FF: Little Girl - CandyApple

< lo schermo si riempie di onde - effetto sonoro tipo Flashback per scena estiva della nostra eroina-ina-ina...>

30 Giugno, pomeriggio

Lasciata dal mio ragazzo ieri sera. Lo so, l'ho amato per nove mesi. Nove mesi di frecciate, nove mesi di amore, di confessioni, di segreti, condivisioni, coccole, giri attorno al mondo, canzoni che abbiamo progettato di scrivere insieme...tutto buttato all'aria. Tutto si è rivelato essere una bugia alle mie spalle. Sicuramente tu e Charmaine Olivia avrete di meglio da fare insieme...ricordati solo che eri tutto quello che avevo, Sonny. Eri tutto per me. Ora potrai dire a Charmaine: "amavo quella bambina deficiente e allo stesso tempo mi piacevi tu..." potrai condividere con lei quello che hai condiviso anche con me, ma ricordatelo...che quello che ti ho dato io, lei non te lo darà. Hanno ragione Penny ed Ellie: tu non mi meriti. E mi dispiace tantissimo di non aver creduto ad Ellie quando ha detto quelle cose su di te...sei solo un bugiardo.
Io credevo di aver completato la mia vita solo stando insieme a te...e invece non è stato così. Sei solo stato capace di illudermi.

Sei mesi dopo...

Sei mesi di tristezza, di cuore dolorante e respiro fermo, di nostalgia...di autolesionismo, di sofferenze delle quali solo il mio cuscino è testimone...e di un blocco totale del fare musica. La mia chitarra si sarà sicuramente autoconvinta di essere destinata a diventare un reperto archeologico...basta. Non è giusto che continui a soffrire per un nano mezzo scapestrato. Mi rendo conto di quanto tempo ho sprecato a stargli dietro. Mi rendo conto che dipendevo da lui...caspita, è vero. Quella volta che mi son fatta i capelli arcobaleno. Dio, io neanche volevo farli...li ho fatti perché lo voleva lui. Perché LO AMAVO. Ma evidentemente non si rendeva conto di ciò. Se lo avesse fatto, probabilmente a quest'ora saremmo ancora insieme...ma sono dettagli. E poi è troppo grande per sprecare tempo con me. Mi ha mollata perché sono piccola, me ne faccio una ragione tanto per non pensare che mi ha tradita, toh.
Sono sei mesi che non tocco la chitarra. Sono mesi che non lavoro a un cavolo. Il manager sarà imbestialito...ma ho un diverso progetto per il mese prossimo: un photoshoot.
Caso voglia che lo farò con due delle mie ispirazioni: i Daft Punk. Sì, stento a crederci. Sono solo una cantante novellina di 16 anni che non sa un cavolo di niente, e mi ritrovo a fare la modella vicino a due mostri sacri della musica elettronica. Credo proprio che sarà uno di quei momenti che la vita ti riserva per poi conservare nel cassetto dei ricordi indimenticabili, un cassetto segreto in fondo al tuo cuore...ebbene sì...sono pronta a tutto.

. . .

Sera

La mia previsione era esatta. L'esperienza è stata più che unica. La Grande Mela, un photoshoot, I Daft Punk ed io. Cosa ci può essere di meglio? L'emozione che già provavo all'idea di incontrarli era già grandissima, ma è diventata di proporzioni smisurate a sapere che erano stati proprio loro due, Thomas Bangalter, e Guy-Manuel de Homen Christo in persona, a scegliermi per il servizio fotografico. Durante quei sei mesi il loro nuovo album era la mia fonte di consolazione...la loro musica mi era vicina più di chiunque altro. E poi quella canzone. Instant Crush. Quella si che era la goccia che faceva traboccare il vaso. Più la ascoltavo più pensavo a Sonny. E piangevo. Non so se piangevo per ciò che mi ricordava o per la voce angelica che si sentiva cantare. Quella voce poi. Era dolce, ma si sentiva la tristezza in ogni nota...mi rispecchiava.
E ora, dopo sei mesi che non sorridevo...questa giornata mi ha resa felice, anche se sono state solo poche ore...mi ritrovo in camera d'albergo ora...e mi ritrovo su questo diario sul quale non ho scritto per sei mesi e che solo stamattina ho ripreso in mano...e le emozioni tornano a farsi sentire come un pugno nello stomaco. Ho appena riletto quello che scrivevo quando stavo insieme a Sonny...e sto iniziando ad avere pensieri sottosopra...NON CAPISCO PERCHÈ NON MI HA SEMPLICEMENTE DETTO IN FACCIA COS'HO DI SBAGLIATO IO CHE QUELL'ALTRA NON HA, SANTO CIELO!!!

