Che libri avete letto su MJ?

Promemoria primo messaggio :

Io ho letto moonwalk e il libro ke michael jackson avrebbe voluto farti leggere.
Adesso vorrei comprare Michael Jackson la vera storia. Vale la pena leggerlo?
Altrimenti potete consigliarmi che libro leggere

lila ha scritto:

trilli80 ha scritto:..molte cose le avevo dimenticate, credo che andrebbe riletto il libro per quanto è bello!

Proprio così, ci stavo pensando anche io mentre leggevo la pagina che ha messo Butterlies.
Io pero' penso che il mondo abbia sempre avuto le sue brutture e che ora non sia nè peggio nè meglio di altre ere.
Il male fa sempre più scalpore del bene che resta sottono e quindi più inosservato.
Inoltre oggi, con l'informazione immedita e continua, sappiamo sempre troppo.

Quotissimo Lila! la penso esattamente come te!

Sono d'accordo che il male è sempre esistito , pero' ormai siamo ad un livello di danno, di distruzione che dovremmo tutti soffermarci sul fatto che se non interveniamo a fare qualcosa di risolutivo, poi non ci sara' piu' tempo, come dice Michael, perche' il nostro ambiente non ce la fa' piu'! basti guardare l'effetto serra! nessuno lo nomina piu', ma il semplice cambiamento delle stagioni ne dimostra quanto sia invece peggiorato, pensando anche ai ghiacci che si stanno sciogliendo...Grazie Giovanna per la pagina, devo dire che il libro è molto bello, io lo sto leggendo in questo periodo, grazie ad una cara amica che me l'ha regalato!

Prego Katia e Trilli
Vi quoto tutte mie care forumine.  Devo dire che.......il mio primo pensiero leggendo questa pagina è più rivolto a Michael che al suo stesso messaggio. Mi convinco, se mai ne avessi ancora bisogno di farlo, ancora una volta, che questo uomo è stato sempre coerente coi suoi ideali e non aveva mai perso i valori fondamentali della vita. Il bambino che come raccontò sua madre Kathrine piangeva davanti alla tv ,guardando i bambini che morivano di fame, ripromettendosi che un giorno avrebbe fatto qualcosa per cambiare il mondo.....fino agli ultimi giorni della sua vita lottava per svegliare la coscienza della gente, perchè si operasse un cambiamento........tutto per un mondo migliore.......

