Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
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Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Promemoria primo messaggio :
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
Ecco a voi la tanto attesa (?) storia scritta da me (2 Bad) e Kris. La storia è ancora in corso di produzione, quindi i capitoli verranno postati con intervalli di tempo più o meno regolari.
Buona lettura...
TRA CIELO E TERRA
PROLOGO
15 Ottobre 2005 - 17:58
- La ringrazio, faccia un buon volo. - Disse la ragazza alla reception accennando il solito sorriso.
- Grazie a lei. - Disse l’uomo raccogliendo la sua ventiquattr’ore e dirigendosi verso il gate principale.
- Aspetti un attimo signor Duval, ha dimenticato il biglietto!
- Come? Oh, che sbadato, sa, vado un po’di fretta. - Disse l’uomo grattandosi il capo in segno di evidente imbarazzo.
- Non si preocuppi, sono cose che capitano.
- E pensare che odio la gente sbadata. Ora vado, la lascio al suo lavoro, e grazie ancora.
La ragazza accennò un altro sorriso.
Il signor Duval, un uomo sulla trentina alto e possente, vestiva elegante, con giacca e pantaloni neri, così come le scarpe; mentre la cravatta, di un rosso sgargiante, risaltava l’attenzione.
Mentre si apprestava a recarsi al gate, il telefono di Duval squillò, e quest’ultimo non ci mise molto prima di rispondere.
- Sì?
- Allora a che punto sei?
- Sto per prendere il volo capo, nel giro di qualche ora sarò a Washington, mentre domani sarò sicuramente da lei.
- Bene, ti aspetto per il tardo pomeriggio allora.
- D’accordo.
Riposto il cellulare nel taschino della sua giacca, Duval si recò davanti al gate, e dopo qualche minuto di fila, notò con la coda dell’occhio un uomo sulla quarantina, vestito con abiti sportivi, discutere animatamente con una guardia della sicurezza. Duval uscì dalla fila con sorpresa e felicità di molti, e si recò verso l’uomo che stava dando spettacolo.
- Cosa succede? - Chiese Duval all’uomo.
- Questi qui hanno perso il mio bagaglio! - Disse l’uomo alzando ulteriormente la voce.
- Allora, innanzitutto si calmi, non è con la scortesia e alzando la voce che si risolvono questo genere di problemi.
- Scusa ma a te che importa, va’ a rimetterti in coda, o perderai il volo! - Disse l’uomo dando una piccola spinta a Duval, che tuttavia rimase immobile.
- Senta, chiariamo subito una cosa. Quello che faccio io non sono affari suoi, se perdo il volo, significa che non ho fretta di arrivare in tempo a destinazione. - Disse Duval mentendo a se stesso.
- Inoltre la invito una seconda volta a calmarsi, e non osi più toccarmi. E poi veda di presentarsi.
- Ehi, ma che sei, un poliziotto per caso? Guarda che non ho paura sai? Poi non vedo il motivo per cui dovrei presentarmi.
- Va bene, vuol dire che mi riferirò a te chiamandoti uomo vestito in modo sportivo, d’accordo?
- Ma che cazzo vuoi? Ora sto perdendo la pazienza, vedi di andartene o ti prendo a pugni!
A questo punto la guardia si mise fra i due, ma Duval disse che non c’era motivo di preoccuparsi, e riprese a parlare con l’uomo vestito in modo sportivo.
- Però, vuoi prendermi a pugni, mi sorprende che non ti sia fatto impressionare dalla mia possente stazza e il mio modo di vestire. - Disse Duval, che compì un giro su se stesso aprendo leggermente la giacca e facendo un occhiolino ad una ragazza che era in coda.
- Ma tu sei matto, vattene di qui, perché ti sei intromesso? - Disse l’uomo vestito in modo sportivo cercando di attirare ancor di più l’attenzione su quanto stesse accadendo.
- Semplice, perché odio la gente come te, che crea discussioni inutili, alzando la voce solo per catalizzare l’attenzione su di se. Se vuoi indietro il tuo bagaglio, discuti in maniera pacata e soprattutto con la dovuta educazione.
- Guarda che l’attenzione la stai attirando proprio tu coglione!
- Davvero? A me sembra che sia tu quello che continua a urlare e usare termini poco piacevoli. Giusto? - Disse Duval alzando per la prima volta tono di voce, e facendo ancora un giro su se stesso in modo da farsi sentire dalla gente intorno a lui.