Interessante questa Fan Fiction, che forse tanto fiction non è

2 Bad ha scritto:Interessante questa Fan Fiction, che forse tanto fiction non è

Già xD Va beh, a parte questo: mi piace che tu scriva sotto forma di diario ^^ rende più realistico il sentimento, secondo me. Mi piace, non vedo l'ora che tu riempia la storia di nuovi giorni e di nuove pagine!

20 Novembre

Fra tre giorni è il mio compleanno. E di nuovo non sono eccitata. Mi sento del tutto normale. Non provo un cavolo. E sì stavolta saranno 16 anni veramente... so di aver detto di averne 16 ma in realtà sono 15 ancora per pochissimo...di solito il mio compleanno è sempre stato un evento atteso con ansia ma quest'anno mi sento vuota... boh. Avere 16 anni è un traguardo importante per un adolescente, dicono... ma boh. Forse è perché non festeggerò il compleanno con lui. Ecco, ci risiamo. Candy, smettila di rimuginare, cavolo! Dimentica chi ti fa soffrire! Non gira tutto attorno al tuo tornado di piagnistei!

Proviamo a buttare giù qualche riga e qualche noticina musicale? E magari qualche accordino-ino? Proviamo...
E ho iniziato a scrivere. Le parole scendevano dalla penna come un treno in corsa, dato che scrivevo quello che pensavo... righe e righe di emozioni si susseguivano...
"Siamo sotto le lenzuola, e tu mi stai uccidendo, nella nostra casa di carta le tue parole mi sommergono... "
Dio, era carina come idea, anche se la solitudine mi stava uccidendo...non ce la faccio più. Potrebbe anche essere un'idea plausibile, perdio, ma di una cosa sono certa: sta canzone sarà ritmata e non lenta. Non voglio che i miei fans pensino che sia diventata una gatta morta.
Penso proprio che andrò a farmi un giro per schiarirmi le idee.

Sì, sono a New York adesso...e sono in albergo. Ancora sono spaventata all'idea della cifra immensa che dovrò pagare quando uscirò da questo albergo...Santoddio, sono sei schifosissimi mesi che sono qua dentro...e il solo pensiero di dover tornare a Los Angeles mi da la nausea! Là avevo Sonny che mi manteneva...ma ora qui? Solo il mio manager? Sono qua da quando ho fatto il photoshoot con i Daft Punk, e da quel giorno non ho alzato piede. Sono nei guai più totali. Nel collasso. E le cose si complicano con le responsabilità, poiché sono minorenne. Quando ho deciso di diventare cantante mia mamma mi ha quasi defenestrata ed è stata una fortuna che ho incontrato Sonny...ma ora? Il casino. IL CASINO. Cavolo. Si saranno anche avverati i miei sogni ma... che schifo. Ora non posso più tornare a casa. Non ho ragioni per le quali scappare da New York. Nessuna. Vai avanti, Sonny, vivi la tua vita. Tu mi dici addio, ma io ti dico ciao. Troppe domande delle quali non chiedo il perché. Troppe. Perché sono sicura che non vorrai nemmeno rispondere a queste domande. Io però non posso ritirarmi. I miei fans non lo vorrebbero.
Fatto sta che io ripeto. Non ho motivi per i quali dovrei muovermi dall'albergo.

. . .

