[LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
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[LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Carrie Fisher: nel nuovo libro parla di "Shock Therapy" e di Michael Jackson
Carrie Fisher, l'attrice meglio conosciuta per il suo ruolo della principessa Leila in Guerre Stellari e Cartoline dalle memorie di Edge, ha scritto un nuovo libro pubblicato dalla Simon & Schuster chiamato "Shockaholic" .
Nel nuovo libro di memorie parla della sua vita utilizzando la terapia elettroconvulsivante per combattere la depressione e come ha trascorso il Natale con Michael Jackson l'anno prima che morisse.
The Huffington Post pubblica un estratto dal libro:
"[Jackson] Ha dato ai suoi figli l'infanzia che lui non ha mai avuto. Un'infanzia al di fuori delle luci della ribalta con persone che non li ha considerati come "oggetti". Perché normalmente, per Michael, la vita era come un animale allo zoo. Una specie in pericolo, in via d'estinzione sempre dietro le sbarre. Potevo entrare nella gabbia con Michael, senza andare fuori di testa, e non c'erano molte persone che sapevano, o addirittura potevano immaginare, cosa realmente poteva essere richiesto di fare in sua presenza. Ma io ho avuto questa occasione. Così mi sono unita a Michael nel suo zoo. Abbiamo scattato alcune fotografie, mangiato biscotti e decorato l'albero".
mediabistro.com
Natale 2008: Carrie Fisher e Michael Jackson
huffingtonpost.com
Carrie Fisher, l'attrice meglio conosciuta per il suo ruolo della principessa Leila in Guerre Stellari e Cartoline dalle memorie di Edge, ha scritto un nuovo libro pubblicato dalla Simon & Schuster chiamato "Shockaholic" .
Nel nuovo libro di memorie parla della sua vita utilizzando la terapia elettroconvulsivante per combattere la depressione e come ha trascorso il Natale con Michael Jackson l'anno prima che morisse.
The Huffington Post pubblica un estratto dal libro:
"[Jackson] Ha dato ai suoi figli l'infanzia che lui non ha mai avuto. Un'infanzia al di fuori delle luci della ribalta con persone che non li ha considerati come "oggetti". Perché normalmente, per Michael, la vita era come un animale allo zoo. Una specie in pericolo, in via d'estinzione sempre dietro le sbarre. Potevo entrare nella gabbia con Michael, senza andare fuori di testa, e non c'erano molte persone che sapevano, o addirittura potevano immaginare, cosa realmente poteva essere richiesto di fare in sua presenza. Ma io ho avuto questa occasione. Così mi sono unita a Michael nel suo zoo. Abbiamo scattato alcune fotografie, mangiato biscotti e decorato l'albero".
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Natale 2008: Carrie Fisher e Michael Jackson
huffingtonpost.com
Ultima modifica di Giuspe il Mar Nov 22, 2011 1:42 pm - modificato 2 volte.
Giuspe- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5581
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Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Grazie. Sono belle foto, serene. E' più simpatico anche il dermatologo in queste foto...
lila- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5042
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Data d'iscrizione : 11.01.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Grazie sempre Giuspe!
forevermichael- Captain Eo
- Numero di messaggi : 317
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!Mary!- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1827
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Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Che tenerezza, bellissime foto.
Marina- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1463
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Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
E' la testimonianza che conferma che vita di m.....a ha vissuto Michael su questa terra per colpa dei fans e dei paparazzi
silvia80- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 825
Data d'iscrizione : 24.05.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Che Bello e come è Sereno in foto
grazie
...scusa ma i fan sono proprio l'ultima cosa adesso non esageriamo!!!c'è ben altro!!!
grazie
...scusa ma i fan sono proprio l'ultima cosa adesso non esageriamo!!!c'è ben altro!!!
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
"L'ultimo Natale con Michael Jackson"
(Estratto dal libro "Shockholic" di Carrie Fischer)
Da Andrew Losowsky, a Huffington Post: Carrie Fisher sa che, quando arriverà il momento, il suo necrologio reciterà: "La Principessa Leia è morta". Lei ha scritto una serie di libri schietti e divertenti sulle vicissitudini legate all'eredità del "Bikini di Metallo" (costume indossato dalla principessa Leia, quando lei è tenuta prigioniera nel palazzo da Jabba the Hutt, all'inizio del film "Ritorno dello Jedi" n.d.t.) - delle sue dipendenze con droga e alcool (ora in fase di remissione), del suo disturbo sull'umore, delle sue disfunzioni e dei suoi famosi genitori, e molto altro ancora. Uno dei suoi libri è diventato il film "Postcards from the Edge", mentre un altro "Wishful Drinking", è diventato uno spettacolo di Broadway. Nel suo ultimo libro, "Shockaholic" (Simon and Schuster, $ 22), parla dell'uso regolare della terapia elettro-convulsiva per combattere la depressione, del suo incontro con un offensivo e maleducato Ted Kennedy e, in questo estratto esclusivo, quello che è successo quando lei ha trascorso il Natale con Michael Jackson - che per ironia è stato l'ultimo della grande star.
