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Bruce Swedien racconta la realizzazione di thriller traccia per traccia

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Messaggio Da luna7MiKE Dom Giu 10, 2012 4:42 pm

intervista con Musicradar.com

Thriller di Michael Jackson è (e probabilmente rimarrà) l'album più venduto di tutti i tempi. Pubblicato nel 1982, ha generato sette singoli e ha vinto otto Grammy Awards, vendendo circa un milione di copie a settimana al culmine della sua popolarità.


Uno dei protagonisti chiave nella creazione dell'album è stato l'ingegnere del suono Bruce Swedien che ha recentemente raccontato a Future Music la storia dietro la realizzazione di Thriller, dando loro una guida nel processo traccia per traccia.

Startin' Somethin'

Trapela che, pur con tutti i talenti coinvolti, Bruce non ha mai pensato che Thriller avrebbe avuto così tanto successo. "Penso che chiunque avesse le palle di dire questo sarebbe un bugiardo, perché non lo sai davvero fino a che non esce in pubblico e dicono 'wow questo è veramente buono'", ammette. "Quello che tutti abbiamo fatto è stato seguire Quincy Jones lungo il percorso della più grande musica che potevamo fare e con la passione per i dettagli. Quincy è un uomo straordinario con cui lavorare e Michael lo stesso. Voglio dire, ci siamo divertiti un mondo.

"Michael non è mai stato in ritardo a una sessione, semmai arrivava presto. Inoltre non ricordo di aver mai registrato Michael con i testi di fronte a lui. Rimaneva alzato la notte prima per imparare a memoria la canzone o le canzoni che stavamo per registrare. Non credo che ci siano molti artisti che lo fanno".

Parlando con Bruce sembra che l'album fluisse dallo studio: "Con Michael non c'erano tracce difficili da mixare. Lavorare con Michael e Quincy è facile come bere un bicchier d'acqua. Sono così musicali e la passione per la qualità che condividiamo ha reso lavorare su questi progetti - soprattutto Thriller - molto facile".

Thriller è stato registrato al Westlake Audio di Los Angeles, dove Bruce aveva precedentemente lavorato. "Amo quello studio, è semplicemente fantastico," dice. "La stanza in cui registri è importante tanto quanto i microfoni. Quando registro da qualche parte ho una collezione di 105 microfoni, ognuno l'ho acquistato nuovo e nessun altro lo ha mai utilizzato. Questo protegge la mia integrità sonora. Mi sono abituato a quel suono incredibile. Una cosa del Westlake Audio era che loro conoscevano il valore di curare la manutenzione dell'attrezzatura".
Bruce Swedien racconta la realizzazione di thriller traccia per traccia Michaeljacksonquincycor

Wanna Be Startin' Somethin'

"Questa traccia riguarda le mogli dei fratelli di Michael e come abbiano sempre creato problemi - questa è stata la sua ispirazione. Inizia con un sacco di percussioni. C'è della drum machine e alcune percussioni dal vivo e altre cose. Si tratta di una drum machine Univox. Noi in realtà la abbiamo usata molto sul disco dei Brothers Johnson, e la usavamo in quel momento anche sul disco di Michael. Penso che fosse una SR55. Ho ancora la mia e funziona ancora.

"Per ogni drum machine usavamo un DI (apparecchio usato negli studi di registrazione che prende un segnale ad alta impedenza e sbilanciato e lo converte in uno a bassa impedenza e bilanciato, ndt) per allontanarci dalla risonanza secondaria e dal suono riflesso all'interno della stanza. Inoltre, molte di queste drum machine hanno un sacco di toni bassi, come la Roland con l'808; ha un tono più basso da non credere e se lo senti tramite un altoparlante è fantastico. Perciò, diretto con un modulo e tutto il resto -. accidenti, era fantastica.

"Ho provato un sacco di cose nuove nella registrazione della batteria sul disco di Michael, avevo una copertura speciale della grancassa. Toglievo la parte anteriore della grancassa e piazzavo un paio di pacchi di cenere davvero pesanti all'interno per tenerla ferma e appesantirla. Poi ci mettevo questa copertura con dentro il microfono attraverso una cerniera nella copertura, poi si chiudeva la cerniera, si accendeva e il resto è storia".