Ho ricevuto una telefonata. Una telefonata che mi ha fatto fare un tuffo al cuore. Le riprese di Instant Crush, cavolo! Mi ero assolutamente dimenticata che avevano annunciato le riprese a breve...ma che c'entravo io?
- Sì, Candy - diceva il manager dei Daft Punk - Abbiamo trascorso un momento piacevole con te quando abbiamo fatto il photoshoot! Saremmo veramente lieti che venissi ad assistere alle riprese del nuovo singolo da lanciare!
I Daft Punk. Mi vogliono vedere. Si. Ok. Sto bene. Sisi. Avevo la mano che reggeva il cellulare che tremava. Se avessi avuto un sismografo per calcolare le vibrazioni della mia mano, si sarebbe probabilmente rotto. - Per me va benissimo! Ci vengo volentieri! - ho balbettato io, con le lacrime agli occhi per l'emozione.
- Ok, ti aspettiamo domani verso le 14.30 a Central Park, ci sarà anche Julian. -
Ho salutato felicissima il manager dei Daft Punk e ho saltato sul letto. Ma in quell'euforia qualcosa che mi disturbava mi ha frenato subito.
"Domani al Central Park, alle 14.30, e ci sarà anche Julian..." aspetta. Ma Julian chi?
Cosa c'entra coi Daft Punk? È un loro video, no? E allora chi è questo?

Spoiler:

Ecco che si fa interessante, io so chi è quel Julian   

Io no ahahahahahahahahahahaha xD

Sì sì certo

a sì e chi? u.u

21 Novembre, mattina

Oggi è il giorno, non devo prendere impegni. La mia stanza d' albergo è
vuota
vuota
vuota
Così vuota che mi fischiano le orecchie.
Chissà, magari rivedere i miei idoli mi schiarirà un po' le idee e forse tornerò a sorridere... magari troverò una soluzione ai miei correnti problemi...


21 Novembre, Pomeriggio

Ok, è ora di andare. Prendo il primo autobus per Central Park. Non so per quale motivo ma ho deciso di portare con me il mio blocco da disegno... con l'ispirazione che forse mi verrà può darsi che oltre a scarabocchiare qualcosa, io riesca a scrivere qualche riga di canzone... guardo la Grande Mela scorrere davanti ai miei occhi mentre sono seduta in autobus... un po' nuvoloso, un po' nebbioso... lieve il colore del sale che scintilla sopra l'oceano, la Lady Liberty nella distanza si distingue appena in mezzo alla foschia. Perfetto, sono a Central Park, immenso, bellissimo... ma dove sono tutti?
- Candy, sei arrivata prima di noi! - eccolo, Thomas. mi vede sorridendo come gli è solito fare...quello che era un bellissimo ragazzo con gli occhi color nocciola negli anni 90 ora si è trasformato in un uomo maturo a dir poco adorabile. Il suo sorriso mi contagia e per un attimo dimentico tutto e lo abbraccio. Cristo, io adoro quando le persone con un semplice sorriso o cenno sanno cambiare il tuo umore. È una cosa impressionante...
Di lì a poco era spuntato anche Guyman, un po' più impacciato dell'amico ma sempre felice di rivedermi. E anche io lo ero.
- Ma il video lo girate qui a Central Park? - ho chiesto.
- No, è ambientato in un museo...stiamo solo aspettando gli attrezzi di scena e visto che saranno tanti dobbiamo assicurarci che siano in perfette condizioni...poi devono arrivare anche gli attori e l'attore principale, Julian.
E dagli. Di nuovo lui. Di chi caspita parlava Thomas? Mi sarei sentita stupida a chiedere chi fosse, visto che era l'attore principale del videoclip, e loro non scelgono mai persone a caso.
Parlo del più e del meno con loro (cosa mai successa, erano senza caschi tra l'altro, come mai?) finché il luogo non inizia a riempirsi. Camioncini degli attrezzi di scena, parte l'ispezione: luci, microfoni, ventilatore, e delle statue di cera... un soldato della rivoluzione francese e una contadina. Tutto ciò mi ricordava la favola del soldatino di piombo, ma non ci ho fatto molto caso, perché ero affascinata dall'accuratezza dei particolari... Appoggiato su un tavolino c'era il resoconto del videoclip: location - museo; attore principale - Julian Casablancas... di nuovo. Aspetta un momento. È lui per caso la voce angelica che canta Instant Crush? Mi sento una stupida. Se è lui significa che in tutto questo tempo sono stata abbastanza demente da non leggere il booklet dell'album. Ok, se lo avessi letto mi sarei almeno fatta un'idea, ma non so comunque chi sia questo qua, quindi la cosa non è che cambia molto...
Mi annoiavo, quindi ho deciso di scarabocchiare la statua di cera del soldato...prendo la matita e inizio...

