POESIE E PENSIERI DI FEDE

LE ALI NERE
Nel silenzio tenebroso
che mi schiaccia il cuore
odo un lieve respirare.
Alzo il capo insicura
e vedo un’ombra scura,
ferma, a testa bassa.
Mi avvicino, nel buio,
con animo adombrato
e l’ombra si volta,
piano, muta, raccolta,
aprendo un chiaro spiraglio
e poi, senza luce, m’abbaglia.
Ora nel buio si staglia,
nella sua dolce potenza,
nella sua forte delicatezza,
nella sua precisa vaghezza
uno splendido angelo della tristezza.
Una lacrima cade ai miei piedi,
noto il suo sguardo rabbuiato.
Mi dice: “ Son condannato”
Stringe un fiore tetro e grave:
sento profumo di etere soave,
di dolce cuore della nottata,
di fredda paura insensata,
di mille glaciali primavere.
L’angelo schiude le sue ali nere,
mi dice: “ Son condannato”
Chiedo a cosa è destinato;
intanto la stanza è più profonda,
il mio cuore sprofonda
in una tempesta di sensazioni
nel buio profuse,
sommesse e tenaci, soffuse,
mi pervadono, dall’angelo infuse,
come offuscate da tenue bagliore.
“ Nere le ali, nero lo spirito,
e amar non m’è consentito.”
Liscio quelle piume color carbone
e parlo piena di commozione:
“ Nere le ali come il vespero,
questo è vero,
ma son stelle le lacrime tremanti,
fosche e abbaglianti,
ed è sole il tuo cuore caloroso
che sa piangere, soffrire
e, di conseguenza, amare.”