Baby Be Mine

"Qui c'è John Robinson che suona la batteria sulla mia piattaforma che avevo creato per la batteria. Continuo ad usarla e Michael ha fatto tutte le sue parti vocali su quella piattaforma. Non è verniciata ed è di circa 3 metri quadrati e tenere la fonte del suono lontana dal pavimento impediva una risonanza secondaria se stavo registrando altri strumenti insieme a qualsiasi cosa fosse sulla piattaforma.

"Avevamo ovviamente anche dei tastieristi incredibili. Non abbiamo mai assunto qualcuno che non sapesse suonare.

"Abbiamo usato lo stesso microfono e lo stesso preamplificatore in tutto l'album - ho usato il mio SM7 Shure, numero di serie 232, che è uno dei primi. Hanno fatto così tanti SM7 che non ci hanno nemmeno più messo i numeri di serie. Sono stato abbastanza franco su quanto io ami quel microfono, è un gran microfono. E' dinamico, naturalmente, e ha funzionato alla perfezione con Michael - se ci fate caso potete sentire tutti i testi in modo molto chiaro.

"Il preamplificatore microfonico che abbiamo usato era un Neve 1084. Ne ho due in una custodia di rovere bellissima ed ero solito portarli con me da una sessione all'altra. Quincy diceva che lavorare con me e spostare la mia roba da uno studio all'altro era come lavorare con la Quinta Armata. Devi essere quello dedicato alla parte sonora di un progetto. Devi amare quello che fai".


The Girl Is Mine
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"Questo è stato in realtà il primo brano che abbiamo registrato per l'album. Era un duetto con Michael e Paul McCartney, con cui era una gioia assoluta lavorare. Era un gentiluomo, veniva in studio preparato. Linda McCartney era con lui e ci siamo divertiti tantissimo.

"Avevamo registrato The Girl Is Mine ed era già fuori e pubblicata prima che avessimo finito l'album. Quincy veniva ogni mattina e metteva su un paio di radio locali e tutte trasmettevano The Girl Is Mine, così faceva in modo che prendessimo molto seriamente il fatto che il lavoro doveva essere finito molto rapidamente.

"È interessante che abbiamo sempre registrato con Michael al buio - lui odiava la luce. Voglio dire, avevo un po' di luce per lui, ma lo studio era assolutamente buio. Penso che una ragione per la quale voleva questo - e perché funzionasse in modo così efficace - è che attraverso il mio studio di acustica e così via, ho scoperto che l'essere umano è innanzitutto un animale visivo, l'udito è il nostro secondo senso. La gente può essere distratta da troppa luce in studio al punto che può togliere attenzione alla musica".


Thriller

"Quando abbiamo fatto la canzone Thriller, l'apertura in particolare, Rod Temperton - che ha scritto la traccia - aveva previsto che ci fosse un lupo che ululava. All'epoca c'era un film di Sherlock Holmes, Il mastino dei Baskerville, dove c'era questo grosso cane - un alano - che faceva alcuni ululati e, naturalmente, avevo quello in mente.

"Ho pensato automaticamente al mio alano che immaginavo dovesse essere nel mondo dello spettacolo! Così ho cercato di convincerlo a fare quegli ululati e sapete una cosa? Non li ha mai fatti. Lo abbiamo messo nella stalla durante la notte per ascoltare i coyote e avevo il mio registratore pronto a registrarlo. Lui era un cane fantastico, 90 chili, il suo nome era Max. Pensavo 'non sarebbe bello che facesse lui quegli ululati sul disco?' ma lui non ne ha voluto sapere! Lui non voleva essere nel mondo dello spettacolo.

"Ma sapete chi è che fa gli ululati del lupo? E' Michael Jackson, abbiamo dovuto farli fare a Michael, invece, ma li ha fatti alla grande. C'è dentro della roba presa da vari archivi, ma Michael ha fatto quegli ululati del lupo.

"E naturalmente avevamo Vincent Price per la parte parlata. E' stato grande. C'è una grande storia su Rod Temperton che scrive i testi per quella parte in taxi, sulla strada verso lo studio!