- Hai sbagliato le spalle.
Ho sollevato lo sguardo. Un deficiente dall'aria niente male sopra la mia spalla, che guarda il mio schizzo - Cosa? - gli faccio.
- Il resto è fatto bene, però.
- Ah...lieta di avere la tua approvazione. - ho bofonchiato abbassando la testa.
- Piacere, Julian. Tu dovresti essere Candy... mi hanno detto che avresti assistito alla proiezione, no? -
Ah, Dio. Eccolo, Casablancas... ma lo stesso continuavo a non avere idea di chi fosse a parte il fatto che era la voce di Instant Crush.
Piccola confessione: era un tipo bello, ma bello bello bello. Aveva un volto affascinante: pelle chiara, capelli neri e folti, occhi sorprendenti: verde scuro scuro scuro, come giada bagnata.
Mi sentivo uno schifo... sicuramente con i capelli rosa sbiadito, raccolti in uno chignon, e tra l'altro con la ricrescita castana che si intravedeva non poco, chissà che impressione gli ho fatto. Eppure mi conosceva. Come CandyApple però, non come Candy e basta.
Stava studiando il mio schizzo, un po' più vicino, secondo me, del necessario. Gli volevo chiedere se poteva gentilmente spostarsi, ma nella luce pallida del pomeriggio mi sono fatta distrarre dalla perfezione della forma delle sue labbra... poi il tempo ha rallentato. Ho avuto la stranissima sensazione che il tempo si fosse fermato per me. Che si stesse trattenendo per me.
- Perdio, è un bel disegno, ma le spalle sono troppo larghe.
- Sì, ma il resto è perfetto - ho replicato io, rossa come un pomodoro.
Lui ha sorriso. - Dai, fammi un ritratto.
- No.
- Hai paura?
- No! - sobbalzai - È che... ho di meglio da fare.
- Tipo copiare le statue di cera?
- Eh... tipo.
- E va beh... - si è alzato sospirando. Che stupida sono stata. Forse ci era rimasto male e gli piaceva come disegno...
- Aspetta! - ho detto - Siediti lì su quella roccia...
E io ho iniziato a disegnare....

Julian il cantante degli Strokes Ed ecco che la storia inizia a diventare romantica

Echitelodicecheèromanticachitelodice???

Qualcosina me lo fa supporre

Questo lo dici tu. e.e

Certo, vedremo se avrò ragione u.u

E dai almeno la FF non spoilerare ahahahahahahahah! xD

Hahaha ok ok

Spoiler:

Veeryyy, ma sei davvero brava a scrivere! Una storia molto scorrevole e piacevole da leggere   

Anch'io do' ragione ad Ale   

I tratti della matita si susseguivano...lui era lì fermo, magari in attesa di un risultato perfetto...e io avevo una paura folle folle folle di sbagliare...ma perché questa paura? Ma perché? Una goccia cade sul foglio. Strano, non pioveva... ma quale pioggia e pioggia, sono io che sto sudando senza un perché! Sento la fronte calda e una certa sete. Mi girava la testa, sentivo che stavo diventando rossa come un pomodoro... le gambe mi tremavano e non riuscivo a muovere la mano. Non riuscivo a continuare il disegno.
- Scusa un secondo, Julian... - ferma! Che caspita fai! Lo hai chiamato per nome! Ma non ti vergogni?
Dio mio... ma perché non sto zitta? È da stramaleducati chiamare qualcuno per nome e dargli del tu se non lo si conosce! Ho balbettato un "scusa, devo andare in bagno" e sono scappata verso la fontana centrale di Central Park, iperventilando. Mi sono inginocchiata vicino allo specchio d'acqua, guardando il mio riflesso. Cristo, ma che mi stava succedendo? COSA?? Non stavo capendo più un cavolo! Ma soprattutto perché mi stavo comportando così? Tutto stava andando bene fino a stamattina, cavolo! Ho sospirato. Se la mia vita da cantante è così, voglio finirla qua, caspita! Troppe troppe emozioni... va a finire che neanche so più come mi sento!
No, devo tornare. Mi aspettano, devo guardare le riprese... il disegno lo terminerò più tardi...