Come qualcuno disse davvero il pregiudizio è ignoranza!
Nel 2012 quando il libro di Jermaine uscì mi rifiutai categoricamente  di acquistarlo proprio perchè non avevo fiducia e stima dell'autore;  era radicato in me un pregiudizio che non trovava spiegazione se non  nell'ignoranza che possedevo nei riguardi del fratello maggiore di  Michael.
Grazie all'insistenza di una persona, che ha voluto a tutti costi  
prestarmelo, devo riconoscere che sono rimasta piacevolmente sorpresa dai racconti e dall'emozioni che Jermanie Jackson ha saputo tirar  fuori.
La prima cosa che subito mi ha colpito è stata la definizione che Jermaine da di Michael, lo allontana dalla figura di Peter Pan e lo accomuna più a quella di  Benjamin Button, perchè come lui stesso spiega Michael non è restato bambino per sempre, ma al contrario ha avuto uno sviluppo a ritroso diventando adulto in fretta per poi finalmente da uomo ritornare fanciullo. 
Come ho scritto un pò di tempo fa ho compreso il ruolo autoritario di Joe , anche se continuo a non tollerare la sua violenza fuori controllo, che lo stesso Jermaine non nega. Però sono arrivata alla conclusione che proprio a lui,  i fratelli Jackson devono il successo artistico e il loro riscatto sociale, perchè spinti a ricercare sempre la perfezione e perchè liberati da una condizione di ghetto che li relegava ad uno status di minoranza etnica e ad una posizione socio-economica inferiore. A modo suo Joe ha saputo trasmettere un valore importantissimo, quello dell'unità familiare. Stare insieme nel bene e nel male, sostenersi, incoraggiarsi, fidarsi...significativo è il ricordo di Jermaine quando racconta di Joe che indica loro un ramoscello di albero per mostrare con quanta facilità è possibile spezzarlo e subito dopo invece mostra la difficoltà di spezzare lo stesso ramoscello se viene unito saldamente ad altri rami del suo stesso albero. Credo sinceramente che  se Michael fosse rimasto unito all'albero della sua famiglia, come gli suggeriva il padre, non si sarebbe spezzato, forse non sarebbe emerso a livello mondiale, ma avrebbe avuto una minore vulnerabilità. 
 È stato bello addentrarsi in quel umile casa nella 2300 jackson street, dove si mangiava spesso patate e ci si vestiva con abiti rattoppati, ma dove nonostante l'estrema povertà regnavano valori morali inestimabili. Jermaine offre una tenera e veritiera descrizione di Michael: un bimbo prodigio che incanta la scuola con la sua voce d'angelo e inizia a suonare con delle scatole di cereali;
curioso e attento, che tenta in tutti modi di scoprire i segreti dei suoi idoli musicali;
sensibile al punto tale da dividere le sue caramelle con altri bambini del ghetto; 
temerario che sfida lo sguardo feroce di un padre padrone;
buffo e scherzoso alla ricerca disperata di una fugace spensieratezza.
È stato molto bello leggere di come Michael fosse legato a Dio e alla religione, e ho trovato divertente il fatto che lui si preoccupasse della salvezza della sua anima in caso dell'  armageddon (inteso dai testimoni di Geova come la fine del mondo) perché sono pensieri che anche a me capita di fare. Così come in seguito è stato divertente immaginare il suo stravagante rapporto con Bubbles a cui destinava un trattamento speciale..fornendogli un guardaroba regale, profumandolo con il Poison di Dior e facendolo spesse volte dormire nel suo letto con un caldo piumone,  mentre lui si addormentava per terra.
Uno stato di tristezza e malinconia invece mi ha trasmesso la seconda parte del libro, perché emerge una mancanza di ricchezza di particolari da cui si evince l'assenza di Jermaine e della famiglia dalla vita di Michael.  Tutto è descritto in maniera superficiale, dal matrimonio con Lisa alle accuse di pedofilia fino al this is it...nulla di nuovo viene aggiunto da ciò che abbiamo appreso dai giornali, nulla di nuovo viene tolto...
In conclusione ho visto la persona di Jermaine Jackson sotto una nuova luce, non credo più all'invidia e alla rivalità costruita ad arte dai tabloid, penso che tra i due fratelli esistesse un umana competizione, che entrambi hanno  commesso degli errori che hanno fatto vacillare il loro rapporto ma in definitiva come scrive lo stesso Jermaine si sono amati, si sono traditi e poi si sono perdonati.

Grazie trilli! Credo di star cominciando a prendere in considerazione la lettura del libro di Jermaine.

butterflies ha scritto:Grazie trilli! Credo di star cominciando a prendere in considerazione la lettura del libro di Jermaine.

Te lo consiglio anche io, ha ragione Trilli, come ha ben descritto il libro è bellissimo, un vero romanzo. Almeno nella prima parte, poi si, diventa più freddo.
Io lo consiglierei a fan e non, la vita che hanno fatto a Gary a volte è ai limiti e siamo negli anni 60 non nell 800!
Il successo se lo sono meritato tutti non solo Michael.
Anche prima di leggere il libro mi sono sgolata in questo forum a dire che mantenere un affetto senza gelosie in una casa con 9 figli è umanamente impossibile, specie quando si intraprende una carriera tutti insieme e poi a un certo punto il più dotato la percorre da solo. Si creano invidie e sensi di colpa, ma il legame iniziale con il tipo di educazione imposta è impossibile cancellarlo.
Ho sempre anche pensato come Trilli che se Joe lo avesse potuto seguire di più da adulto ci sarebbero stati meno sciacalli.
La famiglia Jackson l ho sempre vista diversa dalle famiglie di Hollywood in generale, a mio avviso il timor di Dio insegnato da Katherine e gli insegnamenti di Joe sono serviti a lasciare un legame invisibile.