La maggior parte delle persone presenti rimase in silenzio, qualcuno rise, mentre altri risposero di sì, con un tono che pareva tra il divertito e sorpreso per quanto stavano vedendo.
- Ora basta io ti avevo avvertito!
L’uomo vestito in modo sportivo partì con un pugno diretto verso il viso di Duval, che però non si fece sorprendere e bloccò con una facilità irrisoria il gancio, dopodichè mise uno sgambetto, e aiutandosi con una lieve spinta, fece cadere in terra l’uomo.
- Si fermi, o ci saranno brutte conseguenze anche per lei! - Urlò prontamente la guardia a Duval, il quale subito alzò le mani facendo capire di non voler proseguire. Le guardie di sicurezza ammanettarono il tipo che aveva appena dato spettacolo e si allontanarono con esso, mentre dalle persone presenti in coda si levò un piccolissimo applauso rivolto a Duval, e qualcuno azzardò anche un bravo.
Duval allora fece un inchino davanti a tutti, mostrando ancora una volta il suo egocentrismo e la sua simpatia. Forse anche per questo, Duval non ebbe problemi nel riprendere il suo posto originario nella fila, e dopo parecchi minuti di attesa notò che il suo volo era pronto a partire.
Raccolta quindi la sua valigia e controllato che tutto fosse a posto, Duval si apprestò a lasciare l’aeroporto e salire sull’aereo.
Prossimamente verrà pubblicato il seguito, nel frattempo chi volesse può commentare, fare critiche o dare consigli.
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 12424
Età : 30
Località : Monopoli (BA)
Data d'iscrizione : 22.04.11
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Non ti vuole uccidere nessuno, tranquilla
Un agente della CIA è anche una persona normale come tutti, non indaga sulla vita delle persone comuni, se non in occasioni che lo richiedono
Un agente della CIA è anche una persona normale come tutti, non indaga sulla vita delle persone comuni, se non in occasioni che lo richiedono
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15394
Età : 27
Data d'iscrizione : 07.12.11
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
E' pur sempre un essere umano.. lo so xD
RORYJACKSON- INVINCIBLE
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Mi odierai dopo questa affermazione
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15394
Età : 27
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Quale affermazione, di avermi nascosto che Duval in verità è un alieno venuto da un pianeta lontanissimo che ha intenzione di conquistare l'universo? O.O"KRISMICHAEL'96 ha scritto:Mi odierai dopo questa affermazione
No scherzo.. non preoccuparti. XD
RORYJACKSON- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5072
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Aahhahahah XDD non sarebbe una cattiva idea, non per altro è un agente segreto
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15394
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Vero Rory, ma è anche vero che pure gli agenti della CIA portano un distintivo, che all'occorrenza va mostrato. E poi in questo caso Duval l'ha rivelato perchè non vede in una ragazza comune una minaccia al suo segreto... Inoltre, come avrai potuto notare, e come meglio noterai andando avanti nella lettura, Duval è molto egocentrico e fuori dagli schemi, quindi fa quel che gli pare
Ovviamente nessun odio, anzi, solo gratitudine per i tuoi pareri e critiche che possono solo farci migliorare
Ovviamente nessun odio, anzi, solo gratitudine per i tuoi pareri e critiche che possono solo farci migliorare
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Belloooo il capitolooo
Però se posso...quando ho letto il dialogo tra i due c'erano delle lineette una dopo l'altra...insomma...il narratore è onnisciente nella storia, quindi coglie anche i pensieri e le espressioni delle persone mentre parlano, tipo cosa pensano in realtà in quel momento o che espressione hanno sul viso...non so se mi sono spiegata...leggere un dialogo fatto di botta e risposta non lascia nulla al lettore, mentre gli stati d'animo che suscitano le parole restano impressi
Continuate presto che Duval secondo me è un personaggio interessante
P.s quello che usava il cellulare in modo forsennato sull'aereo era Mattia che stava rispondendo a noi nel forum
Però se posso...quando ho letto il dialogo tra i due c'erano delle lineette una dopo l'altra...insomma...il narratore è onnisciente nella storia, quindi coglie anche i pensieri e le espressioni delle persone mentre parlano, tipo cosa pensano in realtà in quel momento o che espressione hanno sul viso...non so se mi sono spiegata...leggere un dialogo fatto di botta e risposta non lascia nulla al lettore, mentre gli stati d'animo che suscitano le parole restano impressi
