in particolare riguardo a quante ore di registrazione vennero effettuate per il documentario, richiamando il primo emendamento, che tutela i giornalisti, sentenziando che non possono essere obbligati a testimoniare riguardo materiale non pubblicato.
La giuria ha visionato l’intero documentario, quasi 90 minuti di immagini, con interesse. Molti hanno riso durante le scene più simpatiche, altri si sono commossi durante la descrizione di Jackson del rapporto, turbolento e violento, con il padre e descrivendo la difficile infanzia passata.
Portando in aula “Living With Michael Jackson” l’accusa vorrebbe partire proprio da questo documentario, citato come “una bomba distruttiva per Jackson”, per ricostruire i fatti accaduti nelle settimane successive, indicando che proprio a seguito di un tentativo di rivalsa di Jackson, si siano svolti gli illeciti.
Stamane è stata chiamato sul banco dei testimoni Ann Marie Kite, altrimenti conosciuta come Ann Gabriel, la quale ha dichiarato di aver lavorato come PR di Jackson nella primavera del 2003, in contingenza con la trasmissione del documentario. In particolare la Kite avrebbe dichiarato che nel periodo subito successivo al documentario lei venne assunta per “Damage Control”, cioè per limitare i danni che tale intervistaavrebbe potuto nascere per la carriera di Jackson. Ha poi continuato dichiarando che rimase stupita quando il 13 Febbraio alcuni dipendenti di Jackson l’informano che la famigliaArvizio (gli accusatori) vennero allontanati durante la notte, di tutta fretta. Kite ha dichiarato che Marc Schaffel, allora dipendente del cantante, le aveva comunicato che la famiglia era stata allontanata da Neverland durante la notte, ma che oramai “il problema della madre era stato domato”. Ha poi continuato dicendo di essere stata licenziata dopo che chiese ad un avvocato di Michael Jackson ulteriori informazioni sull’allontanamento della famiglia. Secondo la Kite, l’avvocato David LeGrand avrebbe liquidato l’argomento affermando che “La madre non sarà più un problema, abbiamo un nastro in cui dimostra di essere una donna da quattro soldi”
Thomas Sneddon, il procuratore, vorrebbe dimostrare che con queste affermazioni si evincerebbe come Jackson e il suo team hanno cercato di insabbiare le molestie al minore, ma per la difesa non è altro che il tentativo di allontare dalla superstar una famiglia che stava diventando un problema,per le troppe richieste di regali, di assistenza economica, e che iniziavano ad esser ospiti scomodi a Neverland. Mesereau ha infatti dichiarato che i ragazzini, accusatore e fratello, negli ultimi tempi avevano preso “troppa confidenza”, diventando “senza controllo”, imparando a memoria codici di sicurezza della tenuta di Neverland, compresi quelli per la camera personale di Jackson, e girovagando liberamente per tutta la casa e attinenze, anche quando Michael non era presente. Questi erano poi stati scoperti dopo essersi intrufolati abusivamente nella cantina dove venivano tenute bottiglie di vino per gli ospiti, in alcune occasioni anche la madre avrebbe partecipato a questi “saccheggi”. Gavin era stato poi trovato, in un giorno in cui Michael Jackson era trattenuto lontano da Neverland per questioni lavorative, nel parco divertimenti della tenuta che, sotto l’ipotetica custodia della mano, si comportavano in maniera incivile disturbando gli ospiti del Ranch e gli animali dello zoo.
Sono questi, e non altri, secondo la difesa i motivi fondamentali che spinsero Jackson ad allontanare la famiglia dalla propria abitazione e dalla propria vita, preoccupandosi però prima di aiutare un ultima volta queste persone, trovandogli a proprie spese un appartamento a Los Angeles.
Inoltre, durante il controinterrogatorio, la Kite è stata messa in imbarazzo da Mesereau, che ha potuto intaccare, non poco, la credibilità della stessa. La Kite ha dovuto ammettere la sua poca esperienza professionale in campo di pubbliche relazioni e di non aver mai conosciuto Jackson personalmente, ne di avergli mai parlato al telefono e di non essere nemmeno mai stata a Neverland. Come la Kite si sia potuta autodefinire una PR di Michael resta un mistero.
Questi primi tre giorni di udienze hanno quindi segnato molti punti in favore della difesa, e pochissimi, se non nessuno, in favore dell’accusa, che si sta dimostrando impreparata e senza alcuna prova valida della colpevolezza di Jackson.
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Ascoltati i primi testimoni nel processo contro Michael Jackson: l'accusa si dimostra debole.
Nelle udienze di ieri e oggi sono stati ascoltati i primi testimoni nel processo che sta tenendo nel tribunale di Santa Maria, California, nei confronti di Michael Jackson.
Ieri è stato il turno del giornalista britannico Martin Bashir, che in precedenza aveva annunciato di non volersi presentare in tribunale, tutelato dalle leggi californiane che indicano che un giornalista non può essere obbligato a testimoniare riguardo il proprio operato.
Il giudice Melville, durante le udienze preliminari, aveva però concesso all’accusa di presentare ai giurati il documentario “Living With Michael Jackson” girato da Bashir nel 2002 – 2003 e trasmesso in tutto il mondo nella primavera del 2003. In particolare il documentario “scandalo” venne trasmesso il 3 Febbraio 2003 in Inghilterra e tre giorni più tardi in U.S.A.
Le date sono importanti, singolarmente sia per l’accusa che per la difesa, in quanto i presunti reati prescritti a Michael Jackson si sarebbero svolti nel periodo immediatamente successivo alla trasmissione di questa intervista.
Martin Bashir si è presentato in tribunale ma si è rifiutato di rispondere alla maggior parte delle domande fatte dall’avvocato difensore di Jackson, in particolare riguardo a quante ore di registrazione vennero effettuate per il documentario, richiamando il primo emendamento, che tutela i giornalisti, sentenziando che non possono essere obbligati a testimoniare riguardo materiale non pubblicato.
La giuria ha visionato l’intero documentario, quasi 90 minuti di immagini, con interesse. Molti hanno riso durante le scene più simpatiche, altri si sono commossi durante la descrizione di Jackson del rapporto, turbolento e violento, con il padre e descrivendo la difficile infanzia passata.
Portando in aula “Living With Michael Jackson” l’accusa vorrebbe partire proprio da questo documentario, citato come “una bomba distruttiva per Jackson”, per ricostruire i fatti accaduti nelle settimane successive, indicando che proprio a seguito di un tentativo di rivalsa di Jackson, si siano svolti gli illeciti.