"Per le porte cigolanti sono andato agli Universal Studios di Hollywood, lo studio cinematografico, e ho noleggiato due o tre porte per effetti sonori e le ho portate a Westlake e ho trascorso un giorno intero provando queste porte, microfonando da vicino la serratura. Questa è una vera e propria porta e io l'ho registrata e l'ho aggiunta alla traccia. A pensarci bene, in realtà potrebbe essere stato proprio Michael a fare quel rumore di passi".


Beat It

"Oh accidenti, il sintetizzatore dell'intro veniva da un banale Synclavier, qualsiasi Synclavier renderà quel suono. Ci piaceva, ma volevamo che tutto fosse irriconoscibile, unico, quindi non volevamo usare quel suono, ma a Michael piaceva e ce lo ha fatto tenere.

"Il clou per me è stato l'assolo di chitarra. Quell'assolo di chitarra è incredibile. Quando Eddie [Van Halen] è venuto a suonare era nello Studio B al Westlake e io ero nello Studio A con Michael e Quincy, ma sono andato di là quando si stava preparando e riscaldando e me ne sono andato subito. Era così forte, non farei mai subire al mio udito questo tipo di livello di volume! Non ho registrato quell'assolo, ho assunto il suo ingegnere - immaginavo che la sua audizione sarebbe probabilmente un pò sospetta in ogni caso. Ho poi fatto il mix dopo che era stato registrato.

"Riguardo gli amplificatori per il microfono, di solito usavo gli XY o occasionalmente una coppia di Blumlein e lo faccio ancora così. Penso che sia stato un [Neumann] U67 utilizzato sull'amplificatore per Beat It."
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Billie Jean

"Questa traccia era veramente personale - Michael era nella sua casa di Havenhurst e una ragazza scavalcò il muro. Si sdraiò a bordo piscina - naturalmente le guardie di sicurezza la buttarono fuori, ma alla fine citò in giudizio Michael perché diceva fosse il padre di uno dei suoi gemelli. Era abbastanza ridicolo.

"Il basso su questa (traccia) era fantastico - il bassista è Louis Johnson dei Johnson Brothers e l'ho registrato con un DI, che ho ancora - ha un trasformatore UTC e l'ho preso quando vivevo a Chicago e la low-end è incredibile - molto avvolgente.

"La batteria su questa traccia è grande - avevo una parete di gobos attorno alla batteria che aiutava un po' lo stacco. Avevo un SM57 sul rullante, un RCA 77DX sul piatto, un [Neumann] U67 su ciascuno dei tom e ho usato un Sennheiser sulla grancassa - non ricordo esattamente quale. E poi un paio di U67 per gli overhead (con 'overhead' - letteralmente 'sopra testa' - si intende tutta quella parte di batteria che si trova sopra alla testa del batterista, ovvero i vari PIATTI - clash, china, ecc., grazie a criticofan per la spiegazione) che davano un suono abbastanza pulito.

"La cosa che spicca per me è che ho registrato tutta la sezione ritmica di Thriller su una piastra di registrazione da 16 tracce e non da 24. Ne avevo usata una da 24 tracce al momento, ma il rumore di fondo era così alto che lo rendeva un po' complicato, quindi ho lavorato sul 16 tracce, senza riduzione del rumore, per ottenere ciò che volevo. Direttamente sulla macchina senza alcuna riduzione del rumore, il risultato è difficile da battere! Sono arrivato addirittura a farmi portare la console portatile dal suono spettacolare a 12 ingressi del mio amico George Massenburg per registrare la sezione ritmica.

"Il riverbero principale che abbiamo usato era dell'EMT 250. Ne ho ancora uno e lo utilizzo su tutti i miei progetti. Ho anche un EMT 252 con il software 25, che è un riverbero dal suono superbo e uso anche un paio di Lexicons.

"Per gli accordi di Billie Jean puntavo a un vero e proprio suono classico - non un suono pop. Quando avevo iniziato il mio lavoro a Chicago qualche anno prima, avevo registrato l'orchestra sinfonica, quindi so come può essere una grande registrazione orchestrale. Non credo ci siano bassi su quegli accordi, ma erano violino, viola e violoncello ed era assolutamente classico nell'approccio".