Continuate presto che Duval secondo me è un personaggio interessante
P.s quello che usava il cellulare in modo forsennato sull'aereo era Mattia che stava rispondendo a noi nel forum
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15868
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Ho capito cosa intendi Mena, quindi è meglio inserire sempre il narratore tra una battuta e l'altra, grazie del consiglio
Già, era sicuramente Mattia
Già, era sicuramente Mattia
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 12424
Età : 30
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Data d'iscrizione : 22.04.11
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Bravo, esatto
Poi parliamo di un agente segreto... di solito fa delle cose e delle domande per scopi precisi che il narratore conosce e potrebbe informare il lettore...te lo dico anche per il seguito, perchè credo che di misteri e di intrighi ce ne saranno a palate nel racconto ed è importante dare al lettore dei segnali
Poi parliamo di un agente segreto... di solito fa delle cose e delle domande per scopi precisi che il narratore conosce e potrebbe informare il lettore...te lo dico anche per il seguito, perchè credo che di misteri e di intrighi ce ne saranno a palate nel racconto ed è importante dare al lettore dei segnali
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15868
Età : 32
Località : Napoli
Data d'iscrizione : 28.02.10
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Certo, grazie ancora
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 12424
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Data d'iscrizione : 22.04.11
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
E' la stessa cosa che ho pensato anche io.
RORYJACKSON- INVINCIBLE
- Numero di messaggi : 5072
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Dopo un po' di attesa, ecco il nuovo capitolo della nostra storia
CAPITOLO II
- Fai parte della CIA? - Disse Sarah. Nei suoi occhi calò il buio e il suo cuore si strinse forte nel petto come a volerla stritolare. Perché i ricordi sono difficili da cancellare quando ad averli vissuti sei proprio tu.
– Allora dovresti avere anche il distintivo, immagino... - Chiese Sarah.
- Oh, certo! Me lo porto sempre con me dovunque. - Disse Duval facendo un sorriso.
- Posso vederlo? Sempre se per te non è un disturbo… - Chiese Sarah con tono educato.
- Sì, te lo mostro subito. - E intanto controllava la tasca sinistra della sua giacca.
- Eccolo qua! Prendilo pure. - Disse Duval porgendoglielo delicatamente.
Sarah lo guardava attentamente, in ogni suo piccolo dettaglio. Voleva tenere impresso nella mente il motivo del suo male interiore, di quel passato tormentato dalle ombre che volevano impossessarsi di lei senza lasciarle tregua. Dopo averlo guardato per bene glielo restituì quasi di fretta… Non voleva tenerlo in mano un minuto di più.
– Grazie. - Riuscì a dire solamente questo. Dopo qualche attimo di silenzio chiese a Duval:
- Come mai questa professione?
- Beh, diciamo che alcune scelte ti portano a scontrarti con una realtà ben diversa da quella che avevi sognato. E’ la vita, non puoi farci niente… - Rispose Duval con un mezzo sorriso di rassegnazione e poi proseguì:
- Come mai quell’espressione prima?
- Oh, prima… Niente, stavo riflettendo, tutto qui. - Rispose Sarah poco convinta, senza incrociare lo sguardo indagatore di lui.
Un altro mistero da scoprire, pensò Duval… Il modo in cui aveva guardato ogni angolo del suo distintivo, quella rabbia mista al dolore che le trasparivano dai suoi limpidi occhi verdi nascondeva dietro di sé ricordi di una vita offuscata dall'ingiustizia… Era lo sguardo di chi voleva vendetta. La vendetta… Un veleno micidiale che ti entra in circolo in ogni cellula del corpo, lo percorre fino a prosciugare e sciogliere come acido ogni parte buona che c’è in te e sfocia in un'ira micidiale… E' sottile il confine che separa la vittima dalla morte. Non senti nessuno, non sei nessuno in quel momento… Sei solo un'arma pronta a dilaniare e strappare la carne di chiunque ti si pari davanti; quella sofferenza che hai dovuto subire per molto, troppo tempo trova la sua via in questo modo: riuscire a fare lo stesso male. Ma non sarà mai così… nessun altro male supera quello che si annida nel tuo petto e non sa come uscire, come esplodere e scatenare una catastrofe! Nessuno vorrebbe soffrire, ma c’è chi sopporta e chi invece si sfoga cercando di trovare una pace nel dolore altrui… Ma si sbaglia. Duval si è ritrovato molte volte davanti a quegli occhi, ma non ha mai potuto fare niente.