Stamane è stata chiamato sul banco dei testimoni Ann Marie Kite, altrimenti conosciuta come Ann Gabriel, la quale ha dichiarato di aver lavorato come PR di Jackson nella primavera del 2003, in contingenza con la trasmissione del documentario. In particolare la Kite avrebbe dichiarato che nel periodo subito successivo al documentario lei venne assunta per “Damage Control”, cioè per limitare i danni che tale intervistaavrebbe potuto nascere per la carriera di Jackson. Ha poi continuato dichiarando che rimase stupita quando il 13 Febbraio alcuni dipendenti di Jackson l’informano che la famigliaArvizio (gli accusatori) vennero allontanati durante la notte, di tutta fretta. Kite ha dichiarato che Marc Schaffel, allora dipendente del cantante, le aveva comunicato che la famiglia era stata allontanata da Neverland durante la notte, ma che oramai “il problema della madre era stato domato”. Ha poi continuato dicendo di essere stata licenziata dopo che chiese ad un avvocato di Michael Jackson ulteriori informazioni sull’allontanamento della famiglia. Secondo la Kite, l’avvocato David LeGrand avrebbe liquidato l’argomento affermando che “La madre non sarà più un problema, abbiamo un nastro in cui dimostra di essere una donna da quattro soldi”
Thomas Sneddon, il procuratore, vorrebbe dimostrare che con queste affermazioni si evincerebbe come Jackson e il suo team hanno cercato di insabbiare le molestie al minore, ma per la difesa non è altro che il tentativo di allontare dalla superstar una famiglia che stava diventando un problema,per le troppe richieste di regali, di assistenza economica, e che iniziavano ad esser ospiti scomodi a Neverland. Mesereau ha infatti dichiarato che i ragazzini, accusatore e fratello, negli ultimi tempi avevano preso “troppa confidenza”, diventando “senza controllo”, imparando a memoria codici di sicurezza della tenuta di Neverland, compresi quelli per la camera personale di Jackson, e girovagando liberamente per tutta la casa e attinenze, anche quando Michael non era presente. Questi erano poi stati scoperti dopo essersi intrufolati abusivamente nella cantina dove venivano tenute bottiglie di vino per gli ospiti, in alcune occasioni anche la madre avrebbe partecipato a questi “saccheggi”. Gavin era stato poi trovato, in un giorno in cui Michael Jackson era trattenuto lontano da Neverland per questioni lavorative, nel parco divertimenti della tenuta che, sotto l’ipotetica custodia della mano, si comportavano in maniera incivile disturbando gli ospiti del Ranch e gli animali dello zoo.
Sono questi, e non altri, secondo la difesa i motivi fondamentali che spinsero Jackson ad allontanare la famiglia dalla propria abitazione e dalla propria vita, preoccupandosi però prima di aiutare un ultima volta queste persone, trovandogli a proprie spese un appartamento a Los Angeles.
Inoltre, durante il controinterrogatorio, la Kite è stata messa in imbarazzo da Mesereau, che ha potuto intaccare, non poco, la credibilità della stessa. La Kite ha dovuto ammettere la sua poca esperienza professionale in campo di pubbliche relazioni e di non aver mai conosciuto Jackson personalmente, ne di avergli mai parlato al telefono e di non essere nemmeno mai stata a Neverland. Come la Kite si sia potuta autodefinire una PR di Michael resta un mistero.
Questi primi tre giorni di udienze hanno quindi segnato molti punti in favore della difesa, e pochissimi, se non nessuno, in favore dell’accusa, che si sta dimostrando impreparata e senza alcuna prova valida della colpevolezza di Jackson.
Fonte: FoxNews / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
4 Marzo
I legali di Michael Jackson si dichiarano "Felici" per come si è conclusa la prima settimana del pr
È terminata con l’udienza di ieri la settimana di interrogatori nel processo contro Michael Jackson. L’accusa, rappresentata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon (aka D.S.) ha portato sul banco del tribunale di Santa Maria, in California, 3 testimoni, la difesa uno. Ciononostante i legali di Jackson si dichiarano “felici” per come sia andata la prima settimana, probabilmente uno stato d’animo totalmente opposto a quello dell’accusa, che ha ricevuto colpi davvero duri riguardo la credibilità dei testimoni portati, di conseguenza le accuse perdono decisamente mordente.
Infatti anche il testimone portato in aula Venerdì, la sorella diciottenne del minore accusatore, non è riuscita a portare prove o dettagli che confermerebbero le accuse di molestie a minore, tanto meno quelle di estorsione e rapimento.
Giovedì è stato mostrato alla giuria un filmato riguardante la perquisizione nel ranch di Neverland, nei pressi di Los Alivos, di proprietà di Michael Jackson. L’intento dell’accusa era dimostrare come questo sia un luogo per l’adescamento di minori, con i suoi molteplici giochi di luci, fiori, statue di Peter Pan, giostre, uno zoo, un cinema e molto altro. È stata mostrata la camera personale di Jackson, e molti altri luoghi dove si sarebbero svolte le molestie. Ma nessuna prova concreta di comportamenti deviati, solo la casa di un uomo che nel proprio cuore vuole essere “Peter Pan” e questo, per ora, non è ancora un reato.
Nemmeno la sorella di Gavin Arvizio è riuscita a mettere in imbarazzo gli avvocati di Jackson. La ragazza, secondo l’accusa, avrebbe portato testimonianza dei comportamenti devianti del cantante, ma così non è stato, o non almeno come avrebbe voluto fare credere in precedenza D.S.
Sotto giuramento Davellin, questo il nome della ragazza, ha dichiarato che il comportamento del fratello era cambiato nel periodo successivo alla registrazione dello special “Living With Michael Jackson”, divenne più “loquace, su di giri, molto giocoso” e che più di una volta Jackson e suo fratello Gavin si chiudevano nella stanza di Jackson, chiudendo la porta alle loro spalle. Inoltre ha affermato come suo fratello, nel periodo successivo, diventò schivo nei suoi confronti, la evitava di continuo, senza più confidarsi con lei. La ragazza ha poi continuato dicendo che lo stesso Michael fece il possibile per impedire alla famiglia di guardare in diretta lo speciale, perché lo riteneva di cattivo gusto.
Davellin ha poi confermato che, almeno una volta, Gavin e Michael Jackson bevettero dalla stessa lattina di “Diet Coke”, ma non ha confermato che all’interno vi fosse del vino, come invece l’accusa ha riferito più volte.
Le sono state poi rivolte domande riguardo la ripresa in cui tutta la famiglia Arvizio parlava bene di Jackson, di come si comportava bene con gli stessi, delle cure amorevoli che prestava a tutti loro. La ragazza ha infatti dichiarato che questa intervista venne preparata dallo staff di Jackson e che tutti loro leggevano da uno foglio le dichiarazioni da fare. Durante l’interrogatorio, però, alla domanda “Ma quelle scritte sul foglio erano bugie? Le leggevi contro la tua volontà? Erano qualcosa distante dal vero comportamento di Jackson?”, “No, non tutte almeno”.
La ragazza non è riuscita nemmeno a portare prove del tentativo di rapimento che l’accusa vorrebbe invece addossare a Jackson, che avrebbe tento, contro la loro volontà, la famiglia Arvizio a Neverland. La ragazza infatti ha confermato che, sebbene la madre fosse a disagio per quella permanenza, nessuno li obbligava con la forza a trattenersi a Neverland, e che nessuno aveva esplicitamente detto che non potevano allontanarsi.