La celebrità di Michael ha trasformato molte persone in avide "cacciatrici di star", questo è ciò volevano, oltre ogni altra cosa che un essere umano normale è disposto o potrebbe dare. Loro erano lì, giusto per far parte di una storia. È quello che io chiamo "splendore". Le persone volevano sfregarsi a lui, e così facendo, aumentavano il proprio valore. Ma vorrei esporre una ragione per la quale Michael potrebbe aver preferito la compagnia dei bambini, come ho sentito, a quella degli adulti.
I bambini a una certa età, essendo troppo giovani perché comprendano il fenomeno peculiare della fama, sono potenzialmente più propensi a fidarsi e uscire con un certo tipo di adulti, che, come ho detto prima, spesso hanno la tendenza a comportarsi in modo completamente disorganizzato verso qualcuno incredibilmente famoso come Michael. I bambini piccoli sono molto meno inclini a comportarsi bene perché non sanno esattamente ancora cosa significa il concetto di "fama". Per loro, sono famosi i personaggi dei cartoni animati, o Muppets, o Barney. Il concetto è troppo astratto per i bambini.
La vigilia di Natale 2008, l'ultima per Michael, sono andata a casa sua, situata proprio un po' più giù della collina a pochi isolati di distanza da casa mia. Ha dato ai suoi figli l'infanzia che lui non ha mai avuto. Un'infanzia al di fuori delle luci della ribalta con persone che non li ha considerati come "oggetti". Perché normalmente, per Michael, la vita era come un animale allo zoo. Una specie in pericolo, in via d'estinzione sempre dietro le sbarre. Potevo entrare nella gabbia con Michael, senza andare fuori di testa, e non c'erano molte persone che sapevano, o addirittura potevano immaginare, cosa realmente poteva essere richiesto di fare in sua presenza. Ma io ho avuto questa occasione.
Così mi sono unita a Michael nel suo zoo. Abbiamo scattato alcune fotografie, mangiato biscotti e decorato l'albero.
E dopo, come il solito, Michael mi chiese di ripetere il messaggio dell'ologramma che recitavo in Star Wars per i suoi figli. Cosa che non mi dispiaceva. Qualcuno doveva ricordarmi che Michael era un grande fan di Star Wars.
Mentre eravamo lì, però, non stavamo davvero vivendo l'atmosfera del momento, per la maggior parte del tempo abbiamo scattato fotografie. Arnie ha fatto le foto a Michael con i bambini e me e poi io ho immortalato Arnie insieme a dei suoi amici con Michael e la famiglia. La mia foto preferita è quella che ho fatto a Michael mentre sta leggendo il mio libro "Wishful Bere".
Ricorderò sempre affettuosamente quella strana configurazione natalizia insieme. Guardando indietro, sembrava che Michael non riuscisse a stare in una situazione senza che una macchina fotografica lo riprendesse. Lui era abituato a documentare sempre tutto. Ma la ragione principale di tale documentazione fotografica venne proposta in quel momento soprattutto dagli amici di Arnie che volevano imprimere nelle immagini l'incontro con Michael in modo da portarsi via la sua "luce". L'incontro li elevava. Si trasformava in "Oh, ho trascorso la cena di Natale con Michael Jackson. Che cosa hai fatto? " In ogni modo si era intrecciato in modo insolito l'atmosfera natalizia e il divertimento, ed era piacevole. Scattammo le immagini, facendo un po' gli stupidi (almeno credo). A un certo punto, Michael disse: "Ok, vi permetterò di scattare alcune fotografie ai miei figli, perché so che non le condividerete con nessuno, perché sapete che non voglio che chiunque veda i miei figli."
Voleva che i suoi figli fossero ripresi il meno possibile. Gli africani credono che per ogni scatto fotografico si perda un pezzo della propria anima, sicuramente allora Michael ne era stato privato da molto tempo. Ma stava cercando di fare in modo che i suoi figli mantenessero almeno la loro intatta. I suoi bambini erano molto dolci, bambini buoni. Questo perché qualsiasi cosa fosse o no, credo che Michael sia stato davvero un buon padre. I suoi figli sono belli, molto educati, equilibrati, e in sostanza non erano bambini viziati. E questo non può essere dato da una tata. Non si può simulare tali comportamenti. Proviene dal genitore. E quel genitore era Michael.
Estratto da SHOCKAHOLIC di Carrie Fisher. Copyright 2011 by Deliquesce Inc. Reprinted with permission from Simon & Schuster, Inc.