I suoi pensieri furono interrotti da una voce proveniente dagli autoparlanti posti alle estremità della classe in cui si trovava.
- Informiamo i signori passeggeri che l’aereo decollerà tra cinque minuti. Vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza. Grazie e buon volo. -
Sarah e Duval, come tutti gli altri passeggeri a bordo, misero le cinture, mentre una hostess che si trovava davanti all’entrata della classe illustrava ai presenti le dovute procedure di salvataggio, e Duval rimase quasi incantato nel vedere quei gesti, che gli sembravano quasi una danza.
I cinque minuti passarono velocemente. Le scale dalle quali erano saliti i passeggeri si ritirarono assieme allo sportello dell’aerero fino a compattarsi e diventare un tutt’uno con quel freddo corpo di metallo che riluceva bianco ai raggi del sole, che di lì a poco avrebbe spiccato il volo tagliando l’aria con le sue ali tese, come un rapace libero di accarezzare il fresco e puro ossigeno del mondo. Una volta chiusosi lo sportello, l'hostess che si trovava vicino ad esso, una donna di media statura con i capelli ordinati dai riflessi ramati e gli occi nocciola, se ne andò in modo composto e con passo deciso dirigendosi verso la classe opposta a quella di Duval e Sarah.
Adesso l'agitazione iniziava a prendere il sopravvento sui passeggeri. D'altronde era pur sempre un viaggio che non sapevi a cosa ti avrebbe portato davvero, tutto poteva succedere in volo o una volta arrivati a destinazione. Si sentivano mormorii, frasi sospese nell'aria, c'era chi dava conforto a coloro che viaggiavano per la prima volta in aereo e chi se ne stava seduto al proprio posto… Intento a dire le sue ultime preghiere, forse manifestando eccessiva preoccupazione.
- Tra poco si parte! - Disse quasi entusiasta Duval appoggiando le sue braccia ai braccioli del morbido e confortevole sedile di velluto rosso, e strofinando su di essi le sue grandi mani… Era evidente che lo faceva per scaricare tutta l'ansia che aveva accumulato fino a quel momento. Sarah aveva notato che era molto teso e leggeva una profonda preoccupazione in quei suoi occhi dal blu intenso. Non sapeva perché, non riusciva a trovare una risposta chiara, ma capiva che c'era qualcosa, qualche frammento delle sue emozioni che la rendeva più vicina a Duval. Ma subito scacciò via dalla sua mente questi assurdi pensieri. Dopotutto era pur sempre un ragazzo che aveva appena conosciuto e del quale sapeva poco e niente.
- Sei molto agitato? - Le si rivolse cautamente Sarah.
- Abbastanza, insomma, questa volta lo sono di più. - Rispose Duval con un sorriso nervoso sulle labbra.
E lo era davvero. Un senso d'inquietudine gli opprimeva le membra, un turbine di emozioni e sensazioni spiacevoli lo stavano travolgendo. Si chiedeva il perché di quello che stava facendo, a cosa stava andando incontro. Se non fosse stato per quel maledetto giorno, quella sua stupida follia, adesso non si sarebbe trovato in questa situazione, in questo infinito miraggio. Questa ennesima partenza avrebbe segnato la sua vita per sempre, e forse era giusto che quello che aveva provocato finisse nel peggiore dei modi, ormai… Non aveva nulla da perdere.
CAPITOLO II
- Fai parte della CIA? - Disse Sarah. Nei suoi occhi calò il buio e il suo cuore si strinse forte nel petto come a volerla stritolare. Perché i ricordi sono difficili da cancellare quando ad averli vissuti sei proprio tu.
– Allora dovresti avere anche il distintivo, immagino... - Chiese Sarah.
- Oh, certo! Me lo porto sempre con me dovunque. - Disse Duval facendo un sorriso.
- Posso vederlo? Sempre se per te non è un disturbo… - Chiese Sarah con tono educato.