Riguardo le accuse di somministrazione di bevanda alcolica a minore la ragazza ha potuto confermare che in un occasione Jackson e altre persone, tra cui lei stessa e suo fratello Gavin, si trovavano nella cantina di Neverland e che Michael servì una bevanda in alcuni bicchieri che offrì ai presenti. Sia lei che Gavin bevettero e dal sapore le sembrava vino, ma non ha potuto confermarlo, poiché, come lei stessa ha citato “Non me ne intendo di vino o liquori, so solo che era un liquido chiaro, buono”.
Un enorme punto a favore per la difesa è stato messo a segno quando, durante il controinterrogatorio, la ragazza ha ammesso di aver mentito durante l interviste agli assistenti sociali e alla polizia, quando diede dettagli sulle presunte molestie.
Fonte: SkyNews / MJFanSquare
I legali di Michael Jackson si dichiarano "Felici" per come si è conclusa la prima settimana del pr
È terminata con l’udienza di ieri la settimana di interrogatori nel processo contro Michael Jackson. L’accusa, rappresentata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon (aka D.S.) ha portato sul banco del tribunale di Santa Maria, in California, 3 testimoni, la difesa uno. Ciononostante i legali di Jackson si dichiarano “felici” per come sia andata la prima settimana, probabilmente uno stato d’animo totalmente opposto a quello dell’accusa, che ha ricevuto colpi davvero duri riguardo la credibilità dei testimoni portati, di conseguenza le accuse perdono decisamente mordente.
Infatti anche il testimone portato in aula Venerdì, la sorella diciottenne del minore accusatore, non è riuscita a portare prove o dettagli che confermerebbero le accuse di molestie a minore, tanto meno quelle di estorsione e rapimento.
Giovedì è stato mostrato alla giuria un filmato riguardante la perquisizione nel ranch di Neverland, nei pressi di Los Alivos, di proprietà di Michael Jackson. L’intento dell’accusa era dimostrare come questo sia un luogo per l’adescamento di minori, con i suoi molteplici giochi di luci, fiori, statue di Peter Pan, giostre, uno zoo, un cinema e molto altro. È stata mostrata la camera personale di Jackson, e molti altri luoghi dove si sarebbero svolte le molestie. Ma nessuna prova concreta di comportamenti deviati, solo la casa di un uomo che nel proprio cuore vuole essere “Peter Pan” e questo, per ora, non è ancora un reato.
Nemmeno la sorella di Gavin Arvizio è riuscita a mettere in imbarazzo gli avvocati di Jackson. La ragazza, secondo l’accusa, avrebbe portato testimonianza dei comportamenti devianti del cantante, ma così non è stato, o non almeno come avrebbe voluto fare credere in precedenza D.S.
Sotto giuramento Davellin, questo il nome della ragazza, ha dichiarato che il comportamento del fratello era cambiato nel periodo successivo alla registrazione dello special “Living With Michael Jackson”, divenne più “loquace, su di giri, molto giocoso” e che più di una volta Jackson e suo fratello Gavin si chiudevano nella stanza di Jackson, chiudendo la porta alle loro spalle. Inoltre ha affermato come suo fratello, nel periodo successivo, diventò schivo nei suoi confronti, la evitava di continuo, senza più confidarsi con lei. La ragazza ha poi continuato dicendo che lo stesso Michael fece il possibile per impedire alla famiglia di guardare in diretta lo speciale, perché lo riteneva di cattivo gusto.
Davellin ha poi confermato che, almeno una volta, Gavin e Michael Jackson bevettero dalla stessa lattina di “Diet Coke”, ma non ha confermato che all’interno vi fosse del vino, come invece l’accusa ha riferito più volte.
Le sono state poi rivolte domande riguardo la ripresa in cui tutta la famiglia Arvizio parlava bene di Jackson, di come si comportava bene con gli stessi, delle cure amorevoli che prestava a tutti loro. La ragazza ha infatti dichiarato che questa intervista venne preparata dallo staff di Jackson e che tutti loro leggevano da uno foglio le dichiarazioni da fare. Durante l’interrogatorio, però, alla domanda “Ma quelle scritte sul foglio erano bugie? Le leggevi contro la tua volontà? Erano qualcosa distante dal vero comportamento di Jackson?”, “No, non tutte almeno”.
La ragazza non è riuscita nemmeno a portare prove del tentativo di rapimento che l’accusa vorrebbe invece addossare a Jackson, che avrebbe tento, contro la loro volontà, la famiglia Arvizio a Neverland. La ragazza infatti ha confermato che, sebbene la madre fosse a disagio per quella permanenza, nessuno li obbligava con la forza a trattenersi a Neverland, e che nessuno aveva esplicitamente detto che non potevano allontanarsi.
Riguardo le accuse di somministrazione di bevanda alcolica a minore la ragazza ha potuto confermare che in un occasione Jackson e altre persone, tra cui lei stessa e suo fratello Gavin, si trovavano nella cantina di Neverland e che Michael servì una bevanda in alcuni bicchieri che offrì ai presenti. Sia lei che Gavin bevettero e dal sapore le sembrava vino, ma non ha potuto confermarlo, poiché, come lei stessa ha citato “Non me ne intendo di vino o liquori, so solo che era un liquido chiaro, buono”.
Un enorme punto a favore per la difesa è stato messo a segno quando, durante il controinterrogatorio, la ragazza ha ammesso di aver mentito durante l interviste agli assistenti sociali e alla polizia, quando diede dettagli sulle presunte molestie.
Fonte: SkyNews / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
8 Marzo
È vero, ho mentito: parla il fratello dell’accusatore di Michael Jackson
Si è tenuto oggi il controinterrogatorio a Star Arvizio, questo il nome del fratello di Gavin, il minore che accusa Michael Jackson di comportamenti anomali nei suoi confronti.
Il processo si fa sempre più caldo, ieri si è tenuto l’interrogatorio di Star da parte dell’accusa, capitanata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon, conosciuto dai fan del re del pop come D.S. Oggi è stato invce il turno di Mesereau, avvocato difensore.
Il ragazzino avrebbe testimoniato fornendo descrizioni a dir poco imbarazzanti del comportamento di Jackson nei confronti di suo fratello Gavin. Si passa da aver visto Jackson servire del vino (che però viene descritto inspiegabilmente come “bevanda al gusto e odore di alcol puro, di spirito a 100 gradi) in una lattina di Coke a suo fratello, ad avergli persino leccato la testa, ad aver mostrato ai due ragazzi riviste per adulti, all'esersi mostrato nudo. Ma D.S. spinge il ragazzo ben oltre. Star ha infatti dichiarato di aver visto in due occasioni Jackson, disteso nel proprio letto accanto al fratello Gavin dormiente, masturbarsi.
Ma durante l’udienza di oggi, quelle che sembravano accuse pesanti e infamanti, sono diventate solo ombre di bugie, anche mal progettate.