Grazie Trilly del tuo resoconto molto ben fatto ed interessantissimo! , ti diro' che mi hai incuriosita e non poco all'idea di leggere il libro, e se riesco lo faro', pero' io rimango salda sulla mia idea che Joe non ha mica dato valore all'unita' della famiglia, visto che alla prima occasione tradiva sua moglie, questo è senz'altro contro all'unita' ed ai valori famigliari, poi visto cio' che sappiamo ora della sua famiglia, sono d'accordo con Michael ad averla allontanata, perche' portava solo rogne e tanti problemi glieli hanno causati proprio loro.Jermaine, non dico che non gli volesse bene, ma per me aveva ed ha persino adesso una grande invidia! basti pensare a quella canzone che fece negli anni 90, in cui prendeva praticamente in giro suo fratello! Scusate se sono andata off topic, ma ci tenevo a dirlo.

Vedi Katia, anche io la pensavo come te prima di leggere il libro. Adesso analizzando le cose dal punto di vista di Jermaine sono arrivata alla conclusione che bisogna sempre trovare un equilibrio tra i due estremi. La verità non può stare solo da una parte. È sicuramente possibile che Jermaine nutrisse invidia nei riguardi del fratello famoso, ma non posso escludere che Michael non provasse invidia nei riguardi di Jermaine magari perché più spigliato, più intraprendente e più capace nelle relazioni sociali. Ci può stare che la famiglia non abbia saputo spesse volte approcciarsi nella maniera giusta nei riguardi di Michael, ma non posso escludere che anche Michael abbia fatto la sua parte chiudendo loro le porte in faccia perché manipolato da tutti quegli aguzzini che gli ruotavano intorno e che avevano tutto l' interesse ad allontanarlo dalla sua famiglia. Se leggerai il libro vedrai che Jermaine spiega il perchè di quella canzone contro Michael, e ti accorgerai, che seppur lui riconosce di aver sbagliato , dietro quello sbaglio si celava il dispiacere nell'essere trattato da estraneo dal suo stesso sangue. Per quanto riguarda Joe non è che voglio trovare una giustificazione al tradimento,  però considera sempre l'epoca e il contesto culturale in cui è cresciuto, le donne non lavoravano, non godevano di certi diritti, vivevano in uno stato di sottomissione al "maschio" di casa, e quindi poiché Joe portava i "pantaloni" si sentiva in diritto di poter seminare anche in altri campi, come forse moltissimi uomini della sua generazione hanno fatto. L'unità di cui parlavo è riferita al rapporto tra i fratelli, ha inculcato in loro il senso di squadra, insieme sempre, qualsiasi cosa succeda sia nel successo che nella sconfitta. E bisogna riconoscere che nel momento più buio della sua esistenza, durante il processo, quando le fiere più feroci lo volevano sbranare, Michael ha trovato rifugio e sostegno solo in quella squadra (a parte i fans ovviamente).

Scusate....mi potreste dare qualche informazione in più sui due libri perchè mi picerebbe molto comprarli....io ho letto solomoonwalk

Cara Trilly, intanto grazie per aver commentato e letto il mio post , pero' vedi io posso anche pensare che Michael aveva i suoi difetti, che anche lui abbia fatto i suoi errori, in fondo come diciamo sempre, era umano, pero' quello che intendo dire è che visto il comportamento della famiglia durante tutta la vita di Michael, e pure dopo la sua morte, denota che loro erano attaccati solo ai soldi, mi spiego meglio, almeno ci provo ,Joe non cercava di tenere uniti i fratelli per magnanimita' ma solo perche' cosi' i Jackson 5 rimanevano uniti e lui incassava i soldi e faceva la bella vita, vedi infatti che appena si è allontanato Michael il gruppo si è sciolto e Joe è rimasto senza lavoro, poi vogliamo parlare di quello che hanno fatto dopo la sua morte? stare solo dietro ai soldi, tutto il mondo piangeva e lui(Joe) l'unica cosa che faceva era pubblicizzare la sua casa discografica, i suoi profumi e cosi' via, questo ti sembra ancora un padre amorevole, che si interessava a suo figlio senza scopi reconditi? il processo, come dici tu, la famiglia gli era accanto(tranne Kathrine che vedi l'amore reale nella sua sofferenza), solo per la stampa ma non per affetto, ricordo un filmato quando MJ esce dal tribunale sofferente in cui Joe, era impegnato solo a farsi riprendere dalla telecamera, i fratelli poi non ne parliamo, addirittura vorrebbero estromettere l'Estate, per rubare i soldi ai loro stessi nipoti, fregandosene altamente di Michael, invece di aiutarli..insomma io cerco anche di avere una mente aperta ,pero' non riesco a trovare lati buoni in quella famiglia.Scusatemi ho scritto un papiro