#scusate l'assenza ma ho troppo lavoro da fare...tra l'altro mi scuso per quel poco che ho scritto... sono poco ispirata... sorry ç_ç

Interessante, aspetto il seguito

Braava, Veruccia, continua così!

Va bene, allora.
Le riprese devono iniziare...mi serve una sedia...ne trovo una vicino a quella del regista, mi ci sarei seduta volentieri se non fosse stato per un deficiente dello staff che (maleducatamente) mi ha allontanata dicendo che serviva come riserva al regista. Al diavolo pure lui, le buone maniere sono un optional a quanto pare!
Mi dovrò accontentare di un angolino...
Ok, si gira.
Credo di aver passato il momento più confuso della mia vita.
Julian, sotto quella luce che lo illuminava dall'alto. La sua voce nella canzone di sottofondo, i suoi movimenti. È la perfezione. Credo di essermi innamorata. NO, un attimo, Il collpo di fulmine è un'illusione, non esiste. Ma forse...no, l'amore fa solo soffrire. Ma un attimo, ma sto soffrendo perché Sonny mi ha lasciata o perché sono già forse innamorata di Julian? Non voglio tornare a soffrire, ma ho bisogno di amore.
La mia mente è più incasinata della scrivania di Einstein.
Ho i brividi, mi gira la testa, mi bruciano gli occhi...mi tremano le gambe, sto sudando, ansimo. Sono innamorata?
Cavoli quando si dice che l'amore fa male...
Sono talmente presa che non mi accorgo che la musica non c'è più. Le riprese sono finite.
- Ehi, tutto ok?
una mano calda e una voce dolcissima e profonda. Julian mi guarda sorridendo e noto che ha una scintilla di preoccupazione negli occhi.
- Eh? Oh si, tutto bene, sisi.
- A me non sembra sai? Vuoi che usciamo, così prendi una boccata di aria? Dai andiamo! - mi dice sorridendo.
Lo prendo per mano e usciamo...e il fatto che abbia le mani bagnate di sudore rende il tutto ancora più imbarazzante oltre al mio aspetto imbarazzante.
Oh
mio
Dio

Central Park è bellissimo al tramonto. L'aria è frizzantina, gli alberi alla luce del sole sembrano rosa e oro...Guardo Julian che fissa l'orizzonte. Mio dio la perfezione.
Va bene, cerco di fare qualche avance, e mi sciolgo i capelli...chissenefrega della ricrescita. Chissenefrega del colore rosa sbiadito. Voglio rompere il ghiaccio.
- Wow che capelli! Sembrano zucchero filato!
- Non direi, li devo ritingere...ho la ricrescita...ma sono felice che ti piacciano!
- Mi ricordo quando li avevi arcobaleno! Sai che mi piacevano tanto?
oddio, mi ha già vista. Ok sono già in enfasi dentro di me. Decido di avvicinarmi a lui.
- Senti Julian...è un periodo così per me...non canto da moltissimo...credi che passerà?
Julian mi guarda negli occhi e il battito mi si accelera.
- Tutti hanno gli alti e bassi...hai fatto un lavoro fantastico finora sai? Sarai piccola ma sei determinata...e sei una grandissima artista, hai una voce meravigliosa e penso che farai lavori ancora migliori...

mi sono sentita al settimo cielo...Julian era dolcissimo. Stavo sorridendo, forse una mezza possibilità c'era...finché non mi è caduto lo sguardo sulla sua mano.

Complimenti Very Jackson! Sei piena di idee e molto creativa 

grazie! C: sono decenni che non la scrivo ahah