Infatti il ragazzo ha riconosciuto una delle riviste per adulti portate in aula dal procuratore distrettuale, ma Mesereau, l’avvocato di Michael Jackson, ha fatto notare come questa rivista, indicata come quella mostrata dal suo assistito ai due minori, sia datata “Agosto 2003”, mentre la famiglia Arvizio ha smesso di frequentare Neverland nel Marzo del 2003. Ma le contraddizioni sulle date fornite del ragazzo non finiscono qui. Riguardo, infatti, l'episodio in cui l’accusa vuole fare credere che Jackson avrebbe presieduto una visita a siti pornografici, il ragazzo che ora lo accusa, indicò in sede preprocessuale, che questo particolare avvenimento avvenne la sera stessa in cui per la prima volta si recò nel ranch del cantante. Ora questa dichiarazione viene contraddetta dal fratello, che afferma che tutto ciò sia successivo alla prima visita.
Ma le incongruenze non finisco, la deposizione di questi giorni di Star Arvizio differisce in diversi punti sulle precedenti dichiarazioni, sia riguardo ciò che avrebbe fatto, nei particolari, Jackson a suo fratello nelle due occasioni in cui fu testimone di molestie, sia in altri particolari, come il vestiario dei due.
Inoltre il ragazzo non è riuscito a spiegare come sia possibile che Jackson non si sia accorto del suo arrivo, nelle due occasioni in cui lui lo avrebbe visto agire in maniera impropria. Infatti è risaputo che Neverland è disseminata da sistemi di sicurezza, comprese telecamere a circuito chiuso, e lo stesso ragazzo ha ammesso che se qualcuno tenta di entrare nella camera da letto in questione, si inserisce automaticamente un allarme che avvisa l’arrivo di un ospite. Sotto pressione il ragazzo ha infatti detto che l’allarme ha suonato entrambe le volte che lui entrò in camera, ma che nonostante ciò Michael avrebbe continuato a molestare il fratello. Di certo un comportamento poco credibile.
Ma Mesereau promette di demolire totalmente la testimonianza del ragazzo, dimostrando che dalla posizione in cui viene riferito avrebbe visto questi atti di molestie, cioè a metà delle scale che portano nella stanza di Jackson, non sia possibile vedere il letto del cantante, quindi non sia possibile vedere cosa due persone sdraiate stiano facendo.
Un grosso colpo alla credibilità di questo teste è già arrivata oggi. Infatti Star Arvizio ha ammesso di aver mentito, sotto giuramento, in un precedente processo per simili reati, nel quale, nel 2002, la madre tentò causa a una guardia giurata di un supermercato. A seguito di questa causa la madre intascò un assegno di oltre 150 mila dollari. Anche la sorella nei giorni passati ha ammesso di aver mentito. Ma non solo. La ragazza ha anche ammesso di aver mentito sia alla polizia, sia agli assistenti sociali quando interrogata, l’estate del 2003, riguardo i comportamenti di Jackson nei confronti di suo fratello. Ma anche la credibilità della madre è seriamente minata. Sua figlia l’ha infatti accusata di aver mentito in diverse occasioni, sotto giuramento, per poter ottenere risarcimenti in denaro. È infatti conosciuto il “vizietto” della donna di sporgere denuncia per molestie, anche con l’aiuto della famiglia, per ricavarne denaro.
È solo questo che ha in mano l’accusa? Testimonianze di personaggi poco credibili che hanno mentito in passato sotto giuramento? Una rivista per adulti fantasma? Incoerenze su incoerenze su incoerenze? Non un solo testimone che non si è contraddetto, non una sola accusa che non è stata poi totalmente demolita dalla difesa. Forse Jackson può ritenersi davvero tranquillo, la verità sembra sia destinata a venire a galla.
Fonte: Sky News / MJFanSquare
È vero, ho mentito: parla il fratello dell’accusatore di Michael Jackson
Si è tenuto oggi il controinterrogatorio a Star Arvizio, questo il nome del fratello di Gavin, il minore che accusa Michael Jackson di comportamenti anomali nei suoi confronti.
Il processo si fa sempre più caldo, ieri si è tenuto l’interrogatorio di Star da parte dell’accusa, capitanata dal procuratore distrettuale Thomas Sneddon, conosciuto dai fan del re del pop come D.S. Oggi è stato invce il turno di Mesereau, avvocato difensore.
Il ragazzino avrebbe testimoniato fornendo descrizioni a dir poco imbarazzanti del comportamento di Jackson nei confronti di suo fratello Gavin. Si passa da aver visto Jackson servire del vino (che però viene descritto inspiegabilmente come “bevanda al gusto e odore di alcol puro, di spirito a 100 gradi) in una lattina di Coke a suo fratello, ad avergli persino leccato la testa, ad aver mostrato ai due ragazzi riviste per adulti, all'esersi mostrato nudo. Ma D.S. spinge il ragazzo ben oltre. Star ha infatti dichiarato di aver visto in due occasioni Jackson, disteso nel proprio letto accanto al fratello Gavin dormiente, masturbarsi.
Ma durante l’udienza di oggi, quelle che sembravano accuse pesanti e infamanti, sono diventate solo ombre di bugie, anche mal progettate.
Infatti il ragazzo ha riconosciuto una delle riviste per adulti portate in aula dal procuratore distrettuale, ma Mesereau, l’avvocato di Michael Jackson, ha fatto notare come questa rivista, indicata come quella mostrata dal suo assistito ai due minori, sia datata “Agosto 2003”, mentre la famiglia Arvizio ha smesso di frequentare Neverland nel Marzo del 2003. Ma le contraddizioni sulle date fornite del ragazzo non finiscono qui. Riguardo, infatti, l'episodio in cui l’accusa vuole fare credere che Jackson avrebbe presieduto una visita a siti pornografici, il ragazzo che ora lo accusa, indicò in sede preprocessuale, che questo particolare avvenimento avvenne la sera stessa in cui per la prima volta si recò nel ranch del cantante. Ora questa dichiarazione viene contraddetta dal fratello, che afferma che tutto ciò sia successivo alla prima visita.
Ma le incongruenze non finisco, la deposizione di questi giorni di Star Arvizio differisce in diversi punti sulle precedenti dichiarazioni, sia riguardo ciò che avrebbe fatto, nei particolari, Jackson a suo fratello nelle due occasioni in cui fu testimone di molestie, sia in altri particolari, come il vestiario dei due.
Inoltre il ragazzo non è riuscito a spiegare come sia possibile che Jackson non si sia accorto del suo arrivo, nelle due occasioni in cui lui lo avrebbe visto agire in maniera impropria. Infatti è risaputo che Neverland è disseminata da sistemi di sicurezza, comprese telecamere a circuito chiuso, e lo stesso ragazzo ha ammesso che se qualcuno tenta di entrare nella camera da letto in questione, si inserisce automaticamente un allarme che avvisa l’arrivo di un ospite. Sotto pressione il ragazzo ha infatti detto che l’allarme ha suonato entrambe le volte che lui entrò in camera, ma che nonostante ciò Michael avrebbe continuato a molestare il fratello. Di certo un comportamento poco credibile.
Ma Mesereau promette di demolire totalmente la testimonianza del ragazzo, dimostrando che dalla posizione in cui viene riferito avrebbe visto questi atti di molestie, cioè a metà delle scale che portano nella stanza di Jackson, non sia possibile vedere il letto del cantante, quindi non sia possibile vedere cosa due persone sdraiate stiano facendo.