Fonte: huffingtonpost.com
Traduzione: Grazia28 - Mjjforum.it
(Estratto dal libro "Shockholic" di Carrie Fischer)
Da Andrew Losowsky, a Huffington Post: Carrie Fisher sa che, quando arriverà il momento, il suo necrologio reciterà: "La Principessa Leia è morta". Lei ha scritto una serie di libri schietti e divertenti sulle vicissitudini legate all'eredità del "Bikini di Metallo" (costume indossato dalla principessa Leia, quando lei è tenuta prigioniera nel palazzo da Jabba the Hutt, all'inizio del film "Ritorno dello Jedi" n.d.t.) - delle sue dipendenze con droga e alcool (ora in fase di remissione), del suo disturbo sull'umore, delle sue disfunzioni e dei suoi famosi genitori, e molto altro ancora. Uno dei suoi libri è diventato il film "Postcards from the Edge", mentre un altro "Wishful Drinking", è diventato uno spettacolo di Broadway. Nel suo ultimo libro, "Shockaholic" (Simon and Schuster, $ 22), parla dell'uso regolare della terapia elettro-convulsiva per combattere la depressione, del suo incontro con un offensivo e maleducato Ted Kennedy e, in questo estratto esclusivo, quello che è successo quando lei ha trascorso il Natale con Michael Jackson - che per ironia è stato l'ultimo della grande star.
La celebrità di Michael ha trasformato molte persone in avide "cacciatrici di star", questo è ciò volevano, oltre ogni altra cosa che un essere umano normale è disposto o potrebbe dare. Loro erano lì, giusto per far parte di una storia. È quello che io chiamo "splendore". Le persone volevano sfregarsi a lui, e così facendo, aumentavano il proprio valore. Ma vorrei esporre una ragione per la quale Michael potrebbe aver preferito la compagnia dei bambini, come ho sentito, a quella degli adulti.
I bambini a una certa età, essendo troppo giovani perché comprendano il fenomeno peculiare della fama, sono potenzialmente più propensi a fidarsi e uscire con un certo tipo di adulti, che, come ho detto prima, spesso hanno la tendenza a comportarsi in modo completamente disorganizzato verso qualcuno incredibilmente famoso come Michael. I bambini piccoli sono molto meno inclini a comportarsi bene perché non sanno esattamente ancora cosa significa il concetto di "fama". Per loro, sono famosi i personaggi dei cartoni animati, o Muppets, o Barney. Il concetto è troppo astratto per i bambini.
La vigilia di Natale 2008, l'ultima per Michael, sono andata a casa sua, situata proprio un po' più giù della collina a pochi isolati di distanza da casa mia. Ha dato ai suoi figli l'infanzia che lui non ha mai avuto. Un'infanzia al di fuori delle luci della ribalta con persone che non li ha considerati come "oggetti". Perché normalmente, per Michael, la vita era come un animale allo zoo. Una specie in pericolo, in via d'estinzione sempre dietro le sbarre. Potevo entrare nella gabbia con Michael, senza andare fuori di testa, e non c'erano molte persone che sapevano, o addirittura potevano immaginare, cosa realmente poteva essere richiesto di fare in sua presenza. Ma io ho avuto questa occasione.
Così mi sono unita a Michael nel suo zoo. Abbiamo scattato alcune fotografie, mangiato biscotti e decorato l'albero.
E dopo, come il solito, Michael mi chiese di ripetere il messaggio dell'ologramma che recitavo in Star Wars per i suoi figli. Cosa che non mi dispiaceva. Qualcuno doveva ricordarmi che Michael era un grande fan di Star Wars.
Mentre eravamo lì, però, non stavamo davvero vivendo l'atmosfera del momento, per la maggior parte del tempo abbiamo scattato fotografie. Arnie ha fatto le foto a Michael con i bambini e me e poi io ho immortalato Arnie insieme a dei suoi amici con Michael e la famiglia. La mia foto preferita è quella che ho fatto a Michael mentre sta leggendo il mio libro "Wishful Bere".
Ricorderò sempre affettuosamente quella strana configurazione natalizia insieme. Guardando indietro, sembrava che Michael non riuscisse a stare in una situazione senza che una macchina fotografica lo riprendesse. Lui era abituato a documentare sempre tutto. Ma la ragione principale di tale documentazione fotografica venne proposta in quel momento soprattutto dagli amici di Arnie che volevano imprimere nelle immagini l'incontro con Michael in modo da portarsi via la sua "luce". L'incontro li elevava. Si trasformava in "Oh, ho trascorso la cena di Natale con Michael Jackson. Che cosa hai fatto? " In ogni modo si era intrecciato in modo insolito l'atmosfera natalizia e il divertimento, ed era piacevole. Scattammo le immagini, facendo un po' gli stupidi (almeno credo). A un certo punto, Michael disse: "Ok, vi permetterò di scattare alcune fotografie ai miei figli, perché so che non le condividerete con nessuno, perché sapete che non voglio che chiunque veda i miei figli."