- Sì, te lo mostro subito. - E intanto controllava la tasca sinistra della sua giacca.
- Eccolo qua! Prendilo pure. - Disse Duval porgendoglielo delicatamente.
Sarah lo guardava attentamente, in ogni suo piccolo dettaglio. Voleva tenere impresso nella mente il motivo del suo male interiore, di quel passato tormentato dalle ombre che volevano impossessarsi di lei senza lasciarle tregua. Dopo averlo guardato per bene glielo restituì quasi di fretta… Non voleva tenerlo in mano un minuto di più.
– Grazie. - Riuscì a dire solamente questo. Dopo qualche attimo di silenzio chiese a Duval:
- Come mai questa professione?
- Beh, diciamo che alcune scelte ti portano a scontrarti con una realtà ben diversa da quella che avevi sognato. E’ la vita, non puoi farci niente… - Rispose Duval con un mezzo sorriso di rassegnazione e poi proseguì:
- Come mai quell’espressione prima?
- Oh, prima… Niente, stavo riflettendo, tutto qui. - Rispose Sarah poco convinta, senza incrociare lo sguardo indagatore di lui.
Un altro mistero da scoprire, pensò Duval… Il modo in cui aveva guardato ogni angolo del suo distintivo, quella rabbia mista al dolore che le trasparivano dai suoi limpidi occhi verdi nascondeva dietro di sé ricordi di una vita offuscata dall'ingiustizia… Era lo sguardo di chi voleva vendetta. La vendetta… Un veleno micidiale che ti entra in circolo in ogni cellula del corpo, lo percorre fino a prosciugare e sciogliere come acido ogni parte buona che c’è in te e sfocia in un'ira micidiale… E' sottile il confine che separa la vittima dalla morte. Non senti nessuno, non sei nessuno in quel momento… Sei solo un'arma pronta a dilaniare e strappare la carne di chiunque ti si pari davanti; quella sofferenza che hai dovuto subire per molto, troppo tempo trova la sua via in questo modo: riuscire a fare lo stesso male. Ma non sarà mai così… nessun altro male supera quello che si annida nel tuo petto e non sa come uscire, come esplodere e scatenare una catastrofe! Nessuno vorrebbe soffrire, ma c’è chi sopporta e chi invece si sfoga cercando di trovare una pace nel dolore altrui… Ma si sbaglia. Duval si è ritrovato molte volte davanti a quegli occhi, ma non ha mai potuto fare niente.
I suoi pensieri furono interrotti da una voce proveniente dagli autoparlanti posti alle estremità della classe in cui si trovava.
- Informiamo i signori passeggeri che l’aereo decollerà tra cinque minuti. Vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza. Grazie e buon volo. -
Sarah e Duval, come tutti gli altri passeggeri a bordo, misero le cinture, mentre una hostess che si trovava davanti all’entrata della classe illustrava ai presenti le dovute procedure di salvataggio, e Duval rimase quasi incantato nel vedere quei gesti, che gli sembravano quasi una danza.
I cinque minuti passarono velocemente. Le scale dalle quali erano saliti i passeggeri si ritirarono assieme allo sportello dell’aerero fino a compattarsi e diventare un tutt’uno con quel freddo corpo di metallo che riluceva bianco ai raggi del sole, che di lì a poco avrebbe spiccato il volo tagliando l’aria con le sue ali tese, come un rapace libero di accarezzare il fresco e puro ossigeno del mondo. Una volta chiusosi lo sportello, l'hostess che si trovava vicino ad esso, una donna di media statura con i capelli ordinati dai riflessi ramati e gli occi nocciola, se ne andò in modo composto e con passo deciso dirigendosi verso la classe opposta a quella di Duval e Sarah.
Adesso l'agitazione iniziava a prendere il sopravvento sui passeggeri. D'altronde era pur sempre un viaggio che non sapevi a cosa ti avrebbe portato davvero, tutto poteva succedere in volo o una volta arrivati a destinazione. Si sentivano mormorii, frasi sospese nell'aria, c'era chi dava conforto a coloro che viaggiavano per la prima volta in aereo e chi se ne stava seduto al proprio posto… Intento a dire le sue ultime preghiere, forse manifestando eccessiva preoccupazione.