Un grosso colpo alla credibilità di questo teste è già arrivata oggi. Infatti Star Arvizio ha ammesso di aver mentito, sotto giuramento, in un precedente processo per simili reati, nel quale, nel 2002, la madre tentò causa a una guardia giurata di un supermercato. A seguito di questa causa la madre intascò un assegno di oltre 150 mila dollari. Anche la sorella nei giorni passati ha ammesso di aver mentito. Ma non solo. La ragazza ha anche ammesso di aver mentito sia alla polizia, sia agli assistenti sociali quando interrogata, l’estate del 2003, riguardo i comportamenti di Jackson nei confronti di suo fratello. Ma anche la credibilità della madre è seriamente minata. Sua figlia l’ha infatti accusata di aver mentito in diverse occasioni, sotto giuramento, per poter ottenere risarcimenti in denaro. È infatti conosciuto il “vizietto” della donna di sporgere denuncia per molestie, anche con l’aiuto della famiglia, per ricavarne denaro.
È solo questo che ha in mano l’accusa? Testimonianze di personaggi poco credibili che hanno mentito in passato sotto giuramento? Una rivista per adulti fantasma? Incoerenze su incoerenze su incoerenze? Non un solo testimone che non si è contraddetto, non una sola accusa che non è stata poi totalmente demolita dalla difesa. Forse Jackson può ritenersi davvero tranquillo, la verità sembra sia destinata a venire a galla.
Fonte: Sky News / MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
10 Marzo
Michael Jackson: faccia a faccia con il suo accusatore
Durante l’udienza che si è svolta ieri nel tribunale di Santa Maria, in California, si è tenuta la seconda parte del controinterrogatorio di Star Arvizio, il fratello dell’accusatore di Michael Jackson. Mesereau, l’avvocatoto difensore di Jackson, ha continuato oggi il suo tentativo, evidentemente riuscito, di annientare la credibilità del testimone.
Sono infatti emerse numerose ulteriori incongruenze nella testimonianza del ragazzo, che si vanno aggiungere a quelle già emerse Martedì, che vanno a sgretolare piano piano le accuse stesse che il ragazzo rivolge al cantante, quelle cioè di aver molestato il fratello.
Martedì infatti il ragazzo disse di aver visto Michael Jackson masturbare suo fratello, come disse mesi fa alla polizia, ieri invece ha dichiarato di essersi confuso e che Jackson stava masturbando se stesso e non il fratello: cosa decisamente diversa, soprattutto in termini legali. Ma non solo, il ragazzo ha detto più volte “non sono sicuro, non ricordo bene” su molti aspetti della vicenda, anche riguardo cose che dichiarò di ricordarsi lucidamente quando interrogato dalla polizia. Ma non è finita qui: quando Meserau ha chiesto il perché di queste continue incongruenze nel rapporto alla polizia e quello che dichiara ora sotto giuramento, e delle contraddizioni di questi giorni, il ragazzo ha iniziato ad essere nervoso, senza riuscire a dare una spiegazione razionale “Ero nervoso durante l’interrogatorio, non ero stato preciso”. L’avvocato ha quindi incalzato “Perciò, dato che eri nervoso, non hai riportato i fatti in maniera corretta, vero?”. Il ragazzo è stato costretto a rispondere che in effetti ha fatto un rapporto alla polizia, quello che ha fatto poi scaturire l’arresto di Jackson, errato e non corrispondente alla verità.
Ma le incongruenze nella testimonianza del ragazzo sono emerse anche per le accuse di “tentativo di sequestro” per il quale Michael Jackson, assieme ad alcuni dei suoi collaboratori, è indagato.
Infatti il ragazzo ha ammesso che la famiglia, durante la settimana nella quale l’accusa vuole far credere che Jackson li trattenesse contro la loro volontà, lasciò Neverland per ben due volte prima dell’abbandono definitivo. L’avvocato quindi, sarcasticamente ha chiesto al minore “Perciò quante volte la tua famiglia, tenuta sotto sequesto, è riuscita a scappare, per poi ritornare per poter così di nuovo scappare?”. “Non capisco la domanda” ha risposto il ragazzo” che successivamente ha dichiarato che, in effetti, non considera i primi due allontanamenti da Neverland come una fuga, ma solo la terza.
Star Arvizio ha poi contraddetto la testimonianza della sorella, ascoltata la settimana scorsa, riguardo le accuse di somministrazione di bevanda alcolica. La ragazza infatti dichiarò che Jackson offrì a lei e ai fratelli, nella sua cantina, un bicchiere di vino.
Ora invece il ragazzo afferma che la sorella ricevette dell’alcol da Jackson non in cantina, ma in cucina, e che non era vino, ma Vodka. Incongruenze davvero troppo evidenti.
Inoltre Mesereau ha fatto vedere a Star il magazine per adulti che due giorni prima, sotto giuramento, aveva dichiarato che Jackosn mostrò a lui e al fratello Gavin. Il ragazzo ha confermato che si trattava proprio della rivista citata. “E’ proprio questa, ne sei sicuro” chiede l’avvocato, e riceve risposta affermativa. Mesereau fa allora notare al ragazzo come sia impossibile che quella sia la rivista (portata in aula dal procuratore distrettuale e messa agli atti come la rivista che Jackson volel mostrare ai minori) sia quella che Jackson mostrò, se mai lo fece, ai due. Infatti la rivista è datata “Agosto 2003”, mentre la famiglia smise di frequentare casa Jackson già nel Marzo 2003. Il ragazzo, in evidente ragazzo, disse non intendeva che fosse proprio quella rivista, ma quel titolo di rivista, “Barely Legal”, che non si trattava di quell’edizione in particolare. Insomma, altre evidenti indecisioni, imprecisioni, e contraddizioni.
A quanto pare Michael Jackson sta subendo un processo per accuse pesanti e infamanti basate solo su false deposizioni alla polizia e assistenti sociali, dense di imprecisioni, contraddizioni e smentite.
Ma la sorpresa maggiore dell’udienza di ieri è stata l’inizio dell’interrogatorio, da parte di Thomas Sneddon, dell’accusatore di Michael Jackson, il quindicenne Gavin Arvizio.
Il ragazzo ha descritto le circostanze con cui conobbe il cantante dichiarando “Ritenevo fosse il migliore uomo sulla terra”.
Gavin ha poi riconfermato ciò che disse alla polizia e al grand Jury a marzo scorso, cioè che Jackson mostrò a lui e al fratello siti pornografici la sera stessa in cui arrivò per la prima volta a Neverland, anche se ciò va in netto contrasto con le dichiarazioni del fratello, che dichiara che nulla di anomale successe la prima sera.
Il ragazzo ha inoltre dichiarato che, quando registrò le dichiarazioni contenute in “Living With Michael Jackson” non sapeva in realtà di cosa si trattasse, ma che gli venne detto era un provino per la sua futura carriera cinematografica e che tutte le sue affermazioni erano consigliate da Jackson stesso. La difesa ha invece obiettato che le parole del ragazzo erano spontanee e se qualcuno consigliò al ragazzo di riferirsi come “Papino” parlando di Jackson, fu la madre, e non Michael.