Voleva che i suoi figli fossero ripresi il meno possibile. Gli africani credono che per ogni scatto fotografico si perda un pezzo della propria anima, sicuramente allora Michael ne era stato privato da molto tempo. Ma stava cercando di fare in modo che i suoi figli mantenessero almeno la loro intatta. I suoi bambini erano molto dolci, bambini buoni. Questo perché qualsiasi cosa fosse o no, credo che Michael sia stato davvero un buon padre. I suoi figli sono belli, molto educati, equilibrati, e in sostanza non erano bambini viziati. E questo non può essere dato da una tata. Non si può simulare tali comportamenti. Proviene dal genitore. E quel genitore era Michael.
Estratto da SHOCKAHOLIC di Carrie Fisher. Copyright 2011 by Deliquesce Inc. Reprinted with permission from Simon & Schuster, Inc.
Fonte: huffingtonpost.com
Traduzione: Grazia28 - Mjjforum.it
Giuspe- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5581
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Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Grazie Giuspe.......che bello quando Carrie parla di quanto Michael fosse uno splendido padre!
Sette di Nove- INVINCIBLE
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Data d'iscrizione : 06.11.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
è molto carina nel raccontare grazie Gius!!
TheLostChildren- INVINCIBLE
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MICHAELINMYHEART- INVINCIBLE
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Data d'iscrizione : 19.10.11
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
I suoi figli sono belli, molto educati, equilibrati, e in sostanza non erano bambini viziati. E questo non può essere dato da una tata. Non si può simulare tali comportamenti. Proviene dal genitore.
Speriamo che tutto questo non vada perso, Michael è mancato troppo presto per loro e vivono in un campo minato, il campo di Hollywood
lila- INVINCIBLE
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forevermichael- Captain Eo
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Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Sì, è davvero bello il modo in cui parla dei figli di Michael e di come è stato bravo ad educarli rendendoli equilibrati e non viziati.
E' stato davvero grande a fare tutto ciò.
Un vero esempio. Spesso chi ha disponibilità e notorietà nostante, possa aver tutto, è infelice e mai soddisfatto, sempre alla ricerca di chissà cosa. I suoi tre cuccioli, sono lo specchio della serenità e della gioia di vivere.
E' stato davvero grande a fare tutto ciò.
Un vero esempio. Spesso chi ha disponibilità e notorietà nostante, possa aver tutto, è infelice e mai soddisfatto, sempre alla ricerca di chissà cosa. I suoi tre cuccioli, sono lo specchio della serenità e della gioia di vivere.
Marina- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1463
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Località : Roma
Data d'iscrizione : 19.12.09
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Grazie..
che dolcezza.
che dolcezza.
Your Someone in the Dark- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 1762
Età : 39
Località : Marche
Data d'iscrizione : 26.06.11
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Non credo che perderanno la loro educazione ed il rispetto per gli altri perchè Katherine sta proseguendo questo cammino. L'innocenza sì l'hanno perduta ma questo era inevitabile.
silvia80- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 825
Data d'iscrizione : 24.05.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Non credo proprio che abbiano perso la loro innocenza, stanno crescendo ed è giusto così...ma da qui a dire che hanno perso la loro innocenza ne passa, scusatemi
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
grazie, molto bello quello che ha detto carrie
luna7MiKE- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 2756
Età : 37
Data d'iscrizione : 08.09.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
L'hanno persa perchè hanno visto con i loro occhi e sentito quello che il loro padre non ha mai detto loro. Ora sono più consapevoli e non credo che siano più ingenui come i bambini di due anni fa.
silvia80- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 825
Data d'iscrizione : 24.05.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
ma tutti, chiunque ragazzino della loro età prima o poi perde un po' di ingenuità!!!Non siamo così drastici x piacere!!!
E cmq quel libro secondo me non racconta verità...ma ben altro e i figli di Mike sono ragazzi intelligenti
E cmq quel libro secondo me non racconta verità...ma ben altro e i figli di Mike sono ragazzi intelligenti
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
Io non mi baso sul libro. E comunque i ragazzi non sono persone qualunque ma figli di una superstar hollywoodiana dapprima iper-protetti e poi catapultati in una realtà completamente nuova e non comune a ragazzi della loro età. Non sono drastica ma realista.
silvia80- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 825
Data d'iscrizione : 24.05.10
Re: [LIBRO] Carrie Fisher parla di Michael Jackson
sarebbe cmq successo, era inevitabile...sono cresciuti ormai!!!
p.s scusatemi...ma mi sono confusa con il libro dei cascio con tutti sti libri mi confondo
p.s scusatemi...ma mi sono confusa con il libro dei cascio con tutti sti libri mi confondo
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