Human Nature

"Questo è un brano scritto da Steve Porcaro dei Toto [con John Bettis]. Lui ha suonato e programmato una buona parte del sintetizzatore. E' un pezzo di musica davvero incredibile. È così diverso, e Michael lo canta così bene.Non ricordo quali synth sono stati usati, ma quella traccia era davvero facile da mixare perché è così ben concepita. Lui è un musicista fenomenale"


P.Y.T.

"P.Y.T. è stata scritta da James Ingram e Quincy Jones, una grande hit R & B. Abbiamo usato molto il Minimoog - il nostro programmatore di synth che è stato lì tutto il tempo era Michael Boddicker. Lui ha programmato il Minimoog e a quel tempo possedeva il miglior sintetizzatore a livello di suono. C'era una variazione su ogni synth analogico e lui lo teneva molto ben curato. Lo chiamavamo Lily: Lily Tomlin era una grande star a quel tempo e aveva interpretato un personaggio in cui era una centralinista che aveva dei cavi del telefono intorno al collo. Michael Boddicker andava in giro per lo studio con dei cavi intorno al collo, perciò Quincy iniziò a chiamarlo Lily.

"E lui ha avuto una grande parte in PYT - è il programmatore deluxe. Il vocoder era un po' diverso per un disco pop, ma non ci siamo mai chiesti se fosse la cosa giusta da usare. Quando lavori con il talento e la statura di Michael Jackson e con Quincy Jones nella stanza, queste domande non vengono mai fatte".


The Lady In My Life

"L'ha scritta Rod Temperton. Rod è molto diverso da chiunque altro io abbia mai conosciuto nel mondo della musica, è il compositore di musica pop più disciplinato che abbia mai incontrato. Quando arriva in studio, ogni dettaglio musicale è scritto o contabilizzato nella mente di Rod. Non si ferma fino a quando non si sente sicuro che la musica su cui stiamo lavorando è in grado di reggersi da sola.
"Rod e Quincy sono due dei veri giganti del settore. Non dimenticherò mai il momento in cui Rod mi chiese di dare un'occhiata a una band chiamata Heatwave, del Regno Unito. Rod stava lavorando con loro e aveva un approccio così americano nel suo suono e nella sua musica anche se è di Grimsby. Lui ha un apprezzamento intrinseco dei valori urbani nella musica popolare - voglio dire, la roba vera del ghetto. C'erano alcuni ragazzi giovani a scrivere canzoni per Michael e non avevano mai incontrato Rod e sentendo la sua musica pensavano fosse "cool". Ma quando lo incontrarono dissero 'Rod, pensavo che fossi giovane e nero! Ma sei vecchio! E bianco!... E britannico!'".
Bruce Swedien racconta la realizzazione di thriller traccia per traccia Michaeljacksonjacketcor
http://www.musicradar.com/news/guitars/the-making-of-michael-jacksons-thriller-222109
- Traduzione a cura di 4everMJJ per MJFanSquare.
In caso di diffusione della traduzione si prega di riportare la fonte, grazie. -
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Messaggio Da DirtyDianaMJ Dom Giu 10, 2012 5:13 pm

*-* molto interessante
grazie Luna
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Messaggio Da caterinawendy Dom Lug 08, 2012 11:42 am

Ho letto con molto interesse questo articolo. Non capisco molto di strumenti e tecniche di registrazione, ma mi piace informarmi. Praticamente mi interessa tutto e sottolineo tutto ciò che riguarda Michael. Molto divertente è stato poi apprendere che l'ululato iniziale di thriller è stato fatto proprio da lui. Mi sembra di vederlo, in studio, mentre si lancia in questa performance...magari ridacchiando e nello stesso tempo un po' imbarazzato. Forse il buio che lui preferiva serviva, oltre che alla concentrazione sul suono, anche a mascherare l'imbarazzo che a volte provava quando doveva esibirsi,non sul palco, ma davanti a un gruppo ristretto di persone.
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