Aspettiamo di vedere il controinterrogatorio, per sapere se Mesereau riuscirà a distruggere, come ha fatto fino ad ora, la credibilità e la testimonianza anche di questo testimone.
Fonte: FoxNews / MJFanSquare / CNN
Michael Jackson: faccia a faccia con il suo accusatore
Durante l’udienza che si è svolta ieri nel tribunale di Santa Maria, in California, si è tenuta la seconda parte del controinterrogatorio di Star Arvizio, il fratello dell’accusatore di Michael Jackson. Mesereau, l’avvocatoto difensore di Jackson, ha continuato oggi il suo tentativo, evidentemente riuscito, di annientare la credibilità del testimone.
Sono infatti emerse numerose ulteriori incongruenze nella testimonianza del ragazzo, che si vanno aggiungere a quelle già emerse Martedì, che vanno a sgretolare piano piano le accuse stesse che il ragazzo rivolge al cantante, quelle cioè di aver molestato il fratello.
Martedì infatti il ragazzo disse di aver visto Michael Jackson masturbare suo fratello, come disse mesi fa alla polizia, ieri invece ha dichiarato di essersi confuso e che Jackson stava masturbando se stesso e non il fratello: cosa decisamente diversa, soprattutto in termini legali. Ma non solo, il ragazzo ha detto più volte “non sono sicuro, non ricordo bene” su molti aspetti della vicenda, anche riguardo cose che dichiarò di ricordarsi lucidamente quando interrogato dalla polizia. Ma non è finita qui: quando Meserau ha chiesto il perché di queste continue incongruenze nel rapporto alla polizia e quello che dichiara ora sotto giuramento, e delle contraddizioni di questi giorni, il ragazzo ha iniziato ad essere nervoso, senza riuscire a dare una spiegazione razionale “Ero nervoso durante l’interrogatorio, non ero stato preciso”. L’avvocato ha quindi incalzato “Perciò, dato che eri nervoso, non hai riportato i fatti in maniera corretta, vero?”. Il ragazzo è stato costretto a rispondere che in effetti ha fatto un rapporto alla polizia, quello che ha fatto poi scaturire l’arresto di Jackson, errato e non corrispondente alla verità.
Ma le incongruenze nella testimonianza del ragazzo sono emerse anche per le accuse di “tentativo di sequestro” per il quale Michael Jackson, assieme ad alcuni dei suoi collaboratori, è indagato.
Infatti il ragazzo ha ammesso che la famiglia, durante la settimana nella quale l’accusa vuole far credere che Jackson li trattenesse contro la loro volontà, lasciò Neverland per ben due volte prima dell’abbandono definitivo. L’avvocato quindi, sarcasticamente ha chiesto al minore “Perciò quante volte la tua famiglia, tenuta sotto sequesto, è riuscita a scappare, per poi ritornare per poter così di nuovo scappare?”. “Non capisco la domanda” ha risposto il ragazzo” che successivamente ha dichiarato che, in effetti, non considera i primi due allontanamenti da Neverland come una fuga, ma solo la terza.
Star Arvizio ha poi contraddetto la testimonianza della sorella, ascoltata la settimana scorsa, riguardo le accuse di somministrazione di bevanda alcolica. La ragazza infatti dichiarò che Jackson offrì a lei e ai fratelli, nella sua cantina, un bicchiere di vino.
Ora invece il ragazzo afferma che la sorella ricevette dell’alcol da Jackson non in cantina, ma in cucina, e che non era vino, ma Vodka. Incongruenze davvero troppo evidenti.
Inoltre Mesereau ha fatto vedere a Star il magazine per adulti che due giorni prima, sotto giuramento, aveva dichiarato che Jackosn mostrò a lui e al fratello Gavin. Il ragazzo ha confermato che si trattava proprio della rivista citata. “E’ proprio questa, ne sei sicuro” chiede l’avvocato, e riceve risposta affermativa. Mesereau fa allora notare al ragazzo come sia impossibile che quella sia la rivista (portata in aula dal procuratore distrettuale e messa agli atti come la rivista che Jackson volel mostrare ai minori) sia quella che Jackson mostrò, se mai lo fece, ai due. Infatti la rivista è datata “Agosto 2003”, mentre la famiglia smise di frequentare casa Jackson già nel Marzo 2003. Il ragazzo, in evidente ragazzo, disse non intendeva che fosse proprio quella rivista, ma quel titolo di rivista, “Barely Legal”, che non si trattava di quell’edizione in particolare. Insomma, altre evidenti indecisioni, imprecisioni, e contraddizioni.
A quanto pare Michael Jackson sta subendo un processo per accuse pesanti e infamanti basate solo su false deposizioni alla polizia e assistenti sociali, dense di imprecisioni, contraddizioni e smentite.
Ma la sorpresa maggiore dell’udienza di ieri è stata l’inizio dell’interrogatorio, da parte di Thomas Sneddon, dell’accusatore di Michael Jackson, il quindicenne Gavin Arvizio.
Il ragazzo ha descritto le circostanze con cui conobbe il cantante dichiarando “Ritenevo fosse il migliore uomo sulla terra”.
Gavin ha poi riconfermato ciò che disse alla polizia e al grand Jury a marzo scorso, cioè che Jackson mostrò a lui e al fratello siti pornografici la sera stessa in cui arrivò per la prima volta a Neverland, anche se ciò va in netto contrasto con le dichiarazioni del fratello, che dichiara che nulla di anomale successe la prima sera.
Il ragazzo ha inoltre dichiarato che, quando registrò le dichiarazioni contenute in “Living With Michael Jackson” non sapeva in realtà di cosa si trattasse, ma che gli venne detto era un provino per la sua futura carriera cinematografica e che tutte le sue affermazioni erano consigliate da Jackson stesso. La difesa ha invece obiettato che le parole del ragazzo erano spontanee e se qualcuno consigliò al ragazzo di riferirsi come “Papino” parlando di Jackson, fu la madre, e non Michael.
Aspettiamo di vedere il controinterrogatorio, per sapere se Mesereau riuscirà a distruggere, come ha fatto fino ad ora, la credibilità e la testimonianza anche di questo testimone.
Fonte: FoxNews / MJFanSquare / CNN
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
10 Marzo
Michael Jackson rischia mandato di arresto per ritardo in aula
Ancora un colpo di scena nel processo contro Michael Jackson. Stamane infatti ha rischiato un mandato di arresto, mai effettivamente emesso, per un ritardo consistente nel presentarsi in aula.
Secondo una ricostruzione dei fatti Jackson è stato colto da un malore in mattinata, durante i preparativi per recarsi in tribunale. Subito è stato portato di urgenza in ospedale, dove è stato accettato in pronto soccorso e curato per violenti dolori alla schiena. Sembra che il suo avvocato, Mesereau, sia stato avvertito in tempo, ma dato che si sperava ancora che il cantante potesse presentarsi in aula senza ritardi, il giudice non sia stato preavvisato
Giunta l’ora, 8:30 ore locali, di previsto inizio dell’udienza il giudice ha chiesto spiegazioni per l’assenza dell’imputato. Mesereau ha tentato di spigare che in quel momento Michael Jackson era in ospedalo ma che stava per essere dimesso. Il giudice lo ha incalzato “Non mi importa, se non si presenta entro un ora, scatterà l’arresto”.
