Michael Jackson diventa veicolo di spam

Michael Jackson "vive" nella posta indesiderata


Michael Jackson autografa la chitarra utilizzata nel video "Scream" del 1995

Più di due anni dopo la morte di Michael Jackson, la posta indesiderata o chiamata "spam" continua ad essere inviata, nell'annunciare che il cantante è vivo, secondo un rapporto della multinazionale sicurezza informatica Kaspersky pubblicato oggi.

Nel suo studio di "spam" nel mese di giugno, l'azienda ha scoperto le continue intestazioni inviate con messaggi "Attenzione: Michael Jackson è vivo! Abbiamo trovato la prova che il re della musica non è morto ".

Il problema è che il contenuto del testo così appariscente contiene un link che porta a siti web con software dannoso o "malware".
Questo software consente l'accesso "hacker" al computer senza il vostro consenso, quindi il team diventa "infetto" e può essere controllato dall'utente remoto.

Il Rapporto di Kaspersky ha anche osservato che PayPal, eBay, Habbo, Facebook e la banca Santander sono stati i 5 maggior siti assaltati delle organizzazioni le cui identità cercano di rubare nelle e-mail i dati utente, un'attività conosciuta come "phishing".

Inoltre, Kaspersky ha previsto nella nota inviata al social network : Google sarà "uno dei principali ganci" di posta indesiderata nei prossimi mesi.

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Il ricordo di Michael Jackson diventa un veicolo di spam



Il ricordo commosso dei fan di Michael Jackson si trasforma in un’esca da spammer: gli esperti di sicurezza informatica segnalano che, nello scorso mese di giugno, si è riscontrato un boom di e-mail ingannevoli che hanno sfruttato il ricordo di Jacko.

Come i più informati sapranno, lo scorso 25 giugno si è celebrato il secondo anniversario dalla morte di Michael Jackson. Un’occasione ghiotta per gli spammer che, come spesso avviene in questi casi, hanno colto l’occasione per inondare le caselle e-mail degli ignari utenti con posta indesiderata in lingua inglese.

Nei messaggi, il più sensazionale degli scoop: “Attenzione!!! Michael Jackson è vivo! Abbiamo trovato prove più che evidenti: il re della musica non è affatto morto”. Il testo inserito nel messaggio è seguito da appositi link, preposti a condurre immediatamente il destinatario della e-mail di spam verso siti specifici contenenti un file nocivo chiamato “Backdoor.Win32.mIRC-based”. Quest’ultimo, spiega Kaspersky Lab, darebbe ai malintenzionati l’opportunità di assumere da remoto il controllo di ogni computer infettato.

Sempre a proposito del Re del pop, negli stessi giorni alcuni spammer cinesi hanno invece ben pensato di reclamizzare, con i loro messaggi distribuiti in Rete, varie raccolte musicali contenenti le più celebri canzoni di Jackson.

Guardando invece allo spam in generale, a giugno si è registrato un aumento dello 0,4%, rispetto al mese di maggio, del traffico spam. Incedibile, almeno per i non addetti ai lavori, il valore medio dello spam nelle caselle di posta: l’ 83,3%. Da segnalare poi che nel mese di giugno sono stati individuati file maligni nel 3,8% dei messaggi e-mail, con un -0,3% rispetto a maggio.

Finte: static.jugo.it

Grazie, molto interessante

Grazie

Grazie mille

Grazie Giuspe!

Caspita

wow..che dire..