- Tra poco si parte! - Disse quasi entusiasta Duval appoggiando le sue braccia ai braccioli del morbido e confortevole sedile di velluto rosso, e strofinando su di essi le sue grandi mani… Era evidente che lo faceva per scaricare tutta l'ansia che aveva accumulato fino a quel momento. Sarah aveva notato che era molto teso e leggeva una profonda preoccupazione in quei suoi occhi dal blu intenso. Non sapeva perché, non riusciva a trovare una risposta chiara, ma capiva che c'era qualcosa, qualche frammento delle sue emozioni che la rendeva più vicina a Duval. Ma subito scacciò via dalla sua mente questi assurdi pensieri. Dopotutto era pur sempre un ragazzo che aveva appena conosciuto e del quale sapeva poco e niente.
- Sei molto agitato? - Le si rivolse cautamente Sarah.
- Abbastanza, insomma, questa volta lo sono di più. - Rispose Duval con un sorriso nervoso sulle labbra.
E lo era davvero. Un senso d'inquietudine gli opprimeva le membra, un turbine di emozioni e sensazioni spiacevoli lo stavano travolgendo. Si chiedeva il perché di quello che stava facendo, a cosa stava andando incontro. Se non fosse stato per quel maledetto giorno, quella sua stupida follia, adesso non si sarebbe trovato in questa situazione, in questo infinito miraggio. Questa ennesima partenza avrebbe segnato la sua vita per sempre, e forse era giusto che quello che aveva provocato finisse nel peggiore dei modi, ormai… Non aveva nulla da perdere.
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Il mistero si infittisce
trovo questo capitolo molto meglio di quello precedente nella ricchezza di stati d'animo e riflessioni, descrizioni e tutto.
Sono contenta che ascoltate i nostri consigli
Aspetto il prossimoooooo!!
trovo questo capitolo molto meglio di quello precedente nella ricchezza di stati d'animo e riflessioni, descrizioni e tutto.
Sono contenta che ascoltate i nostri consigli
Aspetto il prossimoooooo!!
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
- Numero di messaggi : 15868
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Data d'iscrizione : 28.02.10
Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Grazie milleeeeeee, Menaaa Con un po' d'impegno si riesce sempre a migliorare
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Grazie Mena I complimenti vanno fatti a Kris, che è stata brava e paziente nello scrivere questo capitolo per intero ben due volte
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Oh, ma su non fare il modesto adesso senza le tue correzzioni io non avrei il coraggio a postare i capitoli
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Certo, ma in questo caso ho corretto solo i dettagli u.u
Domanda ai lettori: Nel capitolo II avete trovato la citazione a Michael?
Domanda ai lettori: Nel capitolo II avete trovato la citazione a Michael?
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Certooo, l'ho notata anch'ioo
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Kris tu hai scritto il capitolo è ovvio che l'hai notata...io non l'ho notata, è grave?
e poi sono affetta da un attacco di Federicismo: correZioni con una Z si scrive, Kris
e poi sono affetta da un attacco di Federicismo: correZioni con una Z si scrive, Kris
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Non l'hai notata Mena? Allora rileggiti il capitolo
Non avevo notato l'errore di Kris, altrimenti l'avrei correggiuta io
Non avevo notato l'errore di Kris, altrimenti l'avrei correggiuta io
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Lo so che che ci vuole solo una z davanti alla i, ma quella è la fretta XDD
Veramente non è detto, potevo anche non accorgermene visto che quel pezzo che intende Alee l'ha scritto lui
Veramente non è detto, potevo anche non accorgermene visto che quel pezzo che intende Alee l'ha scritto lui
Ultima modifica di KRISMICHAEL'96 il Gio Lug 19, 2012 5:30 pm - modificato 1 volta.
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Sì confermo, il pezzo con la citazione l'ho scritto io
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
si, confermo, grazie, prego, il modesto...adesso baasta adularvi a vicenda, correte a scrivere il nuovo capitolo!!!
Mena*MJ*- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
Non prima che tu o qualcun altro troverete la citazione
2 Bad- Greatest Entertainer of All Time
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Re: Alex & Kris (o Kris & Alex) presentano: "Tra Cielo e Terra" una storia scritta a quattro mani (ma quante dita?) da noi!
E dacci un po' di tregua Dillo ad Ale di darsi da fare adesso, oh!!!
KrisMichael- Greatest Entertainer of All Time
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