Michael Jackson è stato dimesso dall’ospedale alle 8:45, ed è subito iniziata una corsa contro in tempo, seguita in diretta dalle maggiori emittenti internazionali. La carovana di auto è arrivata presso il tribunale alle 9:41, con 6 minuti di ritardo rispetto l’ultimatum imposto dal giudice.
Jackson è stato aiutato a scendere dalla macchina e sorretto da una guardia del corpo per tutto il tragitto. Vestito in pigiama e giacca, Jackson zoppicava e appariva sofferente. E’ stato poi convocato dal giudice per un colloquio privato.
L’udienza è iniziata quindi con 2 ore circa di ritardo, ma sembra che non verranno presi provvedimenti per Jackson.
Ancora una volta si è assistito a un’orrenda e ingiustificata mala-informazione di alcune testate giornalistiche italiane, che subito si sono scagliate contro Jackson con titoli improponibili. Riteniamo che il dovere di un giornalista sia di fornire una informazione accurata, non approssimativa, senza nemmeno un minimo di controllo delle fonti: Michael Jackson non è stato arrestato, sebbene qualcuno abbia scritto il contrario.
Fonte: MJFanSquare
Michael Jackson rischia mandato di arresto per ritardo in aula
Ancora un colpo di scena nel processo contro Michael Jackson. Stamane infatti ha rischiato un mandato di arresto, mai effettivamente emesso, per un ritardo consistente nel presentarsi in aula.
Secondo una ricostruzione dei fatti Jackson è stato colto da un malore in mattinata, durante i preparativi per recarsi in tribunale. Subito è stato portato di urgenza in ospedale, dove è stato accettato in pronto soccorso e curato per violenti dolori alla schiena. Sembra che il suo avvocato, Mesereau, sia stato avvertito in tempo, ma dato che si sperava ancora che il cantante potesse presentarsi in aula senza ritardi, il giudice non sia stato preavvisato
Giunta l’ora, 8:30 ore locali, di previsto inizio dell’udienza il giudice ha chiesto spiegazioni per l’assenza dell’imputato. Mesereau ha tentato di spigare che in quel momento Michael Jackson era in ospedalo ma che stava per essere dimesso. Il giudice lo ha incalzato “Non mi importa, se non si presenta entro un ora, scatterà l’arresto”.
Michael Jackson è stato dimesso dall’ospedale alle 8:45, ed è subito iniziata una corsa contro in tempo, seguita in diretta dalle maggiori emittenti internazionali. La carovana di auto è arrivata presso il tribunale alle 9:41, con 6 minuti di ritardo rispetto l’ultimatum imposto dal giudice.
Jackson è stato aiutato a scendere dalla macchina e sorretto da una guardia del corpo per tutto il tragitto. Vestito in pigiama e giacca, Jackson zoppicava e appariva sofferente. E’ stato poi convocato dal giudice per un colloquio privato.
L’udienza è iniziata quindi con 2 ore circa di ritardo, ma sembra che non verranno presi provvedimenti per Jackson.
Ancora una volta si è assistito a un’orrenda e ingiustificata mala-informazione di alcune testate giornalistiche italiane, che subito si sono scagliate contro Jackson con titoli improponibili. Riteniamo che il dovere di un giornalista sia di fornire una informazione accurata, non approssimativa, senza nemmeno un minimo di controllo delle fonti: Michael Jackson non è stato arrestato, sebbene qualcuno abbia scritto il contrario.
Fonte: MJFanSquare
Re: Processo COMPLETO Michael Jackson
14 Marzo
Michael non mi hai mai toccato: ammissione dell’accusatore di Michael Jackson a un suo professore
Dopo la pausa di venerdì scorso, durante la quale nel tribunale di Santa Maria, in California, sono state discusse alcune mozioni, è ripreso oggi il controinterrogatorio da parte dell’avvocato della difesa nei confronti di Gavin Arvizio, l’accusatore, nel processo di molestie a minore ai danni di Michael Jackson.
Come è successo con tutti i precedenti testimoni presentati dall’accusa, Mesereau è riuscito ad intaccare anche la credibilità di quest’ultimo testimone salito sul banco del tribunale. E non si tratta di un testimone qualunque, ma di quello centrale, l’accusatore e presunta vittima.
Infatti non sono mancate le incongruenze e le dichiarazioni shock: “sì, ho detto al professore che Michael Jackson non mi aveva mai molestato”. Il minore quindi ammette di aver avuto un colloquio con un responsabile della sua scuola, durante la quale venne discusso anche l’argomento Michael Jackson. Mesereau riesce poi a far ammettere al ragazzo come questo incontro sia stato dettato da problemi disciplinari dello stesso, che, come lui stesso ha ammesso: “Rispondevo ai professori, cose come queste, non ero certo uno studente modello” e che ha più volte “passato del tempo in punizione”. Questa dichiarazione potrebbe essere davvero scomoda per l’accusa, in quanto risalirebbe ad un periodo successivo alla messa in onda del documentario “Living With Michael Jackson” e alle presunte molestie.
Inoltre Gavin ha ammesso di aver avuto un incontro con il procuratore distrettuale Thomas Sneddon per discutere delle eventuali domande che la difesa gli avrebbe potuto porre. Ovviamente anche questo fatto è decisamente controproducente per l’accusa.
Ma mesereau è entrato anche nei dettagli delle accuse rivolte al suo cliente, chiedendo spiegazioni sulla dichiarazione rilasciate la settimana scorsa sotto interrogatorio da parte del procuratore distrettuale, secondo le quali Michael avrebbe gli avrebbe detto che “masturbarsi è naturale per i ragazzi, e potrebbe essere pericoloso se non lo facessero”. Infatti, al contrario di quello detto sotto giuramento in tribunale, Gavin disse alla polizia durante i primi interrogatori, che questa frase gli venne detta dalla nonna, e non da Michael Jackson. Il ragazzo si è difeso affermando che entrambi gli dissero questa frase, anche se in contesti diversi, ma non è riuscito a dare motivazione del come mai durante gli interrogatori alla polizia disse che solo la nonna gli disse ciò, e non uscì invece il nome di Jackson.
Ma le incongruenze continuano, ed emergono contraddizioni anche riguardo le varie “bevute” che Gavin e Jackson avrebbero avuto nel ranch di Neverland. Infatti, durante il processo, dalle testimonianze dei ragazzi sembrerebbe che l’alcol scorreva a fiumi in casa Jackson, sotto gli occhi anche della madre dei minori. Ma durante gli interrogatori con la polizia il ragazzo dichiarò invece che le volte in cui Michael gli offrì da bere erano limitate. Jackson nega di aver mai offerto del vino a Gavin, per poi sedurlo.