trilli80 ha scritto:Come qualcuno disse davvero il pregiudizio è ignoranza!
Nel 2012 quando il libro di Jermaine uscì mi rifiutai categoricamente  di acquistarlo proprio perchè non avevo fiducia e stima dell'autore;  era radicato in me un pregiudizio che non trovava spiegazione se non  nell'ignoranza che possedevo nei riguardi del fratello maggiore di  Michael.

Grazie Trilli perchè mi hai fatto "vedere" che anche io ero ancora nel pregiudizio (per il tuo stesso motivo)......

Voglio spezzare una lancia a favore di Katia e non solo perchè è una buona amica ma perchè in fondo tutti sappiamo che ciò che ha detto è vero. La famiglia Jackson è stata apparentemente una famiglia unita e con dei valori anche secondo il mio parere. Se solo volessi elencare tutto ciò che non approvo nel metodo educativo di Joe e della stessa mamma Kathrine rischierei di fare un poema e non è il caso specie se è ovvio che mi si ripeta che stiamo valutando una generazione, un momento storico e sociale, quello vissuto da Michael nell'infanzia e ancor più Joe in un contesto di ghettizzazione razziale crudo e difficilissimo, lontano anni luce dal nostro e quindi dagli schemi educativi odierni. Fermo restando che l'indole di una persona è qualcosa che non dipende da un periodo e contesto storico convengo comunque sul fatto che è giusto non darla vinta al pregiudizio e soprattutto trovo fondamentale, grazie anche alla giusta riflessione cui mi ha posto una cara amica, trovare la forza di giustificare e perdonare.

Care ragazze grazie intanto per le vostre riflessioni. Credo che tutte siamo d'accordo nel considerare Joe un uomo freddo, duro e calcolatore, tuttavia ciò che il libro di Jermaine mi ha fatto capire è che seppur lui abbia fallito totalmente come padre, perchè incapace di trasmettere sicurezza e tenerezza ai propri figli non posso dire lo stesso per ciò che riguarda il suo ruolo di genitore. Come recita anche la nostra Costituzione, i genitori hanno il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, e credo che questo Joe Jackson lo abbia fatto. Ha messo al mondo nove figli e ha avuto la responsabilità di lavorare sodo per non far mancare loro il pane, e non crediate che sia  tanto scontata una cosa del genere, di figli "orfani di padri vivi" nè è pieno il mondo. A modo suo ha saputo impartire un' educazione a questi ragazzi (con l'aiuto di Katherine ovviamente) perchè se Michael è stato un esempio di buone maniere, nonostante il suo status da superstar, da qualcuno avrà appreso le regole di una corretta convivenza civile. Non credo assolutamente che Joe volesse mantenere unita la famiglia solo per lucrarci sopra, infatti mi ha colpito leggere di come egli volle inserire a tutti i costi nel gruppo anche uno dei fratelli (non mi ricordo chi fosse, forse Marlon) non particolarmente talentuoso, e se avesse pensato solamente alla buona riuscita del gruppo lo avrebbe certamente messo da parte. Anche in seguito, secondo Jermaine, Joe voleva estendere anche alle ragazze di casa e alla più piccola Janet la possibilità di esibirsi con i fratelli. È per questo che credo nella sua buona fede di tenere uniti i figli, perchè è stato un genitore imparziale e almeno questo bisogna riconoscerglielo. Per il resto sono d'accordo con voi, che sotto il profilo umano sia stato un disgraziato e anche io se fossi stata sua figlia lo avrei certamente odiato. ..ma il punto è che io non sono sua figlia, non sono Michael, non sono emotivamente coinvolta e quindi  non sono in diritto di giudicarlo e non sono neanche in diritto di odiarlo. Sono solo un osservatore esterno e in quanto tale riesco, adesso che ho letto il libro,  a vedere in Joe Jackson non più solo un bruto, ma anche un padre e un uomo che ha commesso tanti errori.

p.s. settedinove allora adesso dovrai assolutamente leggere libro anche tu...e poi aspetterò le tue considerazioni

Ragazzi, qualcuno sà dirmi di questo libro?