Ma la difesa ha puntato a screditare tutte le accuse, comprese quelle di tentativo di estorsione ai fine di rapimento. L’accusa infatti vorrebbe fare credere che Jackson e il suo staff abbiano trattenuto la famiglia Arvizio, contro la loro volontà, nel ranch di Neverland per una settimana o più, a seguito del documentario “Living With Michael Jackson” e delle presunte molestie. Ma Gavin ha ammesso sotto giuramento di non essersi mai sentito minacciato o in pericolo e che non voleva assolutamente andarsene da Neverland perché “mi stavo divertendo un sacco”.
Venerdì scorso invece sono state discusse svariate mozioni tra le quali la richiesta della difesa di portare i giurati a Neverland. Tra le motivazioni proposte da Mesereau vi erano elencate la “Necessità per la giuria di vedere, toccare con mano, cosa sia Neverland. Per poter vedere i luoghi dove si sarebbero consumate le presunte molestie e poter verificare cosa la famiglia Arvizio poteva vedere o sentire nella realtà. Poter fargli verificare se davvero le testimonianze dei minori sono credibili o no”. La mozione è stata respinta, il giudice Melville infatti ha dichiarato “La giuria ha potuto visionare tonnellate di Videocassette, e sono sicuro che ce ne saranno delle altre”.
Melville ha inoltre stabilito che saranno ammesse in tribunale solo prove ed argomentazioni superficiali sulle finanze di Michael Jackson, contro le richieste dell’accusa, che avrebbe voluto portare in aula svariati documenti per poter dimostrare come Jackson si trovi in condizioni economiche non agiate.
È stata inoltre rifiutata la richiesta di un rappresentante dei media, che ha chiesto che i video trasmessi per la giuria in tribunale fossero rilasciati per il pubblico per un eventuale trasmissione Tv.
Sembrerebbe possibile però che la difesa venga in un prossimo futuro autorizzata a rilasciare un nuovo video, da poter vendere alle emittenti televisive, in cui Jackson parlerà di queste accuse infamanti a lui rivolte.
Fonte: CNN / mjjsource / MJFanSquare
Michael non mi hai mai toccato: ammissione dell’accusatore di Michael Jackson a un suo professore
Dopo la pausa di venerdì scorso, durante la quale nel tribunale di Santa Maria, in California, sono state discusse alcune mozioni, è ripreso oggi il controinterrogatorio da parte dell’avvocato della difesa nei confronti di Gavin Arvizio, l’accusatore, nel processo di molestie a minore ai danni di Michael Jackson.
Come è successo con tutti i precedenti testimoni presentati dall’accusa, Mesereau è riuscito ad intaccare anche la credibilità di quest’ultimo testimone salito sul banco del tribunale. E non si tratta di un testimone qualunque, ma di quello centrale, l’accusatore e presunta vittima.
Infatti non sono mancate le incongruenze e le dichiarazioni shock: “sì, ho detto al professore che Michael Jackson non mi aveva mai molestato”. Il minore quindi ammette di aver avuto un colloquio con un responsabile della sua scuola, durante la quale venne discusso anche l’argomento Michael Jackson. Mesereau riesce poi a far ammettere al ragazzo come questo incontro sia stato dettato da problemi disciplinari dello stesso, che, come lui stesso ha ammesso: “Rispondevo ai professori, cose come queste, non ero certo uno studente modello” e che ha più volte “passato del tempo in punizione”. Questa dichiarazione potrebbe essere davvero scomoda per l’accusa, in quanto risalirebbe ad un periodo successivo alla messa in onda del documentario “Living With Michael Jackson” e alle presunte molestie.
Inoltre Gavin ha ammesso di aver avuto un incontro con il procuratore distrettuale Thomas Sneddon per discutere delle eventuali domande che la difesa gli avrebbe potuto porre. Ovviamente anche questo fatto è decisamente controproducente per l’accusa.
Ma mesereau è entrato anche nei dettagli delle accuse rivolte al suo cliente, chiedendo spiegazioni sulla dichiarazione rilasciate la settimana scorsa sotto interrogatorio da parte del procuratore distrettuale, secondo le quali Michael avrebbe gli avrebbe detto che “masturbarsi è naturale per i ragazzi, e potrebbe essere pericoloso se non lo facessero”. Infatti, al contrario di quello detto sotto giuramento in tribunale, Gavin disse alla polizia durante i primi interrogatori, che questa frase gli venne detta dalla nonna, e non da Michael Jackson. Il ragazzo si è difeso affermando che entrambi gli dissero questa frase, anche se in contesti diversi, ma non è riuscito a dare motivazione del come mai durante gli interrogatori alla polizia disse che solo la nonna gli disse ciò, e non uscì invece il nome di Jackson.
Ma le incongruenze continuano, ed emergono contraddizioni anche riguardo le varie “bevute” che Gavin e Jackson avrebbero avuto nel ranch di Neverland. Infatti, durante il processo, dalle testimonianze dei ragazzi sembrerebbe che l’alcol scorreva a fiumi in casa Jackson, sotto gli occhi anche della madre dei minori. Ma durante gli interrogatori con la polizia il ragazzo dichiarò invece che le volte in cui Michael gli offrì da bere erano limitate. Jackson nega di aver mai offerto del vino a Gavin, per poi sedurlo.
Ma la difesa ha puntato a screditare tutte le accuse, comprese quelle di tentativo di estorsione ai fine di rapimento. L’accusa infatti vorrebbe fare credere che Jackson e il suo staff abbiano trattenuto la famiglia Arvizio, contro la loro volontà, nel ranch di Neverland per una settimana o più, a seguito del documentario “Living With Michael Jackson” e delle presunte molestie. Ma Gavin ha ammesso sotto giuramento di non essersi mai sentito minacciato o in pericolo e che non voleva assolutamente andarsene da Neverland perché “mi stavo divertendo un sacco”.
Venerdì scorso invece sono state discusse svariate mozioni tra le quali la richiesta della difesa di portare i giurati a Neverland. Tra le motivazioni proposte da Mesereau vi erano elencate la “Necessità per la giuria di vedere, toccare con mano, cosa sia Neverland. Per poter vedere i luoghi dove si sarebbero consumate le presunte molestie e poter verificare cosa la famiglia Arvizio poteva vedere o sentire nella realtà. Poter fargli verificare se davvero le testimonianze dei minori sono credibili o no”. La mozione è stata respinta, il giudice Melville infatti ha dichiarato “La giuria ha potuto visionare tonnellate di Videocassette, e sono sicuro che ce ne saranno delle altre”.
Melville ha inoltre stabilito che saranno ammesse in tribunale solo prove ed argomentazioni superficiali sulle finanze di Michael Jackson, contro le richieste dell’accusa, che avrebbe voluto portare in aula svariati documenti per poter dimostrare come Jackson si trovi in condizioni economiche non agiate.
È stata inoltre rifiutata la richiesta di un rappresentante dei media, che ha chiesto che i video trasmessi per la giuria in tribunale fossero rilasciati per il pubblico per un eventuale trasmissione Tv.
Sembrerebbe possibile però che la difesa venga in un prossimo futuro autorizzata a rilasciare un nuovo video, da poter vendere alle emittenti televisive, in cui Jackson parlerà di queste accuse infamanti a lui rivolte.
Fonte: CNN / mjjsource / MJFanSquare
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