L'ho scoperto per caso, ne ho letto un piccolo estratto ma non ho idea se sia valido e se l'autore, che si firma con uno pseudonimo, ha conosciuto veramente Michael visto che è così che fà intendere.

Ciao Giò! Io ho trovato questo dai un'occhiata

http://michaeljacksongold.forumfree.it/m/?t=70018668

Grazie mille Simo  Sei un vero tesoro!
Credo che leggerò questo libro....
Ciò che mi attrae è il pensiero dell'autore, dà l'impressione di essere obiettivo....

.....si deve essere un bel libro!

Io l'ho ordinato su Amazon.
Diciamo che ormai in italiano non si trova niente su Michael così ho deciso di prenderlo.
Quando mi arriva vi dirò la mia

Ora come ora sto leggendo il processo di Michael,un librettino dove spiega i fatti accaduti e le varie accuse

Se qualcuno avesse dei libri da consigliarmi,in giro non trovo granché

faby-jackson98 ha scritto:
Se qualcuno avesse dei libri da consigliarmi,in giro non trovo granché

Se non lo hai ancora letto, Man in the Music è un libro che merita di essere preso in considerazione.

A me sono piaciuti più o meno tutti quelli che via via uscivano. Man in the Music occupa un posto speciale perché particolare nel suo genere.
Però the best per me è "Michael" scritto da suo fratello Jarmaine.
L ho paragonato a un romanzo che ho letto con avidità. Mi inchiodava, cucinavo col libro accanto x non staccare la lettura. Ho scoperto aspetti della famiglia Jackson e aspetti della vita che comportava essere neri vicino a Chicago che neanche sospettavo. Ho perfino riabilitato Joe suo padre. La seconda parte,quella dove Jarmaine e' anche lui quasi spettatore e' meno interessante e meno viva.

Io ho letto il libro del Rabbino, quello do Frank e quello scritto da Daniele Boerci e grazie alla mia amica Giovanna ho potuto leggere anche Man in the music e mi sono piaciuti tutti.

katia75 ha scritto: e grazie alla mia amica Giovanna ho potuto leggere anche Man in the music  

   


In merito a "Il libro che Michael Jackson avrebbe voluto farti leggere"  del rabbino Boteach.....
Questo è il libro che più ne andavo leggendo più mi indisponeva.....
Per buona parte veritiero ma per altrettanta parte sinuosamente proiettato nel tentativo di convincere il lettore a ritenere per certa la sua verità. Ha tacciato Michael di una perdita progressiva di fede e spiritualità....e ancora altre puntualizzazioni che mirano a dare, in maniera subdola, un'immagine negativa di lui a mio parere.
Chi di voi che lo ha letto....... ha percepito la sensazione che lo scritto fosse un pò condizionato dalla non piacevole rottura del loro rapporto di amicizia?

Stessa sensazione Giovanna. Il rabbino non mi è piaciuto x nulla!
Troppo avido, troppo sfruttatore, troppo prete. Un gran furbo....
Naturalmente le rivelazioni di Michael sono una chicca da gustare.

lila ha scritto:Stessa sensazione Giovanna. Il rabbino non mi è piaciuto x nulla!
Troppo avido, troppo sfruttatore, troppo prete. Un gran furbo....
Naturalmente le rivelazioni di Michael sono una chicca da gustare.

Condivido totalmente ogni tua singola parola Lila  
Quel rabbino è un gran furbacchione ed è vero pure che alcune rivelazioni di Michael sono state le risposte a delle domande che almeno io mi ponevo da tempo. Rivelazioni abbastanza interessanti!